2020_12_05 Barbiere desolato ma non meno vivace all'Opera di Roma nel deserto della platea vuota con la concertazione superba di Daniele Gatti

Sabato 5 dicembre 2020
Teatro dell’Opera di Roma – Stagione 2020/21
Gioachino Rossini
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Commedia in due atti di Cesare Sterbini

Conte d’Almaviva Ruzil Gatin
Rosina Vasilisa Berzhanskaya
Don Bartolo Alessandro Corbelli
Figaro Andrzej Filończyk
Don Basilio Alex Esposito
Berta Patrizia Biccirè
Fiorello Roberto Lorenzi
Ambrogio Paolo Musio
Un notaio Pietro Faiella

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
Direttore Daniele Gatti
Direttore del coro Roberto Gabbiani
Istallazione e regia Mario Martone
Costumi Anna Biagiotti
Luci Pasquale Mari

Nuovo allestimento del Teatro all’Opera di Roma
Trasmesso su Rai3 il 5 dicembre 2020
Temporaneamente dispobile su RAIPLAY 







Una recensione al riguardo:
Su MARTONE : "Poi, le sorprese e i colpi “da maestro”: la prima e più esilarante, durante la celeberrima Cavatina di Figaro e in parallelo allo scorrere dei titoli d’apertura, è senz’altro la corsa fra le abitazioni dei vari clienti, di qua e di là, del barbiere di qualità fra le diverse strade della città, con tanto di bacile di latta smaltata sotto il braccio e passaggio sullo scooter nientemeno pilotato dal maestro Gatti, a sua volta con casco, mascherina e frac che spunta sotto il giaccone, fino all’arrivo in teatro. "
Su DANIELE GATTI "Risulta chiaro che il motore al centro e a mille dell’intera macchina è nelle mani esperte di Daniele Gatti che, si badi, dirige tutto a memoria, ... 
È infatti lui a regolare le macro e le micro architetture dinamico-ritmiche entro cui far confluire l’azione e dunque la regia. Ne nascono crescendi costruiti esaltandone in misura portante i meccanismi iterativi e la forza, plastiche dilatazioni dei metri e repentini giri di vite, delineando all’orizzonte un’agogica che è essa stessa canovaccio dei tempi e delle espressioni teatrali.
Al canto, poi, Daniele Gatti garantisce tutto l’appoggio, i respiri e le sospensioni possibili, laddove agli assieme o ai Finali assicura la necessaria tensione. Cura quindi nel dettaglio timbriche e attacchi di suono così come ampiamente dimostrano le risposte di pregio sia dell’Orchestra (archi spettacolari, ottima concertazione dei fiati, percussioni precise), sia del Coro maschile mirabilmente curato da Roberto Gabbiani. E fino a scolpire il progressivo tremore del temporale fra le prime gocce di pioggia staccate dagli archi sottovoce, le raffiche di vento in semicrome e il deflagrare dei tuoni, con relative inquietudini di paragone ed effetti di luce in aggancio all’irato sentire della solo in apparenza tradita Rosina."
Tratto da CONNESSI ALL'OPERA

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