2014_08_15 Festival Tango invita iin largo Mahler a ballare sulle note dell’Orquesta Típica Alfredo Marcucci, ospite all’Auditorium di Milano

Venerdì 15 agosto 2014_08_15, ore 20.30
Auditorium di Milano - largo Mahler
Ferragosto: con laVerdi si balla il tango in piazza 

LaVerdi quest’anno non solo non va in vacanza ma festeggerà Ferragosto in piazza con i milanesi, tutti invitati a ballare il tango. 
Venerdì 15 agosto (ore 20.30), l’Orquesta Típica Alfredo Marcucci sarà ospite all’Auditorium di Milano in largo Mahler per il quinto appuntamento di Festival Tango, rassegna dedicata alla storia del tango argentino, coordinata dal Premio Oscar Luis Bacalov per Un’estate con la musica 2014, la stagione estiva de laVerdi.
L’Orquesta Marcucci - prima e unica orchestra di tango argentino formatasi in Italia, nel nome e sotto la direzione dal bandoneónista e arrangiatore argentino Alfredo Marcucci scomparso nel 2010 - proporrà al pubblico dell’Auditorium un vero e proprio viaggio nel mondo del Tango, di cui verrà ricostruita la storia lunga oltre un secolo. Saranno così eseguiti brani celebri e non solo di 12 autori diversi, sotto la direzione del bandoneónista foggiano Gianni Iorio, che torna in veste di direttore dopo il concerto da solista del 3 agosto.
Ma le note della Marcucci, durante e dopo il concerto, risuoneranno amplificate anche in largo Mahler che si trasformerà per una sera in una milonga all’aperto, a disposizione di tutti gli appassionati del ballo: un omaggio de laVerdi ai milanesi.   
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 15,00/12,50/9,00).

Programma
Juan de Dios Filiberto (Buenos Aires, 1885–1964) 
Quejas de bandoneón (Lamento di bandoneón) arrangiamento Juanjo Mosalini 
Uno fra i grandi compositori del tango classico, detto “Il Mozart de La Boca”, Filiberto
scrisse questo brano popolarissimo nel 1918. Nelle sue memorie ricorda di averlo composto originariamente per pianoforte solo. Fin dall’inizio prevedeva tuttavia la possibilità della strumentazione, con aggiunta di violoncello e bandoneón. Indicava inoltre, per l’assolo di bandoneón nel Trio (il terzo dei movimenti del tango), l’innovativo impiego dei bassi, ossia della mano sinistra. Il suo più grande interprete bandoneónista è stato Anibal Troilo. 

José Pasqual (Buenos Aires, 1910-1978)
Arrabal
Termine spagnolo di origine araba, “Arrabal” designa la periferia urbana delle grandi città, luogo d’elezione dove è nato e si è sviluppato il Tango. Questa parola si può rintracciare anche nei testi di poeti argentini come Celedonio Flores, Homero Manzi e Jorge Luis Borges. Composto nel 1934, Pascual arrangiò Arrabal per il sestetto di Osvaldo Pugliese, di cui faceva parte anche il bandóneonista Aníbal Troilo. Pugliese aveva scelto questo tema per iniziare tutti i suoi concerti, considerandolo una cerniera tra la vecchia guardia e il futuro del tango. Nel 1937 Pedro Laurenz rivisitò questo tango in forma di milonga. Questa versione venne poi registrata da Astor Piazzolla con il suo Octeto Buenos Aires.

Mario Demarco (Buenos Aires – 1917-1970)
Pata ancha (Zampa larga)
Di solida formazione musicale fin dall’infanzia, Demarco applicò le sue cognizioni in armonia, contrappunto e strumentazione al bandoneón. Il pubblico degli anni Quaranta non lo comprese, da un lato non essendo in grado di valutare quella evoluzione, dall’altro per la sua discontinuità come direttore d’orchestra. Ma influenzò fortemente musicisti come Alfredo Gobbi e Osvaldo Pugliese. Entrambi lo vollero nelle loro orchestre come bandoneónista e arrangiatore di alta qualità e così pure Juan Canaro e Julio De Caro, per il quale suonò fra gli altri con il giovane Alfredo Marcucci. Fare la pata ancha significa in argentino affrontare un pericolo. Ricco di potere emotivo, è uno dei brani che meglio ne mostrano la sensibilità di compositore, per la vena di Milonga che lo anima e la potenza della scrittura per bandoneón, facendone un marchio di fabbrica. Proprio Pugliese ne registrò nel 1957 una suggestiva versione.

