2014_07_26 Swing in cascina alla Bullona

DOPO IL TUTTO ESAURITO CON LA SERATA ANNI SESSANTA, UN NUOVO APPUNTAMENTO CON ‘SWING IN CASCINA SOTTO LE STELLE DEL TICINO’

Sabato 26 luglio 2014 alla Bullona, gran finale prima della pausa estiva con cena all’aperto e la musica  dei  Dixieland del vecchio ponte’

Dopo il grande successo di ‘Anni Sessanta sotto le Stelle’ – l’appuntamento andato in scena in Cascina Bullona, venerdì 18 luglio – è tutto pronto per una nuova serata da trascorre insieme nel cortile di Cascina Bullona.
Sabato 26 luglio, infatti, sarà la volta della serata ‘Swing sotto le Stelle del Ticino’.  Sarà questa ancora l’occasione per trascorrere una serata, immersi nella natura nel cuore della Valle del Ticino, ascoltando musica e degustando i piatti elaborati utilizzando il frutto rigoglioso dei campi, che nei mesi estivi è sinonimo di freschezza, bontà e qualità.
La proposta per questa serata prevede la cena all’aperto a partire dalle 20 e musica dalle 21; il menù è quello classico di Cascina Bullona con primo giro di vino compreso e, a seguire, buffet di frutta e dolci con angolo bar.
Si tratta di una proposta particolarmente allettante, perché accanto ai tradizionali piatti di Cascina Bullona, si potranno degustare all’angolo bar deliziosi cocktail rinfrescanti, oltre alla freschezza della miglior frutta di stagione, proveniente direttamente dalle campagne immediatamente adiacenti all’Agriturismo immerso nella Valle del Ticino.
Il costo di partecipazione alla serata è particolarmente vantaggioso: 25 euro (bevande incluse).
La serata sarà inoltre allietata dalle affascinanti sonorità swing, americane e non solo con l’esibizione della band  ‘Dixieland del vecchio ponte’, che proporrà “Swing in Cascina sotto le stelle del Ticino”.
Sarà questa anche l’occasione per  salutare amici e clienti prima della pausa estiva.  Cascina Bullona rimarrà chiusa da lunedì 28 luglio a venerdì 22 agosto compreso, riapertura sabato 23 agosto.
*Per informazioni e prenotazioni (sino all’esaurimento dei posti disponibili) si può contattare la info line allo 02.97292091 l’indirizzo di posta elettronica bullona@agriturismobullona.it oppure il sito www.agriturismobullona.it 

Per ulteriori informazioni:

tel. 327.3270947, 348.7848215

2014_07_19 Boheme in scena a Crema ingresso libero

A Crema un nuovo allestimento dell'opera lirica
La Bohéme 
di Giacomo Puccini 
che si terrà sabato 19 luglio 2014 ore 21.15 presso
Chiostri Sant'Agostino, Piazzetta Terni de Gregory, CREMA
Interpreti:
Mimi: Sunyoung Ahn
Rodolfo: Konstantinos Latsos
Musetta: Federica Vitali
Marcello: Simone Tansini
Schounard: Daniele Caputo
Colline: Alberto Rota
Alcindoro/Benoit: Armando Ariostini
Coro Ponchielli - Vertova di Cremona
Coro di voci bianche Melos
Ensemble costituito da 12 professori d'orchestra, che eseguiranno la trascrizione del maestro Paolo Marcarini.
direttore: Patrizia Bernelich
Regia: Giordano Formenti
Organizzazione: Circolo delle Muse di Crema
In allegato il manifesto della serata.
INGRESO LIBERO

2014_07_19 Due voci e arpa al Castello di Oramala per il Festival ULTRAPADUM 2014

XXII Festival Ultrapadum
Venerdì 25 Luglio 2014, ore 21:15
Castello di Oramala, Val di Nizza (Pv)
In…canto d’arpa
Con Paola Sanguinetti (soprano), Davide Burani (arpa), Stefania Maiardi (mezzosoprano)
Ingresso 10 euro
In caso di maltempo il concerto si terrà presso la tensostruttura di Località Casa di Ponte

Info per il pubblico:
Agenzia Réclam – Pavia, 347/72.64.448 - 345/42.72.076
      www.festivalultrapadum.com
Ultrapadum  2014 programma completo appuntamenti

Il XXII Festival Ultrapadum diretto da Angiolina Sensale,  profondamente legato  al territorio, si mostra fedele alla linea con  l’appuntamento di Venerdì 25 Luglio al castello di Oramala in quel di Val di Nizza: in cartellone In… canto d’arpa, concerto per voci femminili e arpa che vede protagonisti sul palco allestito nello stupendo castello il soprano Paola Sanguinetti, il mezzosoprano Stefania Mainardi e l’arpista Davide Burani che interpreteranno brani per arpa e voce di Mozart, Bizet, Puccini, Saint-Saens, Rossini, Offenbach.

Val Di Nizza si trova a 758 metri sul livello del mare: il castello che ospita il concerto risale al X secolo ed è situato sopra un dedalo di passaggi sotterranei che lo collegano al vicino castello di Varzi. Suggestiva location il Castello di Oramala, conosciuto per il fantasma che lo abita, così come per il borgo che lo circonda -  fa parte del circuito Borghi Più Belli d’Italia - ed anche per aver avuto tra i suoi più illustri ospiti Dante Alighieri. Raramente aperto al pubblico, il concerto del 25 Luglio rappresenta anche l’occasione per conoscere questo pezzo di storia dell’Oltrepò.

Il programma di In… canto d’arpa alterna arie d’opera e d’operetta e romanze da camera a brani per arpa solista.
Paola Sanguinetti vanta un’ampia attività nei teatri più prestigiosi, dal Teatro Regio di Parma ai Teatri di Basilea e New Orleans (U.S.A.), collaborando con Andrea Bocelli, gruppi come I Solisti di Parma, Gli Archi Italiani, Il Quartetto di Cremona. Claudia Marchi è un’interprete rossiniana di grande rilievo, vantando esibizioni nei ruoli principali de Il Barbiere di Siviglia, La Scala di Seta, L'Italiana in Algeri, Tancredi, presso il Rossini Opera Festival di Pesaro, La Scala di Milano, il Liceu di Barcellona. Molte sono anche le opere verdiane nel suo repertorio e le sue collaborazioni di alto livello, fra cui con Richard Bonynge e Luciano Pavarotti.
Davide Burani conduce un’attività di ampio respiro sia come solista che in formazioni cameristiche, collabora con numerose orchestre fra cui l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana, la Filarmonica “Arturo Toscanini” di Parma, I Virtuosi Italiani, I Musici di Parma e la Milano Chamber Orchestra.
Stefania Maiardi, talentuoso mezzosoprano di casa nostra, che deve la sua carriera a due grandi nomi, Carlo Bergonzi e Renato Bruson e che ha al suo attivo ruoli quali Suzuki (Butterfly), Amneris (Aida) e Ulrica (Ballo in maschera) e tournée in Italia e all’estero.
Un concerto quindi di altissimo livello, caratterizzato da un programma di piacevole ascolto e artisti di rilievo nazionale e internazionale.
Questa la scaletta:
W. A. Mozart, Via resti servita (da Le Nozze di Figaro)
G. Bizet, Habanera (da Carmen)                               
G. Puccini, Chi il bel sogno di Doretta (da La Rondine)
G. Puccini, Valzer di Musetta (da La Bohème)                                                             
L. Delibes, Dome épais le jasmin (da Lakmé)     
C. Saint-Saens, Mon coeur s’ouvre à ta voix (da Sansone e Dalila)
F. Cilea, Io son l’umile ancella (da Adriana Lecouvreur)
G. Caramiello, Variazioni su Casta Diva di Bellini
G. Rossini, La regata veneziana (da Les soirées musicales)
F. P. Tosti, A’ vucchella
C. Cesarini, Firenze Sogna
J. Offenbach, Belle Nuit (da I racconti di Hoffman) 

Un ringraziamento particolare va all'Agenzia Rèclam di Pavia che con la sua preziosa collaborazione ha contribuito all'organizzazione della manifestazione.

