2009 09 26 Presentazione dell'album My gaelic heart


Sabato 26 settembre 2009 ore 18.15
Libreria Il Convivio
Corso Garibaldi a Vigevano
My gaelic heart
Raccolta di brani tradizionali irlandesi e scozzesi
Interpretati dalla voce e dall'arpa celtica di Rita Partini.
A tutti gli ospiti sarà offerto un aperitivo di benvenuto.
Avrà luogo il prossimo 26 settembre con inizio alle ore 18,15 presso gli spazi della libreria Il Convivio di corso Garibaldi a Vigevano la presentazione dell'album "My gaelic heart", raccolta di brani tradizionali irlandesi e scozzesi, interpretati dalla voce e dall'arpa celtica di Rita Partini.
L'incontro sarà un'occasione per ascoltare alcuni brani dell'album proposti dal vivo e per conoscere Rita e la sua poetica, in compagnia dei responsabili dello studio After Life Music Dimension dove l'album è stato realizzato.
L'iniziativa è organizzata dall'associazione culturale Il Circolo, che dà inizio in questo modo all'attività del nuovo anno associativo. Il Circolo invita tutti i soci e simpatizzanti a prendere parte alla cena associativa che si terrà la sera stessa, 26 settembre, a partire dalle ore 20.45: per informazioni e prenotazioni, chiamare il numero 3403579427.
Contatti:
Il Circolo – via Boldrini 1, Vigevano 340-3579427
Libreria Il Convivio – corso Garibaldi, Vigevano
0381.81833, libreria@libreriailconvivio.it
My gaelic heart
Rita Partini
Voce, Bodhran, Arpa Celtica
Arpaterapeuta
L'album di esordio di Rita Partini, si compone di dodici tracce complessive, tutte provenienti dalla tradizione celtica e britannica. La gamma espressiva del lavoro è composta dalle tinte tenui del suo canto - che non potrà mancare di ricordare voci "gaeliche" come ad esempio quelle di Enya e Sinead O'Connor - accompagnato da uno strumento particolare come l'arpa celtica. Con Rita Partini abbiamo a che fare con una musicista in grado di realizzare un prodotto artisticamente valido e filologicamente ineccepibile; e infatti uno degli aspetti di maggior pregio della sua opera è proprio la capacità di rifuggire a talune "sirene", mai così attuali in tempi di grande fascinazione per il fantasy e le mitologie celtiche.
Programmaticamente, il "cuore gaelico" di Rita si snoda attraverso una serie di brani popolari in lingua, per l'appunto, gaelica, e in inglese; tra questi ultimi segnaliamo "Greensleeves", un tema attribuito ad Enrico VIII che gli appassionati del pop e del rock definirebbero un vero e proprio standard, se è vero che musicisti di chiara fama come Jeff Beck, John Coltrane e Ian Anderson (il "flauto più famoso del rock", leader dei Jethro Tull) lo hanno proposto all'interno di loro album, sebbene solo in versione strumentale.
La cifra stilistica che caratterizza l'intero lavoro è quella della levità, suggerita dalla voce da soprano leggero di Rita e da uno strumento molto particolare come l'arpa celtica, che insieme ricreano suggestivi paesaggi da sogno, anche grazie all'accorto arrangiamento a sovrapporre nei momenti-chiave cori e controcanti (si ascolti a proposito "Gaelic Set"). In un caso – "My Lagan Love" - è la pura voce di Rita ad ergersi protagonista: una performance che mette a nudo il canto, facendo emergere le sue qualità interpretative. In un caso, invece, il palcoscenico è lasciato alla sola arpa, a menare le danze nella giga di Morrison.
Un lavoro, complessivamente, raccomandabile anche ai non appassionati di musica gaelica: vuoi per la validità artistica, vuoi per la capacità di intrattenere in maniera magnetica l'ascoltatore, dall'inizio alla fine dei suoi 55 minuti. Tra i momenti più emozionanti, oltre ai già citati intarsi canori di "Gaelic Set", segnaliamo il contrasto di "Dance To Your Shadow", che a un certo punto passa dall'atmosfera rassicurante dell'arpa a quella "tribale" del bodhran (unico strumento ammesso nell'album oltre all'arpa) e ad un canto frenetico - tra l'altro in lingua gaelica, a rimarcare ulteriormente il cambio di registro rispetto alla prima parte in inglese.
