Mercoledì 23 settembre 2009 ore 21 - Teatro della Società, Lecco
Giovedì 24 settembre 2009 ore 17 Basilica di San Simpliciano, Milano
Giovedì 24 settembre 2009 ore 17 Basilica di San Simpliciano, Milano
Il Quartetto del violinista Salvatore Accardo e l'Estrio in un doppio appuntamento a Lecco e a Milano
Quartetto Accardo
Salvatore Accardo, violino
Laura Gorna, violino
Francesco Fiore, viola
Cecilia Radic, violoncello
Con la partecipazione di
Giuseppe Russo Rossi, viola
Franco Petracchi, contrabbasso
Salvatore Accardo, violino
Laura Gorna, violino
Francesco Fiore, viola
Cecilia Radic, violoncello
Con la partecipazione di
Giuseppe Russo Rossi, viola
Franco Petracchi, contrabbasso
Estrio
Laura Gorna, violino
Cecilia Radic, violoncello
Laura Manzini, pianoforte
Laura Gorna, violino
Cecilia Radic, violoncello
Laura Manzini, pianoforte
Programma
Felix Mendelssohn-Bartholdy
Trio n. 1 in re minore op. 49
Sestetto in re maggiore op. 110
Quintetto n. 2 in si bemolle maggiore op. 87
Trio n. 1 in re minore op. 49
Sestetto in re maggiore op. 110
Quintetto n. 2 in si bemolle maggiore op. 87
Con il sostegno di Regione Lombardia
In collaborazione con Comune di Lecco
In collaborazione con Comune di Lecco
Ingresso gratuito i biglietti di ingresso saranno distribuiti un'ora prima dello spettacolo direttamente presso la sede del concerto.
Il concerto del Quartetto Accardo e dell'Estrio, mercoledì 23 settembre 2009 alle ore 21 al Teatro della Società di Lecco e in replica giovedì 24 settembre 2009 alle ore 17 nella Basilica di San Simpliciano a Milano, conclude l'omaggio che il Festival MITO dedica a Felix Mendelssohn-Bartholdy nel bicentenario della sua nascita.
La doppia formazione eseguirà per preziose pagine cameristiche dell'autore romantico, con brani che appartengono a diverse fasi della sua evoluzione artistica.
La doppia formazione eseguirà per preziose pagine cameristiche dell'autore romantico, con brani che appartengono a diverse fasi della sua evoluzione artistica.
I primi abbozzi del Trio n. 1 in re minore op. 49 risalgono al febbraio del 1839. La parte per pianoforte venne poi aggiornata su suggerimento dell'amico Ferdinand Hiller, che viveva a Parigi e fu un grande sostenitore di Chopin e Liszt. Hiller vi aveva trovato alcune parti leggermente fuori moda. Schumann, che eseguì il Trio nel 1840, lo trovò entusiasmante. In esso traspare un pathos che predilige le tinte fosche, ma senza il tono caratteristico di tanta musica romantica.
Il Sestetto in re maggiore op.110 del 1824 fu scritto da un Mendelssohn appena quindicenne, è costruito utilizzando un'ampia varietà di vocaboli e stili musicali, non ancora riformulati in uno stile del tutto nuovo e personale. Qui l'autore prende spunto da Haydn e da Mozart, ma anche dalle saghe nordiche e dall'intrattenimento brillante tipico del gusto Biedermeier.
Infine il Quintetto n. 2 in si bemolle maggiore op. 87 è una composizione della maturità del compositore, scritta nel 1845, due anni prima della sua prematura morte. Si tratta di un pezzo saldamente architettonico, che riprende la lezione dell'ultimo Schubert.
Il Sestetto in re maggiore op.110 del 1824 fu scritto da un Mendelssohn appena quindicenne, è costruito utilizzando un'ampia varietà di vocaboli e stili musicali, non ancora riformulati in uno stile del tutto nuovo e personale. Qui l'autore prende spunto da Haydn e da Mozart, ma anche dalle saghe nordiche e dall'intrattenimento brillante tipico del gusto Biedermeier.
Infine il Quintetto n. 2 in si bemolle maggiore op. 87 è una composizione della maturità del compositore, scritta nel 1845, due anni prima della sua prematura morte. Si tratta di un pezzo saldamente architettonico, che riprende la lezione dell'ultimo Schubert.
Salvatore Accardo, violino
Salvatore Accardo esordisce all'età di tredici anni eseguendo in pubblico i Capricci di Paganini, e a quindici vince il primo premio al Concorso di Ginevra; due anni dopo, nel 1958, è primo vincitore assoluto (dall'epoca della sua istituzione) del Concorso Paganini di Genova.
Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Compositori quali Sciarrino, Donatoni, Piston, Piazzolla, Xenakis gli hanno dedicato loro opere. Suona regolarmente con le maggiori orchestre e i più importanti direttori, affiancando all'attività di solista quella di direttore d'orchestra. In questa veste ha lavorato con le più importanti orchestre europee ed americane, effettuando incisioni con la Philharmonia di Londra.
La passione per la musica da camera e l'interesse per i giovani l'hanno portato alla creazione del Quartetto Accardo (1992) e, nel 1986, all'istituzione dei corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione Walter Stauffer di Cremona, insieme a Giuranna, Filippini e Petracchi. Ha inoltre dato vita nel 1971 al Festival "Le settimane Musicali Internazionali" di Napoli e al Festival di Cremona, interamente dedicato agli strumenti ad arco.
Nel 1992, in occasione dei 200 anni della nascita di Rossini, ha diretto a Pesaro e a Roma la prima moderna della Messa di Gloria nella revisione critica curata dalla Fondazione Rossini di Pesaro, incisa dal vivo dalla Ricordi/Fonit Cetra, poi riproposta a Vienna nel 1995 con i Wiener Symphoniker.
