Domenica 13 settembre 2009 ore 22
Teatro di Verdura
Fondazione Biblioteca di via Senato, Milano
Nessun Canti
le più belle arie di Giacomo Puccini in chiave jazz nel concerto del Max De Aloe Quartet
Teatro di Verdura
Fondazione Biblioteca di via Senato, Milano
Nessun Canti
le più belle arie di Giacomo Puccini in chiave jazz nel concerto del Max De Aloe Quartet
Posto unico numerato 10 Euro
L'armonicista italiano Max De Aloe si presenta per la prima volta al Festival MITO con un concerto pensato esclusivamente per questa occasione: domenica 13 settembre alle ore 22 sarà al Teatro di Verdura, Fondazione Biblioteca di via Senato, con il suo quartetto omonimo per "Nessun Canti" Giacomo Puccini tra lirica e jazz. Sulla scia del successo del cd Lirico Incanto pubblicato nel 2008, il concerto propone la rivisitazione di celebri arie d'opera di Giacomo Puccini rilette in chiave jazzistica dal musicista recensito tra i venticinque armonicisti jazz più significativi a livello mondiale.
Brani come Sono Andati? Fingevo di Dormire o Sì, mi chiamano Mimì da La Bohème, E lucevan le stelle da Tosca, vengono riletti con una miscela di modernità e passione grazie anche all'originale stile dell'ensemble che vede insieme a De Aloe Roberto Olzer al pianoforte, Marco Mistrangelo al contrabbasso e Nicola Stranieri alla batteria, e che riesce ad avvicinare al repertorio operistico e sorprendere anche un pubblico di non appassionati.
Brani come Sono Andati? Fingevo di Dormire o Sì, mi chiamano Mimì da La Bohème, E lucevan le stelle da Tosca, vengono riletti con una miscela di modernità e passione grazie anche all'originale stile dell'ensemble che vede insieme a De Aloe Roberto Olzer al pianoforte, Marco Mistrangelo al contrabbasso e Nicola Stranieri alla batteria, e che riesce ad avvicinare al repertorio operistico e sorprendere anche un pubblico di non appassionati.
In collaborazione con Fondazione Biblioteca di Via Senato
Max De Aloe, armonica cromatica
Max De Aloe annovera nel suo curriculum prestigiose collaborazioni in sala di registrazione e/o dal vivo con musicisti del calibro di Adam Nussbaum, Bill Carrothers, Eliot Zigmund, Mike Melillo, Thilo Wagner, Don Friedman, Garrison Fewell, Shirley Bunnie Foy, Bibi Rover, Greg Burk, Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Coscia, Gianni Basso, Dado Moroni, Bebo Ferra, Barbara Casini, Umberto Petrin e molti altri.
Ha all'attivo sei album come leader e una quindicina come ospite, ma anche spettacoli in solo, realizzazioni di colonne sonore per spettacoli teatrali e documentari, oltre a collaborazioni con poeti e scrittori.
Di Max De Aloe il direttore di All Music Guide di New York, Thom Jurek, ha scritto: "C'è un mistero nel cuore del sound di Max De Aloe e nelle profonde radici del suo approccio armonico al jazz che è impenetrabile. Il suo è un disco importante in ogni sua parte e quasi certamente farà sì che ognuno ascoltandolo ridarà all'armonica un ruolo di primo piano nella storia del jazz".
Molta considerazione gli hanno riservato, negli ultimi anni, giornalisti e critici italiani nel referendum Top Jazz che il mensile Musica Jazz realizza ogni anno tra sessantacinque giornalisti di jazz di tutte le testate specializzate e dei più noti quotidiani italiani.
Divide la sua attività professionale tra quella concertistica e quella didattica. È fondatore e direttore del Centro Espressione Musicale di Gallarate, dove insegna teoria musicale, pianoforte moderno e armonica cromatica, ed è stato docente dell'Accademia d'Arti e Mestieri dello Spettacolo del Teatro alla Scala di Milano per i corsi finanziati dal fondo sociale europeo.