2014_07_18 Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio ... un film ne ricorda la figura e l'opera

Il 18 luglio 1610 moriva 
Michelangelo Merisi da Caravaggio… 
Voluptas dolendi – I gesti del Caravaggio 
Spettacolo che unisce musica (Mara Galassi all’arpa doppia), 
 danza e rari momenti di recitazione (Deda Cristina Colonna)
un film grazie all’adattamento cinematografico, alla fotografia e alla regia di Francesco Vitali

Prodotto dalla Fondazione Marco Fodella Voluptas dolendi sta facendo il giro del mondo percorrendo un circuito che fa capo non soltanto agli appassionati di musica e alle associazioni concertistiche ma a tutte le persone colte.
Pochi dipinti rimangono fissi nella memoria come quelli del Caravaggio. Basta il suo nome per rievocare i capolavori che tutti noi abbiamo ammirato nelle chiese e nei musei.
Alla musica di Mara Galassi e ai gesti di Deda Cristina Colonna, si unisce un nome, il Caravaggio, e ne usciamo, dopo quasi un’ora di proiezione, affascinati e presi da una sorta di stordimento che solo le opere che parlano al nostro animo, più che alla nostra intelligenza, possono comunicare.
L’intelligenza del cuore arriva là dove la nostra mente vacilla e lascia ai sentimenti la possibilità di comprendere l’incomprensibile, di vedere l’invisibile, di entrare nel cuore di un artista “maledetto” e di intuirne il dramma dato che né il bene né il male sanno e possono conciliare gli opposti: l’arte … forse. Riguardo alla musica non abbiamo dubbi: è la più pura e misteriosa delle forme di voluptas dolendi.

Ecco le prossime proiezioni:

GRADARA
domenica 27 luglio 2014_07_27, ore 19,30
Teatro Comunale (Borgo Antico)
nell'ambito degli eventi e dei corsi di A.D.A.

NAPOLI
venerdì 19 settembre 2014_09_19, ore 21
Palazzo Zevallos Stigliano
Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo
che ospita il Martirio di sant'Orsola del Caravaggio

PRAGA
lunedì 29 settembre 2014_09_29, ore 18
Davide Verga musicista e musicologo presenta l'ArtFILM
con Giovanni Sciola direttore dell'Istituto Italiano di Cultura

ASUNCION
tra venerdì 3 e domenica 5 ottobre 2014_10_03
nell'ambito dell’8° Festival Mundial del Arpa en el Paraguay 2014
alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia in Paraguay Antonella Cavallari
con la partecipazione dell'arpista Mara Galassi in concerto

AVELLINO
mercoledì 22 ottobre 2014_10_22, ore 18
Il direttore del Conservatorio di Musica Domenico Cimarosa,
Carmine Santaniello, presenta il film con i maestri Paolo Maione
ed Enrico Baiano 

SAN PAOLO
giovedì 23 ottobre 2014_10_23
nell'ambito della XIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo
il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Renato Poma
presenta l’ArtFILM

JEREVAN
venerdì 24 ottobre 2014_10_24
Università Statale di Lingue Straniere e Scienze Sociali di Jerevan
alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Armenia Giovanni Ricciulli

CITTÀ DI CASTELLO
sabato 25 ottobre 2014 2014_10_25
nell’ambito del Premio Letterario Città di Castello
sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica
promosso dall’Associazione Culturale Tracciati Virtuali
Davide Verga, musicista e musicologo, con il presidente Antonio Vella
introducono il film per unire idealmente la letteratura con la musica nel nome del Caravaggio, sommo artista mediterraneo

HONG KONGautunno 2014_10
The University of Hong Kong:
proiezione dell'ArtFILM con discussione tra i professori
Opher Mansour, Department of Fine Arts
Giorgio Biancorosso, Department of Music

***

Il film Voluptas dolendi – I gesti del Caravaggio
è già stato proiettato: otto volte a Milano
e inoltre in Italia a: Alzo di Pella, Bari, Bologna, Crema, Firenze, Gallese, La Spezia, Messina, Modena, Mola di Bari, Monte Argentario, Napoli, Padova, Palermo, Roma, San Giorgio di Nogaro, Siracusa, Trieste, Venezia.
e all’estero: Atene, Canada, Chicago, Cincinnati, Copenaghen, Dublino, Haifa, Helsinki, Kyoto, Lugano, Marsiglia, Osaka, Saint Jean Cap Ferrat, Salonicco, Shanghai Expo 2010, Strasburgo, Tel Aviv, Vilnius.
conta ben 24 passaggi televisivi su Italia Classica TV
  
PER INFORMAZIONI:
telefono: +39 0229521935
www.fondazionemarcofodella.it
info@fondazionemarcofodella.it

2014_07_18 Pomeriggi Musicali 7 concerti per 7 notti d’estate appuntamento de I Pomeriggi con Anteo spazioCinema a Palazzo Reale

Venerdì 18 luglio 2014 - ore 20.30
Cortile di Palazzo Reale - Milano
7 concerti per 7 notti d’estate
Ensemble d’archi de I Pomeriggi Musicali
Violino concertatore: Alessandro Braga

M. Haydn, Divertimento in Sol maggiore “Perger 8”
F. J. Haydn, Concerto per violino e orchestra d’archi
J. J. Fuchs, Serenata per archi n.3, op. 21

Altro appuntamento per la rassegna 7 concerti per 7 notti d’estate, promossa dalla Fondazione I Pomeriggi Musicali in collaborazione con Anteo spazioCinema, e con il contributo di Fondazione Cariplo e “Corriere della sera” e il sostegno del Comune di Milano. Un progetto che unisce la grande musica classica al cinema per sette concerti che aprono le proiezioni all’aperto realizzate a Palazzo Reale da Anteo spazioCinema; sette concerti che regalano un quid in più alla già incantevole e importante rassegna che, ogni anno, viene dedicata alla settima arte. Nel cortile di Palazzo Reale, alle ore 20:30 di venerdì 18 luglio, protagonista della serata è, questa volta, l’Ensemble d’Archi dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali che, guidato dal primo violino Alessandro Braga, in veste di concertatore e solista, propone un programma interamente dedicato al Classicismo austriaco. Si inizia con un divertimento per archi scritto da Michael Haydn, fratello minore di Franz Joseph. Spazio è poi lasciato alle note del Concerto per violino e orchestra d’archi scritto dal più noto compositore della famiglia Haydn, mentre la chiusura è affidata alla Serenata n. 3 di Johann Joseph Fuchs, compositore e teorico viennese. Dopo il concerto avrà luogo la proiezione di Ida, di Pawel Pawlikowski. Molteplici le soluzioni d’acquisto per partecipare alle serate, il pubblico potrà acquistare il biglietto solo per il concerto, oppure acquistare un biglietto cumulativo sia per il concerto che per il film.
In caso di pioggia il concerto si terrà presso il Teatro Dal Verme.