Oltre alle incisioni dei Capricci e dei Concerti per violino di Paganini per la DGG e alle numerose registrazioni per la Philips (tra le quali ricordiamo le Sonate e le Partite di Bach per violino solo e l'integrale dell'opera per violino e orchestra di Max Bruch) Accardo ha inciso per ASV, Dynamic, EMI, Sony Classical, Collins Classic e FONE'.
Tra le sue registrazioni segnaliamo: il Concerto in re maggiore e le due Romanze per violino e orchestra di Beethoven, con l'Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Carlo Maria Giulini (Sony Classical); Omaggio a Heifetz e Omaggio a Kreisler (FONE'), nelle quali Accardo suona i leggendari violini della collezione del Palazzo Comunale di Cremona; l'integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Brahms, i Quartetti di Schubert e i Capricci di Paganini (FONE'); Accardo suona il violino di Paganini (Dynamic). Sempre FONE' ha rimasterizzato con la tecnologia valvolare di alta qualità l'integrale delle opere per violino di Mozart in 13 cd.
Nel corso della sua prestigiosa carriera Salvatore Accardo ha ricevuto numerosi premi, tra i quali il Premio Abbiati della critica italiana per le sue eccezionali interpretazioni. Nel 1982 il Presidente della Repubblica Pertini lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana. In occasione della tournée effettuata in Estremo Oriente nel novembre 1996, il Conservatorio di Pechino lo ha nominato "Most Honorable Professor". Nel 1999 è stato insignito dell'ordine "Commandeur dans l'ordre du mérit culturel", la più alta onorificenza del Principato di Monaco. Nel 2002 gli è stato conferito il prestigioso premio "Una vita per la Musica".
Alla fine del 1996 Accardo ha ridato vita all'Orchestra da Camera Italiana formata dai migliori allievi dei corsi di perfezionamento dell'Accademia Walter Stauffer di Cremona. Con loro ha inciso per la Warner Fonit Il violino virtuoso in Italia e I Capolavori per violino e archi (1997). Nel corso del 1999 Accardo ha realizzato, in collaborazione con EMI Classics e l'Orchestra da Camera Italiana, la registrazione dell'integrale dei Concerti per violino e orchestra di Paganini; per FONE' il Concerto per la Costituzione e nel 2003 l'Integrale delle opere per violino di Astor Piazzolla in tre super audio CD.
Possiede due violini Stradivari: l'Hart ex Francescatti (1727) e l'Uccello di Fuoco ex Saint-Exupéry (1718).
Laura Gorna, violino
Nata in una famiglia di musicisti, Laura Gorna si diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Milano sotto la guida di Gigino Maestri, e si perfeziona in seguito con Salvatore Accardo.
Vincitrice del 22° Concorso "Città di Vittorio Veneto", debutta giovanissima alla Sala Verdi di Milano, suonando il Concerto di Khachaturian con l'Orchestra della RAI.
Le sue tournée l'hanno vista esibirsi nelle principali istituzioni musicali italiane e del mondo: Sala Verdi di Milano, Teatro Comunale di Bologna, Teatro San Carlo e Settimane Musicali Internazionali di Napoli, Accademia Chigiana di Siena, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro della Pergola di Firenze, Teatro Olimpico di Vicenza, Auditorium Parco della Musica di Roma, Cité de la Musique di Parigi, Lincoln Center di New York, Opera House di Tokyo, Festival di Verbier e Mentone.
In Italia e all'estero è ospite come solista di numerose orchestre, quali l'Orchestra di Padova e del Veneto, l'Orchestra Regionale Toscana, l'Orchestra Sinfonica Siciliana, I Solisti Aquilani, l'Orchestra da Camera Italiana e la Sudwestdeutsche Philarmonie (sotto la direzione di Stewart Robinson, Baldur Bronniman, Christopher Franklin, Salvatore Accardo e Piero Bellugi).
La grande passione per la musica da camera la porta a diventare membro del Quartetto Accardo e a suonare in diverse formazioni con Patrice Fontanarosa, Bruno Giuranna, Toby Hoffmann, Bruno e Regis Pasquier, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Bruno Canino, Giovanni Bellucci, Filippo Faes e Stefania Santangelo. Nel 2005 fonda Estrio con la violoncellista Cecilia Radic e la pianista Laura Manzini. Ha peraltro eseguito e registrato l'opera completa da camera di Johannes Brahms (Vicenza, 2002-2004) e quella di Robert Schumann (Milano, Torino, Bologna, Palermo, 2005-2008).
Laura Gorna è fra gli ideatori del Festival "Notti Trasfigurate" che, dal 2003, si svolge al Teatro Olimpico di Vicenza e di "Lieber Schumann", viaggio introspettivo intorno alla musica da camera del grande compositore. La caratteristica principale di questi progetti è la partecipazione diretta da parte del pubblico (specialmente di giovanissimi) durante lo svolgimento delle prove.
Laura Gorna incide per la casa discografica Foné; le sue più recenti registrazioni comprendono alcuni CD monografici con musiche di Astor Piazzolla, un recital (Ravel, Schumann, Paganini-Szimanowsky), con il pianista Filippo Faes e un CD con Estrio (Schumann/Sostakovic). Ha, inoltre, al suo attivo numerose registrazioni radiotelevisive, tra le quali un documentario musicale per Art'é e i Concerti di Bruch, il Secondo Concerto di Prokofiev e quello di Khachaturian, per Rai Radio 3.
Titolare della cattedra di violino all'Istituto Pareggiato "Claudio Monteverdi" di Cremona, Laura Gorna suona lo splendido violino "Giorgio III" di Giovanni Paolo Maggini (Brescia 1620).
Nata in una famiglia di musicisti, Laura Gorna si diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Milano sotto la guida di Gigino Maestri, e si perfeziona in seguito con Salvatore Accardo.
Vincitrice del 22° Concorso "Città di Vittorio Veneto", debutta giovanissima alla Sala Verdi di Milano, suonando il Concerto di Khachaturian con l'Orchestra della RAI.
