Da Novara a Milano la collezione Dürer
esposta in estate alla Permanente con catalogo Interlinea
Da giovedì 4 luglio a domenica 8 settembre 2013nel celebre Museo milanese
170 incisioni del grande artista tedesco Albrecht Dürer
già esposte al Broletto di Novara
. L’opera incisa dalla collezione di Novara si intitola la mostra che da giovedì 4 luglio a domenica 8 settembre è esposta al Museo della Permanente di Milano con le 170 incisioni del grande artista tedesco (via Turati 34, da martedì a domenica 10-13 e 14,30-18,30; chiuso tutti i lunedì e il 15 e il 16 agosto, ingresso libero) già presentate in precedenza al Broletto di Novara e racchiuse nel catalogo edito da Interlinea a cura di Paolo Bellini. Si tratta della preziosa collezione di stampe dell’artista tedesco donate al Comune di Novara nel 1833 da Venanzio e Gaudenzio De Pagave, come parte di un vasto lascito che comprendeva beni mobili e immobili, quadri, disegni e libri. Dopo essere stato conservato presso la Biblioteca Civica di Novara, il nucleo di incisioni è poi entrato a far parte delle collezioni dei Musei Civici della città. Quest’estate la Permanente, una delle sedi dell’arte di più lunga tradizione, rappresenta una degna cornice per una rassegna di alto valore culturale che si propone di coinvolgere un vasto pubblico a partire dal contesto milanese. Questa iniziativa si pone in continuità con le numerose rassegne e attività dedicate dalla Permanente all’arte incisoria fin dall’inizio del Novecento. Nel 1915, infatti, si svolse la Mostra dell’Incisione Italiana, la prima rivolta esclusivamente alle tecniche grafiche, che erano già presenti alle esposizioni annuali e biennali nelle sezioni di “Bianco e nero”. L’attenzione a questa tecnica è proseguita nella seconda metà del Novecento con numerose mostre, da L’Acquaforte Italiana dell’800 del 1955 al ciclo delle Triennali dell’Incisione inaugurato nel 1969 e proseguito sino ad anni recenti.
Quella di Dürer è una delle più importanti collezioni italiane di incisioni del maestro. Sono un centinaio di silografie, un’acquaforte e 73 opere incise a bulino appartenenti alle grandi serie dureriane: la Piccola Passione incisa a bulino e quella su legno, la Grande Passione, la Vita della Vergine e l’Apocalisse. Il restauro attuale ha inserito le incisioni con i loro controfondi storici in semplici passepartout di cartone a ph neutro.
Albrecht Dürer (Norimberga 1471-1528) è stato uno dei più importanti artisti del Rinascimento nordeuropeo. Avviato dal padre al lavoro di orafo, ma da subito appassionato di pittura, ben presto scelse di abbandonare i metalli nobili e preferì dedicarsi alle incisioni su rame e su legno, arte nella quale finirà per eccellere. La sua esperienza si arricchì e si consolidò con numerosi viaggi in tutta Europa e in particolare in Italia, dove aprì una fiorente bottega a Venezia.
Il catalogo Albrecht Dürer. Le stampe della collezione di Novara (ed. Interlinea, 0321 612571) non solo illustra tutte le opere della collezione ma in particolare ne esamina con ampie schede di commento quelle ritenute più importanti e significative da un punto di vista iconografico. L’interpretazione e la corretta descrizione dei soggetti costituiscono infatti il taglio privilegiato dal curatore, Paolo Bellini dell’Università Cattolica, coadiuvato da Giulia Basilico, nel convincimento che gli studi su Dürer più recenti abbiano poco indagato su questo particolare versante.
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