Anteo spazioCinema
Tel. 02/43.91.27.69 e 02/65.97.732
BIGLIETTI:
Biglietto per il concerto: 5,00 € (+ prevendita)
Carnet speciale 7 concerti riservato agli Abbonati de In Pomeriggi Musicali 24,50 € (+ prevendita)
Biglietto speciale Concerto + film: 8,00 € (+ prevendita) in vendita solo presso biglietteria di Palazzo Reale la sera del concerto

Biglietteria Teatro Dal Verme 
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano 
Tel. 02 87.905.201
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
Biglietteria on-line: www.ticketone.it

Biglietteria Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12 – 20121 Milano 
Attiva nelle sere di concerto dalle ore 19.30

INFORMAZIONI:I Pomeriggi Musicali
Tel. 02/87.905 www.ipomeriggi.it 

2014_07_23 Letture in piazzetta a Novara dedicate a Guido Cantelli famoso direttore d'orchestra

Una sera d’estate in ricordo di CantelliNelle“Letture in piazzetta” la musica del direttore d’orchestra della Scala

Mercoledì 23 luglio 2014 alle ore 21,15 nella piazzetta dell’Archivio di Stato di Novara nuovo appuntamento dell’Estate Novarese per presentare il libro sulla storia di Guido Cantelli, il direttore d’orchestra entrato nel mito, primo volume della serie “Novaresi nella storia”

Mario GiardaGuido Cantelli. Il direttore d’orchestra entrato nel mito,
Interlinea
pp. 48, euro 5, isbn 978-88-8212-933-0


Il 24 novembre 1956 moriva, in una sciagura aerea a Orly, Guido Cantelli, il giovane musicista novarese che da una settimana appena era stato nominato direttore stabile dell’orchestra del Teatro alla Scala: il direttore d’orchestra viene ricordato mercoledì 23 luglio 2014 nella piazzetta dell’Archivio di Stato di Novara, in corso Cavallotti, nella seconda delle “Letture in piazzetta” dell’Estate Novarese del Comune. All’incontro saranno presenti Alberto Viarengo, del Centro studi Cantelli del Conservatorio di Novara, e Mario Giarda autore del volumetto biografico Guido Cantelli. Il direttore d’orchestra entrato nel mito, edito da Interlinea e primo della serie “Novaresi nella storia” che dedica monografie a Sandro Bermani, la Marchesa Colombi, Giuseppe Prina e altri grandi personaggi storici legati al territorio novarese. L’incontro, corredato da musica e proiezioni, è organizzato in collaborazione con l’Hostaria I 2 Ladroni che offre degustazioni a tema (per prenotazioni: 0321 624581).
In Guido Cantelli. Il direttore d’orchestra entrato nel mito Mario Giarda racconta come quella nota piovosa di novembre del ’56 Novara, Milano e il mondo intero perdevano il successore di Toscanini e De Sabata e, insieme, il maestro «dei tempi nuovi» (come lo definì Massimo Mila, forse il maggiore musicologo italiano), osannato in vita nei teatri d’Europa e d’America e considerato oggi dalla critica uno dei direttori più significativi del Novecento. Quando morì, Cantelli aveva solo trentasei anni e ancora tanta strada, tanti concerti, tanti successi davanti a sé. Sappiamo bene che la storia non si fa con i se e con i ma, per cui è ozioso domandarsi che cosa sarebbe diventato se fosse vissuto più a lungo, come per esempio i quasi coetanei Bernstein, Giulini, Sawallish o lo stesso Karajan, che era di una dozzina d’anni più anziano. Ugualmente, però, è difficile scrollarsi di dosso una sensazione di ingiustizia e di amarezza per quella bacchetta spezzata così brutalmente…

Mario Giarda, giornalista, ha lavorato al “Corriere di Novara”, alla “Gazzetta del Popolo” e al “Corriere della Sera”, dove è stato vice caporedattore, responsabile della redazione Grande Milano. Oltre alla tesi di laurea in storia contemporanea, ha pubblicato testi di argomento sociale, storico e artistico. A Guido Cantelli ha già dedicato due volumi, in collaborazione con il maestro Folco Perrino e con il critico musicale Paolo Bertoli. Ha tenuto lezioni e corsi di giornalismo all’Università Statale di Milano, al liceo classico Carlo Alberto di Novara, all’Accademia di belle arti europea di Novara, alla Casa della cultura di Monza e Brianza.

“LETTURE IN PIAZZETTA”: GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Mercoledì 16 luglio 2014_07_16, ore 21,15, piazzetta dell’Archivio di Stato
Presentazione del libro Il falsario sognatore. Un bohémien di provincia con l’autore Benito Mazzi e la partecipazione straordinaria dell’artista-protagonista Pierre Benson Bruss che espone i suoi falsi d’autore

Mercoledì 30 luglio 2014_07_30, ore 21,15, piazzetta dell’Archivio di Stato
Presentazione  della nuova edizione del classico La coltivazione del riso di Gian Battista Spolverini (Interlinea), con Mario Tuccillo dell’Accademia Italiana della Cucina.

2014_07_19 Bimbi all'opera alla scoperta di Barbiere di Siviglia

Sabato 19 luglio 2014, ore 11
Museo degli Strumenti Musicali
del Castello Sforzesco di Milano
Museo degli Strumenti Musicali
Bimbi all'OPERA!
il Barbiere di Siviglia
Erika Renai, attrice interprete
Matteo Galli, pianoforte
giocando alla scoperta dell'opera lirica

il Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano prosegue il percorso di appuntamenti estivi con un laboratorio didattico musicale dedicato alla scoperta dell'opera lirica di tradizione. Si tratta di un momento didattico espressamente dedicato alle famiglie con bambini dove l'incontro (forse il primo) con il melodramma e il teatro musicale in generale avviene in un clima estremamente divertente e leggero. Protagonista del nuovo appuntamento di Bimbi all'OPERA! è il celebre Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. Seguendo uno stile collaudato, l'opera viene presentata ai più piccoli,alternando narrazione musicale e laboratorialità vera e propria in un clima di pieno coinvolgimento. Non aspettatevi una piccola riduzione dell'opera lirica da seguire passivamente e con attenzione ma state pronti a diventare protagonisti attivi.
consigliato alle famiglie con bambini
dai 5/6 anni in poi
Durata prevista circa un'ora
info e prenotazioni e costi
L'appuntamento si tiene nelle sala della Balla Museo degli Strumenti Musicali del Castello Punto ritrovo e accoglienza del pubblico presso la biglietteria del Castello
prenotazione obbligatoria
tel 02 3966 3547
342 8884730
info@levocidellacitta.it

bambino accompagnato
(1 bambino + 1 accompagnatore)
€ 7,00 (+3 euro d'ingresso al Museo solo per l'adulto)

adulto singolo
€ 7,00 (+3 euro d'ingresso al Museo)

i gruppi con caratteristiche particolari o superiori alle 10 unità
possono usufruire di un costo convenzionato  
www.levocidellacitta.it
Tel. (+39) 02 3910 4149
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2014_07_15 MAM Milano Arte Musica apre con un concerto sul tema del Salve Regina che sarà anche quello del concerto che chiuderà la rassegna.

a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Martedì 15 luglio 2014_07_15, ore 20.30
Basilica di Santa Maria della Passione
Via Conservatorio 16, Milano
Salve Regina
Musiche di Händel, Vivaldi, Pergolesi
Biglietti posto unico 10 euro
Programma
Giovanni Lorenzo Gregori  (1663-1745)Concerto Grosso n.2 in re
Antonio Vivaldi (1678-1741) Salve Regina RV 617
Georg Friedrich Händel (1685-1759) Concerto Grosso Op.VI n. 10
Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736) Salve Regina
Johann Adolf Hasse (1699-1783) Salve Regina
Francesco Geminiani (1687-1762) Concerto grosso op. 3 n. 3 in mi minore
A. Vivaldi  Mottetto “Vos aurae per montes”
In collaborazione con ViviMilano – Corriere della Sera. 