Le sue tournée l'hanno vista esibirsi nelle principali istituzioni musicali italiane e del mondo: Sala Verdi di Milano, Teatro Comunale di Bologna, Teatro San Carlo e Settimane Musicali Internazionali di Napoli, Accademia Chigiana di Siena, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro della Pergola di Firenze, Teatro Olimpico di Vicenza, Auditorium Parco della Musica di Roma, Cité de la Musique di Parigi, Lincoln Center di New York, Opera House di Tokyo, Festival di Verbier e Mentone.
In Italia e all'estero è ospite come solista di numerose orchestre, quali l'Orchestra di Padova e del Veneto, l'Orchestra Regionale Toscana, l'Orchestra Sinfonica Siciliana, I Solisti Aquilani, l'Orchestra da Camera Italiana e la Sudwestdeutsche Philarmonie (sotto la direzione di Stewart Robinson, Baldur Bronniman, Christopher Franklin, Salvatore Accardo e Piero Bellugi).
La grande passione per la musica da camera la porta a diventare membro del Quartetto Accardo e a suonare in diverse formazioni con Patrice Fontanarosa, Bruno Giuranna, Toby Hoffmann, Bruno e Regis Pasquier, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Bruno Canino, Giovanni Bellucci, Filippo Faes e Stefania Santangelo. Nel 2005 fonda Estrio con la violoncellista Cecilia Radic e la pianista Laura Manzini. Ha peraltro eseguito e registrato l'opera completa da camera di Johannes Brahms (Vicenza, 2002-2004) e quella di Robert Schumann (Milano, Torino, Bologna, Palermo, 2005-2008).
Laura Gorna è fra gli ideatori del Festival "Notti Trasfigurate" che, dal 2003, si svolge al Teatro Olimpico di Vicenza e di "Lieber Schumann", viaggio introspettivo intorno alla musica da camera del grande compositore. La caratteristica principale di questi progetti è la partecipazione diretta da parte del pubblico (specialmente di giovanissimi) durante lo svolgimento delle prove.
Laura Gorna incide per la casa discografica Foné; le sue più recenti registrazioni comprendono alcuni CD monografici con musiche di Astor Piazzolla, un recital (Ravel, Schumann, Paganini-Szimanowsky), con il pianista Filippo Faes e un CD con Estrio (Schumann/Sostakovic). Ha, inoltre, al suo attivo numerose registrazioni radiotelevisive, tra le quali un documentario musicale per Art'é e i Concerti di Bruch, il Secondo Concerto di Prokofiev e quello di Khachaturian, per Rai Radio 3.
Titolare della cattedra di violino all'Istituto Pareggiato "Claudio Monteverdi" di Cremona, Laura Gorna suona lo splendido violino "Giorgio III" di Giovanni Paolo Maggini (Brescia 1620).
Francesco Fiore, viola
Nato a Roma, ha compiuto gli studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, sotto la guida di Lina Lama e Massimo Paris. Si è successivamente perfezionato con Bruno Giuranna presso la fondazione Walter Stauffer di Cremona.
Vincitore di numerosi premi, si è presto imposto come uno dei musicisti più interessanti dell'ultima generazione, intraprendendo un'intensa attività concertistica quale ospite regolare delle più prestigiose associazioni e festival italiani: a Roma (Accademia Nazionale di S. Cecilia, Istituzione Universitaria dei Concerti, Accademia Filarmonica; Milano, Serate Musicali), a Torino (Unione Musicale) all'Accademia Chigiana di Siena, a Spoleto (Festival dei Due Mondi) al Festival di Brescia e Bergamo, alle Settimane Musicali di Stresa, a Bologna (Musica Insieme), a Firenze, Venezia, Verona, Palermo, Padova e Perugia (Amici della Musica), al GOG di Genova, a Vicenza e Vercelli, (Società del Quartetto), al Festival delle Nazioni di Città di Castello, a Vicenza (Settimana musicale del Teatro Olimpico), a Napoli (Settimane Internazionali di Villa Pignatelli, Teatro S. Carlo e Associazione Scarlatti), al Festival Pontino di Sermoneta, ad Estate Musicale sul Garda e al Bemus di Belgrado.
La sua attività solistica e cameristica lo ha portato a collaborare con artisti quali Salvatore Accardo, Boris Belkin (con i quali ha eseguito, numerose volte, la Sinfonia Concertante di Mozart), Uto Ughi, Pierre Amoyal, Renata Scotto, Bruno Canino, Alfons Kontarskj, Alexander Mazdar, Michele Campanella, Rocco Filippini, Alain Meunier, Bruno Giuranna, Franco Petracchi, Gabriele Pieranunzi, Rainer Kussmaul, Pavel Vernikov e David Lively.
Ha inciso numerosi CD per RCA, ASV, Fonit Cetra, Foné e Musikstrasse. Per quest'ultima ha realizzato la prima incisione mondiale del quartetto di Mercadante per viola solista ed archi, brano del quale aveva effettuato la prima esecuzione moderna al San Carlo di Napoli. Nel febbraio 2006 e nell'aprile 2007 sono stati pubblicati dalla rivista Amadeus due CD con l'integrale dei Quartetti con pianoforte di Fauré e con i Quintetti con clarinetto di Mozart e Brahms.
Insieme a Salvatore Accardo ha partecipato alla registrazione televisiva di due Quartetti di Boccherini assieme, suonando la celebre viola Stradivari custodita presso il Palazzo Reale di Madrid, per un programma realizzato dalla NHK di Tokio, dedicato all'unico quartetto di strumenti Stradivari esistente al mondo.
Dal 1991 è prima viola dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma: ha coperto il medesimo ruolo anche presso l'Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, presso l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, presso l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino e, invitato da Salvatore Accardo, nell'Orchestra da Camera Italiana.
È docente presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma nel quadro dei Corsi Superiori Biennali.
Suona una viola Joseph Hill (Londra 1774) ed una viola d'amore Raffaele Fiorini (Bologna 1894).
