Dal 23 settembre al 19 ottobre 2009
TEATRO LIBERO - MILANO
Compania Teatri Possibili
AMLETO di W. Shakespeare
regia di Corrado d'Elia
assistente alla regia Luca Ligato
TEATRO LIBERO - MILANO
Compania Teatri Possibili
AMLETO di W. Shakespeare
regia di Corrado d'Elia
assistente alla regia Luca Ligato
Amleto - Corrado d'Elia
Ofelia - Mimosa Campironi
Gertrude - Giulia Bacchetta
Claudio - Alessandro Castellucci
Polonio - Gustavo La Volpe
Laerte - Andrea Tibaldi
Guildenstern - Nicola Stravalaci
Rosencranz - Marco Brambilla
Spettro - Marco Biraghi
Ofelia - Mimosa Campironi
Gertrude - Giulia Bacchetta
Claudio - Alessandro Castellucci
Polonio - Gustavo La Volpe
Laerte - Andrea Tibaldi
Guildenstern - Nicola Stravalaci
Rosencranz - Marco Brambilla
Spettro - Marco Biraghi
scene di Fabrizio Palla
luci di Alessandro Tinelli
suoni di Fabrizio Fini
RIPOSI: 29 settembre - 6 e 13 ottobre 2009 SPETTACOLI tutti i giorni alle ore 21.00 - domenica alle ore 16.00
luci di Alessandro Tinelli
suoni di Fabrizio Fini
RIPOSI: 29 settembre - 6 e 13 ottobre 2009 SPETTACOLI tutti i giorni alle ore 21.00 - domenica alle ore 16.00
Comincia finalmente la nuova stagione di Teatro Libero e comincia proprio con uno degli spettacoli più amati del regista Corrado d'Elia: Amleto, dal capolavoro di William Shakespeare.
" io sono morto e tu continui a vivere
Racconta di me a chi vorrà saperne di più. Addio, addio! Ti prego, Orazio, ricordati di me.
Continua a ricordare. Ricorda....."
Sono queste le ultime parole che Amleto morente rivolge ad Orazio, l'amico carissimo, l'unico sopravvissuto della storia.
E questi accoglie la preghiera e ne diventa il testimone.
Col procedere del tempo però, com'è normale, il ricordo si sbiadisce e si deteriora e nella mente di Orazio la vicenda si confonde e si scompone.
In una stanza vuota raccontiamo ma, forse è più esatto dire, ricordiamo la vicenda di Amleto, così come la memoria di Orazio ce la rimanda: una sequenza più o meno logica di quadri in cui i volti e le immagini emergono dal buio con la rapidità di un battito di ciglia.
La scena è una stanza della memoria, claustrofobica e senza via d'uscita.
Le azioni si susseguono al ritmo ossessivo del ricordo, si confondono e si mischiano come avviene nella mente di Orazio, che ci restituisce una storia spezzata, frammentaria,ma colma di umanità.
Un allestimento di forte impatto emotivo, caratterizzato da un linguaggio visivo marcato, dall'essenzialità di scene e costumi, da un ritmo sostenuto e dall'uso incalzante delle luci e della musica.
Un cast affiatato nel quale Corrado d'Elia interpreta Amleto, con tutta la forza, l'impatto emotivo e l'energia che caratterizzano le sue interpretazioni.
" io sono morto e tu continui a vivere
Racconta di me a chi vorrà saperne di più. Addio, addio! Ti prego, Orazio, ricordati di me.
Continua a ricordare. Ricorda....."
Sono queste le ultime parole che Amleto morente rivolge ad Orazio, l'amico carissimo, l'unico sopravvissuto della storia.
E questi accoglie la preghiera e ne diventa il testimone.
Col procedere del tempo però, com'è normale, il ricordo si sbiadisce e si deteriora e nella mente di Orazio la vicenda si confonde e si scompone.
In una stanza vuota raccontiamo ma, forse è più esatto dire, ricordiamo la vicenda di Amleto, così come la memoria di Orazio ce la rimanda: una sequenza più o meno logica di quadri in cui i volti e le immagini emergono dal buio con la rapidità di un battito di ciglia.
La scena è una stanza della memoria, claustrofobica e senza via d'uscita.
Le azioni si susseguono al ritmo ossessivo del ricordo, si confondono e si mischiano come avviene nella mente di Orazio, che ci restituisce una storia spezzata, frammentaria,ma colma di umanità.
Un allestimento di forte impatto emotivo, caratterizzato da un linguaggio visivo marcato, dall'essenzialità di scene e costumi, da un ritmo sostenuto e dall'uso incalzante delle luci e della musica.
Un cast affiatato nel quale Corrado d'Elia interpreta Amleto, con tutta la forza, l'impatto emotivo e l'energia che caratterizzano le sue interpretazioni.
ATTENZIONE: per lo spettacolo le prenotazioni sono già numerosissime. Conviene prenotare!!! E' previsto il tutto esaurito!!!
Per informazioni e prenotazioni: tel. 02-8323126, e-mail: biglietteria@teatrolibero.it
Per informazioni e prenotazioni: tel. 02-8323126, e-mail: biglietteria@teatrolibero.it
IL CICLO SHAKESPEARIANO
Lo spettacolo AMLETO (con Otello, Romeo e Giulietta, Macbeth, e Riccardo III) fa parte del ciclo di produzioni shakespeariane della Compagnia Teatri Possibili.
I luoghi dove si svolgono le azioni sono spesso luoghi della mente, dell'immaginario o dell'anima in una logica di labilità del confine tra sogno e realtà.
Tutti gli allestimenti sono caratterizzati da messe in scena originali, un linguaggio visivo marcato e quasi cinematografico, essenzialità nelle scelte di scene e costumi, ritmo sostenuto, uso drammaturgico delle luci e della musica e spesso mancanza totale di coordinate spazio-temporali concrete e naturalistiche .
Un percorso verso la frammentarietà, che qui raggiunge il suo apice, con un taglio fortemente cinematografico.
Lo spettacolo AMLETO (con Otello, Romeo e Giulietta, Macbeth, e Riccardo III) fa parte del ciclo di produzioni shakespeariane della Compagnia Teatri Possibili.
I luoghi dove si svolgono le azioni sono spesso luoghi della mente, dell'immaginario o dell'anima in una logica di labilità del confine tra sogno e realtà.
Tutti gli allestimenti sono caratterizzati da messe in scena originali, un linguaggio visivo marcato e quasi cinematografico, essenzialità nelle scelte di scene e costumi, ritmo sostenuto, uso drammaturgico delle luci e della musica e spesso mancanza totale di coordinate spazio-temporali concrete e naturalistiche .
Un percorso verso la frammentarietà, che qui raggiunge il suo apice, con un taglio fortemente cinematografico.
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