1990_12_18 HANDEL "IL MESSIA" alla Basilica di San Simpliciano - Milano

La grossa problematica della datazione dei concerti in base alle locandine o agli stessi programmi di sala è dovuta al fatto che malauguratamente non si mette quasi mai l'ANNO e quindi a distanza di tempo se non lo si è segnato difficilmente si riesce a ricostruire.
Ad esempio a oggi, aprile 2024, i motori di ricerca non trovano nessun riferimento a questo interessante concerto che sul programma di sala si apre con una introduzione del critico Eduardo Rescigno (che spero non ne abbia a male se mi sono permesso di trascrivere e riportare qui).

 

Venerdì 18 e Sabato 19 dicembre (credo 1982?) ore 20.00 

Basilica di San Simpliciano - Milano 

GEORG FRIEDRICH HANDEL

"IL MESSIA"

con

GILLIAN FISHER, soprano

DAVID JAMES, alto 

JAN PARTRIDGE, tenore 

MICHAEL GEORGE, basso

CORO E ORCHESTRA THE SIXTEEN

diretti da HARRY CHRISTOPHERS

Comune di Milano Settore Cultura e Spettacolo

Comitato per l'organo in S. Simpliciano

Si ringrazia la Banca Agricola Milanese



Il Messia, quasi un melodramma sacro anche senza lo splendore delle scene.


Nel 1727 muore Giorgio I, re d'Inghilterra, che era stato il più attivo sostenitore dell'opera italiana, gestita dalla « Royal Academy of Music diretta da Händel. E in poco tempo, il rapporto del pubblico inglese con l'opera italiana si modifica: una nuova corrente di simpatia e di interesse è ora rivolta al masque, uno spettacolo che certo artisticamente è più modesto, ma ha precise caratteristiche locali. 

È un tipo particolare di opera con canto, recitazione, danza, impostato soprattutto su due elementi: la linearità della musica che spesso utilizza anche melodie già note (magari tratte dalle stesse opere italiane di Händel) e l'uso esclusivo della lingua inglese. Nel 1737 il teatro di Händel, il Covent Garden, chiude i battenti, e li chiude anche l'altro teatro specializzato nell'opera italiana, l'Haymarket, da sempre in concorrenza col maestro sassone. 

Ma Händel, con la sua natura di indomito combattente, era già corso ai ripari: se il masque ha successo, anch'egli si prova a comporne; anzi, per la verità, ne ha già composti: si tratta di Acis and Galatea, un soggetto tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, e di Haman and Mordecai, tratto da Racine. Rispolvera il primo, e riscrive il secondo, battezzandolo Esther: è un'opera di argomento sacro, ed è su testo inglese.

Il dramma sacro ha successo, e Händel viene incoraggiato a continuare sulla strada dell'opera in inglese anche dall'impresario dell'Haymarket, che una volta suo concorrente, ora gli scrive sollecitandolo « a liberarci dalla schiavitù italiana e dimostrare che l'inglese è abbastanza morbido per l'opera quando composto da poeti ». 

Ma qualcuno ci mette il naso: è il vescovo di Londra, il quale vieta che possano apparire sulla scena personaggi delle storie bibliche in carne ed ossa. La risposta di Händel è quella di un artista grande e geniale: non un ripiegamento, ma un atto di fiducia nelle proprie forze. Se i drammi sacri che ora sente di dover scrivere non debbono avere scene e attori, diventeranno degli oratori, delle opere da concerto, pur senza mutare il loro spirito vigorosamente narrativo; semmai, aumentano ancora la loro prorompente carica drammatica arricchendosi musicalmente, quasi che lo splendore della musica debba sostituire lo splendore delle scene e il fascino dei costumi e dei movimenti.

Nel 1733 Händel produce due oratori, Deborah e Athalia; poi, ha un momento di pausa, dovuto alle sue ultime battaglie operistiche e anche alla trombosi che lo colpisce nel 1737. 

Ma a partire dal 1739 si dedica quasi esclusivamente all'oratorio, componendone fino al 1752 ben quattordici, cioè una media di uno all'anno.

L'oratorio händeliano è una sintesi delle molteplici esperienze del suo autore, un uomo che era vissuto a Roma quando ancora sopravviveva in quella città il ricordo dell'arte oratoriale di Carissimi e Stradella, e che aveva assimilato la grande stagione dello strumentalismo italiano attraverso contatti personali con Corelli; un uomo che conosceva tutti i segreti della polifonia nordica, era un maestro alla tastiera dell'organo, e aveva alle spalle una grande esperienza di operista e di impresario. 

