2021_11_06 Gli ottoni nel Novecento all’Atelier Musicale con il Canaja Brass Quintet alla Camera del Lavoro di Milano

ATELIER MUSICALE/RISVEGLIO IN MUSICA, XXVII stagione
Sabato 6 novembre 2021, ore 17.30
Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano
Canaja Brass Quintet 
Gli ottoni nel Novecento

Erika Patrucco, Michele Tarabbia (trombe), 
Federico Amari (corno), 
Nicolò Bombelli (trombone), 
Marina Boselli (euphonium).
Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera associativa (5/10 euro). Obbligo di green pass.
Programma:
L. Berio: Call
G. Garbarino: For Brass (Introduzione-allegro scorrevole/Calmo, sereno/Strict tempo/Furioso)
M. Praetorius (arr. Knudsvig): ances from Terpsichore (Volte (I)/Courante/Volte (II)/Bransle)
E. Crespo: Suite Americana  (Ragtime/Bossa Nova/Vals Peruano/Zamba Gaucha/Son de México)
G. Gershwin (arr. Gillis): Four Hits for Five.
Concerto realizzato in collaborazione con il Conservatorio G. Cantelli di Novara.
Nato tra le mura del Conservatorio Guido Cantelli di Novara, il Canaja Brass Quintet, che si esibirà sabato 6 novembre nell’auditorium G. Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30 ingresso 10 euro con tessera associativa 5/10 euro) per il quinto appuntamento della nuova stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz, classica e contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, è il segno della curiosità delle nuove leve di strumentisti per i repertori articolati, che guardano a molteplici mondi sonori.
Lo dimostra la scelta di un programma che spazia dal rifacimento moderno di una pagina di fine Cinquecento a quelle di compositori viventi come Enrique Crespo, trombonista e compositore uruguaiano, fino a Giuseppe Garbarino, grande sostenitore delle nuove leve e musicista senza barriere culturali, passando per due icone del Novecento quali Gershwin e Berio. Pagine originali, diverse l’una dall’altra, caratterizzano il concerto di un organico che, nella storia della musica, non vanta una lunga tradizione, essendo nato intorno alla metà dell’Ottocento e avendo trovato uno sviluppo solo negli ultimi decenni, complice anche l’attività di gruppi di rilievo quali, tra gli altri, il Canadian Brass Quintet e l’italiano Gomalan Brass Quintet. 
Il Canaja Brass Quintet (cioè i trombettisti Erika Patrucco e Michele Tarabbia, il cornista Federico Amari, il trombonista Nicolò Bombelli e Marina Boselli all’euphonium) è un gruppo di giovani dalla spiccata curiosità culturale: lo testimonia la decisione di affrontare i song di Gershwin come le ardite pagine di Berio, di far rivivere il fascino del contrappunto antico di Praetorius con il mondo sudamericano e afroamericano di Crespo, giungendo infine alla versatile varietà del mondo di Garbarino.
Come detto, il Canaja Brass Quintet riunisce validi strumentisti che si sono incontrati durante le ore del corso di Musica d’insieme per strumenti a fiato tenuto dal Maestro Giuseppe Gregori al Conservatorio Cantelli di Novara. Nei suoi tre anni di vita questa formazione si è già esibita in importanti contesti (uno fra tutti, il concerto a Palazzo Reale di Torino per la Maratona Musicale Mozartiana), dimostrandosi vitale, comunicativa e capace di far fare un piccolo ma significativo viaggio nel tempo agli ascoltatori. Come dimostra il programma che presenterà alla Camera del Lavoro di Milano, davvero singolare per l’originalità delle scelte, ben lontane dal conformismo di tante proposte odierne.

Per informazioni: 348-359 1215 - 02-5455428.
Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci vicepresidente Enrico Intra).

2021_10_28 Ma quale è l'opera lirica più rappresentata al mondo?

Quale è l'opera lirica più rappresentata al mondo?
Ovviamente LA TRAVIATA!
W VERDI
Die vom Wege Abgekommene
Quella che ha perso la sua strada
ovvero
La traviata
ha però trovato le via per un successo universale!

