2021_11_03 La seduzione di Carmen del Balletto di Milano al Teatro degli Arcimboldi

Balletto di Milano  
Direzione artistica CARLO PESTA
Teatro degli Arcimboldi 
Mercoledì 3 novembre 2021 ore 21.00
La seduzione di Carmen del Balletto di Milano 
Carmen
balletto in due atti su musiche di G. Bizet
Liberamente ispirato alla novella Prosper Mérimée
Coreografie Agnese Omodei Salè, Federico Veratti 
Scenografia di Marco Pesta 
Musica dal vivo eseguita dalla
Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal M° Gianmario Cavallaro. 
Protagonisti:
Carmen: Arianna Capodicasa
Destino: Alessandro Torrielli
Don José: Alessandro Orlando
Escamillo: Federico Mella
Micaela: Marta Orsi
E con
Giulia Cella, Clara Dossena, Giorgia Farimbella, Annarita Maestri, Gioia Pierini, Giordana Roberto, Giusy Villarà, Mattia Imperatore, Federico Micello, Germano Trovato, Alberto Viaggiano.


Prossimo appuntamento Teatro degli Arcimboldi – Milano
Sabato 11 Dicembre 2021_12_11 
Domenica 12 Dicembre 2021_12_12 
ore 16.00
Lo Schiaccianoci
balletto in due atti su musiche di P.I. Tchaikovsky
coreografia Federico Veratti - scenografia Marco Pesta – costumi Atelier Bianchi Milano

Tornato finalmente in scena, il Balletto di Milano è atteso da oltre 18 mesi anche al Teatro degli Arcimboldi di Milano, dove sarà presente con i due grandi titoli Carmen e lo Schiaccianoci(dicembre2021), entrambi rappresentati con musica dal vivo eseguita dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal M° Gianmario Cavallaro. 
Impreziosita nelle scene e nei costumi, la Carmen del Balletto di Milano, in scena il 3 novembre alle ore 21.00 e si conferma tra le produzioni più attese della stagione 2020/21. 
Carmen è senza dubbio uno dei personaggi più forti nella storia dell'opera lirica e nell'immaginario collettivo è l’incarnazione di femminilità e seduzione. Bella e anticonformista, passionale e desiderata, sfida chiunque voglia sottometterla, usando il suo fascino e la sua personalità per ottenere tutto ciò che desidera. Mossa dall'amore per la libertà e l'indipendenza, resta incondizionatamente fedele a sè stessa anche se consapevole che questo la condurrà alla morte. Carmen è una gitana, una zingara che crede nel destino che ha letto nelle carte, ma non esita a sfidare per l'ultima volta Josè, l'uomo che ha piegato a sè stessa, pur sapendo che egli la ucciderà. 
La Carmen del Balletto di Milano è ispirata alla novella di Prosper Mérimée e all’omonima opera di Bizet, ma apre a nuove interpretazioni senza tradire la tradizione. Il "Destino" assume un ruolo determinante, conducendo la vicenda e svelandosi man mano attraverso i simboli delle carte: amore, tradimento, morte. È sempre accanto alla bella gitana fino a svelarle la Morte imminente in un avvincente faccia faccia sulle note dell'Habanera. Il celebre brano in cui Carmen appariva spavalda e seducente, la vede ora affrontare colui che presto la porterà con sé. 
Il balletto è ricco di coreografie coinvolgenti, dagli appassionati pas de deux, alle vivaci danze d'assieme di Gitani, Soldati e Sigaraie che impegnano l'eccellente ensamble in un clima d'energia e passione, sottolineato anche dalle stupende musiche di Georges Bizet.
Tradizione e modernità convivono anche nella messinscena di Marco Pesta, un nuovo allestimento che debutterà proprio per la stagione 2020/21. La produzione non tradisce le aspettative per la tradizione, restando fedele alla novella di Prosper Mérimée e all’opera di Georges Bizet. 
Debutta nel title-rôle la giovane talentuosa Arianna Capodicasa, mentre Alessandro Torrielli impersona il Destino. Don Josè, il torero Escamillo e Micaela, rispettivamente Alessandro Orlando, Federico Mella e Marta Orsi, sono gli altri interpreti principali. 
Informazioni e prevendita biglietti: 
BOTTEGHINO DEL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI, viale dell'Innovazione 20 - Milano
TELEFONO: (39) 02 – 64.11.42.212
Ticket on line: www.ticketone.it

2021_10_25 Alberto Mattioli, PAZZO PER L’OPERA al Coccia di Novara presenta il suo libro

LUNEDÌ 25 OTTOBRE 2021 ORE 18:30
TEATRO COCCIA - Novara
Alberto Mattioli
PAZZO PER L’OPERA
Opera World Day 2021
A dialogo con Luca Baccolini
INGRESSO LIBERO
(Nel rispetto delle norme sanitarie e sino ad esaurimento posti disponibili)

In occasione dell’Opera World Day 2021 Alberto Mattioli a dialogo con Luca Baccolini presenta il libro “PAZZO PER L’OPERA”, ed. Garzanti Evento in collaborazione con Il Circolo dei Lettori
«Di tutte le seccature inventate dall’uomo, l’opera è la più costosa», diceva Molière. 
Ma per Alberto Mattioli questa geniale invenzione italiana è soprattutto una magnifica e folle ossessione. 
Ha assistito infatti a quasi 1.800 recite in tre continenti, decine di Paesi e centinaia di teatri; ovunque si alzi un sipario, per lui vale il viaggio perché l’opera lirica mantiene intatto il suo misterioso potere emozionale, la sua capacità di parlare al cuore e al cervello degli spettatori. 
Raccontando della sua inguaribile passione – o, a suo dire, malattia – l’autore descrive questo affascinante mondo non solo per chi all’opera ci va, ma anche per chi ci vorrebbe andare o ne è solo incuriosito: dai teatri italiani che hanno reso nazionalpopolare il melodramma, quando Rossini, Verdi e Puccini erano la colonna sonora della vita di molti, all’opera di oggi, fenomeno globale e multimediale. 
Mattioli ci mostra le ragioni di un amore irrazionale e sfrenato per uno spettacolo capace con i capolavori del passato di leggere il nostro presente e di continuare a farci piangere, ridere e riflettere. 
Perché finché c’è opera c’è speranza.
Alberto Mattioli (Modena 1969) è giornalista del quotidiano «La Stampa». Esperto d’opera, ha collaborato con molti teatri e riviste italiani e internazionali. Ha scritto quattro libri, tre libretti d’opera, molti saggi e qualche migliaio di articoli. Con Garzanti ha pubblicato Meno grigi più Verdi (2018) e Il Gattolico praticante. Esercizi di devozione felina (2019), entrambi disponibili anche in edizione tascabile

2021_10_24 MASSIMO GABBA alla 53ª Settimana Organistica Internazionale

Soi - 53ª Settimana Organistica Internazionale 2021
24ª Rassegna Contemporanea "Giuseppe Zanaboni"
organizzazione:
Gruppo Strumentale Ciampi
Domenica 24 ottobre 2021 - ore 16
Piacenza, Basilica di S. Antonino - p.zza S. Antonino 
il Gruppo Strumentale Ciampi
presenta
in occasione della 53ª Settimana Organistica Internazionale
l'organista:
MASSIMO GABBA
(Italia)


che interpreterà musiche di: J. S. Bach, J. L. Krebs, F. Mendelssohn, L. J. A. Léfébure-Wély, P. Davide da Bergamo, A. Guilmant
ingresso libero 
Norme generali di comportamento per accedere alle sale concerto e notizie utili
1) L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei dei posti disponibili, nel rispetto della normativa anti-Covid.
2) L’apertura dei luoghi di concerto avviene 30 minuti prima dell’inizio dell’evento.
3) Una volta raggiunto il numero massimo di sedute disponibili, non sarà consentito ulteriore accesso. Non è consentito assistere all’evento in piedi.
4)  Presentarsi nel luogo dell’evento dopo aver attuato la buona pratica della misurazione della temperatura corporea a casa propria.
5)  Seguire la buona norma del distanziamento quando si accede ai luoghi dell’evento, senza causare assembramento anche durante l’entrata.
6)  Presentarsi muniti di mascherina che sarà obbligatorio indossare anche durante l’evento.
7)  All’ingresso delle sale concerto è possibile disinfettare le mani.
8)  Accedere alle sale concerto ordinatamente, collocandosi negli spazi segnalati nelle chiese  e nelle sedute già distanziate nel Salone di Palazzo Anguissola-Cimafava.
9)  Nelle chiese il numero totale di sedute possibili varia a seconda della grandezza della chiesa stessa.
10)  Nel Salone di Palazzo Anguissola-Cimafava il numero totale di sedute possibili è di 50; non spostare le sedie già distanziate. 