Nato a Roma, ha compiuto gli studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, sotto la guida di Lina Lama e Massimo Paris. Si è successivamente perfezionato con Bruno Giuranna presso la fondazione Walter Stauffer di Cremona.
Vincitore di numerosi premi, si è presto imposto come uno dei musicisti più interessanti dell'ultima generazione, intraprendendo un'intensa attività concertistica quale ospite regolare delle più prestigiose associazioni e festival italiani: a Roma (Accademia Nazionale di S. Cecilia, Istituzione Universitaria dei Concerti, Accademia Filarmonica; Milano, Serate Musicali), a Torino (Unione Musicale) all'Accademia Chigiana di Siena, a Spoleto (Festival dei Due Mondi) al Festival di Brescia e Bergamo, alle Settimane Musicali di Stresa, a Bologna (Musica Insieme), a Firenze, Venezia, Verona, Palermo, Padova e Perugia (Amici della Musica), al GOG di Genova, a Vicenza e Vercelli, (Società del Quartetto), al Festival delle Nazioni di Città di Castello, a Vicenza (Settimana musicale del Teatro Olimpico), a Napoli (Settimane Internazionali di Villa Pignatelli, Teatro S. Carlo e Associazione Scarlatti), al Festival Pontino di Sermoneta, ad Estate Musicale sul Garda e al Bemus di Belgrado.
La sua attività solistica e cameristica lo ha portato a collaborare con artisti quali Salvatore Accardo, Boris Belkin (con i quali ha eseguito, numerose volte, la Sinfonia Concertante di Mozart), Uto Ughi, Pierre Amoyal, Renata Scotto, Bruno Canino, Alfons Kontarskj, Alexander Mazdar, Michele Campanella, Rocco Filippini, Alain Meunier, Bruno Giuranna, Franco Petracchi, Gabriele Pieranunzi, Rainer Kussmaul, Pavel Vernikov e David Lively.
Ha inciso numerosi CD per RCA, ASV, Fonit Cetra, Foné e Musikstrasse. Per quest'ultima ha realizzato la prima incisione mondiale del quartetto di Mercadante per viola solista ed archi, brano del quale aveva effettuato la prima esecuzione moderna al San Carlo di Napoli. Nel febbraio 2006 e nell'aprile 2007 sono stati pubblicati dalla rivista Amadeus due CD con l'integrale dei Quartetti con pianoforte di Fauré e con i Quintetti con clarinetto di Mozart e Brahms.
Insieme a Salvatore Accardo ha partecipato alla registrazione televisiva di due Quartetti di Boccherini assieme, suonando la celebre viola Stradivari custodita presso il Palazzo Reale di Madrid, per un programma realizzato dalla NHK di Tokio, dedicato all'unico quartetto di strumenti Stradivari esistente al mondo.
Dal 1991 è prima viola dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma: ha coperto il medesimo ruolo anche presso l'Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, presso l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, presso l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino e, invitato da Salvatore Accardo, nell'Orchestra da Camera Italiana.
È docente presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma nel quadro dei Corsi Superiori Biennali.
Suona una viola Joseph Hill (Londra 1774) ed una viola d'amore Raffaele Fiorini (Bologna 1894).
Rocco Filippini, violoncello
Nato a Lugano in una famiglia di artisti, Rocco Filippini ha compiuto gli studi musicali sotto la guida di Pierre Fournier. Nel 1964 ha vinto il Concorso Internazionale di Ginevra, iniziando subito dopo la sua carriera. Ha dato centinaia di concerti nei principali centri musicali d'Europa, delle due Americhe, del Giappone e dell'Australia: Teatro alla Scala di Milano, Albert Hall e Festival Hall di Londra, Théâtre des Champs Elysées di Parigi, Philharmonie di Berlino, Musikverein e Konzerthaus di Vienna, Herkules Saal di Monaco, Concertgebouw di Amsterdam, Lincoln Center di New York, Opera House di Sydney, Suntory Hall di Toky e Teatro Colón di Buenos Aires. Ha partecipato, fra gli altri, ai festival di Lucerna, Spoleto, Salisburgo, Marlboro (dove è stato ripetutamente invitato da Rudolf Serkin), Edimburgo, Stresa, Pesaro, Newport, Gerusalemme, Ravenna ed Helsinki.
Nel 1968 ha fondato il Trio di Milano e, più recentemente, il Quartetto Accardo.
Suona in duo col pianista Michele Campanella, collaborando da anni con alcuni fra i più grandi concertisti del nostro tempo. In tempi recenti, ha intensificato l'attività di direttore d'orchestra, alla testa di complessi quali: l'Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, l'Orchestra da Camera di Mantova, quella di Santa Cecilia, l'Orchestra Verdi e quella dei Pomeriggi Musicali di Milano, la Scarlatti di Napoli, la Filarmonica di Torino ed altre.
Accademico di Santa Cecilia, per venticinque anni docente di violoncello presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, nel 2003 Rocco Filippini è stato nominato da Luciano Berio docente di musica d'insieme ai Corsi di perfezionamento dell'Accademia di Santa Cecilia a Roma.
Nel 1985 ha dato vita ai corsi dell'Accademia Walter Stauffer di Cremona insieme a Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e Franco Petracchi. Già membro della facoltà dell'Academy of the European Mozart Foundation, diretta allora da Sandor Vegh, tiene numerosissimi corsi di perfezionamento, anche alla Scuola di Fiesole.
Nel 1997 è stato insignito del Premio della Fondazione del Centenario della Banca Svizzera Italiana per il contributo allo sviluppo dei rapporti culturali tra Svizzera e Italia.
Alcuni tra i massimi compositori contemporanei, quali Luciano Berio, Franco Donatoni e Salvatore Sciarrino, gli hanno dedicato loro opere.
Il suo violoncello è il "Gore Booth", ex-Baron Rothschild di Antonio Stradivari (1710).
