2014_03_13 LaVerdi diretta da Wayne Marshall in un programma su più autori

Giovedì 13 marzo 2014_03_13 ore 20.30
Venerdì 14 marzo 2014_03_14 ore 20.00
Domenica 16 marzo 2014_03_16 ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
Stagione Sinfonica 2013/14 “del Ventennale”
Grieg, Strauss, Schmidt:
l’Ottocento cede al “Secolo breve”
Il britannico Wayne Marshall dirige laVerdi
in un affresco musicale dell’Europa che cambia
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Emanuele Arciuli
Direttore Wayne Marshall

Torna sul palco dell’Auditorium di Milano il maestro Wayne Marshall, particolarmente atteso dal pubblico milanese, che lo riconosce e lo apprezza come uno dei musicisti più versatili ed estrosi della scena internazionale.
Alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, il conductor britannico di origini caraibiche - che de laVerdi è Direttore Ospite -  propone un programma significativo per intensità e coerenza che - attraverso tre autori topici come Richard Strauss, Edvard Grieg e Franz Schmidt – delinea un vero e proprio affresco musicale di un’Europa in pieno sconvolgimento storico: certamente culturale e musicale così come politico e sociale.
Appuntamento dunque a giovedì 13 (ore 20.30), venerdì 14 (ore 20.00) e domenica 16 marzo (ore 16.00), all’Auditorium di Milano in largo Mahler, per ascoltare il bavarese Strauss (Serenata in Mi bemolle maggiore op. 7); il norvegese Grieg (Concerto per pianoforte e orchestra in La minore op. 16), attraverso il pianoforte solista del talentuoso Emanuele Arciuli, che torna graditissimo ospite de laVerdi; infine l’austriaco Schmidt (Sinfonia n. 2 in Mi bemolle maggiore). 
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 31,00/13,00).

Giovedì 13 marzo 2014, nel Foyer del bar dell'Auditorium (ore 18.00, ingresso libero), ci sarà la conferenza: La forma-sonata in Beethoven, Schubert e Grieg, relatori Enrico Reggiani, Sara Pantalei, Stefano Villa, in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano.

Programma
La Seconda sinfonia di Franz Schmidt, datata 1913, appartiene a quello straordinario periodo di evoluzione (e involuzione) musicale che precede la Grande guerra e prelude agli sconvolgimenti artistici dell’intero Novecento. Schmidt è autore oggi poco noto, però la sua musica è rappresentazione perfetta delle contraddizioni di un tempo di cambiamento. Da un lato il rispetto di un concetto di sinfonia proprio dell’Ottocento, la voglia di un ritorno alla razionalità bachiana, il bisogno di chiarezza che porterà alla rivoluzione schönberghiana, il fascino delle ambiguità impressioniste. Il tutto con lussureggiante linguaggio orchestrale e indomabile tensione espressiva. 
Accanto a Schmidt troviamo due visioni diverse della tradizione passata. Quella nostalgica di Edvard Grieg, norvegese e nostalgico del pianismo di Schumann; quella insofferente del giovane Richard Strauss, tributario delle settecentesche passioni e serenate per strumenti a fiato, ironizzante sulle armonie wagneriane, pronto a gettarsi nei voluttuosi poemi sinfonici prima di trovare la sua dimensione nel teatro musicale. [Enzo Beacco]

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