Luis Brignolo (Buenos Aires, 1892-1954)
Chiqué
Il termine “chiqué” ha un duplice significato. Come derivato dal francese chic, indica eleganza e infatti il brano ha per sottotitolo El elegante. Ma è anche un vocabolo dello slang “lunfardo” parlato a Buenos Aires, a intendere “mentire e fingere”. Brignolo lo scelse come titolo di questo suo tango del 1920 proprio per quella ambivalenza. Voleva cioé sottolinearne, come disse, il carattere troppo sofisticato sotto l’aspetto musicale per essere ridotto a “ballabile”. Alla brano vennero in seguito aggiunti due testi, dello stesso Brignolo e di Juan Carlos Fernández Díaz, che però non fecero soppiantare la versione strumentale. 

Ángel Gregorio Villoldo (Buenos Aires, 1861-1919)
El Choclo (La pannocchia)
È fra i primissimi esempi del cosiddetto Tango-canción, terzo tipo del tango dopo quello “milonga”, scritto per grande orchestra e a carattere fortemente ritmico, e quello “romanza”, cioè romantico, a carattere lirico e perciò spesso cantato. I tango-canción venivano sempre scritti per essere cantati, esprimendo in genere le fatiche della vita nei quartieri poveri di Buenos Aires. Villoldo compose El choclo alla chitarra e lo fece ascoltare al pianista José Luis Roncallo, direttore dell’orchestra del Ristorante Americano, chiedendogli di farne un arrangiamento e di suonarlo con il suo complesso. Il brano fu presentato come Danza Creola il 3 novembre del 1903 riscuotendo un grande successo. Per questo tango furono anche scritti tre testi, uno dallo stesso Villoldo, uno di Juan Carlos Marambio Catán e il più famoso di Enrique Santos Discépolo. Tra le numerose registrazioni le più apprezzate sono quelle di Francisco Canaro e di Juan D’Arienzo con le rispettive orchestre. Quanto al titolo, considerando che i primi testi di tango erano ricchi di doppi sensi sessuali, si può immaginarne il significato sotteso.

Osvaldo Pugliese (Buenos Aires, 1905-1995)
La yumba 
Yumba è una parola onomatopeica creata dallo stesso Pugliese per definire il tipico accento ritmico della sua orchestra e in particolare il suono che derivava dalla combinazione del bandoneón con gli archi e il pianoforte. Pugliese cominciò a proporlo nelle sale nel 1943, riscuotendo subito grande successo e lo registrò per la prima volta nel 1946. Un brano nato, dunque, forse per scherzo ma che ha poi influenzato l’avanguardia del nuovo tango. La yumba fu eseguito al Teatro Colón di Buenos Aires il 26 dicembre del 1985, in occasione dell’ottantesimo compleanno di Osvaldo Pugliese. Alla sua “fortuna” si aggiunse così il fatto di essere uno dei primi tanghi eseguiti in un importante teatro d’opera. Sally Porter la incluse poi nella colonna sonora del suo film Lezioni di Tango.

Pedro Laurenz (Buenos Aires, 1902-1972)
Milonga de mis amores (Milonga dei miei amori)
Scritta nel 1937, è uno più interessanti esempi di milonga urbana, vivace e ritmica, che si contrappone alla milonga campera, contadina, più lenta e malinconica. Nello stesso anno Laurenz ne registrò una versione con il cantante Héctor Farrel e successivamente, nel 1944, una versione strumentale. Interpretazioni famose ne diedero anche le Orqueste Típiche di Francisco Canaro e Juan D’Arienzo.

Osmar Maderna (Buenos Aires, 1918-1951)
Lluvia de estrellas (Pioggia di stelle)
Scritto nel 1948, è un esempio di tango-fantasia su motivi di walzer e dei notturni di Chopin, caratteristici nella produzione di Maderna. Una vera passione musicale, per la quale era infatti chiamato “lo Chopin del tango”. Dopo la sua precoce scomparsa, Lluvia de estrellas entrò nel repertorio del compositore e pianista Morton Gould.

Julio De Caro (Buenos Aires, 1899 – Mar de Plata, 1980)
Tierra querida (Terra amata)
Figlio di un professore al Conservatorio di Milano, la solida formazione musicale ricevuta fece di De Caro uno dei più insigni musicisti, compositori e direttori d’orchestra del tango classico. La sua musica e le sue interpretazioni segnarono alla metà degli anni Venti la fine degli esecutori “istintivi” e la nascita della cosiddà- tta Guardia Nueva. Uno spartiacque, riassumibile nella formula per cui, dopo di lui, chi voleva suonare tango doveva studiare musica. A De Caro si rifece il grande Osvaldo Pugliese e Piazzolla gli rese omaggio con Decarisimo. Scritta nel 1927, Tierra querida riscosso rapidamente tale successo da farne un vero e proprio standard del tango.