Senza arrivare ai livelli di un Alan Stivell, "My gaelic heart" è un lavoro destinato a diventare un piccolo classico del suo genere e, ci auguriamo, servire a Rita come trampolino di lancio per una carriera che sta cominciando a dare soddisfazioni (è recentissima la sua applaudita partecipazione al festival internazionale "Celtica" di Courmayeur). Per maggiori approfondimenti e per ascolti in streaming di alcuni brani da lei interpretati, vi invitiamo a visitare i siti www.myspace.com/ritapartini e www.ritapartini.it. Segnaliamo inoltre www.after-life.it, la piattaforma web dello studio After Life Music Dimension che ha prodotto l'album, dove sono reperibili ulteriori informazioni e novità dal mondo della musica. L'album è reperibile presso After Life, in via dei Mulini 1 a Vigevano
Intervista a Rita Partini a cura de "Il Circolo"
Incontriamo Rita Partini in un assolato pomeriggio di agosto. Con lei parliamo del suo album "My gaelic heart", raccolta di brani tradizionali gaelici, realizzato presso gli studi After Life Music Dimension di Vigevano, che vedrà la presentazione ufficiale il prossimo 26 settembre, alle ore 18 presso la libreria Il Convivio di corso Garibaldi a Vigevano.
Può spiegarci cosa si intende esattamente per "musica gaelica"?
Il gaelico è quella lingua, proveniente direttamente dall'antico celtico, che viene parlata ancora oggi in paesi come l'Irlanda e la Scozia. Questa lingua antichissima è stata per secoli avversata dai dominatori inglesi, col risultato che oggi viene parlata solo in zone circoscritte. Per ovviare a questo problema, il governo irlandese ha introdotto corsi di gaelico nelle scuole, e gli studenti delle grandi città come Dublino sono tenuti a fare periodicamente viaggi nei gaeltacht (distretti di madrelingua gaelica) per impratichirsi con la lingua. La musica gaelica è la musica tradizionale di questi paesi, suonata con l'arpa (simbolo dell'Irlanda) e con strumenti quali cornamuse e bodhran (sorta di tamburello) ma anche chitarra, flauto o violino e cantata per l'appunto in gaelico.
Qual è la genesi di "My gaelic heart" e come nasce questa passione per una cultura musicale così lontana, almeno geograficamente, dalla nostra?
Pur non essendo gaelica di nascita, fin da piccola ho sentito molto vicino questa cultura. La prima volta che sono entrata in contatto con questa musica è stato verso i 12 anni, con Enya. L'ascolto delle sue canzoni mi colpì particolarmente, non potei fare a meno di innamorarmi delle sue sonorità così misteriose e del suo cantato così rarefatto; in breve, sentii che quella musica, quello spirito mi appartenevano. Da allora ho approfondito con viaggi, stage e con lo studio questa passione, e dopo anni di concerti sono finalmente giunta a realizzare una mia raccolta che, per l'appunto, prende il nome di "My gaelic heart", a rimarcare questa profonda connessione con il magico mondo gaelico. La mia nascita mediterranea è comunque presente nei solchi dell'album, e posso affermare orgogliosamente che il lavoro finale rispecchi l'incontro tra i miei natali italiani e il mio cuore gaelico.
Cosa ci può dire dell'album e della sua realizzazione?
Si tratta del mio primo lavoro discografico vero e proprio, in pratica una testimonianza su disco di quanto propongo dal vivo. In realtà, durante i miei concerti dialogo molto col pubblico, fornendo la spiegazione dei testi - cosa che per ovvi motivi non ho potuto fare nel ristretto spazio di un CD - e ambientandoli in un contesto misterioso e favolistico, da cui per l'appunto provengono.
Relativamente alla produzione dell'album, ritengo di essere stata fortunata ad aver incontrato Marco Germani, titolare dello studio After Life presso il quale ho realizzato il lavoro. Marco è anch'egli un artista e ha sviluppato una sensibilità particolare che gli ha permesso di entrare subito in sintonia col mio spirito, permettendomi di esprimere le mie idee senza limitazioni.
Tra le sua attività connesse alla musica, c'è anche l'arpaterapia. Di che si tratta?
L'arpaterapia è una branca della musicoterapia: consiste nel suonare l'arpa dal vivo, di fronte a singole persone o gruppi, congiuntamente all'uso della narrazione terapeutica o del canto. E' limitante definirla una semplice tecnica di rilassamento: in generale, serve a favorire lo sviluppo della persona, e non casualmente mi è stato chiesto in più occasioni di realizzare sessioni di arpaterapia per aiutare i ragazzi disagiati. In particolare, vorrei ricordare la bellissima esperienza che ho avuto con i bambini del quartiere Scampia, a Napoli, città dalla quale provengo: a loro tra l'altro dedico due delle canzoni del mio album, vale a dire Éiníní e Beidh Aonach Amárach. La prima è una ninna nanna irlandese, la seconda è il dialogo di una mamma con la figlia di undici anni. A differenza dell'Italia, le canzoni per bambini in Irlanda sono entrate a pieno titolo nel novero delle canzoni tradizionali e anche grandi musicisti si cimentano nell'interpretazione di brani di questo genere.