2021_10_23 Coro I Giovani de laVerdi al Tempio Valdese di Milano

 

Sabato 23 ottobre 2021 ore 20:30
Tempio Valdese di Milano
via Francesco Sforza 12/A

Coro I Giovani de laVerdi
Musiche da film per coro e pianoforte


PROGRAMMA


Harold Arlen (testo Edgar Yip Harburg)
Over the Rainbow dal film Il Mago di Oz (1939)

Johnny Mercer - Henry Mancini
Moon River dal film Colazione da Tiffany (1961)

Simon & Garfunkel
The Sound of Silence dal film Il Laureato (1967)

Ennio Morricone (testo di Joan Baez)
Here’s to You dal film Sacco e Vanzetti (1971)

Vangelis
Missing dal film Missing - Scomparso (1982)

Giorgio Moroder (testo di Keith Forsey)
The Neverending Story dal film La Storia Infinita (1984)

Johann Sebastian Bach
Aria sulla quarta corda dal film Seven (1995)

Nicola Piovani (testo di Noa)
Beautiful That Way dal film La vita è Bella (1997)

Bruno Coulais
Caresse sur l’Océan dal film Les Choristes (2004)

John Williams
Double Trouble dal film Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (2004)

Benj Pasek, Justin Paul, Ryan Lewis
The Greatest Show dal film The Greatest Showman (2017)

Queen
Somebody to Love dal film Bohemian Rapsody (2018)


CONCERTISTI


Coro I Giovani de laVerdi

Maria Teresa Tramontin
maestro direttore

Pietro Cavedon
pianista accompagnatore


Per accedere alla sala è obbligatorio esibire la propria certificazione verde Covid-19 (green pass). L'ingresso in sala è consentito da 30 minuti prima dell'evento; si raccomanda di non arrivare all'ultimo momento per consentire i controlli da parte del personale di Musica al Tempio. Resta obbligatorio indossare correttamente la mascherina certificata (chirurgica o FFP2) durante tutta la permanenza in sala. All’ingresso verrà misurata la temperatura corporea.

L’associazione prosegue nell’affrontare costi artisti e tecnici.
Per un aiuto potete offrire un contributo con un bonifico a:
IT62 K030 6909 6061 0000 0077 836
intestato ad Associazione Musica al Tempio.

2021_10_24 Alla Annunciata di Abbiategrasso la musica di Bach e i monologhi di Alessia Pellegrino

Domenica 24 ottobre 2021 h.21.00
ex Convento dell’Annunciata di Abbiategrasso (via Pontida)
I Love Bach

Il  “duetto” si destreggia tra la musica di Bach e i monologhi di Alessia Pellegrino liberamente ispirati all’illustre mente settecentesca Emilie Châtelet. 
BIGLIETTO UNICO 5€ | caldamente consigliato l’acquisto in prevendita

Biglietti acquistabili:
- c/o l’Ufficio di Teatro dei Navigli ad Abbiategrasso (Ex Convento dell’Annunciata – Via Pontida) dal martedì al sabato dalle ore 15 alle ore 19 (345 6711773 /info@teatrodeinavigli.com)
- online sul portale www.vivaticket.it
- su whatsapp web inserendo lo spettacolo nel relativo “carrello” scrivendo a 345 6711773
- direttamente in loco a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo fino ad esaurimento posti. 

Teatro dei Navigli ha ripreso con slancio tutte le sue attività di produzione, formazione e organizzazione teatrale; con queste anche l’ideazione di una nuova rassegna la cui direzione artistica è firmata Luca Cairati. 
Al via dunque FOYER, il nuovo format extra teatrale che Teatro dei Navigli ha confezionato per offrire ai suoi affezionati spettatori delle esperienze culturali a trecentosessanta gradi, che vanno ad intercettare nuove prospettive, intersecando diversi linguaggi artistici, spaziando dalla musica dal vivo alla poesia, dalla recitazione alla danza. Così come avviene nel foyer di un teatro, in cui fisicamente le distanze tra spettatori e artisti vengono azzerate, così accadrà metaforicamente anche in FOYER, la rassegna che ambisce a ridurre ai minimi termini le barriere tra artisti e pubblico, rendendoli entrambi protagonisti dello stesso prodotto artistico. Un contatto dal vivo che – dopo l’esperienza pandemica, con la relativa chiusura degli spazi teatrali e annullamento del rapporto tra gli attori e il pubblico con il ricorso ad attività online – è oggi quanto mai necessario, per restituire alla collettività quella magia che solo un tacito accordo tra platea e palcoscenico può creare. Un contatto che è mancato e che Teatro dei Navigli vuole restituire, non solo riprendendo tutte le sue attività, ma confezionando anche una rassegna ad hoc che vada a spingere proprio su questo particolare e quanto mai importante aspetto dell’arte teatrale.
La rassegna prenderà il via con tre appuntamenti che vanno ad intrecciare musica dal vivo, recitazione, danza e poesia e che vedono protagonisti il violista e direttore d’orchestra Kirill Vishnyakov, l’attrice Alessia Pellegrino, la coreografa Anna Kolesarova, il poeta Riccardo Magni.

Nello specifico, il primo appuntamento, I Love Bach – che si terrà domenica 24 ottobre 2021 h.21.00 c/o l’ex Convento dell’Annunciata di Abbiategrasso (via Pontida) – vede protagonisti Kirill Vishnyakov (viola) e Alessia Pellegrinoin un “duetto” che si destreggia tra la musica di Bach e i monologhi di Alessia Pellegrino liberamente ispirati all’illustre mente settecentesca Emilie Châtelet. 
Kirill Vishnyakov eseguirà dal vivo le trascrizioni per viola delle suite n.1 in Sol Maggiore BWV 1007 e suite n.2 in re minore BWV 1008 di Johann Sebastian Bach, originariamente composte per violoncello solo. Le suite saranno accompagnate da Alessia Pellegrino, che darà voce a uno dei più grandi ingegni femminili del XVIII secolo, Emilie Châtelet, donna scienziata che non cede a sentimentalismi o a impostazioni epicuree. 
Ispirandosi al suo saggio discorso sulla felicità, Alessia Pellegrino si destreggerà in monologhi articolati in ben ragionati consigli, pensati nel Settecento di Joahnn Sebastian Bach ed Emilie Châtelet, ma attuali ancor oggi, di fronte all’esplosione delle emozioni quotidiane e allo smembramento dell’io operato dai social media: avere aspirazioni, diffidare dai pregiudizi, predicare le buone maniere, prendersi cura di sé, distogliere la mente dalle idee tristi, moderare i desideri, dimenticare chi non ci vuol bene, amare più la cultura.