Giuseppe Russo Rossi, viola
Nato a Bari nel 1983, si è diplomato all'età di diciassette anni in violino e in viola col massimo dei voti, lode e menzione d'onore sotto la guida di Scarpati e Lomartire presso il Conservatorio Piccinni di Bari, ed in musica d'insieme col massimo dei voti e la lode presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma sotto la guida Rocco Filippini, ricevendo la borsa di studio riservata ai migliori diplomati dell'Accademia e vincendo il Premio Sinopoli patrocinato dalla Presidenza della Repubblica.
In tale occasione ha ricevuto il premio dal Presidente della Repubblica; in commissione figuravano Perticaroli, Pappano, Balash e Cagli.
Ha frequentato la facoltà di Lettere moderne e ha tenuto lezioni in qualità di docente per la Cattedra di Letteratura Latina sul parallelismo tra Miles Gloriosus di Plauto e Il ratto dal serraglio di Mozart.
Frequenta le Accademie di Portogruaro e Fiesole (Vernikov e Vinnitski per il violino, Mendelssohn per la viola), la "Perosi" di Biella, la Scuola Musicale di Milano (Braconi), la Chigiana di Siena, la "Walter Stauffer" di Cremona (Giuranna, Bashmet), l'Accademia Internazionale "Trio di Trieste" (De Rosa, Zanettovich e Bronzi), l'Accademia Internazionale di Imola (Masi, Altenberg Trio e Trio Caikovsky) e il Conservatorio russo "Sergej Rachmaninoff" di Parigi.
Ha vinto numerosi concorsi internazionali tra i quali: Vittorio Veneto, Premio Nazionale delle Arti (in giuria Uto Ughi: "Per la raffinatezza, bellezza di suono e musicalità"), Società Umanitaria di Milano, Castrocaro Classica - Migliori Diplomati d'Italia, Concorso EUYO (Orchestra Comunità Europea) come unico violista italiano, Premio "Franco Gulli" per "la maturità interpretativa,il fascino strumentale, il talento comunicativo", Premio "Geminiani" di Verona, Diploma di "Distinguished Artist" all'International Ibla Grand Prize e Concorso di Palmi.
Collabora con l'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e recentemente ha debuttato come solista con l'ORT sotto la direzione di Gabriele Ferro eseguendo la Sinfonia Concertante di Mozart affiancato dal violino di Marco Rizzi, ha tenuto un importante recital trasmesso in diretta Rai Radio 3 Suite ed ha preso parte in concerti di musica da camera con celebri artisti quali Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Antonio Meneses, Laura De Fusco, Mariana Sirbu, il Quartetto di Cremona e le prime parti dei Berliner Philarmoniker.
Ha, inoltre, eseguito la Sinfonia Concertante di Mozart al fianco di Salvatore Accardo con l'Orchestra di Padova e del Veneto, il Concerto per viola e orchestra "Der Schwanendreher" di Paul Hindemith con l'Orchestra Filarmonica di Roma e recital trasmessi in diretta per la Radio Nazionale di Praga e la Radio Nazionale Irlandese.
È membro del quartetto d'archi Mirus.
Nato a Bari nel 1983, si è diplomato all'età di diciassette anni in violino e in viola col massimo dei voti, lode e menzione d'onore sotto la guida di Scarpati e Lomartire presso il Conservatorio Piccinni di Bari, ed in musica d'insieme col massimo dei voti e la lode presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma sotto la guida Rocco Filippini, ricevendo la borsa di studio riservata ai migliori diplomati dell'Accademia e vincendo il Premio Sinopoli patrocinato dalla Presidenza della Repubblica.
In tale occasione ha ricevuto il premio dal Presidente della Repubblica; in commissione figuravano Perticaroli, Pappano, Balash e Cagli.
Ha frequentato la facoltà di Lettere moderne e ha tenuto lezioni in qualità di docente per la Cattedra di Letteratura Latina sul parallelismo tra Miles Gloriosus di Plauto e Il ratto dal serraglio di Mozart.
Frequenta le Accademie di Portogruaro e Fiesole (Vernikov e Vinnitski per il violino, Mendelssohn per la viola), la "Perosi" di Biella, la Scuola Musicale di Milano (Braconi), la Chigiana di Siena, la "Walter Stauffer" di Cremona (Giuranna, Bashmet), l'Accademia Internazionale "Trio di Trieste" (De Rosa, Zanettovich e Bronzi), l'Accademia Internazionale di Imola (Masi, Altenberg Trio e Trio Caikovsky) e il Conservatorio russo "Sergej Rachmaninoff" di Parigi.
Ha vinto numerosi concorsi internazionali tra i quali: Vittorio Veneto, Premio Nazionale delle Arti (in giuria Uto Ughi: "Per la raffinatezza, bellezza di suono e musicalità"), Società Umanitaria di Milano, Castrocaro Classica - Migliori Diplomati d'Italia, Concorso EUYO (Orchestra Comunità Europea) come unico violista italiano, Premio "Franco Gulli" per "la maturità interpretativa,il fascino strumentale, il talento comunicativo", Premio "Geminiani" di Verona, Diploma di "Distinguished Artist" all'International Ibla Grand Prize e Concorso di Palmi.
Collabora con l'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e recentemente ha debuttato come solista con l'ORT sotto la direzione di Gabriele Ferro eseguendo la Sinfonia Concertante di Mozart affiancato dal violino di Marco Rizzi, ha tenuto un importante recital trasmesso in diretta Rai Radio 3 Suite ed ha preso parte in concerti di musica da camera con celebri artisti quali Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Antonio Meneses, Laura De Fusco, Mariana Sirbu, il Quartetto di Cremona e le prime parti dei Berliner Philarmoniker.
Ha, inoltre, eseguito la Sinfonia Concertante di Mozart al fianco di Salvatore Accardo con l'Orchestra di Padova e del Veneto, il Concerto per viola e orchestra "Der Schwanendreher" di Paul Hindemith con l'Orchestra Filarmonica di Roma e recital trasmessi in diretta per la Radio Nazionale di Praga e la Radio Nazionale Irlandese.