Da alcuni mesi lei risiede a Vigevano, situazione che le permette di avere una visione imparziale sulla situazione culturale della nostra cittadina.
Mi trovo abbastanza bene a Vigevano, lo trovo un centro a misura d'uomo. E' una cittadina piuttosto tranquilla, cosa che rientra nella mia dimensione. Per quanto io abiti qui da poco, ho notato che ci sono parecchie persone che hanno molto da dire, ma che per qualche strana ragione non si riesca ad esprimere tutte le potenzialità a disposizione. Mi aspettavo inoltre una popolazione più anziana, e invece i giovani sono molti… mi sembra però che questi ultimi non abbiano opportunità per esprimersi e che per farlo debbano spostarsi fuori.
Quali sono i suoi progetti per il futuro?
Innanzitutto proseguirò nell'ambito gaelico, cercando collaborazioni con altri artisti. Oltre a questo, cercherò di esplorare nuovi territori, nuovi generi musicali, e possibilmente cimentarmi come autrice. Proseguirò inoltre la partecipazione a festival in Italia e all'estero; festival che tra l'altro hanno un ottimo ritorno di pubblico, anche nel nostro paese.
Rita Partini, Voce, Bodhran, Arpa Celtica Arpaterapeuta
Nata a Napoli, si è laureata in Scienze Biologiche svolgendo la tesi sperimentale in Botanica Sistematica. Spinta da una forte ed innata passione, nel 1996 comincia a dedicarsi alla ricerca e allo studio della musica, della cultura e della lingua celtica.
Nel 2000 inizia gli studi da soprano leggero dedicandosi principalmente al caratteristico stile vocale della tradizione celtica, in particolare al canto tradizionale gaelico. Tra i suoi insegnanti di canto: la splendida voce di origine celtico-mediterranea Jenny Sorrenti, il M° Sabatino Raja (scuola Savarese-Callas) e per il canto gaelico Christine Primrose. Sempre nell'anno 2000, Rita comincia lo studio di bodhran e spoons, tipici strumenti a percussione irlandesi. Nel 2002, spinta dal desiderio di arricchire le sue esperienze musicali, si iscrive al Conservatorio di Napoli per intraprendere lo studio dell'arpa.
E' di recentissima uscita (luglio 2009) il suo primo lavoro discografico intitolato "My Gaelic Heart", album prodotto dall'etichetta discografica indipendente "After Life Music Dimension" di Vigevano (PV).
Sia come solista sia in gruppo o in collaborazione con altre formazioni, si è esibita in numerosissime serate, concerti e manifestazioni prestigiose, tra cui in Italia:
· Festival internazionale CELTICA 2009, Courmayeur (AO)
· Festival Interceltico TRIGALLIA, Argenta (FE)
· Settimana della Cultura 2008, col patrocinio della Soprintendenza pei Beni Archeologici Regione Lombardia, Castelseprio (VA)
· Festival "Eldalie" e altre manifestazioni organizzate dalla Società Tolkieniana Italiana
· Ariano Irpino Folk Festival
· i "Venerdi Musicali" del Conservatorio di musica "S.Pietro a Majella" di Napoli
· Maggio dei Monumenti (Napoli)
· Mantra Rock Festival (Napoli)
· Festival Internazionale di Benevento
Nonchè all'estero:
· Durante le importanti Seisiun estive di Rath Cairn (Co. Meath, Ireland), in uno dei rari Gaeltacht della zona (distretto di lingua madre gaelica), avendo l'onore di esibirsi fra numerosi talenti dello sean-nos singing, della musica strumentale e della danza tradizionale, provenienti da svariate regioni dell'Irlanda
· Presso il Sabhail Mor Ostaig College (Isle of Skye, Scotland) strappando lunghi applausi, sul palco del Talla Mhor, al cospetto di un folto ma selezionato pubblico, fra cui non sono mancati artisti del calibro di Christine Primrose (docente di canto gaelico del College) e Rona Lightfoot (una delle prime donne suonatrici di cornamusa), tra le più importanti e preziose custodi della tradizione canora e strumentale delle Highlands.
Ha collaborato inoltre tra gli altri con artisti e formazioni come: Marco Francini, 24 Grana e la Celtic Harp Orchestra.
Attualmente, inoltre, formatasi in Arpaterapia presso la Scuola di Musicoterapia "Arpamagica" (MI) sotto la guida del M° Ludwig Conistabile, sta svolgendo la propria attività di terapeuta rivolta non soltanto agli adulti ma anche a bambini e ragazzi. Oltre che all'attività musicale, Rita si dedica da anni anche ad approfondimenti culturali sui Celti, ed è docente e organizzatrice di corsi, incontri e stage sulla cultura e la spiritualità celtica (Il Cerchio delle Fate).
Per maggior informazioni e immagini: www.ritapartini.it

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