Osvaldo Pugliese (Buenos Aires, 1905-1995)
Recuerdo
È il tango di Pugliese più interpretato e registrato dai maggior interpreti di tutti i tempi, ritenuto infatti unanimemente tra i brani più importanti della storia del tango. Fu pubblicato nel 1924 e registrato per la prima volta nel novembre del 1926 dal Sestetto di Julio De Caro. L’orchestrazione di De Caro venne successivamente utilizzata anche da Pugliese, che formò la sua prima orchestra nel 1941 e nel 1944 registrò Recuerdo entrato ormai nel repertorio di molte orchestre porteñe. Dopo la pubblicazione Eduardo
Moreno ne compose un testo. L’aggiunta di una parte cantata sembrò superflua, sia perché non arricchiva la mirabile forma strumentale sia perché il “letrista” non fornì in questa occasione gran prova delle sue doti di poeta. Venne tuttavia incisa più volte, fra cui nel 1966 dallo stesso Pugliese con Jorge Maciel alla voce.

Gerardo Matos Rodríguez (Montevideo, 1897-1948)
La Cumparsita (Mascherata) arrangiamento Juanjo Mosalini
Il tango forse più celebre al mondo era inizialmente stato pensato come una marcetta per il carnevale (comparsa, mascherata) della Federacion de Estudiantes del Uruguay.
Da qui il suo nome Comparsita, mutato poi in La Cumparsita, cioé piccola mascherata,
gruppo di persone travestite o abbigliate in maniera bizzarra che sfilano, cantano e ballano nelle feste di Carnevale. Per quello del 1916, Matos Rodriguez chiese al direttore e pianista Roberto Firpo, che si esibiva al Caffé La Giralda, di farne un arrangiamento musicale. Il successo fu effimero e il brano cadde nel dimenticatoio finché Enrique Maroni e Pascual Contursi gli aggiunsero un testo, intitolandolo Si supieras, che fu inciso da Carlos Gardel. Da allora la sua fortuna non è più tramontata.

Rosita Melo (Montevideo, 1897 – Buenos Aires, 1981)
Desde el alma (Dall’anima)
Pianista, compositrice e poetessa, Rosita Melo scrisse questo “valzer creolo” a soli 14 anni. Il tema è l’omaggio all’amore di una madre. Il suo successo continuò ininterrotto anche fuori dell’Argentina. Il vals è una romantica espressione musicale che ci ricorda una delle matrici meticce del tango, quella europea. È uno dei temi più dolci e appassionati dell’enciclopedia sonora del tango, di cui Osvaldo Pugliese fece uno straordinario arrangiamento. Trasformata in canzone, nel 1948 fu impiegata come base della colonna sonora del popolarissimo film Pobre mi madre querida.

Astor Piazzolla (Mar del Plata, 1921 – Buenos Aires, 1992)
I sei brani in programma appartengono alla fase di passaggio di Piazzolla verso il “Nuevo Tango”, avviatosi nel 1955 con la formazione dell’Octeto Buenos Aires. Attraverso soluzioni ritmico-armoniche prima del tutto sconosciute, si affacciava un nuovo concetto di suono tanguero, e perciò di composizione, di cui Piazzolla rimane il riconosciuto inventore e capostipite.
Prepárense (Prepàrati)
"Ho avuto due grandi maestri: Alberto Ginastera e Nadia Boulanger - ricordava Piazzola -; il terzo l’ho trovato nella stanza fredda di una pensione, nel cabaret dei ’40, nei caffè con palco e orchestre, nella gente di ieri e di oggi, nel suono delle strade. Si chiama Buenos Aires e mi insegnò il tango”. Ne nacque una serie di pezzi di straordinaria ispirazione, registrati per l’etichetta Julio Korn e che conobbero un grande successo anche in Francia. Fra questi Prepárense, che fu subito uno dei più popolari.
S.V.P. (S’il vous plait, Per cortesia)
Nel 1950 Piazzolla scioglie la sua prima orchestra. L’incomprensione del pubblico per le sue sperimentazioni sul tango gli fa decidere di abbandonare il bandoneón per dedicarsi interamente allo studio della musica (fra gli altri Bartok e Stravinsky), della direzione d'orchestra con Herman Scherchen e alla composizione. Nel 1954 una borsa di studio gli consente di trascorrere un anno a Parigi come allievo di composizione della celebre musicista Nadia Boulanger. Durante quel periodo scrisse S.V.P., uno dei suoi primi tanghi, improntato da un forte senso malinconico.
Triunfal
Affascinante fusione di tango e linguaggio classico, Triunfal riveste un significato particolaren ella storia di Piazzolla. Sarà infatti il brano per cui Nadia Boulanger, sua insegnante a Parigi nel 1954, lo “riconoscerà” quale compositore. Fracanapa Il titolo riprende il nome di una maschera veneta ai tempi della Serenissima. Secondo un’altra versione nasconderebbe una sciarada su Francisco Canaro, il tanguero classico che detestava Piazzolla: "FRAncisco CANAro PAsé" (F. C. è sorpassato, cioè finito). Il brano, che richiama la vecchia tradizione del tango dal punto di vista ritmico, è infatti una dichiarazione di rottura, una umiliazione beffarda di Canaro.
Fracanapa
Il titolo riprende il nome di una maschera veneta ai tempi della Serenissima. Secondo un’altra versione nasconderebbe una sciarada su Francisco Canaro, il tanguero classico che detestava Piazzolla: "FRAncisco CANAro PAsé" (F. C. è sorpassato, cioè finito). Il brano, che richiama la vecchia tradizione del tango dal punto di vista ritmico, è infatti una dichiarazione di rottura, una umiliazione beffarda di Canaro.
Adiós Nonino 
Nonino era chiamato il padre di Piazzolla e il brano fu scritto nel 1959 a New York in sua memoria. Nel 1980 Piazzolla dichiarò che “fu in quel momento, forse attorniato da angeli, che potei scrivere il tema più bello che abbia scritto nella mia vita”. Inizia con una lunga cadenza pianistica che sfocia nella melodia principale, poi sottoposta a variazioni ritmiche e armoniche fino all'intensissimo "solo" del bandoneón con cui si conclude.
Lo que vendrá (Ciò che verrà)
Scritto nel 1957, fa parte con altri cinque brani (fra cui Tango en Hi-Fi) di uno dei dischi
storici di Piazzolla con l’Octeto Buenos Aires, Tango progresivo.
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi  www.laverdi.org