2021_10_23 23 e 24 ottobre, tutto esaurito per l’appuntamento al Pumpkin Patch di PuraVida Farm con Gli artisti nel bosco

Data :23/10/2021
23 e 24 ottobre, tutto esaurito per l'appuntamento al Pumpkin Patch di PuraVida Farm con Gli artisti nel bosco
Sede c/o PuraVida, Via Piemonte, Località La Lanca - San Martino Siccomario (PV)
Città: San Martino Siccomario (Pv)
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: A grandi passi verso Halloween: continuano i fine settimana all'insegna del divertimento per grandi e piccini al Villaggio delle Zucche di San Martino Siccomario
23 e 24 ottobre, tutto esaurito per l'appuntamento al Pumpkin Patch di PuraVida Farm
con Gli artisti nel bosco
Orange is the new green: ad ognuno la sua zucca nel campo campo you-pick e parco a tema alle porte di Pavia dedicato all'iconica cucurbitacea, protagonista del PuraVida Farm tra giochi, laboratori creativi, animali da cortile e scorribande a bordo di trattorini elettrici, a pedali e quad.
Apertura straordinaria fino all'1 di notte in occasione delle celebrazioni per Halloween

Pavia, ottobre 2021 – E' attivo ormai da un mese il Villaggio delle Zucche Pumpkin Patch firmato da PuraVida Farm a San Martino Siccomario (Pv) e prosegue, di fine settimana in fine settimana, dritto e spedito verso le celebrazioni per Halloween quando gli organizzatori hanno previsto l'apertura serale del parco fino all'1 di notte. Ogni fine settimana un tema ma soprattutto numeri da tutto esaurito: al botteghino ancora biglietti ma in numero ridotto e ad orari variabili. Questo fine settimana l'appuntamento è con Gli Artisti nel Bosco.
In base al tema verranno proposti laboratori creativi differenti quali quello di pittura con il cioccolato, di decorazione delle zucche o il laboratorio d'orto: occasioni perfette per scatenare la fantasia e mettere alla prova la propria creatività dando vita a creazioni da portare a casa a chi non era con voi o come ricordo di una giornata speciale. E ancora, all'interno del parco, il magico labirinto di paglia, le casette del mais e del riso, gli animali da cortile, la passeggiata in pony o con l'asinello, l'area fattoria, i pedalò per navigare la lanca (ovvero lo specchio d'acqua presente nel parco di PuraVida Farm), il castello, il circuito per i trattorini a pedali e quelli elettrici, il mercatino enogastronomico e dell'artigianato.
Orange is the new green: il parco si tinge di arancione e si riempie di zucche dalle forme più svariate che si possono acquistare, raccogliere e decorare seguendo il proprio istinto creativo. La raccolta di queste iconiche cucurbitacee regine d'autunno è altresì occasione per fare della beneficenza visto che parte del ricavato dalla vendita sarà devoluto alla Croce Rossa.
Ogni fine settimana il parco di 35mila metri quadrati alle porte di Pavia si trasforma in un parco a tema e si riempie di allegria e di gioia, di famiglie che lo scelgono per passare una giornata costellata di spensieratezza, giochi e creatività.
Il Villaggio delle Zucche di PuraVida Farm è il luogo perfetto dove divertirsi partecipando a giochi e laboratori creativi, assaggiare le prelibatezze del territorio tipicamente autunnali, scattare bellissime foto ricordo di famiglia in uno dei tanti allestimenti che verranno proposti di settimana in settimana. Senza dimenticare la possibilità di vivere l'esperienza di raccogliere e trasformare con le proprie mani nel corso di laboratori ad hoc le iconiche zucche che accompagneranno adulti e bambini alle celebrazioni di Halloween dell'ultimo Ogn settimana di Ottobre.
In occasione di Halloween (30-31 Ottobre e 1 Novembre) PuraVida Farm ed il Villaggio delle Zucche sarà aperto anche la sera, dalle 19,30 all' 1 di notte. Durante il giorno sfilate in costume, giochi d'animazione e laboratori per festeggiare insieme la festa più paurosa dell'anno. Nel corso dell'apertura serale non mancheranno pista da ballo e DJ per far scatenare grandi e piccini.
Aperto anche in caso di maltempo, il Pumpkin Patch PuraVida Farm è anche: ristorante con menù alla carta a pranzo e cena e piatti tipici del territorio (la prenotazione è consigliata); corner per grigliate, hamburger, hot dog, patatine fritte e pop corn American style. Inoltre ogni pomeriggio a partire dalle 16:00 disponibili caldarroste e vin brulé.
L'accesso al villaggio è consentito solo ai soggetti muniti di Green Pass in base all'articolo 9 bis del dl 52/2021.



Pumpkin Patch Pura Vida Farm
Il Villaggio delle Zucche c/o PuraVida, Via Piemonte, Località La Lanca - San Martino Siccomario (PV)

Contatti:
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare:
Numero fisso:
Sito Web: www.eventipavia.it, www.puravida.pv.it

2021_10_28 Claus Peter Flor dirige Mahler all’Auditorium con la capienza al 100%

Giovedì 28 ottobre 2021 ore 20.30
Venerdì 29 ottobre 2021 ore 20.00
Domenica 31 ottobre 2021 ore 16.00
Auditorium di Milano, Largo Mahler
Gustav Mahler 
Sinfonia n.9 in Re maggiore
(versione per orchestra da camera di Klaus Simon)
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Claus Peter Flor Direttore

Con grande entusiasmo l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ha recepito la decisione di consentire fino al 100% il riempimento della capienza di teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo. C’è aria di normalità, e questo, all’Auditorium di Milano, è più che rincuorante. Sulla falsariga di questo spirito, torna in Largo Mahler il padrone di casa, il Direttore Musicale Claus Peter Flor, alla sua prima apparizione nell’ambito di questa Stagione. Torna all’Auditorium di Milano per dirigere laVerdi in un caposaldo del repertorio d’elezione di questa compagine: la Sinfonia n. 9 in Re maggiore di Gustav Mahler (nella versione per orchestra da camera di Klaus Simon).
Ascoltare Mahler all’Auditorium di Milano pieno al 100% è un meraviglioso deja-vù. Un ricorso storico ai tempi in cui il teatro poteva essere riempito, esattamente come oggi.
La Nona di Mahler, in scena giovedì 28 (ore 20.30), venerdì 29 (ore 20.00) e domenica 31 ottobre (ore 16.00) vede Claus Peter Flor e l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi finalmente di nuovo insieme, in compagnia del pubblico di un Auditorium che torna finalmente a riempirsi. La Nona di Mahler sarà una festa musicale, una celebrazione di una delle pagine più grandiose del repertorio sinfonico di tutti i tempi insieme alla famiglia musicale che abita nella piazza milanese dedicata appunto al grande compositore. 
Un monumento sinfonico che rappresenta l’opera più matura del compositore boemo, datata 1910 e composta nella baita di Alt-Schluderbach, nei pressi di Dobbiaco. Cresciuta in simbiosi con il ciclo vocale Das Lied von der Erde, fu completata il 1° aprile del 1910, secondo quanto scrisse l'autore a Bruno Walter. Mahler non potè ascoltare le sue ultime opere, che furono eseguite postume. Walter diresse la Nona a Monaco il 21 novembre del 1911 e Das Lied von der Erde a Vienna il 26 giugno 1912. Si tratta di una sinfonia che poco o nulla ha a che spartire con l’organico mastodontico che Mahler impiegò nella precedente Sinfonia, l’Ottava. Tutt’altro. Qui Mahler cerca anzi di valorizzare i singoli timbri degli strumenti dell’orchestra, virando in una ricerca di sonorità più spesso cameristiche, prediligendo un’espressività talvolta più intimistica. E laVerdi fa di necessità virtù, andando a caccia di questo carattere affrontando la versione per orchestra da camera firmata da Klaus Simon, a questo punto estremamente interessante in quest’ottica, anche se, senza ombra di dubbio, questo lavoro orchestrale non manca certo del respiro sinfonico mahleriano.
E’ nelle prime battute che sentiamo il richiamo tematico al Canto della Terra, quasi l’alter ego per voce e orchestra di questo splendido lavoro, nato negli stessi boschi e tra le medesime cime montane in cui nacque la Nona. Trattasi di due lavori accomunati in primis dal tipo di intenzionalità, il tipo di messaggio che informa entrambe le partiture. Messaggio riassumibile nella parola Abschied, ovvero “Addio”. Un fatto curioso ci aiuta a comprendere questo carattere comune: il direttore d'orchestra olandese Willem Mengelberg, per anni a stretto contatto con Mahler, annotò nel 1918 sulla sua partitura che il significato del Lied fosse un Addio all' “amico”, ovvero all’umanità. Mentre la Nona rappresentava “l’Addio a tutto ciò che ama - e al mondo - e alla sua arte, alla sua vita, alla sua musica”. Insomma, l’addio a tutto. E il tema che accomuna questi due lavori è un tema che sembra uscire a poco a poco dall’ombra, e che sfocia in un grande episodio che mette in moto uno sviluppo denso e contrappuntisticamente assai complesso.
Dopo il secondo tempo, un Ländler “Un po' goffo e molto rude”, come recita l’indicazione agogica dall’autore stesso (anche se in Mahler, di rude, c’è ben poco, ndr), e il Rondò-Burleske, che, sempre secondo Mengelberg, vuole parodisticamente rappresentare attraverso un contrappunto “molto cocciuto” (sehr trotzig, come indicato in partitura) gli inutili sforzi dell'uomo di fronte all'eternità della morte, il culmine della Nona sta senz’altro nell’Adagio finale. Un testamento, un vero e proprio addio di Mahler al mondo. Sempre più lontano, in un pianissimo irreale scandito dai suoni esitanti degli archi con sordina, che portano la Sinfonia a terminare in Re bemolle maggiore, una tonalità lontanissima dal Re maggiore d’impianto.
Una vetta spirituale ancora forse non ancora raggiunta, che richiama a gran voce il pubblico a riempire i sedili dell’Auditorium di Milano per tornare a vivere insieme della bellezza della musica dal vivo, e ricominciare a emozionarci profondamente in un rito collettivo di grandiosa meraviglia.