È membro del quartetto d'archi Mirus.
Franco Petracchi, contrabbasso
Franco Petracchi nasce a Pistoia nel 1937 e compie i suoi studi musicali presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, dove si diploma nel 1958 con il massimo dei voti.
La sua straordinaria carriera di contrabbassista inizia nel 1960 a Venezia, al Festival di Musica Contemporanea, con l'esecuzione della Prima Assoluta del Concerto per contrabbasso e orchestra di Firmino Sifonia.
La critica è unanime nel definirlo "astro nascente del concertismo di questo strumento".
La sua curiosità e il suo eclettismo lo inducono a studiare, nel contempo, composizione con Di Donato e Margola, e direzione d'orchestra sotto la straordinaria guida di Franco Ferrara.
Nello stesso anno vince il Concorso di Primo Contrabbasso alla RAI di Torino e l'anno dopo (1961) si trasferisce presso l'Orchestra Sinfonica della RAI di Roma; in qualità di Primo Contrabbasso vi rimarrà fino al 1980.
La sua attività di virtuoso lo porta a suonare con le più importanti orchestre ed i più importanti direttori. La critica è unanime nel considerarlo non solo uno dei massimi concertisti dei nostri giorni, ma anche caposcuola del suo strumento.
Petracchi dedica molto del suo tempo all'insegnamento. Attualmente la sua attività di docente è concentrata a Ginevra, dove gli è affidata la classe di perfezionamento e "virtuosité", a Cremona presso la Fondazione "Walter Stauffer" dove, insieme agli amici e colleghi Accardo, Giuranna e Filippini, ha fondato la Scuola per Strumenti ad Arco e a Fiesole, dove insegna presso la Scuola di Musica.
Ha tenuto master class in tutte le parti del mondo, da Londra (Guild School of Music, Royal Academy of Music) a Madrid (Reina Sofia), da Salisburgo (Mozarteum), agli Stati Uniti (Cincinnati University, Atlanta University, Chicago University).
Importanti compositori gli hanno dedicato loro opere, e tra essi hanno avuto particolare successo i lavori di Rota, Mortari, Donatoni, Berio e Trovajoli.
Alla direzione d'orchestra, ulteriore aspetto del suo essere musicista completo, Petracchi dedica molta energia e lavoro. In questa veste è sempre più interessato ad un repertorio classico-romantico, non convenzionale e dai particolari contenuti musicali. Questa sua curiosità lo ha portato ad essere autore di revisioni e rielaborazioni di importanti opere di Mozart, Rossini e Rousseau.
Ha diretto anche opere liriche e sinfoniche meno conosciute nei maggiori teatri italiani: Firenze (Maggio Musicale), Napoli (Teatro San Carlo), Pesaro (Rossini Opera Festival), Roma (Accademia di Santa Cecilia e Teatro dell'Opera) e all'estero con orchestre quali - solo per citarne alcune - la London Symphony, la Filarmonica di Tokyo e l'Orchestre de la Suisse Romande.
Franco Petracchi ama svolgere intensa attività di camerista, e in questa veste ha suonato con i più prestigiosi nomi del concertismo internazionale quali Rostropovich, Accardo, Giuranna, Harrel, Vegh, Canino, Ricci, il Quartetto Amadeus e in duo con Filippini.
Tra i riconoscimenti ai quali Petracchi tiene di più vi è quello di Accademico di Santa Cecilia, Accademico della Filarmonica Romana e Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.
Numerosi sono i Premi conferitigli nel corso della sua lunga carriera, tra i quali ricordiamo il "Prix Italia", per la parte musicale del lavoro radiofonico Un contrabbasso in cerca d'amore.
Ha inciso per le più importanti case discografiche: Sony Classical, Philips, Dynamic e Columbia.
Suona un contrabbasso Gaetano Rossi del 1847 ex Bottesini e possiede un Gambusera del 1847 atelier G. Rossi.
Franco Petracchi nasce a Pistoia nel 1937 e compie i suoi studi musicali presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, dove si diploma nel 1958 con il massimo dei voti.
La sua straordinaria carriera di contrabbassista inizia nel 1960 a Venezia, al Festival di Musica Contemporanea, con l'esecuzione della Prima Assoluta del Concerto per contrabbasso e orchestra di Firmino Sifonia.
La critica è unanime nel definirlo "astro nascente del concertismo di questo strumento".
La sua curiosità e il suo eclettismo lo inducono a studiare, nel contempo, composizione con Di Donato e Margola, e direzione d'orchestra sotto la straordinaria guida di Franco Ferrara.
Nello stesso anno vince il Concorso di Primo Contrabbasso alla RAI di Torino e l'anno dopo (1961) si trasferisce presso l'Orchestra Sinfonica della RAI di Roma; in qualità di Primo Contrabbasso vi rimarrà fino al 1980.
La sua attività di virtuoso lo porta a suonare con le più importanti orchestre ed i più importanti direttori. La critica è unanime nel considerarlo non solo uno dei massimi concertisti dei nostri giorni, ma anche caposcuola del suo strumento.
Petracchi dedica molto del suo tempo all'insegnamento. Attualmente la sua attività di docente è concentrata a Ginevra, dove gli è affidata la classe di perfezionamento e "virtuosité", a Cremona presso la Fondazione "Walter Stauffer" dove, insieme agli amici e colleghi Accardo, Giuranna e Filippini, ha fondato la Scuola per Strumenti ad Arco e a Fiesole, dove insegna presso la Scuola di Musica.
Ha tenuto master class in tutte le parti del mondo, da Londra (Guild School of Music, Royal Academy of Music) a Madrid (Reina Sofia), da Salisburgo (Mozarteum), agli Stati Uniti (Cincinnati University, Atlanta University, Chicago University).
Importanti compositori gli hanno dedicato loro opere, e tra essi hanno avuto particolare successo i lavori di Rota, Mortari, Donatoni, Berio e Trovajoli.