IL DATABASE
Ogni tanto sorge questa domanda tra gli appassionati d'OPERA LIRICA e ciascuno dice la sua, ma come in ogni argomento bisogna avere dei dati dai quali prendere le informazioni sulle quali costruire la proprie opinioni.
Quindi ringraziamo una melosofa tedesca che ci ha segnalato un interessante sito che dovrebbe raccogliere numericamente le varie produzioni liriche di diversi paesi del mondo suddivise per Titolo/Autore numero di produzioni e numero di rappresentazioni.
Operabase dokumentiert das weltweite Operngeschehen seit 1996 und führt mehr als 500.000 Vorstellungen. Wir verzeichnen die Arbeit von Kunstschaffenden in über 900 Theatern und veröffentlichen Spielzeitinformationen für Opernbesucher *innen in 23 Sprachen.
Operabase documenta eventi lirici mondiali dal 1996 e ha più di 500.000 spettacoli. Tracciamo il lavoro degli artisti in oltre 900 teatri e pubblichiamo informazioni sulla stagione per i frequentatori dell'opera in 23 lingue.

I paesi che il database tieni in considerazione sono:
Deutschland-Germania
Vereinigte Staaten - Stati Uniti
Italien - Italia
Frankreich - Francia
Russland - Russia
Vereiningtes Konigreich United-kingdom Regno Unito
Austria
Spagna
Switzerland
Polen - Polonia
Quindi tralascia tutte le rappresentazioni che si tengono in Korea, Giappone ed America del Sud.

Produzioni o recite?
Nella mia analisi prendo in considerazioni per il PRIMO PREMIO solo il numero di produzioni, che ritengo sia il più importante per dire l'interesse verso un titolo piuttosto che un altro.
Infatti è molto più importante che il Teatro Lirico di Magenta allestisca una produzione de "La traviata" ovvero Die vom Wege Abgekommene di Giuseppe Verdi che non contare venti recite de "Il flauto magico" di W.A.Mozart fatte a Vienna per la stessa produzione.

Il risultato della analisi è questo, dal 2016 al 2021 "La traviata" di Verdi è SEMPRE stata al primo posto come numero di PRODUZIONI, ripeto non mi interessa che un teatro faccia venti repliche, conta sempre e solo per UNO. 

Nella stagione 2016-2017 al 1° posto come numero di produzioni troviamo La traviata (Die vom Wege Abgekommene) di Verdi con ben 165 produzioni pari a 735 recite
Nella stagione 2016-2017 al 2° posto come numero di produzioni troviamo Carmen di Bizet con ben 157 produzioni pari a 818 recite
Nella stagione 2016-2017 al 3° posto come numero di produzioni troviamo La Bohème di Puccini con ben 134 produzioni pari a 787 recite
Nella stagione 2016-2017 al 4° posto come numero di produzioni troviamo Tosca di Puccini con ben 128 produzioni pari a 564 recite

Nella stagione 2017-2018 al 1° posto come numero di produzioni troviamo La traviata (Die vom Wege Abgekommene) di Verdi con ben 192 produzioni pari a 908 recite
Nella stagione 2017-2018 al 2° posto come numero di produzioni troviamo Carmen di Bizet con ben 154 produzioni pari a 712 recite
Nella stagione 2017-2018 al 3° posto come numero di produzioni troviamo Tosca di Puccini con ben 131 produzioni pari a 630 recite
Nella stagione 2017-2018 al 4° posto come numero di produzioni troviamo Die Zauberflöte di Mozart con ben 115 produzioni pari a 711 recite

Nella stagione 2018-2019 al 1° posto come numero di produzioni troviamo La traviata (Die vom Wege Abgekommene) di Verdi con ben 198 produzioni pari a 966 recite
Nella stagione 2018-2019 al 2° posto come numero di produzioni troviamo Carmen di Bizet con ben 154 produzioni pari a 775 recite
Nella stagione 2018-2019 al 3° posto come numero di produzioni troviamo La Bohème di Puccini con ben 141 produzioni pari a 635 recite
Nella stagione 2018-2019 al 4° posto come numero di produzioni troviamo Tosca di Puccini con ben 121 produzioni pari a 556 recite

Nella stagione 2019-2020 al 1° posto come numero di produzioni troviamo La traviata (Die vom Wege Abgekommene) di Verdi con ben 153 produzioni pari a 652 recite
Nella stagione 2019-2020 al 2° posto come numero di produzioni troviamo Carmen di Bizet con ben 130 produzioni pari a 538 recite
Nella stagione 2019-2020 al 3° posto come numero di produzioni troviamo La Bohème di Puccini con ben 125 produzioni pari a 563 recite
Nella stagione 2019-2020 al 4° posto come numero di produzioni troviamo Tosca di Puccini con ben 115 produzioni pari a 469 recite