Tutto questo noi lo leggiamo in trasparenza nei suoi oratori. Vediamo lo splendore formale dell'aria col suo grande prestigio vocale; vediamo la ricchezza dei cori battenti, l'articolata mobilità dell'orchestra. Leggiamo anche l'eloquio semplice e diretto del corale pro- testante e della canzone popolare inglese. In più, di assolutamente personale, Händel crea una nuova dimensione del coro, che è concepito secondo due modelli: il coro verticale, che sviluppa una intensa melodia senza alcun ricorso alla polifonia, e il coro su doppia fuga, cioè costruito su due soggetti, il che permette un discorso meno rigoroso e più vario di idee. 

La novità dell'apporto corale händeliano è tanto più evidente se si pensa che esso appare già pienamente affermato fin dai primi oratori, come ad esempio nell'Israel in Egypt e nel Messiah.

Händel è un grande maestro di cerimonie: organizza per un pubblico di borghesi in strepitosa ascesa economica un grande spettacolo di suoni e canti, impostato su quei testi dell'Antico Testamento che sono una let- tura comune, una lettura privilegiata. 

E muove gli strumenti e i coristi con l'impeto inesorabile della sua musica: ottiene effetti straordinari di fastosa opulenza con mezzi relativamente limitati, in virtù di una sua specifica attitudine alla pompa musicale, che ha evidenti caratteri spettacolari, anche se fa a meno di scene e di attori.

Sapiente, nel Messia, anche la scrittura solistica: e almeno due brani vanno segnalati, l'Aria (21) che segue il coro iniziale della II parte, « Egli fu dispregiato », e quella (43) di apertura della III parte, « lo so che vive il mio Redentore »: abilmente chiaroscurata la prima, e di una straordinaria, commovente semplicità la seconda. 

L'architettura generale dell'opera, infine, è genialmente strutturata. 

La I parte, impostata sull'annuncio della venuta del Redentore, va da un sereno inizio a una lieta, spaziosa espansività; segue la cosiddetta “Piccola Passione”, cioè la II parte, che da un clima di mestizia sfiora l'austera tragicità e si conclude nell'apoteosi irresistibile dell'« Alleluja », esempio sommo di coro «  verticale », con interpolazioni contrappuntistiche. La III parte è quasi un grande Te Deum di ringraziamento, che si proietta nella nobile acclamazione polifonica dell'«Amen» conclusivo.

Eduardo Rescigno





2024_04_11 Festival Fiati & Concerti del Sabato

Conservatorio Cantelli - Novara
Festival Fiati & Concerti del Sabato

Giovedì 11 Aprile 2024_04_11 ore 20:45, presso l’Auditorium F.lli Olivieri, si potrà assistere al primo concerto del Festival Fiati. Si esibiranno Mauro Scappini al flauto e Anna Loro all’arpa, proponendoci musiche di Rota, Donizetti, Saint-Saëns, Mouquet e Piazzolla.

Venerdì 12 Aprile 2024_04_12 ore 17:00, presso la Chiesa S. Marco Novara, dalla rassegna Les Goûtes Réunis, si potrà assistere al concerto dei docenti del dipartimento di musica antica con la collaborazione della Prof.ssa invitata Lucile Boulanger. Insieme suoneranno “musica italiana e francese alla corte del Re di Francia”

Sabato 13 Aprile 2024_04_13 ore 17:00, presso l’Auditorium F.lli Olivieri, proseguono I Concerti del Sabato. Il diciottesimo appuntamento sarà interamente dedicato alla chitarra suonata da Chiara Gastoldi e Matteo Osmieri i quali spazieranno dal repertorio di ‘600/‘700 fino alla fine del ‘900.

Martedì 16 Aprile 2024_04_16 ore 20:45, presso l’Auditorium F.lli Olivieri, si potrà assistere al concerto di Gabriele Screpis, accompagnato dal pianista e Docente del Conservatorio di Novara Giuseppe Miseferi. I Maestri eseguiranno musiche di Torriani, Saint-Saëns, Dutilleux e Vanhal.