Dopo il successo straordinario delle prime sette edizioni, l’Associazione Culturale La Cappella Musicale e il Comune di Milano (Assessorato alla Cultura e Assessorato al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale, Servizi Civici), con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il sostegno della Fondazione Cariplo, della Banca Popolare di Milano, di A2A SpA e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia e la collaborazione tecnica del Corriere della Sera, di Radio Classica e di MilanoCard, presentano l’ottava edizione del ciclo Milano Arte Musica, l’importante iniziativa di musica antica che offre all’estate milanese il maggiore ciclo italiano di questo genere, con ben 17 date, 23 programmi musicali e 31 spettacoli, che si svolgeranno in 10 diverse sedi.
L’apertura della rassegna è costituita da un appuntamento nella splendida Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16), martedì 15 luglio (ore 20.30), affidato ad artisti più volte nostri graditi ospiti, la prestigiosa Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone con il soprano inglese Carolyn Sampson. Alle “Salve Regina” vocali di Vivaldi, Hasse e Pergolesi saranno affiancati concerti grossi di Händel, Geminiani, Gregori e il mottetto “Vos aurae per montes” sempre di Vivaldi.
La «Salve Regina» è, tra le antifone mariane che concludono la preghiera giornaliera dell’Ufficio Divino, quella che registra più composizioni, sia vocali, sia puramente strumentali (organo) nella storia della musica fin dal Rinascimento. Il testo esprime diversi “affetti”: dalla tenera confidenza, alla fiducia nell’esperienza del dolore “in questa valle di lacrime”, alla speranza nella misericordia del Figlio. Per questo molte composizioni organistiche del Cinquecento e del Seicento sono divise in più sezioni, spesso impostate su un cantus firmus derivato dalla melodia gregoriana. Nello stesso periodo le composizioni vocali assumono la forma del mottetto in più parti con cambiamenti di tempo per esprimere i diversi “affetti”. In più sezioni, per esprimere i vari contenuti del testo sono anche le tre composizioni in programma, tutte della prima metà del Settecento, e di autori tutti eccellenti operisti. La forma adottata è quella dell’aria per voce sola e strumenti, in parte ispirata alla tradizione dell’Oratorio seicentesco, in parte non insensibile alle tecniche espressive dell’aria operistica nella quale erano maestri. Di A. Vivaldi conosciamo tre composizioni (RV 616, 617, 618) due delle quali con due cori strumentali secondo la pratica antifonica veneziana. Di G. B. Pergolesi sono pervenute due versioni, ambedue in tonalità minori, di un’espressività dolente ma serena e fiduciosa, non drammatica.
J. A. Hasse venne più volte in Italia e fissò la sua dimora a Venezia per l’ultimo decennio di una vita lunga (1699-1783) e di sterminata produttività musicale in ogni campo. Ci ha lasciato ben dieci composizioni per voce e orchestra e due per coro e orchestra.
Alternati con le Salve Regina, sorta di concerti con la voce al posto dello strumento solista, tre “Concerti Grossi” che si distinguono dai concerti solistici per la tecnica dei cori battenti (alternanza tutti-soli). Il termine appare per la prima volta in una stampa musicale proprio nell’opera del lucchese G. L. Gregori nel 1689. Anche il Concerto Grosso è strettamente legato al mondo dell’opera teatrale: la sua forma trae ispirazione dalla sinfonia d’opera.

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176          e-mail lacappellamusicale@libero.it
twitter @lacappellamusic

Il concerto di martedì 15 luglio è in collaborazione con Milano Summer School.
Direzione Artistica: Maurizio Salerno
Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Federica Mazzetti, Emmanuela Cossu, Vincenzo Vitale

2014_07_31 MAM Milano arte Musica presenta il mondo di Bach con i due fratelli Ghielmi, viola e cembalo

a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Giovedì 31 luglio 2014 ore 18.30 e ore 20.30
Chiesa di San Bernardino alle Monache Via Lanzone 13
Bach Padre e Bach Figlio
Musiche di J. S. Bach e C. Ph .E. Bach
Vittorio Ghielmi, viola da gamba
Lorenzo Ghielmi, cembalo/fortepiano
Biglietti posto unico 10 euro
Programma I ore 18.30

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Sonata in sol minore BWV 1029
Vivace - Adagio - Allegro

Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788)
Sonata per viola da gamba e fortepiano in sol minore Wq 88
Allegro moderato - Larghetto - Allegro assai
Solo a viola da gamba e basso in do maggiore Wq 136
Andante - Allegro - Arioso

Programma II ore 20.30
J. S. Bach
Sonata in sol maggiore BWV 1027
Adagio - Allegro - Andante - Allegro
Sonata in re maggiore BWV 1028
Adagio - Allegro - Andante - Allegro
Praeludium & Fuga à 3 in sol maggiore BWV 902

C. Ph. E. Bach
Sonata in re Wq 65/24 
Adagio - Andante - Andantino - Adagio - Alla breve

Lorenzo Ghielmi: fortepiano, copia da Gottfried Silbermann (1749)

