2013_07_26 MAM Milano Arte Musica edizione 2013

MAM Milano Arte Musica calendario VII edizione  2013 “Anniversari”
a Milano, dal 16 luglio al 29 agosto 2013
Venerdì 26 luglio 2013_07_26 ore 18.30 e ore 20.30
Chiesa di San Sepolcro (Biblioteca Ambrosiana)
Piazza San Sepolcro, Milano 
A. Corelli: Sonate per Violino op. 5
Sonate n.1-6 ore 18.30
Sonate n. 7-12 ore 20.30
Ensemble Antonianum
Biglietti  posto unico 10 euro

Programma:

Arcangelo Corelli (1653-1713)
Sonate n. 1-6 (ore 18.30)
Sonate per Violino op. 5

Sonata n. 1 in re maggiore  Grave – Allegro – Allegro – Allegro – Adagio – Allegro
Sonata n. 5 in sol minore Adagio – Vivace – Adagio – Vivace – Giga – Allegro
Sonata n. 2 in si bemolle maggiore Grave – Allegro – Vivace – Adagio – Vivace 
Sonata n. 3 in do maggiore  Adagio – Allegro – Adagio – Allegro – Allegro 
Sonata n. 4 in fa maggiore Adagio – Allegro – Vivace – Adagio – Allegro
Sonata n. 6 in la maggiore Grave – Allegro – Allegro – Adagio – Allegro

Arcangelo Corelli (1653-1713)
Sonate n. 7-12 (ore 20.30)

Sonate per Violino op. 5
Sonata n. 8 in mi minore Preludio – Largo – Allemanda – Allegro – Sarabanda –Largo – Giga – Allegro 
Sonata n. 7 in re minore Preludio – Vivace – Corrente – Allegro – Sarabanda – Largo – Giga – Allegro 
Sonata n. 9 in la maggiore Preludio – Largo – Giga – Allegro – Adagio – Tempo di gavotta – Allegro
Sonata n. 10 in fa maggiore Preludio – Adagio – Allemanda – Allegro – Sarabanda – Largo – Gavotta – Allegro – Giga – Allegro 
Sonata n. 11 in mi maggiore Preludio – Adagio – Allegro – Adagio – Vivace – Gavotta – Allegro 
Sonata n. 12 in re minore  “La Follia”

Nel doppio concerto di venerdì 26 luglio alle ore 18.30 e alle ore 20.30 torna protagonista Arcangelo Corelli. L’Ensemble Antonianum (il cui leader è Anton Steck, fantastico violinista ben noto al pubblico di Milano Arte Musica) proporrà le sue 12 Sonate per Violino op. 5 in due concerti successivi nell’atmosfera raccolta della chiesa di San Sepolcro (piazza San Sepolcro) presso la Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana: alle 18.30 le 6 sonate da chiesa, alle 20.30 le 6 sonate da camera, inclusa la celeberrima Follia.
Nel 1700, sei anni dopo l’op. 4, Corelli manda alle stampe come op. 5 una raccolta di dodici «Sonate a Violino e violone o Cimbalo» che otterranno uno straordinario successo editoriale di ristampe e di edizioni con fioriture anche di grandi violinisti come Geminiani e Tartini. Anzi Corelli stesso ripubblica le sonate in terza edizione presso Roger «con gli abbellimenti degli Adagio, composti dal Sig.r A. Corelli come lui li suona»; autenticità messa in dubbio fin dal suo apparire, ma ora generalmente riconosciuta.
Prima di diventare raffinato compositore Corelli era diventato famoso come straordinario violinista; abilità tecnica affinata nel periodo di formazione e di attività professionale a Bologna, tanto da essere conosciuto come «Il Bolognese». Era dunque naturale che, dopo l’esperienza compositiva delle Sonate a tre, si cimentasse con una scrittura maggiormente virtuosistica per il suo strumento. Ma Corelli ci sorprende non lasciandosi distrarre dalla profondità ed essenzialità raggiunta nella sua arte di compositore, non facendo vuoto sfoggio di virtuosismo, ma concentrandosi in una scrittura formalmente accurata e fortemente comunicativa di affetti, neppure rinunciando al carattere contrappuntistico della parte del violone: in sostanza la stessa direzione estetica delle Sonate a tre nella riduzione a due parti. Una maggiore accensione del virtuosismo strumentale era prevista da parte dell’interprete con l’improvvisazione di fioriture, in misura minore negli allegri e maggiore negli adagi, come era prassi corrente.
Le dodici sonate sono divise in due parti di sei sonate ciascuna, che riprendono nel carattere le differenze stilistiche delle sonate da chiesa e da camera delle Sonate a tre. Nella prima serie appaiono movimenti allegri in stile fugato, che non figurano nella seconda serie di suites di danze. Ma sempre il rapporto tra i due strumenti si dipana con fine gusto contrappuntistico.
L’ultima sonata è un ciclo di variazioni sulla Follia di Spagna, melodia popolare cinquecentesca utilizzata per cicli di variazioni da innumerevoli compositori nel Seicento e nel Settecento. In ritmo ternario su una sequenza armonica di otto battute, ripetuta due volte, secondo lo schema dominante-tonica. 


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