In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 23 luglio 2021, a partire dal 6 agosto 2021 per accedere in Auditorium è necessario presentare la propria Certificazione verde Covid-19 (green pass) associata a un documento di identità.

Per ottenerla, oltre alla vaccinazione, è possibile sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare secondo le modalità e tempistiche di legge.
In mancanza della documentazione necessaria non sarà consentito l’accesso.

Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
Orari biglietteria: Lunedì - Sabato, 10 - 19; 
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org

Conferenza
Il concerto di giovedì 28 ottobre sarà preceduto alle ore 18.30 da una conferenza introduttiva nel foyer della balconata dell’Auditorium.
L’Ingresso è libero fino a esaurimento posti. Fino a nuove disposizioni anti-Covid-19 i posti disponibili sono 25: per partecipare scrivere a federica.candela@laverdi.org entro mercoledì 20/10.

2021_10_30 All’Auditorium di Milano la proiezione del grande classico dell’horror, sonorizzato in diretta dalle musiche di Michael Shapiro

Sabato 30 ottobre 2021, ore 21.00
Domenica 31 ottobre 2021, ore 21.00
Auditorium di Milano, Largo Mahler
laVerdi POPs 2021 autunno
Frankenstein
Musiche di Michael Shapiro
Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Michael Shapiro
Biglietti: euro 15.00/36.00 Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org  www.vivaticket.it. 
Sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021, alle ore 21.00, nell'ambito della stagione 2021 autunno dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi all'Auditorium di Milano, va in scena il primo appuntamento stagionale della rassegna POPs, una rassegna ormai diventata un classico de laVerdi. Le scorse stagioni hanno registrato i grandissimi successi dei tributi sinfonici alla musica dei Queen, degli Abba, di David Bowie, di Fabrizio De André, dei Pink Floyd fino ai Beatles, oltre agli esperimenti di esecuzione in sincrono di colonne sonore durante la proiezione di pellicole che hanno fatto la storia del cinema.
Nelle due serate è in programma la proiezione del film Frankenstein, realizzato esattamente novanta anni fa, nel 1931, da James Whale, con Boris Karloff e Colin Clive nel cast. Una pellicola che all’Auditorium di Largo Mahler sarà sonorizzata dal vivo attraverso l’esecuzione delle musiche composte da Michael Shapiro dirette dal compositore stesso. Un film dalle tinte grottesche, che ben si sposa col clima tipico della notte di Halloween.
Uscito nel 1931, il film Frankenstein ebbe subito un grande successo al botteghino ed entrò di diritto tra i film più importanti per il genere horror. Infatti, il film inaugurò alcuni elementi tipici della storia (tratta da un romanzo di Mary Shelley del 1818), come per esempio lo stereotipo dello scienziato pazzo, del suo assistente gobbo e l’immagine della “creatura”.
A Michael Shapiro è stata commissionata nel 2001 la stesura delle musiche per questo grande classico. Una commissione arrivata dalla Boris Koutzen Foundation. La prémiére della nuova versione “sonorizzata” è avvenuta nell’ottobre del 2002 al Jacob Burns Film Center di New York, la Film Society del Lincoln Center, e da allora è stata riprodotta più di quaranta volte in tutto il mondo.
A differenza della pellicola La moglie di Frankenstein del 1935, corredata di una colonna sonora originale composta da Franz Waxman, il film Frankenstein fu composto senza una musica originale. Molti critici hanno spesso sottolineato che questa pellicola, per le sue caratteristiche intrinseche, necessitasse assolutamente una sua colonna sonora. La partitura orchestrale di Michael Shapiro, della durata di 70 minuti, aggiunge un tassello significativo all’impatto emotivo che Frankenstein offre agli spettatori. Una colonna sonora che quasi “completa” il film, ne mette in luce alcuni aspetti più profondi e pone l’accento sulla natura più oscura di questa pellicola. 
Sulle colonne del Cashbox Canada Magazine, il critico cinematografico Rob Tamaro ha scritto: “Il pubblico era appiccicato ai sedili. La potenza della musica dal vivo su questo grande classico del cinema è stata veramente ipnotica.”
Del resto, come ha affermato Nicola Piovani, “La colonna sonora nient’altro è, se non l’inconscio della pellicola”. Una frase che rappresenta perfettamente questa bellissima operazione artistica, che trova casa sabato 30 e domenica 31 ottobre all’Auditorium di Milano, insieme al grande talento di Michael Shapiro alla testa dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 23 luglio 2021, a partire dal 6 agosto 2021 per accedere in Auditorium è necessario presentare la propria Certificazione verde Covid-19 (green pass) associata a un documento di identità.
Per ottenerla, oltre alla vaccinazione, è possibile sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare secondo le modalità e tempistiche di legge.
In mancanza della documentazione necessaria non sarà consentito l’accesso.

2021_10_22 NAPULE '70, ven 22/10 al al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze): di e con Claudio Ascoli - Chille della balanza

Venerdì 22 ottobre 2021 ore 21.00
Teatro delle Arti - via G. Matteotti 5/8 - Lastra a Signa (Firenze)
Chille della balanza
NAPULE '70
Di e con Claudio Ascoli
Con la partecipazione di Sissi Abbondanza

Non un amarcord, non un eravamo meglio noi, non una confessione-racconto.
“Napule ’70” è un emozionante spettacolo sui magici anni ’70 a Napoli, ma anche sui 70 anni di Claudio Ascoli, il vecchio-giovane fondatore della compagnia Chille della balanza, autore e mattatore della commedia in programma venerdì 22 ottobre al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze).

Inizio ore 21. Si accede con Green Pass. Biglietti 13/11/8 euro, riduzioni per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale, soci Arci e Amici del Museo Caruso. Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita, compresa la Coop di Lastra a Signa. Info e prenotazioni tel. 055 8720058 - biglietteria@tparte.it.

Napule ’70 è un divertente incontro tra corpi di allora e di adesso, tutti positivamente infettati dall’idea di cambiare il mondo anche nell’apparente impossibilità: “Le cose più belle non sono quelle che hanno senso, ma quelle che hanno sensi, che ti prendono il corpo, nella totalità”. E’ una narrazione tra sogno e realtà, discontinua, talora buia, spesso – si spera – piena di luci.

Ascoli – e Sissi Abbondanza, sua compagna di vita e di lavoro da oltre 40 anni – raccontano, giocano, inventano, costruiscono, svelano e rivelano un mondo. Dialogano con presenze-assenze: il nonno, capostipite e capocomico della compagnia teatrale Ascoli, morto pochi giorni prima della nascita di Claudio e ancora il padre Antonio, abile costruttore di maschere (Pulcinella) ed oggetti per il teatro; per finire con un giovane critico che interroga-insidia l’attore sull’oggi e sui possibili nessi-legami tra la Napoli degli anni ’70 e la Firenze di oggi.
E ora, dopo il lockdown, mentre ancora la relazione è nella distanziazione non solo fisica ma sociale e ci spinge a scegliere tra Vita e Sopravvivenza?

“L’uomo e il mondo – diceva Artaud e i Chille con lui – non si posseggono che per schiarite”. Sì, Napule ’70 vuole essere un insieme disordinato ma pieno di vita, di schiarite sull’oggi, odorando quanto c’era e ci resta dagli anni ’70.

Intitolata “Nel cuore delle cose”, la stagione 2021/2022 del Teatro delle Arti è organizzata con Comune di Lastra a Signa, Teatro Popolare d’Arte e Compagnia Simona Bucci, con il sostegno di Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Coop Unicoop Firenze, in collaborazione con Rat-Residenze Artistiche della Toscan, Arci Arci e BCC.
 