Nella stagione 2020-2021 al 1° posto come numero di produzioni troviamo La traviata (Die vom Wege Abgekommene) di Verdi con ben 113 produzioni pari a 414 recite
Nella stagione 2020-2021 al 2° posto come numero di produzioni troviamo Carmen di Bizet con ben 100 produzioni pari a 462 recite
Nella stagione 2020-2021 al 3° posto come numero di produzioni troviamo Tosca di Puccini con ben 93 produzioni pari a 366 recite
Nella stagione 2020-2021 al 4° posto come numero di produzioni troviamo Madam Butterfly di Puccini con ben 90 produzioni pari a 417 recite




2021_10_27 Dalla Musica sinfonica alla prosa .. Contemporanea, da Tchaikovsky a Remo Binosi

Teatro Coccia, Novara_Appuntamenti 
Mercoledì 27 Ottobre 2021 alle 20.30
un concerto fuori stagione
CONCERTO OMAGGIO A ČAJKOVSKIJ
Biglietti dai 10 ai 15 euro
Orchestra Sinfonica Carlo Coccia
Violoncello Christiana Coppola
Programma musicale:
Variazioni su un tema rococò in la maggiore per violoncello e orchestra op. 33
Moderato assai quasi Andante
Thema. Moderato semplice
Var. I Tempo del Thema
Var. II Tempo del Thema
Var. III Andante sostenuto
Var. IV Andante grazioso
Var. V Allegro moderato
Var. VI Andante
Var. VII e Coda Allegro vivace
Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64
Andante - Allegro con anima
Andante cantabile, con alcuna licenza
Valse. Allegro moderato
Finale. Andante maestoso - Allegro vivace [OCCHIO alla pausa prima della coda finale!]
Il concerto è organizzato in collaborazione con Centro Studi Fratelli Olivieri e Conservatorio Cantelli. Gli incassi saranno utilizzati per il progetto “Chi è di scena” destinato al recupero e riarredo del camerini del Teatro Coccia. 
 

Sabato 30 Ottobre 2021_10_30 alle 21
Domenica 31 Ottobre 2021_10_31 alle 16
torna la Prosa con
L’ATTESA di Remo Binosi
In scena Anna Foglietta e Paola Minaccioni
scene DARIO GESSATI
costumi GIOVANNA BUZZI
musiche originali ANDREA FARRI
assistente alla regia ELVIRA BERARDUCCI
consulenza ufficio stampa GIULIA BINOSI
regia MICHELA CESCON


produzione TEATRO DI DIONISO e TEATRO STABILE DEL VENETO
in collaborazione con FONDAZIONE MUSICA PER ROMA e TEATRO STABILE DI BOLZANO
produzione esecutiva Teatro di Dioniso
Biglietti dai 12 ai 30 euro
Lo spettacolo è in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo.
Dopo essersi misurata nella sua prima regia teatrale con la trasposizione scenica dell’ultimo romanzo di Alberto Moravia La donna leopardo, Michela Cescon sceglie di portare in scena L’Attesa di Remo Binosi, testo che ha fatto conoscere  l’autore veneto al grande pubblico permettendogli di conquistare il «Biglietto d'oro Agis» come migliore novità italiana nel 1994 – ne l’indimenticata produzione di Teatro Due di Parma diretta da Cristina Pezzoli ed interpretata da Maddalena Crippa ed Elisabetta Pozzi (che rimane per altro ad oggi l’unica messinscena del testo degna di nota)– e che nel 2000 è diventato un film, Rosa e Cornelia, diretto da Giorgio Treves. 
Ventisei anni dopo, Cescon decide di riproporre l’Attesa con due interpreti molto amate dal pubblico: Anna Foglietta e Paola Minaccioni, per la prima volta insieme sul palco per dare corpo e voce alla nobildonna Cornelia e alla serva Rosa.
Il testo di Binosi ha una grande forza drammatica e di coinvolgimento cui è difficile rimanere indifferenti e - nonostante l'azione sia ambientata nel '700 - i temi e i contenuti sono universali. 
L’Attesa, anche oggi a tanti anni dalla sua scrittura, è un testo contemporaneo, caratteristica che solo le grandi opere hanno. Il rapporto serva-padrona, il doppio, il grande seduttore Casanova, la maternità, il male, la morte - sono raccontati con cambi di registro narrativo: dalla commedia al dramma, dal noir fino a sfiorare la tragedia. Il linguaggio è originale e sorprendente, con una naturale vis comica che garantisce una presa certa sul pubblico, paragonabile a quella dei testi di Goldoni e di Eduardo. La particolarità della messinscena di Cescon è che parte dalla prima stesura che l’autore veronese fece del testo - datata 1991 - che presenta notevoli differenze rispetto a quello portato in scena nel 1994: la nutrice ha un ruolo decisamente più marginale che in questa messinscena scomparirà completamente; i dialoghi sono più scarni, in qualche modo più «contemporanei»; l’azione si concentra totalmente sulle due protagoniste e sull’evoluzione del loro rapporto durante la forzata clausura. 