2024_04_19 PAVIA BAROCCA CONCERTO DI INAUGURAZIONE

PAVIA BAROCCA 2024
CONCERTO DI INAUGURAZIONE
Venerdì 19 aprile 2024, ore 21:00
Chiesa di Santa Maria del Carmine
Piazza del Carmine, 27100 Pavia PV, Italia
LEGAMI ARMONICI
Capolavori sacri della famiglia Scarlatti
ORCHESTRA BAROCCA DELLA CIVICA SCUOLA DI MUSICA CLAUDIO ABBADO
CORO UNIVERSITARIO DEL COLLEGIO GHISLIERI
LUCA COLOMBO, direttore
Ingresso libero



2024_04_14 BARBIERE di SIVIGLIA a Buccinasco

Domenica 14 Aprile 2024 alle ore 16.30
Auditorium William Medini 
Via Tiziano, 7, 20090 Buccinasco MI, Italia
Stagione concertistica
Nova Musica in collaborazione con Gli Adulti presentano
Gioachino Rossini
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Ma che cos'è questo amore

Cast:
Conte D'Almaviva - Andrea Bragiotto, tenore
Rosina - Barbara Fasol, soprano
Figaro - Giorgio Valerio, baritono
Don Bartolo - Lorenzo Barbieri, baritono
Don Basilio - Ernesto Morillo, basso
Berta - Francesca Pintus, soprano
Attori:
Inganno - Marco Colombo 
Prudenza - Agata Riolo
Malizia - Emanuela Abbruzzo
Notaio e Gendarme - Daniele Grimaldi
Accompagna al pianoforte - M°Debora Mori
Testi in prosa e regia di Chiara Pozzoli
Luci - Marco Bartelli 
INGRESSO GRATUITO
L’adattamento della celebre operetta buffa di Gioacchino Rossini con la storia del giovane conte d’Almaviva, innamorato di Rosina ma ostacolato Bartolo, il  suo tutore. Il conte chiede aiuto al barbiere Figaro.
Sarà uno spettacolo molto divertente e adatto ad adulti e bambini perché ricco di travestimenti, colpi di scena e gag esilaranti. 
Nova Musica Scuola Musicale Buccinasco
PROSOPERA Associazione Culturale Teatrale
GLI ADULTI

2024_04_13 RECITAL ANDREA TAMBURELLI a VILLA RUSCONI

Sabato 13 aprile 2024 ore 21.00
AMICI della MUSICA TURBIGO
VILLA RUSCONI
Via Palestro, 6, 20022 Castano Primo MI, Italia
GOLDENTIME OF THE
ANDREA TAMBURELLI
PIANO CONCERT



L.v.Beethoven, F.Chopin, S.Rachmaninov, E.Liszt
Presentazione di Antonella Tuccio
Con il Patrocinio di 
Città di Castano Primo
Comune di Turbigo
INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE
Prenotazioni
Amici della Musica: 0331 899158 - 320 299 6240 - 347 246 6918
Turbigo: Cartoleria Sartorelli Via Fredda
con la collaborazione della LOCO Pro Loco di Castano Primo

Dopo il concerto milanese:
Teatro Bello - San Cristoforo -Milano 
Domenica 24 marzo 2024_03_24 alle ore 17.00
Violino Sofia Semenina
Pianoforte Andrea Tamburelli
Programma:
L. van Beethoven Sonata n. 5 op. 24 in fa maggiore detta "La Primavera"
J. Brahms Sonata n. 3 op. 108 in re minore
C.Franck Sonata in la maggiore

lo aspetta il prossimo impegno 
Venerdì 10 maggio  2024_05_10 ore 21.00
Teatro Civico di Oleggio
Via Roma, 43 28047 Oleggio (NO)
Auditorium del Teatro Civico (sala 2)
Andrea Tamburelli (pianoforte)
Musiche di L. van Beethoven, F. Liszt, F. Chopin

§§§

2024_04_14 Haydn a Busto Arsizio alla Chiesa di San Michele

Domenica 14 aprile 2024 Ore 15:30
Chiesa di San Michele
Piazza San Michele, Busto Arsizio (VA)
STABAT MATER 
Soli:
Sarah Park, soprano
Marzia Castellini, contralto
Andrea Semeraro, tenore
Marco Granata, basso
Corale Polifonica Città Studi
Orchestra Filarmonica Europea
Direttore
Andrea Thomas Gambetti
Programma:
J.S. Bach (1685-1750)
Toccata BWV 911
Organo: Marcello Pennuto
F.J. Haydn (1732- 1809)
STABAT MATER – Hob XX bis
Ingresso libero
Col Patrocinio del Comune di Busto e con il contributo di FONDAZIONE CARIPLO.