Il festival di Milano Arte Musica continua giovedì 31 luglio alle ore 18.30 e alle ore 20.30, con il doppio concerto che dà inizio a una “mini-serie” dedicata alla famiglia Bach, in occasione del tricentenario della nascita di Carl Philipp Emanuel Bach.Nella tranquilla chiesa di San Bernardino alle Monache (via Lanzone 13) Vittorio Ghielmi (viola da gamba) e Lorenzo Ghielmi (fortepiano, uno splendido strumento, copia da un originale di Gottfried Silbermann del 1749) propongono le opere composte da Johann Sebastian Bach e Carl Philipp Emanuel Bach per questi due strumenti, in due distinti concerti: alle 18.30 il primo programma, alle 20.30 il secondo programma.
I fratelli Ghielmi sono entrambi riconosciuti come interpreti di prima grandezza a livello nazionale e internazionale.
Le tre sonate per cembalo e viola da gamba di J. S. Bach, pur note con numeri di catalogo consecutivi e composte nello stesso periodo di Köthen (1717-1723) per la presenza nella cappella di corte di un gambista di grande qualità come C. F. Abel e per il fatto che lo stesso principe Leopold fosse un dilettante di alta classe, non costituiscono tuttavia un corpus organico. La prima è una versione adattata al duo cembalo - viola da gamba di una sonata per due flauti e basso continuo (la parte del primo flauto è affidata alla mano destra del cembalista); c’è chi ritiene che anche le altre due possano derivare da opere di diverso organico: processo frequente nella produzione di J. S. Bach che però sapeva dare sempre una nuova unità formale e una forte idiomaticità strumentale. I due strumenti sono trattati con un accentuato rapporto concertante, a tratti con prevalenza del cembalo. La struttura formale accomuna le prime due sonate in quattro movimenti secondo lo schema delle sonate da chiesa, con i tempi lenti di limitata ampiezza; la terza è in tre movimenti secondo lo schema del concerto, con l’adagio al centro in forma bipartita. J. S. Bach tratta la viola da gamba come strumento dalla fluida e intensa cantabilità non solo negli adagi ma anche nei tempi allegri. A questo meraviglioso strumento affida il compito di dialogare con la voce per sostenere una forte emozione in alcune arie delle cantate e delle passioni; basti ricordare per tutte l’aria “Es ist vollbracht!” della Johannes-Passion.
La ricorrenza del terzo centenario della nascita del più celebre dei figli di J. S. Bach è l’occasione buona per accostare alle musiche del padre quelle del figlio Carl Philipp Emanuel e verificare nel confronto la forte evoluzione stilistica ad una sola generazione di distanza, ma nello stesso tempo il solido fondamento contrappuntistico e formale assorbito nella formazione ed espresso nella produzione propria. C. Ph. Emanuel ci teneva a dire di aver avuto un unico maestro, il padre Johann Sebastian. Le composizioni in programma sono tutte del periodo berlinese (1738-1768) dove completò la sua formazione aprendosi alle nuove tendenze, un misto di Empfindsamkeit e di Sturm und Drang, ma dove non poté realizzare i suoi sogni di attività musicali. Vi riuscì ad Amburgo nell’ultimo ventennio di vita.
Le due sonate per viola da gamba e tastiera testimoniano le due facce della sua esperienza musicale: curiosamente la composizione più tarda (Wq 88, 1759) è più legata al severo stile concertato tra i due strumenti, mentre la sonata più giovanile (Wq 136, 1745) è aperta a novità formale nella disposizione dei tempi (Andante, Allegro, Arioso) e nei primi due movimenti lascia prevalere la viola da gamba, usando lo stile concertato solo nell’Arioso.

Il misto di Empfindsamkeit e di Sturm und Drang è evidente nella sonata Wq 65/24 (1749) con armonie cangianti e ritmi energici.

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 11.45.

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176          e-mail lacappellamusicale@libero.it

2014_07_29 MAM Milano Arte Musica alla Passione con i due organi in concerto

MAM Milano Arte Musica VIII edizione
a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014Martedì 29 luglio 2014_07_29 ore 20.30Basilica di Santa Maria della Passione Via Conservatorio 16Concerto a due organiMusiche di Gabrieli, Pasquini, Sweelinck
Luigi Ferdinando Tagliavini, organo
LiuweTamminga, organo

Programma:
Giovanni Gabrieli (1557-1612) Canzon primi toni a 8 (1608), intavolata */**
Marc’Antonio Cavazzoni (1485-1569 circa)Ricercata (ms. Castell’Arquato) * Canzona “Plus ne regrets” (1523), da Josquin des Prez *
Jan Pieterszoon Sweelinck (1562-1621) More Palatino, 4 variazioni **Toccata in la **
Dirk Janszoon Sweelinck (1591-1652)Daphne, 3 variazioni (ms. c. 1660) **
G. Gabrieli Canzon sol sol la sol fa mi a 8 (1608), intavolata */**
* L. F. Tagliavini, organo in cornu Evangelii
** L. Tamminga, organo in cornu Epistolae
*****
José Barrera (1729-1788)Verso de dos órganos in sol maggiore (1783) */**
Giovanni Gabrieli  (1557-1612)
Canzon francese del duodecimo tono (ms. Torino) *
Canzon del duodecimo tono (ms. Torino) *
Mottetto Jubilate Deo a 8 (ms. Torino) *
Bernardo Pasquini (1637-1710)
Toccata in re (ms. Londra) **
Tastata in re (ms. Berlino) **
Pastorale in sol (ms. Bologna) **
Sonata in do (da G. Arresti, 18 Sonate di varii autori, c. 1690) **
Francisco Olivares (1778-1854)Verso de 8° tono para dos órganos (1807) */*
* L. Tamminga, organo in cornu Evangelii
** L. F. Tagliavini, organo in cornu Epistolae

Ancora presso la Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16) si terrà la quarta serata di questa edizione di Milano Arte Musica, martedì 29 luglio alle ore 20.30. Gli organisti bolognesi Luigi Ferdinando Tagliavini e Liuwe Tamminga eseguiranno brani di Giovanni Gabrieli, Marc’Antonio Cavazzoni, Jan Pieterszoon Sweelinck, José Barrera, Bernardo Pasquini, Francisco Olivares agli organi gemelli (Mascioni 1985 e 2001) della Basilica. Titolari degli organi storici della Basilica di S. Petronio a Bologna, questi due interpreti sono ritenuti tra i massimi esperti di musica organistica nel mondo; in particolare Luigi Ferdinando Tagliavini è stato, insieme a Gustav Leonhardt, uno dei pionieri della prassi esecutiva organistica a livello internazionale. 
La presenza di due cantorie a fronte in alcune grandi chiese è legata, fin dal Rinascimento, alla prassi policorale, prima suggerita dall’esigenza dei grandi ambienti e poi sviluppata lungo i secoli in forza del fascino sonoro che si sperimentava. La presenza di organi sulle cantorie permetteva un’efficace concertazione con le voci e gli strumenti, ma anche il puro dialogo tra i due organi o intavolando musiche policorali, vocali o strumentali, o con musiche appositamente concepite per due organi. Celebri furono i due organi della seconda metà del Quattrocento, non sopravvissuti, della Basilica di S. Marco a Venezia, e quelli felicemente restituiti nel 1982 all’uso liturgico e concertistico nella Basilica di S. Petronio a Bologna. Tra i tanti casi si possono citare i due organi rinascimentali sulle cantorie del Donatello e di Luca Della Robbia nel Duomo di Firenze, sui quali suonava i suoi concerti per due organi Francesco Feroci fino alla metà del Settecento; gli organi seicenteschi nella chiesa del Gesù a Roma dove ancora all’inizio dell’Ottocento era vivo il concerto dei tre organi la notte di S. Silvestro.
Nella seconda parte del programma odierno si possono gustare due composizioni del ricco repertorio spagnolo destinato alle numerose coppie di organi delle grandi cattedrali, tradizione che ha attraversato l’oceano giungendo fino alla costruzione degli organi gemelli della cattedrale di Città del Messico (Joseph Nassarre, 1734-1736), recentemente restaurati.
Il repertorio solistico in programma illustra tre scuole storiche: la veneziana con Giovanni Gabrieli e Marco Antonio Cavazzoni (formatosi a Bologna, ma attivo a Venezia), la fiamminga con J. P. Sweelinck e la romana con Bernardo Pasquini. Una panoramica delle varie forme musicali del repertorio organistico: dall’intavolatura di musiche vocali allo stile imitativo della canzone, alle variazioni, alla libera fantasia d’improvvisazione della toccata. 
Biglietti posto unico 10 euro
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
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2014_07_27 MAM Milano Arte e Musica inseriti nella funzione liturgica con Ambrogio e Gregorio: una giornata con il canto proprio della Chiesa

a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Domenica 27 luglio 2014_07_27
ore 9.00, ore 11.00 (S. Messa), ore 15.00, e ore 18.00
Basilica di Santa Maria della Passione Via Conservatorio 16 
Ambrogio e Gregorio: una giornata 
con il canto proprio della Chiesa
Concerti e Messa
ingresso libero

Considerato l’entusiasmante successo della giornata organistica proposta nella scorsa edizione nelle sei chiese del circuito Cantantibus Organis, domenica 27 luglio alle ore 9, alle 11 (S. Messa), alle 15 e alle 18 il festival di Milano Arte Musica continua presso la Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16) con la proposta di un’intera giornata dedicata ai gioielli del canto gregoriano e ambrosiano, in rapporto ai pilastri della fede e della liturgia cattolica, attraverso 3 momenti concertistici e uno liturgico – tutti ad ingresso libero – affidati ai Cantori Gregoriani diretti da Fulvio Rampi. Si inizia alle ore 9 con “Mater Domini: La Figura di Maria nel Canto Gregoriano”, proseguendo alle 11 con la Messa in rito e canto ambrosiano, alle 15.00 con “Et incarnatus est: con Agostino e il canto gregoriano nel mistero di Cristo”, per terminare alle 18 con “Credo: il canto gregoriano testimone della Fede”.