«…I personaggi sono empatici, emozionanti, veri e si prova per Rosa e Cornelia grande simpatia: soffri con loro, le ami con dolcezza, partecipi prima con una, poi con un’altra, poi con tutte e due…. L’Attesa è proprio un testo per il palcoscenico, per gli attori, pieno d’invenzioni molto riuscite. Tutto è raccontato con freschezza e con un erotismo naturale nei confronti della vita e del mondo. Alle due attrici viene richiesta un adesione fisica ai personaggi totale, e il loro stare in scena diventerà molto sensuale, non per un finto gioco di seduzione, ma per la loro immersione nel racconto; un racconto sui corpi femminili, sulla punizione per il desiderio, la punizione di essere donne, sulla maternità, sull’amicizia, sull’amore, sul piacere, sulla lealtà, sulle differenze di classe… due voci femminili che per me diventano un gran bel punto di vista, e che  cercheremo di portare in scena con il nostro sguardo più personale e intimo.  I temi affrontati sono universali e, pur essendo ambientato in Veneto nel ‘700, sentiamo la loro storia molto vicina. Il dramma è costruito attorno a da due donne che vengono allontanate e rinchiuse per nove mesi per nascondere una gravidanza. Si racconta una clausura, un’impossibilità ad uscire e mai, come in questi tempi del Covid, l’idea teatrale, anche semplice, di chiudere due personaggi all’interno di una stanza diventa vera, reale e sentita. La semplicità di cui parlo si riferisce alla grandezza dell’idea dell’autore, che ritrova drammaturgicamente tutto ciò che c’è di materico e forte nel teatro veneto, specialmente quello goldoniano, sapientemente mescolato ad autori amatissimi come Ingmar Bergman, Ibsen, Strindberg e anche Genet». 
Michela Cescon
 

Sabato 30 Ottobre al Mostro Raduno organizzato dal Comune di Novara farà la sua apparizione il Bianconiglio, simbolo del progetto Chi ha paura del Melodramma? Il simpatico personaggio tratto da Alice nel Paese delle Meraviglie arriverà con gadget e dolcetti per ricordare a bambini e ai più grandi che Chi ha paura del Melodramma? prosegue anche dal vivo con I VIAGGI DI GULLIVER e CENDRILLON.

2021_10_29 Le belle bandiere, produzioni in scena

venerdì 29 ottobre 2021 ore 18
Teatro Comunale di Bologna, Foyer Respighi
“Parliamo d'Opera
 Stagione Lirica 2021” 
ADRIANA LECOUVREUR
Amore e passione tra vita e teatro
ospite Elena Bucci
introduce Sovrintendente M° Fulvio Macciardi
interventi musicali Allievi della Scuola dell’Opera del TCBO 

"Nel tema di questo prezioso incontro ritrovo molte delle passioni che ho tentato di trasformare nel tempo in spettacoli e progetti: il rapporto con la grande tradizione teatrale e musicale ottocentesca che continua a vivere nel presente con la sua capacità di coniugare testo, musica, canto, parola, grandi storie di amore, passione, politica, libertà; il desiderio di cogliere la ricchezza della tradizione per creare nuove opere dove si miscelino con grazia i linguaggi di diverse arti; il grande interesse per le opere e i testi ambientati in teatro e che ci danno un vivido quadro di quelle arti dal vivo che non furono mai riprese da video e registratori, ma che avremmo voluto vedere e conservare nella memoria; la voglia di raccontare oggi alcuni grandi personaggi femminili che hanno incarnato coraggio, libertà, fascino e il cui destino culmina, forse proprio per questo, nella morte; la possibilità di indagare i nascosti, misteriosi e affascinanti legami tra vita e arte, tra vocazione e talento, tra natura e studio, tra realtà e sogno, tra convenzione sociale e libertà." (EB)