Alla direzione d'orchestra, ulteriore aspetto del suo essere musicista completo, Petracchi dedica molta energia e lavoro. In questa veste è sempre più interessato ad un repertorio classico-romantico, non convenzionale e dai particolari contenuti musicali. Questa sua curiosità lo ha portato ad essere autore di revisioni e rielaborazioni di importanti opere di Mozart, Rossini e Rousseau.
Ha diretto anche opere liriche e sinfoniche meno conosciute nei maggiori teatri italiani: Firenze (Maggio Musicale), Napoli (Teatro San Carlo), Pesaro (Rossini Opera Festival), Roma (Accademia di Santa Cecilia e Teatro dell'Opera) e all'estero con orchestre quali - solo per citarne alcune - la London Symphony, la Filarmonica di Tokyo e l'Orchestre de la Suisse Romande.
Franco Petracchi ama svolgere intensa attività di camerista, e in questa veste ha suonato con i più prestigiosi nomi del concertismo internazionale quali Rostropovich, Accardo, Giuranna, Harrel, Vegh, Canino, Ricci, il Quartetto Amadeus e in duo con Filippini.
Tra i riconoscimenti ai quali Petracchi tiene di più vi è quello di Accademico di Santa Cecilia, Accademico della Filarmonica Romana e Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.
Numerosi sono i Premi conferitigli nel corso della sua lunga carriera, tra i quali ricordiamo il "Prix Italia", per la parte musicale del lavoro radiofonico Un contrabbasso in cerca d'amore.
Ha inciso per le più importanti case discografiche: Sony Classical, Philips, Dynamic e Columbia.
Suona un contrabbasso Gaetano Rossi del 1847 ex Bottesini e possiede un Gambusera del 1847 atelier G. Rossi.
Cecilia Radic, violoncello
Violoncellista italiana di origine croata, Cecilia Radic è uno dei più apprezzati interpreti della sua generazione. La sua versatilità le permette di alternare con successo ruoli differenti quali quelli di solista, camerista e primo violoncello, affrontando un repertorio estremamente ampio, da Bach a Berio, a Dutilleux.
Diplomatasi al Conservatorio di Milano, ha avuto tra i suoi insegnanti Rocco Filippini, David Geringas e William Pleeth. Dopo aver conquistato numerosi premi giovanili internazionali, debutta giovanissima come solista nel 1992 con l'Orchestra della Rai di Milano in Sala Verdi, con il concerto di Dvorak.
Sempre come solista ha suonato con l'Orchestra Sinfonica Siciliana, I Filarmonici di Verona, l'Ensemble Strumentale della Scala e l'Orchestra da Camera Italiana (con Salvatore Accardo).
Affermatasi definitivamente nel 1996 con la vittoria del concorso internazionale Premio Stradivari-Roberto Caruana, da allora si è esibita per le maggiori stagioni musicali italiane, al Teatro alla Scala, al San Carlo di Napoli, all'Accademia Chigiana di Siena, alla Filarmonica Romana, a Settembre Musica Torino, al Carlo Felice di Genova, al Festival di Ravello e alle Settimane Internazionali di Stresa.
La sua intensa attività internazionale si estende oltre i confini europei, con numerose tournée in Giappone, Sud America e negli Stati Uniti, dove da diversi anni è peraltro ospite dell'International Chamber Music Festival di Sarasota.
Collabora regolarmente con musicisti quali Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Laura De Fusco, Antonio Ballista. Ha suonato, tra gli altri, con Rainer Kussmaul, Isabelle Faust, Jennifer Koh, Derek Han, David Finckel, Massimo Quarta, Ingo Goritzki, Wu Han, Roberto Cominati, Alessandro Carbonare, Rocco Filippini e Franco Petracchi.
Ha all'attivo numerose registrazioni discografiche (per etichette quali Chandos, Stradivarius e Sipario), radiofoniche (RAI e Radio della Svizzera Italiana), televisive (Art'è, in quartetto con Salvatore Accardo).
Suona un violoncello Bernardel del 1837.
Violoncellista italiana di origine croata, Cecilia Radic è uno dei più apprezzati interpreti della sua generazione. La sua versatilità le permette di alternare con successo ruoli differenti quali quelli di solista, camerista e primo violoncello, affrontando un repertorio estremamente ampio, da Bach a Berio, a Dutilleux.
Diplomatasi al Conservatorio di Milano, ha avuto tra i suoi insegnanti Rocco Filippini, David Geringas e William Pleeth. Dopo aver conquistato numerosi premi giovanili internazionali, debutta giovanissima come solista nel 1992 con l'Orchestra della Rai di Milano in Sala Verdi, con il concerto di Dvorak.
Sempre come solista ha suonato con l'Orchestra Sinfonica Siciliana, I Filarmonici di Verona, l'Ensemble Strumentale della Scala e l'Orchestra da Camera Italiana (con Salvatore Accardo).
Affermatasi definitivamente nel 1996 con la vittoria del concorso internazionale Premio Stradivari-Roberto Caruana, da allora si è esibita per le maggiori stagioni musicali italiane, al Teatro alla Scala, al San Carlo di Napoli, all'Accademia Chigiana di Siena, alla Filarmonica Romana, a Settembre Musica Torino, al Carlo Felice di Genova, al Festival di Ravello e alle Settimane Internazionali di Stresa.
La sua intensa attività internazionale si estende oltre i confini europei, con numerose tournée in Giappone, Sud America e negli Stati Uniti, dove da diversi anni è peraltro ospite dell'International Chamber Music Festival di Sarasota.
Collabora regolarmente con musicisti quali Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Laura De Fusco, Antonio Ballista. Ha suonato, tra gli altri, con Rainer Kussmaul, Isabelle Faust, Jennifer Koh, Derek Han, David Finckel, Massimo Quarta, Ingo Goritzki, Wu Han, Roberto Cominati, Alessandro Carbonare, Rocco Filippini e Franco Petracchi.