Informazioni - Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) - tel. 055 8720058
www.tparte.it - biglietteria@tparte.it.
Facebook Teatro Delle Arti Lastra Instagram Teatrodellearti_lastra

www.tparte.it

 

Biglietti
Intero 13 euro
Ridotto 11 euro per over 65, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso, soci Arci
Ridotto 8 euro fino a 26 anni

Info e prenotazioni
Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI)
Tel. 055 8720058 - teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com
promozione@tparte.it - www.tparte.it

2021_11_03 COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA al TEATRO DELLA COOPERATIVA

Mercoledì 03 Novembre 2021_11_03 
Giovedì 04 Novembre 2021_11_04 
Venerdì 05 Novembre 2021_11_05 
Sabato 06 Novembre 2021_11_06 
Domenica 07 Novembre 2021_11_07 
Martedì 09 Novembre 2021_11_09 
Mercoledì 10 Novembre 2021_11_10 
Giovedì 11 Novembre 2021_11_11 
Venerdì 12 Novembre 2021_11_12 
Sabato 13 Novembre 2021_11_13 
Domenica 14 Novembre 2021_11_14 
TEATRO DELLA COOPERATIVA
STAGIONE 2021|2022
CONTROVENTI
COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA
di Dario Fo, Franca Rame
con Alessandra Faiella, Valerio Bongiorno
regia Renato Sarti
scene e costumi Carlo Sala
musiche Carlo Boccadoro
disegno luci Luca Grimaldi
produzione Teatro della Cooperativa


ORARI SPETTACOLI
martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20:00
giovedì ore 19:30
domenica ore 17:00 
lunedì riposo

BIGLIETTI
intero 18€ - riduzioni convenzionati 15€ - under 27 10€ - over 65 9€
giovedì biglietto unico 10€
diritto di prenotazione 1€ (non applicato agli abbonamenti e ai biglietti acquistati online)

Dario Fo e Franca Rame hanno scritto Coppia aperta, quasi spalancata in un periodo in cui l’Italia, grazie ai movimenti di contestazione e soprattutto al contributo di quello femminista, subiva grandi mutamenti: venivano approvate fra l’altro le leggi sul divorzio, sull’aborto e sull’annullamento del delitto d’onore. 
Sono passati quarant’anni, ma il loro testo è tutt’altro che superato, anche perché secoli di repressione e di machismo non spariscono al primo colpo di tosse e le conquiste civili vanno sempre difese. Lo spettacolo conserva intatta la sua attualità e porta il pubblico, soprattutto quello maschile, a riconoscersi nel personaggio in scena e a dire: “Caspita, ma quello sono io”. Bisogna però avere il coraggio di ammettere che quel tentativo fallimentare di coppia aperta, di “corna democratiche”, spesso nasceva dalla becera ipocrisia.  “Prima regola perché la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola: quella del maschio! Perché se la coppia aperta è aperta da tutte e due le parti ci sono le correnti d’aria!” 
Mettere in scena oggi questo spettacolo significa non solo ricordare Franca Rame, una donna straordinaria che ha pagato fino in fondo le sue scelte, ma anche rendere omaggio alla sua intelligenza e al suo talento. Proprio perché il compito non è dei più semplici, ci siamo affidati alla bravura e alla verve di Alessandra Faiella, una delle regine del far ridere facendo pensare, erede di quella tradizione che ci ha regalato personaggi straordinari come Tina Pica, Ave Ninchi, Mariangela Melato e Franca Valeri. Sul palco, accanto ad Alessandra Faiella, che ha avuto la fortuna di lavorare all’inizio della sua carriera proprio con la coppia Fo-Rame ne Il Papa e la strega e di ricevere il generoso aiuto di Franca Rame per la messa in scena di Sesso? Grazie, tanto per gradire!, c’è un attore di lunga esperienza nel teatro comico come Valerio Bongiorno, capace di superare la caratterizzazione superficiale e di dare al ruolo del marito il giusto spessore. La regia di Renato Sarti sa valorizzare i sincronismi perfetti di una macchina teatrale, che prevede, fin dalla scrittura, il coinvolgimento del pubblico e che, in un susseguirsi continuo di dialoghi serrati, situazioni ai limiti del paradosso e colpi di scena tragicamente comici, parla delle dinamiche sentimentali presenti nelle coppie oggi come ieri. Lo spettacolo denuncia l’arretratezza emotiva, culturale e affettiva di certi uomini sempre arrazzati e soprattutto pronti a menar le mani, quando non a far di peggio, e valorizza la sensibilità e l’ironia di donne come Antonia, eroina di tutte le mogli tradite e trascurate, capace di dire: “Tutte ’ste storie di letto, letto, sempre letto! Con tutti i mobili che ci sono per casa…”.
Una «Coppia aperta» che non tradisce l’originale di Fo-Rame. L’omaggio a Franca Rame e Dario Fo […] ora affidato al talento comico dell’estrosa Alessandra Faiella e a Valerio Bongiorno, guidati dalla regia vivace di Renato Sarti.
La commedia si sviluppa sul piano del grottesco, in dialoghi veloci rinverditi da battute sull’oggi, surreale e paradosso vanno a braccetto. […] Comicità efficace.
Magda Poli, Corriere della Sera, 15 ottobre 2014

Chi meglio di Alessandra Faiella poteva indossare i panni della moglie in “Coppia aperta, quasi spalancata” testo sacro della contestazione antiborghese scritto da Dario Fo e Franca Rame? […] La regia di Renato Sarti ha reso attuale il tema, confezionando una commedia brillante, a tratti grottesca, con ritmi serrati e di sicura efficacia, grazie ai due interpreti professionisti, distanti per formazione e proprio per questo complementari. Lo spettacolo, che ha avviato con successo la stagione del periferico Teatro della Cooperativa, fa leva soprattutto sulla figura femminile sfruttando a pieno la vena comica della Faiella. […] L’attrice, a suo completo agio nel ruolo, insiste nei toni drammatici ma anche esilaranti della moglie disperata e “cornuta”, lasciando emergere con impietosa nitidezza i contorni meschini e infantili del coniuge, interpretato da un bravo Valerio Bongiorno. 
Tiziana Montrasio, Il Sole 24 Ore, 11 ottobre 2014

Il testo contestualizzato nel presente offre allo spettatore […] un’infilata di battute che obbligano alla risata. 
[…] In scena una smagliante Alessandra Faiella ottimamente supportata da Valerio Bongiorno nel ruolo di marito e spalla. Alessandra si misura in caratterizzazioni irresistibili in cui mostra un grande equilibrio tra mestiere e genialità. Valerio Bongiorno esalta la propria storia attoriale maturata nella Filarmonica Clown, dando saggi esilaranti di mimica soprattutto facciale. Entrambi accortamente e coerentemente con la loro professionalità lontani dai modelli Fo e Rame. Bravi. Pubblico entusiasta.
Adelio Rigamonti, Sonda.Life, 20 settembre 2015

Vai alla Cooperativa, e capisci che cosa sia la professionalità in questo mestiere. […] La regia sobria di Renato Sarti rispetta un testo sferzante, ricco di dialoghi serrati e colpi di scena. Qualche anacronismo attualizza il copione, rendendolo ancora più graffiante. La scena interno casa (di Carlo Sala) attrezzata come una palestra irride il mito odierno della perfetta forma fisica. Gli attrezzi si riempiono di significati simbolici (un manubrio diventa propaggine priapea). Creano movimento scenico. Sarti […] asseconda la verve comica degli attori. Alessandra Faiella accende l’ilarità con naturalezza disarmante. Padroneggia i tempi della comicità. Non esaspera i toni. L’espressività le appartiene come una cicatrice. Faiella interpreta sfumature variegate dell’animo femminile. Le donne in platea s’identificano con il personaggio. L’incontro rivela persino lati nascosti della loro personalità. Nel connubio artistico, Valerio Bongiorno ritrova lo smalto migliore. Supera la caratterizzazione bizzosa, esteriore, da commedia dell’arte. Si lascia andare. Dà spessore e complessità al ruolo di marito.
Vincenzo Sardelli, PAC - Magazine di Arte & Culture, 16 ottobre 2014 

via privata Hermada 8 – Milano
info e prenotazioni - Tel. 02 6420761 
info@teatrodellacooperativa.it - www.teatrodellacooperativa.it