Sabato 30 ottobre 2021 ore 20.30
Masseria A. Esposito Ferraioli, Afragola (NA) 
Teatro Deconfiscato
Festival di teatro nei beni confiscati alle mafie
GLI ALBERI MUOIONO IN PIEDI
una fantasia di teatro e musica ispirata all’incontro, alla vita e alle opere di Oriana Fallaci e Alekos Panagulis
tratta dallo spettacolo "Nella lingua e nella spada" prodotto da Ravenna Festival e Campania Teatro Festival
elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione Elena Bucci
musica in playback di Luigi Ceccarelli
con registrazioni di Michele Rabbia e Paolo Ravaglia
cura e regia del suono Raffaele Bassetti
assistente all’allestimento Nicoletta Fabbri
produzione Le belle bandiere

"Questo melologo di più anime si ispira alla storia del poeta e rivoluzionario greco Alekos Panagulis e della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci: si incontrano per un’intervista il giorno in cui Alekos, incarcerato per un attentato al dittatore Papadopoulos, viene liberato grazie ad un forte movimento internazionale e restano allacciati, fra discussioni, lotte per la libertà, allegria, solitudini e speranze, fino alla morte di lui per un misterioso incidente, nel 1976. Alekos trova nella poesia una cura per resistere alla violenza della tirannia e del carcere; Oriana fa del suo lutto un libro. Irriducibili, spesso isolati e solitari, mai vinti nella vitalità e nell’energia, trasformano il dolore in scrittura, memoria di tutti, un tesoro al quale attingere quando manca il coraggio." (EB)

dall'11 al 14 novembre 2021
Arena del Sole, Bologna
L'ARMATA BRANCALEONE
drammaturgia e regia Roberto Latini
con Elena Bucci, Roberto Latini, Ciro Masella, Claudia Marsicano, Savino Paparella, Francesco Pennacchia, Marco Sgrosso, Marco Vergani
musica e suoni Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
scena Luca Baldini
costumi Chiara Lanzillotta
produzione Teatro Metastasio di Prato, ERT / Teatro Nazionale
le belle bandiere
associazione culturale, compagnia di teatro
via Faentina Nord 4|1, Russi (Ra)
info@lebellebandiere.it  +39 393 9535376
www.lebellebandiere.it
www.archiviovivo.weebly.com
con il sostegno di
Regione Emilia-Romagna e Comune di Russi

2021_10_29 Pièce teatrale tratta dal romanzo omonimo di Mariangela Camocardi al CENTRO EVENTI IL MAGGIORE Verbania

 
VENERDÌ 29 OTTOBRE 2021

IL TEATRO MAGGIORE DI VERBANIA ACCOGLIE

 IL MIO PRIMO BALLO

 Pièce teatrale tratta dal romanzo omonimo di Mariangela Camocardi

In occasione del decimo anniversario  Ballo Debuttanti Stresa

 Biglietti disponibili al link

https://toptix1.mioticket.it/fondazioneilmaggiore/

 GREEN PASS obbligatorio per assistere allo spettacolo

Si è da poco conclusa l’ESTATE CULTURALE del CENTRO EVENTI IL MAGGIORE che, dopo quasi un anno di chiusura, è tornato ad accogliere il pubblico nelle sue sale, che è tornato ad applaudire al meglio della prosa, della musica, dell’opera, della danza e una serie di appuntamenti dedicati al 700° anniversario della morte di Dante Alighieri.  

 

In attesa dell’annuncio della stagione invernale, come un ideale ponte verso i prossimi spettacoli, questo il prossimo appuntamento per il mese di ottobre:

 

VENERDÌ 29 OTTOBRE (ore 21.00 - Sala teatrale interna) appuntamento con IL MIO PRIMO BALLOpièce teatrale tratta dal romanzo omonimo di Mariangela Camocardi.

 

Mariangela Camocardi, nota scrittrice nata e residente a Verbania, e Giovanna Pratesi, da 10 anni organizzatrice del Ballo Debuttanti di Stresa, amiche da tempo, hanno insieme maturato l’idea di ricordare lo storico evento “Ballo Debuttanti di Stresa” con un romanzo intitolato “Il mio primo ballo” che Mariangela ha scritto nel 2016 e dedicato alla manifestazione.