Mater Domini 
Sin dagli inizi della Chiesa Maria è stata al centro dell’attenzione dei credenti: a lei guardavano i discepoli del Signore, smarriti dopo l’ora delle tenebre del Calvario e storditi dalla luce sfolgorante della Pasqua di Risurrezione; a lei hanno fatto riferimento i convertiti dall’ebraismo che vedevano concretarsi nella storia non solo il Messia, ma anche la figlia di Sion; lei pregavano le comunità alessandrine quale vera Madre di Dio annunciata ai padri dell’antico Egitto nella figura di Iside.
Tutta la cultura della tarda antichità cristiana canta la gloria di Maria concentrando in essa speranze e sogni, ricuperando nostalgie e promesse, in un intreccio non sempre chiaro tra proposizioni teologiche ortodosse e immagini evocate dal paganesimo e dalla superstizione, accavallando talora strati eterogenei che, al di là della loro pertinenza e oggettività, rivelano comunque un appassionato entusiasmo e un caloroso amore filiale per colei che la Chiesa riconosce essere sua Madre.
In questo clima è ben comprensibile il fiorire esuberante della letteratura mariale, soprattutto in campo poetico e musicale. Tipico è l’inno “Ave, maris stella” – un tempo attribuito a Venanzio Fortunato – con il suo travolgente susseguirsi di immagini evocative che ricordano i pericoli della vita, ma aprono il cuore alla certezza che in Maria, nell’accogliere l’ave dell’angelo, si è capovolto il destino umano gravemente ipotecato da Eva. Non fa poi meraviglia affrontare in questo stesso programma varie pagine del salmo 44 (45) con la sua riflessione sulla salvezza e la tematica esplicitamente femminile. Ben cinque brani sono altrettante variazioni teologiche e musicali sulla funzione corredentrice di Maria, attenta uditrice della Parola che in lei prende vita e opera costantemente impregnandola di una bellezza che ovunque diffonde un nuovo senso dell’esistenza umana.
Quanto di originale una sola e identica Parola salmica possa suscitare a ogni rilettura lo mostrano le due versioni dello stesso testo (“Diffusa est gratia”) utilizzato ora come semplice antifona di comunione, ora come responsorio offertoriale in cui l’ampiezza del vocalizzo su “saeculum speculi” sembra voler dilatare lo spazio storico e immergere i benedetti da Dio - con a capo Maria - nell’eternità del Creatore. É già un anticipo della prospettiva escatologica cantata dal visionario dell’Apocalisse di cui si possono ascoltare alcune affermazioni particolarmente incisive nella successiva lectio.
Destino di piena contrarietà, quello di Maria di Nazareth, che segue da vicino quello del Figlio senza ritirarsi dalla prova della Croce. Ed è il destino della Chiesa gioiosa e sofferente insieme che si riflette, ad esempio, nelle due sequenze “Ave mundi spes Maria” e la più nota “Stabat mater dolorosa” che accompagna ancora oggi le pie meditazioni della via Crucis. E nel mondo più vasto della devozione popolare da sempre è riconosciuta piena cittadinanza agli ultimi due canti mariani, le antifone “Alma redemptoris mater” e “Salve regina”, che da secoli concludono ogni giorno la preghiera liturgica della Chiesa al termine della compieta.

Et incarnatus est 
La Chiesa, da sempre, è custode e interprete della Sacra Scrittura. Il mistero dell’Incarnazione è al centro della sua riflessione e al cuore della sua fede. Il canto gregoriano racconta questa fede e si radica nella tradizione esegetica dei sacri testi formatasi in ambito patristico. Il “suono” del canto gregoriano ripete il “senso” che la Chiesa ha inteso assegnare a quei testi, proclamati nella Santa Liturgia con stili e forme diverse ma con uguale solennità e nobile arte retorica. L’accostamento del canto gregoriano ai testi di S. Agostino appare dunque tanto appropriato quanto necessario e illuminante per cogliere in pienezza la più autentica matrice di un repertorio liturgico-musicale che la Chiesa ha fatto proprio e che la cultura musicale europea ha posto a fondamento di un percorso secolare ben connotato.

Credo 

Con la Lettera apostolica Porta fidei dell’11 ottobre 2011, il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto un Anno della fede, con inizio l’11 ottobre 2012 e con termine il 24 novembre 2013, Solennità di Cristo Re. L’inizio dell’Anno della fede coincide con il ricordo di due grandi eventi che hanno segnato il volto della Chiesa ai nostri giorni: il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962) e il ventesimo anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (11 ottobre 1992). Il presente programma traccia un itinerario nel segno del canto gregoriano articolandosi in sei punti, ciascuno dei quali identifica simbolicamente le tappe salienti del cammino di fede trasmesso dalla dottrina della Chiesa Cattolica. Partendo dalla fede trinitaria, si procede fondando il percorso sulla fede della Vergine Maria, per poi raccontare, attraversando il dubbio di Tommaso, la fede degli uomini (episodio evangelico della guarigione del cieco nato) e la fede dell’apostolo Pietro, sul quale si fonda la fede dell’intera comunità ecclesiale. É infatti la Chiesa che nel canto del Credo - a conclusione del programma - proclama oggi con gioia la fede nel suo Signore.

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
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2014_07_22 MAM Milano Arte Musica si sposta a Santa Maria delle Grazie per il concerto dello Stile Antico

a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Martedì 22 luglio 2014_07_22, ore 20.30
Basilica di Santa Maria delle Grazie
Piazza Santa Maria delle Grazie 
O Radiant Dawn
Musiche di Byrd e MacMillan 
In collaborazione con ViviMilano – Corriere della Sera.
Programma
William Byrd (c.1540-1623) Exsurge Domine 
James MacMillan (1959) O Radiant Dawn 
W. Byrd Rorate caeli desuper 
W. Byrd Pascha nostrum immolatus est 
J. MacMillian Pascha nostrum immolatus est 
J. MacMillan Ave maris stella 
W. Byrd Infelix ego 
***** 
W. Byrd Haec dies a 6 
W. Byrd Factus est repente
J. MacMillan Factus est repente 
J. MacMillan St Patrick’s Magnificat 
W. Byrd Nunc dimittis 
W. Byrd O lux beata Trinitas 
J. MacMillan Benedicimus Deum coeli 
W. Byrd Laudibus in sanctis