BIGLIETTERIA
da martedì a venerdì 15.00 – 19.00
sabato 18.00 – 20.00 (nei giorni di replica)
domenica 15.00 – 16.30 (nei giorni di replica)
Il ritiro dei biglietti potrà essere effettuato fino a 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
I biglietti sono acquistabili anche online sul circuito Vivaticket

2021_10_23 TEATRO COCCIA-Novara IL CASTELLO DI BARBABLU’

TEATRO COCCIA-Novara
Sabato 23 ottobre 2021 ore 20:30
Domenica 24 ottobre 2021_10_24 ore 16:00
IL CASTELLO DI BARBABLU’
Prologo 
DOPO L’ULTIMA STANZA, PRELUDIO A BARBABLÙ
Musica di Claudio Scannavini
Giuditta Pascucci, Carolina Rapillo
Opera
IL CASTELLO DI BARBABLU’
Musica di Béla Bartók
Orchestrazione per organico orchestrale ridotto
Paola Magnanini
e Salvatore Passantino (Accademia AMO)

Orchestra del Teatro Coccia
Direttore Marco Alibrando
Scene e costumi Matteo Capobianco
Coproduzione Fondazione Teatro Coccia e Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi
Viaggio nel Mondo di Barbablù e Barbablù tra realtà e finzione

Da Martedì 19 Ottobre le iniziative per avvicinarsi all’opera di Bartòk in scena il 23 e 24 Ottobre.
Dopo Le Ore delle Spose l’opera da camera scritta da Claudio Scannavini, con la regia di Deda cristina Colonna, che lo scorso fine settimana a Casa Bossi ha introdotto il pubblico nelle atmosfere e nella storia de Il Castello di Barbablù, il Teatro Coccia di Novara propone due iniziative di avvicinamento e approfondimento dell’opera. Un allestimento inedito, concepito per nuovo organico orchestrale a 23 elementi, con orchestrazione a cura degli studenti di Accademia AMO, Paola Magnanini e Salvatore Passantino. E in scena due debutti importanti: nel ruolo del Principe Barbablù Andrea Mastroni, basso acclamato da critica e pubblico, impegnato in numerosi ruoli nei maggiori teatri del mondo e in quello di Judith il soprano statunitense Mary Elizabeth Williams.
L’opera sarà diretta da Marco Alibrando, la regia è firmata da Deda Cristina Colonna e le scene e i costumi da Matteo Capobianco.
Il sodalizio Colonna - Capobianco torna dopo l’esperienza de L’Ora delle Spose di Claudio Scannavini, che ha segnato un vero e proprio ingresso all’interno dell’opera di Bartok.
Il Castello di Barbablù sarà presentata nella lingua originale del compositore.
Ad introdurre il pubblico nel mondo di Bartók un nuovo preludio scritto da Claudio Scannavini, che vede ancora protagoniste Carolina Rapillo e Giuditta Pascucci. 

Martedì 19 Ottobre 2021_10_19 
Mercoledì 20 Ottobre 2021_10_20 
Venerdì 22 Ottobre 2021_10_22 
dalle 15 alle 18 (ultimo ingresso alle 17)
Biglietti a 3,00 euro.
Sarà possibile assistere a parte delle prove dell’allestimento che sarà in scena Sabato 23 e Domenica 24 Ottobre, sempre con la regia di Deda Cristina Colonna, visitare il Teatro e lo storico Retropalco del Conte Caccia, allestito per l’occasione da Matteo Capobianco (che firma scene e costumi dell’opera di Bartòk) e infine partecipare a una originale messa in scena del Barbablù, al Piccolo Coccia con un allestimento di teatro d’ombre a cura di ControLuce.

Giovedì 21 Ottobre 2021_10_21 alle 18.00
Teatro sala grande un incontro tra finzione e realtà, tra storia e attualità: il Questore di Novara Rosanna Lavezzaro e lo scrittore Marco Scardigli sono i protagonisti di Ahi, storie segrete. Dove, dove trovarle? Partendo dai primi versi dal Barbablù di Bartòk il giornalista Luca Baccolini con i due ospiti racconteranno “i Barbablù” che popolano le pagine della letteratura e quelle dei giornali. Un appuntamento che ancora una volta mostra l’attualità del teatro e dell’opera lirica. Ingresso gratuito con biglietto.
Per ulteriori informazioni si invita a contattare la biglietteria del Teatro allo 0321233201.

NOTE della organizzazione: 
DEL DIRETTORE D’ORCHESTRA MARCO ALIBRANDO
Uno degli aspetti più interessanti dell’unica opera di Béla Bartók è senz’altro quello del rapporto tra il metro verbale e quello musicale. Per la prima volta la lingua ungherese non risulta violentata e deformata dalle esigenze della musica. Kodály, grande compositore e didatta ungherese amico di Bartók, ci racconta che <<fino ad oggi il contrasto continuo tra gli accenti del testo e quelli della musica è stato la regola, e quasi sempre era la musica ad avere la meglio. Bartók volle liberare la nostra lingua e rendere più musicale l’inflessione naturale della voce; egli impresse così allo stile recitativo ungherese un nuovo slancio. Per la prima volta sulle nostre scene il canto si esprime dall’inizio alla fine in un ungherese omogeneo e puro>>. Sin dall’inizio dell’opera i protagonisti esprimono la perpetua incomunicabilità che li separa cantando attorno a due note tra loro armonicamente lontanissime: fa diesis per Barbablù e fa naturale per Judit. Nella seconda parte dell’opera queste note si invertiranno a specchio, rivelando la costruzione a palindromo dell’opera. Nella nuova strumentazione a cura di Paola Magnanini e Salvatore Passantino, realizzata sotto la preziosa supervisione di Marco Taralli, l’orchestra può esprimersi con un ricco campionario di figure musicali stilizzate come lamenti, accenti di dolore, grida soffocate e impotenti. Gli stridori degli archi pizzicati, le rapide successioni di note dei legni, dell’arpa e del pianoforte non sono utilizzati solo per restituire l’immagine di ferri acuminati presenti ad esempio nella camera della tortura ma anche per descrivere il sangue onnipresente mediante l’uso di pungenti dissonanze (intervallo armonico di seconda minore), oppure i gelidi soffi che increspano il lago delle lacrime realizzati con una serie di rapidi e sinistri glissando di arpa, flauto e clarinetto.
I particolari descrittivi improntanti al realismo che traducono in musica il claustrofobico ambiente del castello non possono che far venire in mente la celebre frase di Emilio Sala <<Una musica da ascoltare con gli occhi o da vedere con le orecchie>>.

DI REGIA, DEDA CRISTINA COLONNA
Esplorando ‘Il castello del principe Barbablù’ di Bela Bartok, invece del tradizionale stereotipo di spietata crudeltà uxoricida ho incontrato un personaggio complesso, tridimensionale, fortemente contrastato, umano. Alla disperata ricerca di essere amato incondizionatamente, Barbablù si sposa per l’ultima volta e cedendo alla curiosità di Judit, apre le porte delle sette stanze segrete del suo castello, svelando progressivamente le pieghe nascoste del suo carattere. Dapprima espone le caratteristiche più spaventose - aggressività, crudeltà, forza – per rivelare solo in seguito l’inattesa bellezza, l’orgogliosa grandezza, la profonda tristezza. In tutte le stanze Judit vede tracce di sangue e si convince, credendo alle dicerie sul conto del marito, che si tratti dell’evidenza delle violenze subite dalle sue mogli precedenti. Spaventata ed inizialmente prigioniera del suo stereotipato ruolo salvifico, Judit non si interessa al contenuto delle stanze ed è pronta a tutto pur di riuscire ad aprire tutte le porte, fino al finale in cui, con la scoperta delle tre mogli vive e quasi deificate, si conclama la dannazione dei due protagonisti. Paralizzati dall’incapacità di ascoltare profondamente le istanze altrui, Barbablù e Judit terminano separati e costretti in uno spazio emotivo che va riducendosi progressivamente, fino ad implodere nell’ineluttabilità di una fine senza sorprese, senza salvezza, senza scelta.