 

Nel 2018 è stata realizzata la prima Pièce teatrale al Teatro Il Maggiore di Verbania nel contesto del premio letterario Verbania for Woman e quest’anno, nella ricorrenza del decimo Anniversario della manifestazione gestita dalla No Profit Apevco, avrà luogo la replica venerdì sempre al Teatro Il Maggiore di Verbania grazie alla Fondazione Centro Eventi Il Maggiore, al Comune di Verbania, alla scrittrice Mariangela Camocardi, al regista Domenico Rodinò che ha provveduto alla sceneggiatura e che dirigerà la rappresentazione teatrale e al coordinamento organizzativo di Giovanna Pratesi.

La pièce sarà effettuata durante la settimana preparatoria della decima edizione del Ballo Debuttanti di Stresa che avrà luogo il giorno seguente, ovvero sabato 30 ottobre 2021, presso il Regina Palace Hotel.

 

Il romanzo racconta di un ballo delle debuttanti organizzato nella Stresa già mondana della Belle Époque, alla vigilia di un nuovo secolo che si apre alla modernità sotto ogni aspetto della vita. L'emozione di un sogno accarezzato da tante giovani donne che si preparano a partecipare a un evento che si annuncia memorabile.

 

Contemporaneamente si delineano tra le protagoniste del romanzo sogni più intimi che scaturiscono dalla sfera dei sentimenti, con il sottofondo di rivalità e conflitti personali che emergono in un intreccio che contrappone al romanticismo e all'amore, i pregiudizi e il perbenismo di una società arroccata negli standard anacronistici del proprio tempo, e che osteggia il rinnovamento sociale che ormai incalza, rivoluzionando i vecchi cliché destinati a tramontare.

 

La caratteristica Villa de Martini i cui, nel corso del romanzo, si tiene un mondano tè pomeridiano tra dame altolocate della nobiltà, venne abbattuta qualche anno dopo, e al suo posto fu eretto L’Hotel Regina Palace, dove attualmente viene organizzato da Giovanna Pratesi Il Ballo delle Debuttanti di Stresa, evento diventato di livello nazionale.

 

Immagini: Museo del Paesaggio Verbania

Fotografie: Giacomo Comoli

Musica: Orchestra GMO

Coreografie: Michela Beltrami

Coordinamento Organizzativo: Giovanna Pratesi

Compagnia Teatrale: E…dizione Straordinaria di Stresa

Adattamento Teatrale e Regia: Domenico Rodinò

Luci: Giulio Rodinò

Costumi: Maurizio Cristina

 

GREEN PASS obbligatorio per assistere agli spettacoli in programmazione.

È possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli che compongono un ricchissimo cartellone secondo le seguenti modalità:

        Online dal sito www.ilmaggioreverbania.it al link https://toptix1.mioticket.it/fondazioneilmaggiore/

       Presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) del Comune di Verbania, sede di Piazza Garibaldi 15 a Verbania Pallanza, nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30

       Presso la biglietteria del Teatro la sera degli spettacoli, dalle ore 18,00

Diritti di prevendita 1,50 euro (fino a 2 ore prima di ogni evento)

Informazioni generali

I posti nella sala Teatrale sono numerati rispettando il distanziamento imposto dell’emergenza COVID 19 - la mascherina è obbligatoria per tutta la durata dello spettacolo (il distanziamento va rispettato anche per congiunti e familiari).

 

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.ilmaggioreverbania.it  

2021_10_30 Spettacoli al Manzoni di Milano

Associazione Culturale San Babila
tornano al Teatro Manzoni di Milano
gli spettacoli MANZONI FAMILY 

SABATO 30 OTTOBRE ORE 15.30
LA FAMIGLIA TRANSYLVANIA
UN TEATRO DA FAVOLA!!!
Jack Tripper, buffo e fifone aristocratico inglese, viene mandato, insieme a sua moglie, in uno sperduto castello in Transilvania per conoscere i genitori di Ella, fidanzata e promessa sposa del figlio Finn. Quello che Jack non sa, è che Ella è nientedimeno che la figlia del Conte Dracula, nipote di Frankenstein, della Nonna Lupo e di una serie infinita di simpaticissimi e maldestri mostri pasticcioni.
L’incontro-scontro tra le due famiglie vi farà morire… dal ridere ovviamente!!!
Dopo un susseguirsi di esilaranti scontri tra mostri e umani, i protagonisti (e i bambini) capiranno che non si deve aver paura delle differenze, perché c’è solo da imparare da queste. Una commedia esilarante, per grandi e piccoli, che in maniera semplice e diretta trasmette allo spettatore un grande messaggio contro il razzismo.
Ispirandosi alle famosissime sit-com anni 60 come “La Famiglia Addams” ed i “Mostri”, la Compagnia Un Teatro da Favola porta in scena una nuova, originale commedia che divertirà, come in tutti i loro spettacoli,
sia i bambini che gli accompagnatori più grandi.
promozione speciale
adulti € 12,00 
bambini € 9
 