L’ottava edizione di Milano Arte Musica si sposta, per il secondo appuntamento martedì 22 luglio alle ore 20.30, in una sede nuova, la magnifica Basilica di Santa Maria delle Grazie (piazza S. Maria delle Grazie). Tornano, ancora una volta graditissimi ospiti della nostra rassegna, i giovani cantori di Stile Antico, reduci da crescenti successi internazionali a cinque anni di distanza dal loro debutto qui nel 2009. L’ensemble vocale inglese propone O Radiant Dawn, un raffinato programma che accosta brani destinati alla liturgia cattolica da due ferventi fedeli inglesi a distanza di più di quattrocento anni, William Byrd e il contemporaneo James MacMillan.
James MacMillan ha in passato riconosciuto di avere un particolare debito nei confronti delle sue esperienze formative nello studio e nel canto del contrappunto del XVI secolo. Va detto che, almeno nella sfera della musica sacra, pochi accostamenti fra compositori rinascimentali e contemporanei appaiono interessanti e pieni di potenzialità quanto quello tra MacMillan e il grande maestro inglese William Byrd (c.1540-1623), due uomini tra i quali si possono individuare interessanti paralleli a diversi livelli. 
Il più ovvio è quello della comune fede cattolica, mantenuta con forza di fronte alla cultura prevalente a loro contemporanea. Per quanto riguarda Byrd, la sua appartenenza alla comunità cattolica (perseguitata durante il regno di Elisabetta I e poi di Giacomo I) era ben nota: fu apprezzato abbastanza da salvare la pelle, ma un buon numero dei principali esponenti cattolici con i quali si accompagnava non furono così fortunati.
Come Byrd, anche James MacMillan non ha fatto segreto delle proprie convinzioni cattoliche, dedicando una notevole parte delle proprie energie compositive alla scrittura di musica per la liturgia della sua parrocchia, St. Columba. Nonostante, almeno nella sua nazione, alla chiesa cattolica sia stata recentemente risparmiata la persecuzione dell’epoca di Byrd, ci sono sicuramente degli interessanti parallelismi tra la sorprendente vena anti soprannaturalistica dei riformatori del XVI secolo (sempre sospettosi del minimo sospiro di “superstizioni papiste”) e l’aggressivo naturalismo che pervade molto del linguaggio odierno. Questa tendenza è stata riconosciuta dallo stesso MacMillan, che ha denunciato apertamente – e a volte anche polemicamente – il “fondamentalismo secolare” che pervade la cultura contemporanea.
A parte gli argomenti religiosi, comune all’opera di entrambi i compositori è la sensibilità verso la tradizione musicale e il suo ruolo nella musica liturgica. Per Byrd, la tradizione secolare del canto gregoriano era quella nella quale era stato allevato, e la sua musica resta imbevuta di questo linguaggio melodico. Allo stesso tempo, però, troviamo nella sua opera un costante omaggio a un intero secolo d’idee e tecniche musicali, apprese sia dalla musica inglese sia da quella continentale, di stile protestante come pre-riformista, tutte filtrate dalla sua immaginazione in un linguaggio caratteristico e singolare. Senza rischiare di cadere in un eccessivo anacronismo, osservazioni simili possono essere fatte a proposito della musica di MacMillan, che ha saputo accogliere, in una maniera che si può definire unica, una gamma d’influenze molto più varia rispetto a quella del modernismo nel quale è stato formato. Come per Byrd, il canto gregoriano è il filone base, spesso intrecciato con elementi “celtici” provenienti dalle tradizioni religiose e popolari della sua Scozia.
Quattro dei mottetti di Byrd oggi eseguiti vengono dai Gradualia, un’ampia collezione in due volumi pubblicata nel 1605/7, che fornisce musica per il Proprio della Messa per tutto l’anno. Qui Byrd si distacca dal suo stile espansivo e spesso virtuosistico per un linguaggio più concentrato, nel quale la concisione e la chiarezza sono gli elementi comuni. La relazione tra testo e musica è sempre dominante nelle opere di questo compositore, che sia attraverso la trasparente, semplice e ritmica interpretazione di “sinceritatis et veritatis”, culminante in un passaggio di onesta omofonia in Pascha nostrum, oppure nell’emozionante corsa di scale discendenti che raffigura la discesa dello Spirito Santo sotto forma di vento e fiamme in Factus est repente. Motivi ascendenti e discendenti sono in gioco anche in Rorate caeli: l’invocazione iniziale è inviata verso i cieli su una scala ascendente, mentre nella risposta la giustizia si riversa dall’alto verso il basso. L’atmosfera nel suo Nunc dimittis inizia, di contro, con un’assorta immobilità, anche se – ancora una volta – le scale ascendenti e discendenti appaiono in un’estatica gamma contrappuntistica dalla parola “lumen” sopra una triade discendente verso il basso, come se l’intero schieramento dei toni musicali fosse “illuminato”. 
I rimanenti brani di Byrd fanno riferimento a periodi precedenti della sua carriera. L’inno O lux beata Trinitas proviene dalla collezione pubblicata con Thomas Tallis nel 1575 e presenta una sorta di “dimostrazione di forza” musicale: l’ultimo verso è un canone a tre voci con un’imitazione strettamente intessuta nelle altre tre voci. I restanti mottetti provengono dalle Cantiones Sacrae del 1591, il secondo di due volumi contenenti composizioni drammatiche e a volte virtuosistiche, su testi con frequenti connotazioni sovversivamente cattoliche. Exsurge Domine è assai poco indiretto nel suo potenziale riferimento alla condizione dei cattolici intorno al 1580, e il trattamento magistrale di Byrd del motivo, dell’armonia e della tessitura è ancora più vivido nel ritorno dell’Exsurge di apertura, ma con il salto iniziale che arriva anche più in alto con il sommarsi delle voci: una frase del tenore inizia addirittura con un salto di nona minore ascendente! 
L’ampio mottetto in tre parti Infelix ego presenta un testo di Girolamo Savonarola, frate e predicatore fiorentino della fine del ‘400 che aveva sofferto per le proprie convinzioni, avendo predicato contro la corruzione nella Chiesa. Ritrattò alcune delle proprie rivendicazioni sotto tortura, dopo la quale compose la sua meditazione penitenziale sul Salmo 51, dalla quale Byrd prende il testo. Per struttura e obiettivo la composizione di Byrd sembra richiamare la musica inglese della generazione di Savonarola, ma la sua potenza emozionale è interamente moderna, ricorrendo a una vasta gamma di tecniche armoniche, di tessitura e di temi per apportare vividezza emotiva al testo. Per contrasto, Haec dies e Laudibus in sanctis presentano un aspetto più gioioso e sono di stile più madrigalistico. Il primo ha un testo da un salmo liturgicamente associato alla Pasqua, mentre il secondo è una parafrasi poetica del Salmo 150.
Anche se non hanno (ancora!) raggiunto l’ampiezza dei Gradualia di Byrd, i mottetti di Strathclyde di MacMillan hanno un punto di partenza simile, perché composizioni su testi liturgici, e sono di proporzioni simili a quelli di Byrd.
Come in Byrd, il Factus est repente di MacMillan evoca il dramma della Pentecoste, anche se – a differenza del suo predecessore – questo compositore lo basa direttamente sul gregoriano, posto sui bordoni e sui floridi abbellimenti “celtici” che tanto frequentemente fanno parte del suo stile. Di uguale intensità è Pascha nostrum, le cui armonie cromatiche basate su segmenti di una scala ottatonica suggeriscono un senso di devozione estatica. Meno virtuosistico, ma ugualmente stupefacente, Benedicimus Deum caeli è essenzialmente una gioiosa armonizzazione del gregoriano con una vibrante sonorità, mentre O Radiant Dawn propone una traduzione inglese dell’antifona per il 21 dicembre in un modo semplice ma coinvolgente. Il gregoriano appare ancora la principale ispirazione nel Magnificat. Qui l’iniziale melodia del canto è presentata da un tenore solo, prima di essere sottoposta a una successione di variazioni che comprendono una vasta gamma di trasformazioni motiviche. Le variazioni aderiscono ai versi del testo, conferendogli un sentimento liturgico, ma ci sono anche alcuni passaggi sottilmente descrittivi, come l’evocazione della musica medievale nel falso bordone che dà inizio al verso “sicut locutus”. In contrasto, la presentazione dell’inno vespertino Ave maris stella mantiene una linea di semplice e pura bellezza fino all’Amen, quando la linea del soprano si alza fino a volare.