2014_09_04 FESTATE IN FIERA - SORA (FR)

DAL 4 AL 7 SETTEMBRE 2014
SORA (FR)
FESTATE IN FIERA
"SOLO BIRRA ARTIGIANALE", "STREET FOOD" E "TUTTA UN'ALTRA MUSICA" CON BUD SPENCER BLUES EXPLOSION, BE FOREST, C+C=MAXIGROSS, THEE ELEPHANT, SKY OF BIRDS E DOLA J. CHAPLIN. INGRESSO LIBERO E GRATUITO.

(Sora, 31 luglio 2014) - Sarà un inizio di settembre all'insegna della qualità grastronomica, del divertimento e della buona musica alternativa quello che avrà luogo presso le Fiere di Sora in provincia di Frosinone. Si comincerà giovedì 4 settembre con la psichedelia garage dei Thee Elephant e quella folk e corale dei C+C=Maxigross (ospiti, quest’ultimi, dell’ultimo Primavera Sound Festival di Barcellona). Sabato 6 settembre, invece, sarà il folk rock dai toni suggestivi e a tratti corrosivi del cantautore Dola J. Chaplin ad aprire il concerto del duo alternative rock/punk blues più esplosivo e coinvolgente della penisola italiana. Stiamo parlando dei Bud Spencer Blues Explosion. Domenica 7 settembre, infine, saranno gli Sky of Birds con il loro rock alternativo e le loro visioni a stelle e strisce a schiudere la strada al dream pop d’estrazione noise e shoegaze dei Be Forest, una delle band più giovani e interessanti del panorama musicale italiano e internazionale. Insomma, sarà TUTTA UN'ALTRA MUSICA quella che ascolteremo presso il quartiere fieristico di Sora dal 4 al 7 settembre 2014. Il tutto suggellato da eccellenti stand di birre artigianali e street food. Un’occasione da non perdere, anche perc hé l’ingresso sarà libero e gratuito.
 
link eventi
Giovedì 4 settembre 2014_09_04 CLICCA QUI E PARTECIPA al concerto dei
C+C=MAXIGROSS + THEE ELEPHANT
Sabato 6 settembre 2014_09_06 CLICCA QUI E PARTECIPA al concerto dei
BUD SPENCER BLUES EXPLOSION + DOLA J. CHAPLIN
Domenica 7 settembre 2014_09_07 CLICCA QUI E PARTECIPA al concerto dei
BE FOREST + SKY OF BIRDS

2014_08_15 FERRAGOSTO 2014 IN OLTREPO PAVESE

FERRAGOSTO 2014 IN OLTREPO PAVESE
VENERDI 15 AGOSTO 2014_08_15
DOVE TRASCORRERE IL FERRAGOSTO 2014?
IL PORTALE OLTREPO PAVESE propone quasi 50 possibilita' fra agriturismi, trattorie e ristoranti; inoltre in portale ha selezionato alcune manifestazioni a carattere pubblico di sicuro interesse, da abbinare alle proposte eno-gastronomiche.
L'Oltrepo Pavese è mèta ideale, vicinissima a tutte le grandi città del nord Italia, è facilmente raggiungibile da Milano, Piacenza, Verona, Varese, Torino in poco più di sessanta minuti di automobile...
OLTREPO' PAVESE... VAL BENE UNA VISITA! ANCHE A FERRAGOSTO! 
VAI ALL'ELENCO COMPLETO DELLE PROPOSTE DI FERRAGOSTO 2014 