SABATO 30 OTTOBRE  2021_10_30 ORE 17.30
LA FAMIGLIA TRANSYLVANIA
L'ARRIVO DELL'EREDE
Dopo lo straordinario successo del primo capitolo, la famiglia più “allargata” di sempre, che ha fatto impazzire bambini ed adulti, propone un nuovo capitolo ancora più esilarante ed emozionante. Dopo un anno la Famiglia Dracula/Tripper si è allargata e convive in armonia grazie anche alla nascita del figlio di Ella e Finn. I guai iniziano quando i neogenitori lasciano il bambino ai due nonni consuoceri: Dracula e Jack. Il bambino verrà rapito e i due protagonisti, insieme a Nonna Lupo, dovranno intraprendere un viaggio nella terra dei Mostri per liberarlo. Intanto Mercoledì, viene avvicinata da una strana ragazza…”. Ancora più divertente, ancora più emozionante ed ancora più educativo. Questa volta infatti, attraverso la metafora delle bizzarre vicende dei personaggi, i messaggi educativi per i bambini raddoppieranno: continua e si allarga il tema della diversità e si pone anche l’attenzione sul messaggio “mai dar retta agli sconosciuti”. Insomma, come da tradizione, tanto divertimento, ma anche tanti insegnamenti per tutta la famiglia.
promozione speciale
adulti € 14,50
bambini € 10

2021_10_28 Da John Gay e Bertolt Brecht, con molta musica! In scena il nuovo spettacolo di Gianfranco Pedullà

 Da John Gay e Bertolt Brecht, con molta musica!
In scena il nuovo spettacolo di Gianfranco Pedullà


Giovedì 28 ottobre 2021_10_28
Venerdì 29 ottobre 2021_10_29 ore 21

Teatro delle Arti - via G. Matteotti 5/8 - Lastra a Signa (Firenze)
Teatro popolare d’arte
UN’OPERA DA QUATTRO SOLDI
Drammaturgia originale e regia di Gianfranco Pedullà
Con Fulvio Cauteruccio, Marco Natalucci, Alessandro Baldinotti, Giulia Weber, Roberto Caccavo, Gabriele Bonafoni,
Eleonora La Pegna, Fausto Berti, Matteo Zoppi, Anita Donzellotti, Vincenzo Infantino, Maciré Sylla
Musiche originali di Francesco Giorgi eseguite dal vivo

Presentato in prima nazionale la scorsa estate, approda giovedì 28 e venerdì 29 ottobre nella sua ”casa” del Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze) “Un’opera da quattro soldi“, nuovo spettacolo scritto e diretto da Gianfranco Pedullà della compagnia Teatro popolare d’arte.

“Un’opera da quattro soldi“, con musiche originali di Francesco Giorgi eseguite dal vivo, è una scrittura originale che parte dalla settecentesca “L‘opera del mendicante“ dell'inglese John Gay, sfiora “L‘opera da tre soldi“ di Bertolt Brecht (1928) per arrivare a raccontare della vita criminale del nostro tempo. Sempre con un misto di pietà e ironia: così che i grandi personaggi di Gay - dai signori Peachum alla figlia Polly, dal Capitano Macheat (che rappresenta la nuova malavita dedita a loschi traffici) a Lockit, corrotto Capo della polizia - ci appaiono in una continua lotta al reciproco massacro.
In scena salgono Fulvio Cauteruccio, Marco Natalucci, Alessandro Baldinotti, Giulia Weber, Roberto Caccavo, Gabriele Bonafoni, Eleonora La Pegna, Fausto Berti, Matteo Zoppi, Anita  Donzellotti, Vincenzo Infantino e Maciré Sylla.