Ha all'attivo numerose registrazioni discografiche (per etichette quali Chandos, Stradivarius e Sipario), radiofoniche (RAI e Radio della Svizzera Italiana), televisive (Art'è, in quartetto con Salvatore Accardo).
Suona un violoncello Bernardel del 1837.
Laura Manzini, pianoforte
«Non credo esista oggi un altro pianista che come Laura Manzini sappia da un momento all'altro adattarsi a tutti i generi di musica, con una facilità e una tecnica eccezionali». Lo ha affermato Salvatore Accardo in una recente intervista a CD Classics.
Rivelatasi giovanissima al grande pubblico, Laura Manzini si diploma con lode e
menzione d'onore presso il Conservatorio di Santa Cecilia, sotto la guida di Sergio Cafaro.
Si perfeziona con Bruno Canino e frequenta i corsi di Alexander Lonquich e Gyorgy Sandor; per la musica da camera è allieva di Riccardo Brengola all'Accademia Chigiana di Siena e del Trio di Trieste alla Scuola di Musica di Fiesole.
All'età di otto anni vince il suo primo concorso. Seguono quindi altri importanti premi e riconoscimenti che la conducono presto ad un'intensa attività concertistica in tutta Europa, Asia, America: Sala Verdi di Milano, Teatro La Pergola di Firenze, Accademia Chigiana di Siena, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Petruzzelli di Bari, Musikhalle di Amburgo, Cité della Musique di Parigi, Suntory Hall di Tokyo, Beijing Century Theater e il Teatro Coliseum di Buenos Aires.
Ha suonato anche con prestigiose orchestre quali i Virtuosi di Santa Cecilia, l'Orchestra da Camera Italiana e i Virtuosi della Filarmonica di Berlino.
Durante un concerto viene ascoltata da Salvatore Accardo, che la invita ad esibirsi in duo al Palazzo del Quirinale in un'occasione molto particolare: un concerto in onore di Mikhail Gorbaciov, durante la prima visita ufficiale del premier russo in Italia. Da allora inizia un'intensa collaborazione che la porta ad effettuare con il celebre violinista tournée in tutto il mondo, incidendo anche numerosi CD.
Il grande interesse per la musica da camera la porta a collaborare anche con altri noti interpreti quali Gary Hoffman, Pamela Frank, Teresa Tunnicliff, Mariusz Patyra, Sergio Cafaro, esibendosi in importanti festival cameristici: le Settimane Musicali Internazionali di Napoli, il Festival di Cremona, il Festival de la Musique en Mer ed il Festival Internazionale di Musica da Camera di Brema dove viene invitata da Bruno Canino a suonare con lui in duo pianistico.
Dal 1994 è titolare della cattedra di Musica da Camera del Conservatorio "Ottorino Respighi" di Latina, avendo ottenuto il primo posto al Concorso Nazionale a cattedre; è, inoltre, spesso invitata a far parte di giurie di concorsi.
Ha registrato vari programmi televisivi per la Rai e numerosi programmi radiofonici per la Rai, la Radio Vaticana e la Radio tedesca. Ha inciso per Fonè, Fonit Cetra e Dynamic.
«Non credo esista oggi un altro pianista che come Laura Manzini sappia da un momento all'altro adattarsi a tutti i generi di musica, con una facilità e una tecnica eccezionali». Lo ha affermato Salvatore Accardo in una recente intervista a CD Classics.
Rivelatasi giovanissima al grande pubblico, Laura Manzini si diploma con lode e
menzione d'onore presso il Conservatorio di Santa Cecilia, sotto la guida di Sergio Cafaro.
Si perfeziona con Bruno Canino e frequenta i corsi di Alexander Lonquich e Gyorgy Sandor; per la musica da camera è allieva di Riccardo Brengola all'Accademia Chigiana di Siena e del Trio di Trieste alla Scuola di Musica di Fiesole.
All'età di otto anni vince il suo primo concorso. Seguono quindi altri importanti premi e riconoscimenti che la conducono presto ad un'intensa attività concertistica in tutta Europa, Asia, America: Sala Verdi di Milano, Teatro La Pergola di Firenze, Accademia Chigiana di Siena, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Petruzzelli di Bari, Musikhalle di Amburgo, Cité della Musique di Parigi, Suntory Hall di Tokyo, Beijing Century Theater e il Teatro Coliseum di Buenos Aires.
Ha suonato anche con prestigiose orchestre quali i Virtuosi di Santa Cecilia, l'Orchestra da Camera Italiana e i Virtuosi della Filarmonica di Berlino.
Durante un concerto viene ascoltata da Salvatore Accardo, che la invita ad esibirsi in duo al Palazzo del Quirinale in un'occasione molto particolare: un concerto in onore di Mikhail Gorbaciov, durante la prima visita ufficiale del premier russo in Italia. Da allora inizia un'intensa collaborazione che la porta ad effettuare con il celebre violinista tournée in tutto il mondo, incidendo anche numerosi CD.
Il grande interesse per la musica da camera la porta a collaborare anche con altri noti interpreti quali Gary Hoffman, Pamela Frank, Teresa Tunnicliff, Mariusz Patyra, Sergio Cafaro, esibendosi in importanti festival cameristici: le Settimane Musicali Internazionali di Napoli, il Festival di Cremona, il Festival de la Musique en Mer ed il Festival Internazionale di Musica da Camera di Brema dove viene invitata da Bruno Canino a suonare con lui in duo pianistico.
Dal 1994 è titolare della cattedra di Musica da Camera del Conservatorio "Ottorino Respighi" di Latina, avendo ottenuto il primo posto al Concorso Nazionale a cattedre; è, inoltre, spesso invitata a far parte di giurie di concorsi.
Ha registrato vari programmi televisivi per la Rai e numerosi programmi radiofonici per la Rai, la Radio Vaticana e la Radio tedesca. Ha inciso per Fonè, Fonit Cetra e Dynamic.
Per informazioni:
Biglietteria MITO
Urban Center - Galleria Vittorio Emanuele 11/12
telefono 02.88464725
www.mitosettembremusica.it
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