2014_08_15 Appuntameno a Veglia presso la Cappelletta di Pineto Strevi

Venerdì 15 Agosto 2014_08_15
La Veglia - Cappelletta di Pineto - Strevi - AL
L'associazione musicale lunamenodieci vi invita all' appuntamento del progetto Strevi Music Club 2014
Dalle ore 21.00: Marcello Milanese e a seguire:
“LE CANZONI DA MARCIAPIEDE”

Una “cantattrice” tutta pizzi e piume (Valentina Pira), un pianista in canottiera e cilindro (Andrea Belmonte), una piccola monella col violino (la piccola Alice Belmonte) e dei personaggi strampalati che si prendono la scena, tra una canzone e l'altra, con le loro vicende in bilico tra il poetico, l'ironico e il grottesco.
Cronache di provincia, storie d’amore, corna e altri fatti, sulle note della canzone realista italiana, francese, tedesca con elementi di cabaret, per uno spettacolo dall’atmosfera retrò ma dai contenuti quanto mai attuali.
In scaletta composizioni originali e canzoni portate al successo da Edith Piaf, Marlene Dietrich, Natalino Otto, Milly e altri interpreti della rivista musicale internazionale dagli anni ’20 ai ’60: E poi, come sempre, openmic&openstage, jamsession&digggeisets, birra&vinovuono, bomboloni&farinata, bellagente&tipistrani, aarifeska&kattivekompagnie.
Sono consigliati koperta&maglioncino
Associazione LUNA MENODIECI.Info: info@lunamenodieci.com

2014_08_18 XX Festival LagoMaggioreMusica 2014

XX Festival LagoMaggioreMusica 2014


Gli appuntamenti di questa settimana al Festival: una formazione cameristiche tra le più prestigiose insieme ad un talentuoso pianista e due appuntamenti con un quintetto di ottoni Ungherese.
Biglietti:
Intero € 14 - Ridotto € 12  (over 65, under 25) - Gruppi € 8  (minimo 10 persone)
(Ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni)

Per informazioni e prenotazioni  Festival LagoMaggioreMusica cell. 333 3589577

Lunedì 18 agosto 2014_08_18 ore 21.00
BELGIRATE (VA), Chiesa Vecchia

I SOLISTI AQUILANI
Federico Paci, direttore
Giuseppe Albanese, pianoforte

Benjamin Britten, Young Apollo op. 16 per pianoforte e archi
Franz Liszt, Malédiction per pianoforte e archi S 121
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Leóš Janáček, Suite per archi
Nino Rota, Concerto per archi
I Solisti Aquilani hanno conquistato una precisa e insostituibile posizione nel quadro delle più prestigiose formazioni cameristiche internazionali.

Tra i più affermati pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche italiane ed internazionali.

I Solisti Aquilani si costituiscono nel 1968 sotto la guida di Vittorio Antonellini che li ha condotti per oltre trent’anni. Il complesso, che si avvale di strumentisti di alto livello che ruotano nei ruoli all’interno della formazione e sono in grado di sostenere parti solistiche di elevato impegno virtuosistico e interpretativo, ha un repertorio che abbraccia le più diverse epoche musicali, da quella pre-barocca alla musica contemporanea, con particolare riguardo ai compositori italiani, senza trascurare interessanti incursioni nel teatro d’opera. Per l’ottimo livello delle esecuzioni, l’alto numero dei concerti effettuati, l’ampio repertorio, la vastissima dislocazione dei centri raggiunti e l’unanime consenso di pubblico e di critica, I Solisti Aquilani hanno conquistato una precisa e insostituibile posizione nel quadro delle più prestigiose formazioni cameristiche internazionali. Sono stati protagonisti di numerose e importanti tournée in Italia, e in decine di altri paesi, in America, Europa, Asia. Importanti e significative sono le collaborazioni del complesso con grandi solisti di rilevanza internazionale che con la loro fama hanno contribuito a incrementare quella dei Solisti Aquilani. Dal 2013 il violinista Gabriele Pieranunzi è solista residente del complesso.

