Gli artisti si danno appuntamento alle 8.30 in Piazza Montecitorio
Continua la mobilitazione in difesa del Fondo Unico per lo Spettacolo
di Luca Ribustini - 23/07/2009
Si susseguono senza sosta i tentativi per capire fino a che punto possa essere salvato il salvabile, fino a che punto le numerose prese di posizione di autorevoli esponenti politici - peraltro in modo bipartisan - possano scongiurare una scelta politica che taglia le gambe ad un intero settore produttivo del nostro paese. Molte le associazioni di artisti, sindacali, singoli personaggi che si stanno mobilitando in queste ore nel tentativo di far tornare sui suoi passi un governo - non tutto per la verità - che sta scegliendo il peggio: tagliare sulla cultura. Questa mattina, giovedì 23 luglio 2009, è stato convocato un "presidio spontaneo" in Piazza Montecitorio alle 8.30 dal Movimento Emergenza Cultura, Spettacolo, Lavoro, che riunisce numerose Associazioni del teatro, del cinema, della musica, della danza, della letteratura, della ricerca e dell'informazione. Il presidio avverrà in concomitanza con la votazione - prevista in mattinata - relativa al maxi emendamento che include anche i tagli al FUS.
Il Movimento Emergenza Cultura ha incontrato recentemente, su iniziativa di Walter Veltroni, il dr. Gianni Letta nonchè il Presidente della Camera Gianfranco Fini, e il Presidente del Senato Renato Schifani: tutti si sono dichiarati disponibili a recepire le argomentazioni loro sottoposte, assicurando un loro intervento presso il Presidente del Consiglio e l'on. Tremonti.
Sia Bondi che Fini hanno espresso le loro perplessità in merito alla manovra, e auspicato un sistema cultura nuovo proiettato nel mercato e disponibile a una riforma complessiva del settore.
Nel tardo pomeriggio di ieri si è aggiunta la presa di posizione della deputata PD Di Biasi che polemicamente sottolinea come "Preoccupa che il Ministro non si renda conto che le sue proposte hanno dei costi e sono irrealizzabili proprio a causa dell' operato del suo governo".
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