NOTE di  PAOLA MAGNANINI e  SALVATORE PASSANTINO – Accademia AMO
Un anno fa la direzione del Teatro Coccia ha deciso di mettere in scena il Castello del Principe Barbablù, prima ed unica opera del compositore ungherese Bèla Bartók, ma con un organico orchestrale molto ridotto, passando da un minimo di 90 elementi dell'originale ad una elaborazione per soli 23 strumenti. Orchestrare per un organico ridotto una partitura come quella del Castello del Principe Barbablù è stata sicuramente una sfida impegnativa. La musica era già stata concepita con un pensiero timbrico ben preciso: il gran numero di strumenti impiegati, offriva opportunità timbriche praticamente illimitate! Nel tradurre quindi questo lavoro sinfonico in musica da camera, l'approccio generale si è mosso in due direzioni: il primo è stato quello di conservare i colori originali, cosa possibile soprattutto in caso di passaggi solistici e momenti caratterizzanti da uno strumento in particolare. Il secondo modo di agire è stato quello di individuare il gesto, il carattere, il significato profondo di un determinato passaggio o di una ambientazione, provando quindi a ripensarlo in base alle nuove opportunità offerte dall'organico cameristico. Ogni gesto, dagli arabeschi e le volate per rappresentare le porte del Castello che sbattono al rapido rabbrividente arpeggio che accompagna la visione del lago di lacrime, come altri gesti analoghi, portano con sé un significato chiaro e traducibile anche con un numero ridotto di strumenti.
Sfida nella sfida è stata quella di lavorare a quattro mani: il rischio era quello di percepire due diversi modi di scrivere dando alla luce un lavoro incoerente. Per evitare questo, come allievi del corso di composizione per il teatro musicale dell'Accademia dei Mestieri dell'Opera, abbiamo svolto prima un attento studio di analisi della partitura originale cercando i gesti fondamentali del percorso drammaturgico e fatto sì che la coerenza timbrica facesse da filo rosso per tutta l'opera. Ulteriore garanzia di questo lavoro ed intento comune è stato il nostro docente dell'Accademia AMO, Marco Taralli, che ha costantemente supervisionato le partiture affinché l'opera si muovesse in un’unica direzione e restituisse il sapore orchestrale bartokiano.

2021_10_29 Cambio di prospettiva per la 46a stagione del MAYR-DONIZETTI di Colognola per ora concerti

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46ª STAGIONE OPERISTICA 2021-2022
 
CIRCOLO MUSICALE
MAYR-DONIZETTI

ente senza fini di lucro - direzione artistica Damiano Maria Carissoni & Valerio Lopane
TEATRO SAN GIOVANNI BOSCO
 
Bergamo – via San Sisto, 9 (quartiere Colognola)

Dopo la pausa forzata per la crisi pandemica la stagione del Mayr Donizetti di Colognola riprende con la direzione di Damiano Maria Carissoni e con una serie di recital in attesa di riprendere con le produzioni operistiche complete.
Alcuni appuntamenti della 46ª Stagione 2021-2022
Venerdì 29 ottobre 2021_10_29 - ore 21.00
Concerto di inaugurazione

Venerdì 12 novembre 2021_11_12 - ore 21.00
È scherzo od è follia
Venerdì 25 febbraio 2022_02_25 - ore 21.00
Alfin son tua... Un amor ch'è palpito
Venerdì 25 marzo 2022_03_25 - ore 21.00
Tosca - arie e scene dall'opera

2021_10_21 GIOVEDÌ LETTERARI IN BIBLIOTECA OTTOBRE-NOVEMBRE

 GIOVEDÌ LETTERARI IN BIBLIOTECA OTTOBRE-NOVEMBRE

Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6, Novara
con diretta Facebook in caso di richieste superiori ai posti disponibili
@novaraletteratura
in occasione della mostra bibliografica “Dante a Novara”

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA A QUESTO LINK
Info 0321 1992282

GIOVEDÌ 21 OTTOBRE 2021_10_21 , ORE 18
Un tesoro novarese da scoprire
Presentazione del volume La Collezione Dantesca di Carlo Negroni a Novara a cura di Valentina Zanon (Biblioteca Civica Negroni-Interlinea) con un saluto di Paolo Testori e proiezione

 

GIOVEDÌ 28 OTTOBRE 2021_10_28, ORE 16
Un poema al femminile: le donne dell’Alighieri
Libroforum a cura di Maria Adele Garavaglia su Le donne di Dante di Silvia Bragonzi (Manni)

 

GIOVEDÌ 4 NOVEMBRE 2021_11_04 , ORE 18
L’inferno formato ragazzi
Inaugurazione della mostra Inferno junior: dante da Topolino a Lavatelli
con letture e laboratorio di Anna Lavatelli ed Enrico Machiavello
dal libro I mostri dell’Inferno (Le rane) con presentazione di Elena Mastretta

 

GIOVEDÌ 11 NOVEMBRE 2021_11_11, ORE 18
C’era una volta Dante
Sconfinamenti fra storia e letteratura a cura di Anna Cardano: presentazione di Biondo era e bello di Mario Tobino (Mondadori)

 

GIOVEDÌ 18 NOVEMBRE 2021_11_18, ORE 16,30

L’attualità di Dante
Libroforum a cura di Maria Adele Garavaglia su Dante. Storia avventurosa della Divina commedia dalla selva oscura alla realtà aumentata di Alberto Casadei (Il Saggiatore)

 

GIOVEDÌ 18 NOVEMBRE  2021_11_18, ORE 18

Un poeta da Novara all’Inferno
Letture e immagini dal volume Da eterna poesia. Un poeta sulle orme di Dante:
Clemente Rebora di Roberto Cicala, con presentazione di Alberto Casadei (Il Mulino)

 

GIOVEDÌ 25 NOVEMBRE 2021_11_25, ORE 18

Dante pop
Presentazione di Dante, tutti ne parlano! (Educatt) con letture e proiezioni dei maggiori casi editoriali contemporanei, con Valentina Giusti e Martina Vodola

 

 La preziosa collezione dantesca di Negroni

narrata giovedì in biblioteca con esempi in mostra

Il 21 ottobre in biblioteca un viaggio alla scoperta della prestigiosa collezione dantesca di Carlo Negroni a Novara, con la presentazione del catalogo delle edizioni dei secoli XV-XVII a cura di Valentina Zanon

Giovedì 21 ottobre alle ore 18 in Biblioteca Civica Carlo Negroni, in occasione della mostra bibliografica “Dante a Novara”, si svolgerà la presentazione del volume La Collezione Dantesca di Carlo Negroni a Novara. Catalogo delle edizioni dei secoli XV-XVII a cura di Valentina Zanon, con un saluto di Paolo Testori e proiezione. L’appuntamento si svolgerà nella sala Atelier, in palazzo Vochieri, in presenza e con prenotazione obbligatoria.

La mostra “Dante a Novara” è visitabile dall'11 ottobre al 27 novembre, prenotandosi sul sito della Biblioteca Negroni.

Questo catalogo, pubblicato in occasione del VII centenario della morte di Dante Alighieri e di una mostra bibliografica dedicata alla Collezione Dantesca del senatore Carlo Negroni, a cui è intitolata la biblioteca civica di Novara grazie a un suo lascito, raccoglie le edizioni più preziose di tale raccolta. Si tratta di quelle relative a tre secoli: il XV, quando la stampa nasce e i libri sono detti “in culla” (“incunaboli”), il secolo XVI (il Cinquecento che dà il nome alle “cinquecentine”) e il secolo XVI (“seicentine”). Lo stesso Negroni era consapevole del valore della collezione, tanto che scrisse nel proprio testamento, lasciando le opere alla comunità novarese: «raccolta questa che è tra le più copiose che si conoscano, essendovi compresa una grande quantità di esemplari di somma rarità, di straordinario valore e mancanti anche a non poche delle primarie e più ricche Biblioteche pubbliche e private».

Dalla presentazione del volume di Paolo Testori: «Seguendo le linee guida vigenti Valentina Zanon ha scelto di considerare i vari volumi come se fossero dei singoli documenti storici, per questo non si è limitata all’identificazione dell’edizione, ma si è dedicata allo studio analitico di tutti quegli elementi propri del singolo esemplare, come legatura, decorazioni, ex libris, note di possesso e di studio. Questo ha permesso di impostare uno strumento, il catalogo appunto, dal quale esperti e studiosi possano trarre informazioni e spunti per vari filoni di ricerca, come la storia dei singoli esemplari, la ricostruzione di collezioni precedenti, lo sviluppo stilistico delle legature o di come Carlo Negroni stesso abbia studiato e si sia servito della sua biblioteca per i suoi scritti. Si spera in un prossimo futuro di poter proseguire il lavoro iniziato e concludere la catalogazione di tutti volumi.»