Federico Paci si è diplomato in clarinetto all’età di 17 anni ed ha conseguito il Diploma Superiore di Alto Perfezionamento presso l’Accademia Musicale Pescarese. Si è poi diplomato anche al Corso Superiore di Musicologia e Pedagogia Musicale di Fermo patrocinato dall’Università degli Studi di Macerata. Da sempre si dedica al repertorio da camera e solistico tenendo recital per le migliori associazioni e società di concerti sia in Italia che all’estero, utilizzando quasi tutta la famiglia del clarinetto, dal piccolo al basso. Ha partecipato ad importanti festival ed ha tenuto concerti in Spagna, registrati e trasmessi dalla 2a Rete della RTVE; in Germania alla “Tage fur Neue Musikalla Hochschule di Wurzburg; a Vienna e a Salisburgo, dove ha suonato nella prestigiosa sala del Mozarteum; ha effettuato tournèe in Turchia (Istanbul), Francia (Marsiglia, Aix en Provence), Norvegia (Grieg Hallen – Festival Music Factory), Brasile, Islanda e Scozia (Saint Cecile Hall – Edimburgo), Bilbao (Guggenheim) ed ha tenuto concerti in diretta radiofonica per Radio Tre Rai e per Radio Vaticana. Ha collaborato con grandi compositori contemporanei eseguendo numerose opere in prima assoluta, molte delle quali a lui dedicate. Tiene regolarmente corsi e stage di clarinetto. Apprezzato pedagogo, diversi suoi allievi sono risultati vincitori di concorsi. Da qualche anno si dedica alla direzione d’orchestra e recentemente ha diretto “Pierino e il Lupo” alla Sala Petrassi all’Auditorium Parco della Musica di Roma con la voce recitante di Vanessa Gravina. Ha inciso per varie case discografiche e, recentemente, un CD live dedicato a Nino Rota nei 20 anni dalla sua scomparsa, nel quale è presente il grande Maestro al pianoforte, grazie al ritrovamento di sue incisioni dell’epoca. Federico Paci suona con clarinetti Selmer modello “Recital”.

Tra i più affermati pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese è invitato per recital e concerti con orchestre da autorevoli ribalte internazionali in Europa e nelle Americhe. Ha collaborato con direttori di livello internazionale. In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche, tra cui quella dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. Negli ultimi tempi Giuseppe Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in ben undici primarie Fondazioni Liriche, dal Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, al Teatro San Carlo di Napoli, alla Fenice di Venezia, l’Arena di Verona. Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta da Roman Vlad) e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al Concorso “Busoni” di Bolzano, Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate) con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più prestigioso del mondo attuale”. Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti, la lode e dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”.

Giovedì 21 agosto 2014_08_21 ore 21.00
ARONA (NO), Casa Usellini

Sabato 23 agosto 2014_08_23 ore 21.00
LAVENO MOMBELLO (VA), Palazzo Perabò di Cerro di Laveno

IN MEDIAS BRASS
1° Premio Concorso Internazionale per ottoni Città di Passau 2010
Richárd Kresz, tromba
Antal Endre Nagy, tromba
János Benyus, corno
Attila Sztán, trombone
József Bazsinka jr., tuba

Johann Sebastian Bach, Badinerie
Antonio Vivaldi – Johann Sebastian Bach, Concerto in re minore (BWV 596)
Fred Mills, Carmen Suite (trascrizione da Carmen di G. Bizet)
Gioachino Rossini, Largo al factotum da “Il Barbiere di Siviglia”
Pietro Mascagni, Intermezzo dalla “Cavalleria Rusticana”
Ernő Dohnányi, Ruralia Hungarica op. 32/a n. 2
*******
Leonard Bernstein, da “West Side Story”: Maria, Tonight, America, Somewhere
Joseph Horovitz, da “Music Hall Suite”: Soubrette Song, Trick - cyclists, Les Girls
Tamás Deák - Gy. Héjja, Bossa Music ("The song of Dickie the lazy")
Tradizionale, Just a closer walk with thee (arr. Don Gillis)
Nino Rota, Tema dal film «Otto e mezzo»
George Gershwin, Love is here to stay
Tradizionale, Evergreen
Lew Pollack, That's a plenty


I componenti del gruppo pensano sia fondamentale che ogni loro performance costituisca per il pubblico un’esperienza eccezionale e un’occasione unica per prendere confidenza ed acquisire consapevolezza dell'enorme potenziale degli ottoni.