Nicola Stranieri, batteria
Allievo di Enrico Lucchini e di Tullio De Piscopo, ha completato la propria formazione partecipando a diversi seminari tenuti da importanti musicisti quali Peter Erskine, Enrico Rava e John Riley. Dagli anni '80 si esibisce in storici locali, importanti jazz club e partecipa a diverse rassegne e festival in varie città italiane e straniere.
Ha suonato con importanti musicisti jazz tra i quali: Ralph Alessi, Gianni Basso, Enrico Rava, Gianni Coscia, Ares Tavolazzi, Paolo Paliaga, Giulio Visibelli, Claudio Fasoli, Bebo Ferra, Luis Agudo, Franco Cerri, Garrison Fewell, Andrea Pozza, Rosario Bonaccorso, Andrea Dulbecco, Mauro Negri, Bob Mover, Johannes Faber, Arrigo Cappelletti, Michael Rosen, Paolo Dalla Porta, Max De Aloe, Carlo Actis Dato, Riccardo Fioravanti, Bruno De Filippi, Barbara Casini, Ada Montellanico, Simone Guiducci, Fausto Beccalossi, Frédéric Viale, Michele Franzini, Alberto Mandarini, Adi Sousa e Yuri Goloubev.
Ha inciso in questi anni oltre 15 cd con varie formazioni e pubblicati da varie etichette.
Tra le attività più recenti segnaliamo la realizzazione, nel 2007, del cd Hard Lights (Cappelletti, Alessi, Stranieri) per l'etichetta Music Center e la registrazione con il Michele Gori Quartet del cd My Jazz Flutes pubblicato per l'etichetta Splasc(h) Records. Nel 2008 è stato pubblicato per l'etichetta Videoradio il cd Meu Silencio dell'Antonella Montrasio Mudança Quintet e per l'etichetta CMC Records il cd di Fiorenzo Bodrato ACT NO STRANGE.
Nicola Stranieri collabora a diversi progetti e formazioni, tra le quali: Max De Aloe Quartet, Cappelletti/Alessi/Stranieri Trio, Arrigo Cappelletti Quartet, Michele Gori Quartet, Alberto Barattini Trio, Fiorenzo Bodrato Trio (featuring Carlo Actis Dato). Svolge attività didattica; attualmente è docente presso la Scuola di Musica Dedalo di Novara dove coordina la sezione di jazz e musica moderna.
Roberto Olzer, pianoforte
Roberto Olzer, tastiere
Ha iniziato i propri studi musicali presso la Scuola Organistica dell'Alto Novarese sotto la guida di Giancarlo Parodi; li ha proseguiti poi, con lo stesso docente, al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano, dove si è diplomato nel 1994 in Organo e Composizione organistica.
Dal 1998 ha approfondito lo studio del pianoforte classico con Alberto Magagni, diplomandosi a pieni voti nel 2003 presso il Conservatorio "Lucio Campiani" di Mantova. Nel 1997 ha conseguito a pieni voti la laurea in Filosofia presso l'Università Cattolica di Milano.
Dal 1994 si è dedicato, con Ramberto Ciammarughi, all'apprendimento della tecnica improvvisativa nel repertorio jazzistico. Attualmente affianca all'attività didattica l'attività compositiva (editi sino ad ora Sciccareddu, Ed. Wicky, e Tetragono per clarinetto e pianoforte, Editions BIM) e quella concertistica, sia in ambito organistico che jazzistico.
Nell'agosto 2002 gli è stato conferito a Quarna (VB) il Premio "Brusoni" per la multiforme attività di promozione musicale.
In ambito jazz ha inciso il cd Folk songs in duo con il chitarrista Fabrizio Spadea, ed il cd Eveline per la Splasc(h) con un sestetto che porta il suo nome ed è formato da Alberto Mandarini, Wally Allifranchini, Rudi Migliardi, Roberto Mattei e Luca Gianninone.