2024_04_14 Vespri d'Organo al Gesù - Roma organista Stefano Mhanna

Domenica 14 aprile 2024, alle ore 17.30
Chiesa del Gesù, Piazza del Gesù, 00186 Roma RM, Italia
Bach all'organo della Chiesa del Gesù
Organista Stefano Mhanna
Info +39 328 413 9258


Chiesa del Gesù (Chiesa di Santissimo Nome di Gesù)
ORGANO GRANDE restaurato Tamburini (1928)
"La Chiesa del Gesù , prima chiesa della contro-riforma è un grande monumento barocco, sicuramente una delle più ricche chiese del mondo. Nel 1638 la ditta organaria Rev. Wilhelm Hermans costruì un grande organo nel transetto sinistro e un piccolo organo nell’abside (il transetto destro non aveva organo). Questi erano gli organi suonati da Domenico Zipoli quando era organista in quella chiesa. Durante il XIX secolo l’organo del transetto sinistro fu allargato e un nuovo organo fu costruito nel transetto desto, il piccolo organo dell’abside fu abbandonato. Nel 1928 Giovanni Tamburini ricostruì entrambi gli organi collegandoli mediante una consolle a 3 manuali e collocando una sezione “echo” in fondo alla chiesa utilizzando la cassa e la facciata del piccolo organo dell’abside. Nel 1975 Tamburini ha restaurato l’organo grande."

2024_04_14 MADAMA BUTTERFLY con Vincitori del ruolo o finalisti “A Ruoli d’Opera” 2023

Cineteatro Stella, Via Giovanni Pezzotti, 53, 20141 Milano MI, Italia
Domenica 14 aprile 2024 ore 16.30
 

"Invito all'Opera" dodicesima edizione :
Giacomo Puccini
MADAMA BUTTERFLY
tragedia giapponese
Personaggi e interpreti:
CioCio San : Hiroko Morita
Suzuki:: SeonHyeong Kim*
Pinkerton: Alessandro Mundula
Sharpless: Leonardo Cremona
(nella foto #concertodautunno)*
Goro: Yuan Shan*
Yamadori: Samuele Pedergnani
Zio Bonzo: Angelo Lodetti
Kate: Anastasia Ganina
Commissario Imperiale: Gianluca Alfano
Assistente alla regia: Takako Yamamoto
Regia di Pierluigi Cassano
Al pianoforte Minami Mashio
Edizione non integrale dell'opera, durata 2h 15m, tre atti.
INFO e BIGLIETTERIA : www.compagniadelbelcanto.it
INFO : Patrizia tel. 333 2223570 - chiamare dalle 15 alle 17 -
* Vincitori del ruolo o finalisti al Concorso Lirico Internazionale “A Ruoli d’Opera” 2023 

2024_04_13 Gianni Lucini presenta il suo libro al Circolo dei Lettori - Novara

 
Castello Sforzesco
p.za Martiri della Libertà 3, Novara, Italy
SABATO 13 aprile 2024 
DALLE ORE 18:00 ALLE 19:15
"Chansons e chansonniers nelle notti di Parigi"
di Gianni Lucini

Circolo dei lettori / Novara
Promuove e produce cultura a Novara, presso il Complesso del Broletto e il Castello Sforzesco.
Dopo aver raccontato le chanteuses in “Luci, lucciole e canzoni sotto il cielo di Parigi”, Gianni Lucini mette insieme le storie personali e musicali degli chansonniers del Novecento.
Trentadue chansonniers e due gruppi musicali. Un periodo storico, il Novecento, con due guerre mondiali, la barbarie dell’occupazione nazista e la resistenza, rivolte e repressioni, le speranze del Fronte Popolare, la codardia della collaborazionista Repubblica di Vichy e infine la Liberazione a far da sfondo. Una città, Parigi, florida di luci e opportunità. Lo sanno bene tanti artisti provenienti da paesi diversi che qui trovano una vera patria.
Come sia stato possibile lo racconta Gianni Lucini mettendo insieme le storie personali e musicali di tutti loro, gli chansonniers. 

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)