Il quintetto di ottoni In Medias Brass è stato fondato nel 2010 da giovani studenti diplomati alla Franz Liszt Academy of Music di Budapest. Già nell'agosto di quello stesso anno il gruppo partecipa alla sesta edizione del Concorso Internazionale Jeju International Brass Competition, organizzato nella Corea del Sud, dove ottiene un enorme successo: oltre a vincere il primo premio come ensemble nella categoria musica da camera, i singoli componenti ottengono anche la vittoria nelle rispettive categorie per solisti sbaragliando circa tremila partecipanti provenienti da tutto il mondo. L’ensemble ha inoltre vinto i seguenti concorsi internazionali: Jeju Internazional Brass Competition, (2010, Jeju, Corea del Sud), Concorso Internazionale di Musica da Camera per Ensemble di Ottoni, (2010, Passau, Germania), "Svirel" International Competition for Soloist and Chamber Music Groups, (2011, Stanjel, Slovenia, 1° Premio e Premio Speciale), Osaka International Chamber Music Competition, (2011, Osaka, Giappone, 2° premio), Concorso Internazionale di Musica per Giovani Interpreti "Città di Chieri", (2011, Chieri, Torino), Concorso Internazionale per la Musica da Camera di Lione 2012 (2° premio, Premio del Pubblico, SACEM Prize per la migliore interpretazione del brano “Agorà” di Guillaume Conneson). Nel giugno del 2013 si sono inoltre aggiudicati il 1° premio al Concorso di Knoxville, Tennessee. Oltre che in Ungheria il gruppo ha tenuto concerti in Svizzera, Germania, Italia, Francia, Polonia Stati Uniti ed Emirati Arabi. A novembre 2011 al gruppo è stato conferito il premio "Junior Prima", il più alto riconoscimento per giovani talenti artistici ungheresi. Il repertorio dei loro concerti spazia dalla musica Rinascimentale a composizioni o trascrizioni per quintetto di ottoni, fino ai più moderni brani di musica contemporanea ed è in continua espansione. Una delle loro caratteristiche peculiari consiste, poi, nell'interpretare brani scritti appositamente per loro da giovani compositori di talento. Il gruppo non disdegna però di cimentarsi nell’esecuzione di musica pop, colonne sonore, ragtime o Latin jazz. I membri dell'ensemble sono strumentisti o collaboratori di diverse orchestre di Budapest e del Klangforum di Vienna. Hanno suonato con direttori d'orchestra come Riccardo Muti, Zoltán Kocsis, Irwin Hoffman, Gábor Takács - Nagy, Gergely Kesselyák, Iván Fisher, Jurij Simonov e Sylvain Cambreling. Il direttore d'orchestra americano Anthony Plog, compositore e trombettista, ha detto degli In Medias Brass: "Un lavoro duro e appassionato è ciò che conduce all’eccellenza, ed è evidente che il gruppo ha fatto proprio questo".

Il Festival LagoMaggioreMusica, giunto quest’anno alla ventesima edizione,  è iniziato il 25 luglio e proseguirà fino al 30 agosto con i giovani vincitori dei più importanti concorsi musicali mondiali che si esibiranno nelle più suggestive località delle due sponde.

La rassegna musicale, organizzata da Gioventù Musicale d’Italia, intende offrire, a chi trascorre il periodo estivo in questi splendidi luoghi, un interessante panorama di musica da camera. Per gli spettatori sarà anche l’occasione per scoprire monumenti e luoghi d’arte che si affacciano sul Lago Maggiore tra i quali, ad esempio, la Chiesa Vecchia di Belgirate e il Palazzo Perabò di Cerro di Laveno, nonché Casa Usellini ad Arona, dimora privata che viene appositamente aperta al pubblico in occasione dei concerti della GMI, per non dimenticare l’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno, emblema dei luoghi d’arte della Provincia di Varese. Quest’anno il Festival e’ presente anche a Lesa con due concerti, uno presso la Chiesa Parrocchiale di San Martino e l’altro sulla terrazza della Sala Consiliare (Società Operaia).

            Come nelle precedenti edizioni gli interpreti saranno per lo più giovani artisti provenienti da tutto il mondo, che si sono distinti nei più importanti Concorsi Internazionali degli ultimi anni e che la Gioventù Musicale desidera far conoscere al pubblico italiano, seguendo uno degli scopi principali della Fondazione: diffondere la musica presso i giovani grazie ai giovani artisti. La GMI, infatti, da sempre cerca di individuare e valorizzare le giovani eccellenze musicali attraverso il legame da anni consolidato con la Fédération Mondiale des Concours Internationaux de Musique (FMCIM).

2014_08_25 Livorno Music Festival 2014

Livorno Music Festival 2014
IV Edizione
Master Classes e Concerti
25 agosto - 8 settembre

Ultimi posti disponibili per le classi di Pianoforte, Composizione, Viola,
Violoncello, Canto, Fisarmonica, Clarinetto, Musica da Camera e Flauto
Posti esauriti per le classi di Violino e Chitarra
AFFRETTATI A ISCRIVERTI!!!

Enrollments still open
Last places available for Piano, Composition, Viola, Cello, Singing, Accordion,
Clarinet, Chamber Music and Flute
Already sold out places for Violin
HURRY UP!!!