 

Info:
http://novara.letteratura.it

segreteria@letteratura.it
0321 1992282

Facebook: Centro Novarese di Studi Letterari

Instagram: novara.letteratura

2021_10_24 Spazio Teatro 89 Teatro piccolissimo e Musica classica

Spazio Teatro 89
Teatro piccolissimo e Musica classica (anche per i piccoli!)



Domenica 24 ottobre 2021_10_24 ore 11.00
"EMOZIONI A PENNELLO" - 3/5 anni
Compagnia Eccentrici Dadarò
con Simone Lombardelli - Regia di Rossella Rapisarda - Musiche di Marco Pagani
Ogni mattina Pitto il pittore va nel suo studio a dipingere. Un giorno si sveglia rosso di rabbia, un giorno si sveglia giallo di felicità, un giorno si sveglia blu di tristezza,…
Lo spettacolo tratta il tema dell’identificazione e del riconoscimento delle emozioni utilizzando i colori. Rispettare le emozioni proprie e altrui significa riconoscere e rispettare le persone nella loro globalità.
Liberamente ispirato a “I colori delle emozioni” di Anna LLenas
Biglietteria
intero: € 8.00 + prevendita (sia bambini che adulti)
Apertura cassa e bar ore 10.00 - inizio spettacolo ore 11.00
**Con i biglietti dello spettacolo sarà possibile assistere gratuitamente al concerto di musica classica delle 18.00 (informazioni di seguito)**

ZONA BOLLE ESAURITA - ANCORA DISPONIBILITA' IN GALLERIA E BALCONATE

Domenica 24 ottobre 2021_10_24 ore 18.00
Puer aeternus - Musica per grandi e piccini
21ma Rassegna Musicale "In Cooperativa per amare la Musica - I concerti Fior Fiore Coop"
Duo Davide Cabassi/Tatiana Larionova, pf. a 4 mani
Con la partecipazione straordinarissima delle piccole Jennifer Hu (7 anni) Stefania Magnani (5 anni)
Debussy: Petite Suite; Faurè: Dolly
Satie: Trois morceaux en forme de poire; Ravel: Ma Mère l'Oye
Biglietteria: intero € 10.00 - ridotto € 7.00
Riduzioni: under 25 / over 65
*Ingresso gratuito per gli spettatori in possesso di un biglietto dello spettacolo della rassegna "Teatro Piccolissimo" delle 11.00*
Convenzioni:
Arci, Feltrinelli, Socio Coop, Touring Club, IBS, Coop Degradi, CPM Music Institute
Apertura cassa e bar ore 17.30 - Inizio concerti ore 18.00

Si ricorda che, ai sensi del dpcm 105/2021, dal 6 agosto 2021 è possibile accedere agli eventi solo ed esclusivamente in possesso del Green Pass.
Per tutte le informazioni su come ottenere la certificazione verde potete consultare il sito del Governo https://www.dgc.gov.it/web/
DURANTE GLI EVENTI E' OBBLIGATORIO MANTENERE LA MASCHERINA CORRETTAMENTE INDOSSATA

Spazio Teatro 89
Via Fratelli Zoia 89, Milano - 0240914901 - info@spazioteatro89.org

2021_11_06 Giovanni Belloni annuncia La riapertura del Teatro Antonio Belloni

Teatro Antonio Belloni 
Via Cristoforo Colombo 38 Barlassina MB
STAGIONE 2021-2022
concerti-spettacolo ideati e narrati da Andrea Scarduelli
Sovrintendente, Direttore Artistico e Musicale Teatro Antonio Belloni Barlassina


Sabato 06 Novembre 2021_11_06 ore 20.30
Colonne Sonore
Spettacolo ideato e narrato da Andrea Scarduelli
LA NOTTE DEGLI OSCAR, JOHN WILLIAMS
Tango 'Por una cabeza' da Carlos Gardel
Il violinista sul tetto, Premio Oscar 1972
Lo Squalo, Premio Oscar 1976
Star Wars, Premio Oscar 1978 e Golden Globe 1978
E.T., Premio Oscar 1983 e Golden Globe 1983
Schindler's List, Premio Oscar 1994
Memorie di una Geisha, Golden Globe 2006
Riccardo Zangirolami, pianoforte
Leonardo Moretti, violino
Francesco Tamburini, violoncello
Andrea Scarduelli, narratore

Domenica 07 Novembre 2021_11_07, ore 16.00 
Lirica
Spettacolo ideato e narrato da Andrea Scarduelli
TRECENTO ANNI DI LIRICA
Nel Teatro d'Opera più piccolo al mondo torna finalmente la Lirica con uno spettacolo ideato e narrato da Andrea Scarduelli, concertato ed eseguito al pianoforte da Inseon Lee che accompagnerà la soprano Kalim Kim, cantante amatissima dal pubblico del Teatro Antonio Belloni.
Una splendida opportunità per conoscere meglio lo sviluppo dell'opera dai temi mitologici di Gluck, leggendari e storici di Haendel a quelli ancora leggendari e contemporanei di Mozart sino alle vicende amorose in Donizetti e alla nascita del fenomeno Puccini, il compositore d'opera più rappresentato al mondo.

Ecco il programma dettagliato:
GEORG FRIEDRICH HÄNDEL
Rinaldo (1711) | ‘Lascia ch’io pianga’
Giulio Cesare in Egitto (1724) | 'V’adoro, pupille, maestre d’amore’

CHRISTOPH WILLIBALD GLUCK
Orfeo ed Euridice (1762) | Danza degli Spiriti Beati e ‘Che farò senza Euridice?’

WOLFGANG AMADEUS MOZART
Le nozze di Figaro (1786) | ‘Giunse alfin il momento … Deh vieni, non tardar’
Don Giovanni (1787) | 'Ah! chi mi dice mai’

GAETANO DONIZETTI
L’elisir d’amore (1832) | 'Prendi, per me sei libero’
Don Pasquale (1843) | 'Quel guardo, il cavaliere … So anch’io la virtù magica'

GIACOMO PUCCINI
La bohème (1896) | ‘Quando men vo soletta per la via’
Gianni Schicchi (1918) | 'O mio babbino caro’

Kalim Kim | soprano
Inseon Lee | concertatrice e pianista
Andrea Scarduelli | narratore

Domenica 07 Novembre 2021_11_07, ore 20.30
Pianoforte
Spettacolo ideato e narrato da Andrea Scarduelli
IL PIANOFORTE E L'OPERA ITALIANA
Ecco il programma:

WOLFGANG AMADEUS MOZART
8 Variazioni per pianoforte in La maggiore sul tema ‘Come un agnello’ N. 12 KV 460

LUDWIG VAN BEETHOVEN
6 Variazioni per pianoforte in Sol maggiore sul tema ‘Nel cor più non mi sento’ WoO 70

ADOLFO FUMAGALLI
‘Casta Diva che inargenti’ per la sola mano sinistra da ‘Norma’ di Vincenzo Bellini Op. 61

SIGISMOND THALBERG
Fantaisie sur des thèmes de l'opéra ‘Moïse’ de G. Rossini, Op. 33

FERENC LISZT
Soirées Musicales de Rossini S. 424 | N. 1 ‘La promessa’ (Canzonetta)
Réminiscences de Lucia di Lammermoor S. 397
Paraphrase de Concert sur Rigoletto de Verdi S. 434

Vincenzo Balzani | pianoforte
Andrea Scarduelli | narratore
Ospite d'eccezione sarà il Maestro Vincenzo Balzani in un programma interessantissimo. 
Teatro Antonio Belloni,è venuto finalmente il momento di tornare ad offrirvi i nostri famosi 'Spettacoli Narrati' dedicati al pianoforte, alla lirica e alle colonne sonore dei film.
Lo facciamo in tutta sicurezza in un teatro che offre eccellente visione da qualsiasi posto e che ha comodissime poltrone molto più distanziate che in qualsiasi altro teatro d'opera.
Potete prenotare utilizzando la biglietteria elettronica oppure telefonare al numero 338 5901328.

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)