Biglietti 22 luglio posto unico 10 euro
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto 
Sede del concerto 
Basilica di Santa Maria delle GraziePiazza Santa Maria delle Grazie 
MM Cadorna, tram 1, 16, 27, bus 50, 58
Per informazioni: 
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176 e-mail lacappellamusicale@libero.it
twitter @lacappellamusic 
Il concerto di martedì 22 luglio è in collaborazione con Milano Summer School.
Direzione Artistica: Maurizio Salerno
Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Federica Mazzetti, Emmanuela Cossu, Vincenzo Vitale

2014_08_04 MAM Gabriele Cassone alla tromba con il Pian&Forte Ensemble a Santa Maria della Passione

a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014

Lunedì 4 agosto 2014_08_04 ore 20.30Basilica di Santa Maria della Passione Via Conservatorio 16A due chori

Musiche di Charpentier, Biber, Hassler, Delalande
Ensemble Pian & Forte, 5 trombe e timpani
Antonio Frigé, organo
Programma
Marc-Antoine Charpentier (1634-1704) Preludio al Te Deum
Cesare Bendinelli (1542-1617) Sonata
Girolamo Fantini(1602-?) Prima e Seconda Imperiale
Girolamo Frescobaldi (1583-1643) Toccata VII (Fondo Giordano)
Girolamo Fantin Sonata detta dell’Adimari- Sonata detta l’Arnona
Andrea Gabrieli (c.1533-1585) Canzon ariosa
Andrea Falconieri (1585-1656) Batalla per tromba e organo
G. Frescobaldi Toccata per l’elevazione (Messa degli Apostoli)
Heinrich Ignaz Franz von Biber (1644-1704) Quattro Duetti in eco
Hans Leo Hassler (1564-1612) Gloria in excelsis Deo (Et in terra pax, Domine Deus, Cum Sancto Spiritu)
François-André Danican Philidor (1726-1795) 5 Arie per trombe, timpani e organo

Michel Richard Delalande (1656-1726) Concert des Trompettes 

Per la prima data di agosto, lunedì 4 alle ore 20.30, Milano Arte Musica torna in Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16) per un repertorio che trova in questa sede la propria scenografia ideale, quello che sarà eseguito “a due chori” dall’ensemble Pian&Forte (5 trombe e timpani) guidato dalla splendida tromba di Gabriele Cassone (sicuramente uno tra i più bravi trombettisti barocchi in Europa) e con Antonio Frigé all’organo, con brani di Marc Antoine Charpentier, Cesare Bendinelli, Girolamo Fantini, Girolamo Frescobaldi, Andrea Gabrieli, Andrea Falconieri, Heinrich Ignaz Franz von Biber, Hans Leo Hassler, François-André Danican Philidor, Michel Richard Delalande.

La funzione delle corti nell’Europa del Rinascimento e del Barocco è stata determinante per lo sviluppo della storia della musica. La musica sacra si è sviluppata nelle cattedrali, ma anche nelle Cappelle di corte di grandi regnanti (Versailles, Madrid, Vienna, Napoli, Firenze) o di piccoli principi (come in Germania e Italia). La musica profana per l’intrattenimento e il decoro della vita di corte era proporzionata alle possibilità economiche e alla passione per la musica dei singoli principi, talora essi stessi ottimi dilettanti. Ciò permetteva a strumentisti, cantanti e compositori di sviluppare con agio la loro arte adeguando le forme musicali alle esigenze di servizio, in una feconda interazione tra creatività e funzione sociale. Fenomeno non secondario fu anche la flessibilità fra scrittura e realizzazione sonora condizionata dalla effettiva disponibilità di musicisti e della loro abilità strumentale, che comportava una notevole libertà di concertazione. È quanto da alcuni decenni si stanno impegnando a realizzare i gruppi di strumentisti e cantanti che si dedicano alla ripresa della musica antica, che rivive attuale nella fantasia e libertà ri-creativa delle antiche partiture da parte di singoli musicisti o gruppi, senza trascurare l’attenzione a quanto le caratteristiche degli strumenti dell’epoca e le tecniche esecutive coeve possono contribuire a rivelare l’originaria ispirazione delle partiture.
Qualche notizia sui compositori meno noti in programma. I trombettisti C. Bendinelli, veronese, e G. Fantini, “trombetta maggiore” del granduca Ferdinando II de’ Medici, furono anche autori di trattati didattici sul loro strumento.
A. Falconieri, liutista napoletano, oltre che dell’importante raccolta di musiche strumentali pubblicata a Napoli nel 1650, è autore di tre raccolte di musiche vocali che gli meritarono la successione (1648) come maestro della Real Cappella di Napoli al grande G. M. Trabaci.
F. A. Danican Philidor, figlio di André l’aîné, fu uno dei migliori musicisti della celebre famiglia Danican Philidor, protagonista dello sviluppo dell’opéra comique.
M. R. Delalande, dopo Lully, fu il musicista che riuscì ad avere i pieni poteri sulla musica alla corte di Versailles, noto soprattutto per la grande produzione di Grands Motets concertants a doppio coro e strumenti ma autore anche di molta musica strumentale. Celebre e di nuovo molto eseguito oggi il Concert des Trompettes.
Il boemo H. I. Franz von Biber arrivò a ricoprire la carica di maestro di cappella a Salisburgo, noto soprattutto come virtuoso violinista; inventò numerose nuove tecniche violinistiche molto al di là della pratica italiana del tempo.
Biglietti
4 agosto                                                          posto unico 10 euro

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 11.45.
Abbonamenti: € 120. Tel. 02.76317176.
Prevendite (diritto di prevendita Euro 1,80):
Circuito Vivaticket
Call center (servizi a pagamento): Vivaticket 892.234 (from outside Italy: +39.041.2719035) e Seat Pagine Gialle 89.24.24 (attivo 24 ore su 24)
App Vivaticket Mobile per iPhone e Android
disponibile sull’app Store e su Google play
Punti vendita Vivaticket, elenco alla pagina http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[ricercaPV]
Sede del concerto
Basilica di Santa Maria della Passione
Via Conservatorio 16  MM San Babila, tram 9, 23, bus 54, 61, 94

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176          e-mail lacappellamusicale@libero.it
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Il concerto di lunedì 4 agosto è in collaborazione con Milano Summer School.Direzione Artistica: Maurizio Salerno Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Federica Mazzetti, Emmanuela Cossu, Vincenzo Vitale

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)