Master Classes:
GIOVANNI RICCUCCI Clarinet and Clarinet with 5 keys August 25th-31st
MANUELA CUSTER Singing August 25th-31st
QUARTETTO KLIMT
Chamber Music (duo, trio, quartet and quintet with and without piano) August 25th-31st
TEODORO ANZELLOTTI Accordion August 25th-31st
PIERRE-HENRI XUEREB Viola and Viola d’amore August 31st-September 5th
SIR PETER MAXWELL DAVIES and CHRISTOPHER AUSTIN Composition workshop 
with instrumentalists and the participation of the Quartetto Eco(strings) August 31st-September 6th
FRANCESCO LOI Flute and preparation for orchestra auditions September 1st-7th
VITTORIO CECCANTI Cello September 1st-7th
JEFFREY SWANN Piano September 3rd-7th

- The Livorno Music Festival, sponsored by "Amici della Musica di Livorno" provides courses for interpretation and
instrumental master classes with the purpose of bringing together young musicians from all over the world, allowing them close contact with some of the most important names in the international musical scene. Students and professors meet each other at classes, concerts, and thanks to an agreement with the Festival, they can also share lunches and dinners facilitating ideas, friendships, projects and cultural exchanges; a rare opportunity for young musicians to be inspired
by close contact. 
- Festival classes take place in the heart of Livorno in the prestigious halls of the wonderful Villa Gherardesca of the
Istituto Superiore di Studi Musicali “P. Mascagni”. 
Many concerts, performed by outstanding students of the Festival and their professors, will take place in the most culturally significant city locations.
- From the 25th of August to the 8th of September, 11 Master Classes will be held by internationally renowned performers and professors from the most prestigious Music Institutions, such as the Royal Academy of Music, London; the Conservatoire National Supérieur of Paris; the Hochschule fur Musik in Freibourg and Berne. 
Thanks to the Festivals, some students from previous years are now studying in these eminent institutions.
- During the course of the Festival, instrumentalists, chamber music groups and singers will have the chance to be
selected to perform at these concerts and at future Festivals. The best instrumentalist or singer or chamber music group will be included in the 2015 programme of concerts at the Scuola di Musica di Fiesole, the most important Italian Music Institution.
- Composers will have the chance to write a piece for the Quartetto Eco (strings) in residence at the composition class, and have it performed at the Festival’s final concert. The best composition will also be performed at the Scuola di Musica di Fiesole in 2015 and the selected composer will have direct access to the School’s own Competition Veretti and the chance to have a world première for Contempoartensemble (www.contempoartensemble.com).
- Scholarships will be offered for a total value of Euro 2.500.
Registration is easy, just fill out the application online at the web and submit all documentation by email in
For further information on the Festival, please read the general regulations on the internet site at  www.livornomusicfestival.com
Please feel free to contact us for any question writing us an email at info@livornomusicfestival.com 

2014_08_16 Bellano lirica compie dieci anni e festeggia con Nabucco

Sabato 16 Agosto 2014_08_16 ore 21,15
P.zza San Giorgio - Bellano
Bellano Lirica X Edizione
G.Verdi
Nabucco
Per la X edizione di BELLANO LIRICA andrà in scena NABUCCO di G. Verdi.
Personaggi e interpreti
Nabucco, re di Babilonia (baritono) - MAURO AUGUSTINI
Ismaele, nipote di Sedecia re di Gerusalemme (tenore) - FABIO VALENTI
Zaccaria, gran pontefice degli Ebrei (basso) - VICTOR GARCIA SIERRA
Abigaille, schiava, creduta figlia primogenita di Nabucco (soprano) - REBECA LOKAR
Fenena, figlia di Nabucco (mezzosoprano) - ALESSANDRA NOTARNICOLA
Il Gran Sacerdote di Belo (basso) - GIAMPAOLO VESSELLA
Abdallo, vecchio ufficiale del re di Babilonia (tenore) - LUIGI ROSSETTI
Anna, sorella di Zaccaria (soprano)
Orchestra e Coro SINFOLARIO
Maestro concertatore e direttore d'orchestra VITO LORE'
Ingresso 15€/10€


Sabato 23 Agosto 2014_08_23 dalle ore 21:00
Bellano Palasole
CONCERTO 10° ANNIVERSARIO BELLANO LIRICA
€: ingresso libero

Inserito all'interno rassegna Estate Bellanese
Info: Comune di Bellano
Tel.: +39 335 1752102
Email: turistico@comune.bellano.lc.it

Bellano 2914 Nabucco Bellano 2914 Nabucco Bellano 2914 Nabucco Bellano 2914 Nabucco 

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