Nel 2006 ha composto, su commissione del comitato italo-svizzero per la commemorazione del centenario dell'inaugurazione del traforo del Sempione, il brano Per Geometrico Destino, per soli, coro ed orchestra, su testo del poeta M. Botti.
Dal 1998 ha approfondito lo studio del pianoforte classico con Alberto Magagni, diplomandosi a pieni voti nel 2003 presso il Conservatorio "Lucio Campiani" di Mantova. Nel 1997 ha conseguito a pieni voti la laurea in Filosofia presso l'Università Cattolica di Milano.
Dal 1994 si è dedicato, con Ramberto Ciammarughi, all'apprendimento della tecnica improvvisativa nel repertorio jazzistico. Attualmente affianca all'attività didattica l'attività compositiva (editi sino ad ora Sciccareddu, Ed. Wicky, e Tetragono per clarinetto e pianoforte, Editions BIM) e quella concertistica, sia in ambito organistico che jazzistico.
Nell'agosto 2002 gli è stato conferito a Quarna (VB) il Premio "Brusoni" per la multiforme attività di promozione musicale.
In ambito jazz ha inciso il cd Folk songs in duo con il chitarrista Fabrizio Spadea, ed il cd Eveline per la Splasc(h) con un sestetto che porta il suo nome ed è formato da Alberto Mandarini, Wally Allifranchini, Rudi Migliardi, Roberto Mattei e Luca Gianninone.
Nel 2006 ha composto, su commissione del comitato italo-svizzero per la commemorazione del centenario dell'inaugurazione del traforo del Sempione, il brano Per Geometrico Destino, per soli, coro ed orchestra, su testo del poeta M. Botti.
Marco Mistrangelo, contrabbasso
Bassista e contrabbassista, diplomato al conservatorio di Piacenza, dal 1996 Marco Mistrangelo si dedica principalmente al jazz e alla musica moderna.
Ha collaborato con importanti jazzisti italiani e stranieri tra i quali: Paolo Tomelleri, Bruno De Filippi, Laura Fedele, Emilio Soana, Carlo Bagnoli, Rossano Sportiello, Piero Bassini, Sandro Gibellini, Emanuele Cisi, Sergio Rigon, Mario Rusca, Luciano Zadro, Lino Patruno, Giovanni Falzone, Tony Arco, Paolo Alderighi, Massimo Pintori, Michele Franzini, Max De Aloe e con gli americani Lee Konitz, Dave Liebman, Tom Kirkpatrick, Paul Jeffrey, Carol Sudhalter e Hengelbert Wrobel.
Ha inciso in questi anni oltre 15 cd spaziando tra jazz, musica latina, canzone d'autore e musiche per il teatro.
Ha inciso due dischi di musica brasiliana (Canta Brasil, 1994) e da dieci anni è collaboratore stabile della cantante brasiliana Adi Souza (già con Toquinho e Vinicius De Moraes) con la quale ha registrato nel 2004 il cd Dança da vida.
Dalla data della sua fondazione (settembre 2006) fa parte dell'Officina Sonora, ensemble di venti musicisti coordinato dal pianista e compositore Alessandro Sironi, la cui musica è indirizzata principalmente al mondo del teatro e a quello del cinema.
Svolge parallelamente attività didattica e, attualmente, collabora con diverse scuole in qualità di insegnante di basso elettrico e contrabbasso.
Svolge parallelamente attività didattica e, attualmente, collabora con diverse scuole in qualità di insegnante di basso elettrico e contrabbasso.
Per informazioni:
Biglietteria MITO
Urban Center - Galleria Vittorio Emanuele 11/12
telefono 02.88464725
www.mitosettembremusica.it
Urban Center - Galleria Vittorio Emanuele 11/12
telefono 02.88464725
www.mitosettembremusica.it
non mancherò!
RispondiEliminasara