Siamo nel momento della celebrazione della nomina del nuovo Presidente e le bande criminali della Capitale affondano il loro coltello nelle pieghe della corruzione di tutti i protagonisti. Qui si racconta ironicamente – attraverso tanta musica e canto dal vivo – di un mondo che aggiusta al suo interno ogni contraddizione e che, comunque, sembra andare allegramente alla deriva. La borghesia appare cinicamente inconcludente e il popolo completamente disorganico a se stesso. Ad un certo punto si troverà, proprio in Macheat, un capro espiatorio da mandare alla forca ma, per fortuna, alla fine scopriamo che è solo una finzione teatrale e che in uno sfrenato ballo finale la notte può ancora una volta affondare.
10
Inizio ore 21. Si accede con Green Pass. Biglietti 13/11/8 euro, riduzioni per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale, soci Arci e Amici del Museo Caruso. Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita, compresa la Coop di Lastra a Signa. Info e prenotazioni tel. 055 8720058 - biglietteria@tparte.it.

Produzione Teatro Popolare d’Arte. Collaborazione drammaturgica Gabriele Bonafoni, disegno luci Gianni Pollini, luci Marco Falai, scene Claudio Pini, costumi Alessandrajane, movimenti scenici Isabella Giustina.
Intitolata “Nel cuore delle cose”, la stagione 2021/2022 del Teatro delle Arti è organizzata con Comune di Lastra a Signa, Teatro Popolare d’Arte e Compagnia Simona Bucci, con il sostegno di Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Coop Unicoop Firenze, in collaborazione con Rat-Residenze Artistiche della Toscan, Arci e BCC.
 
Informazioni - Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) - tel. 055 8720058
www.tparte.it - biglietteria@tparte.it.
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Biglietti
Intero 13 euro
Ridotto 11 euro per over 65, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso, soci Arci
Ridotto 8 euro fino a 26 anni

Info e prenotazioni
Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI)
Tel. 055 8720058 - teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com
promozione@tparte.it - www.tparte.it

2021_11_20 Brando Barbieri presenta il primo libro di Brando Bertrand o viceversa?

Ecoteatro Milano
Via Fezzan, 11 (ex Don Orione)
Sabato 20 novembre 2021 ore 16.00
Brando Bertrand
presenta il libro
KISSLESS
GENERAZIONI IN GABBIA 
di Brando Barbieri 
Novità editoriale del settembre 2021

Brando Bertrand, attore e musicista ha partecipato in qualità di pianista a serate teatrali presso Ecoteatro dove il 30 novembre presenterà la sua opera prima come scrittore "KISSLESS, Generazioni in gabbia". Un lavoro nato nei due ani di astinenza dal teatro che hanno compromesso l'andata in scena di "Edoardo II" lo spettacolo di cui era protagonista come attore e musicista e che per ora è stato riposto nel cassetto in attesa di una prossima ripresa e debutto.
Modello italiano, classe 1997, è diventato noto al pubblico italiano non come Brando Barbieri  ma con il nome d'arte di Brando Bertrand, grazie alla pubblicità per una importante agenzia immobiliare italiana, dove simpaticamente si è presentato "senza veli".
Dopo gli studi universitari e la laurea ha affrontato il mondo della moda con le sfilate per diverse case, ma il successo universale e l'attenzione del pubblico e dei media sono arrivati dopo i pochi minuti della succitata pubblicità.
Un punto di partenza utile a fare scoprire ben altre qualità di Brando Bertrand in particolare quella di ottimo pianista e aspettiamo anche di verificare quelle attoriali in teatro non appena sarà possibile.

Intervista con Brando Barbieri: https://youtu.be/kWtmrJYbxmg

Dalle note di presentazione del libro:
Bicchieri, foto e sorrisi. Social, camera e locali. Non sembra importare altro nella vita di X, Y e Z, le tre generazioni ora sul palco del mondo. Leoni pronti a ridurre a brandelli ogni cosa, tranne la propria gabbia, stretta e aderente come la tuta degli amati supereroi Marvel. 
Ma quanto c'è di vero dietro ai sorrisi a trentadue denti che invitano a 'swippare' su Instagram, ai soldi 'flexati' con ostinazione e disinvoltura, alla rabbia scagliata indistintamente contro boomer e coetanei?
In questo libro Brando Barbieri ci immerge nel mondo di sfrontatezza e nichilismo che caratterizza la sua generazione e le due precedenti, in maniera diretta e senza ipocrisie. 
In un continuo richiamo al mondo classico, l'autore smaschera la paura e il senso di inadeguatezza che muovono i giovani di oggi davanti alle sfide di un presente che appare privo di punti di riferimento. 
E mentre condivide speranzoso le soluzioni trovate durante il proprio percorso di crescita personale, la sua scrittura - pungente, provocatoria, dissacrante - non risparmia niente e nessuno.

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