2012_10_26 Omaggio ad un grande direttore e compositore italiano BRUNO MADERNA

Venerdì 26 ottobre 2012_10_26 , ore 20.30
Parma - Casa del Suono 
Omaggio a Bruno Maderna

L'omaggio a Bruno Maderna offerto da Traiettorie in un contesto acustico ideale come la Casa del Suono è una straordinaria possibilità di ascoltare in ambiente un segmento importante della storia culturale italiana del dopoguerra: i primi esperimenti di musica elettronica italiana, realizzati all'interno dello Studio di Fonologia della Rai di Milano, che fecero di quel leggendario centro sperimentale, fondato da Maderna stesso insieme a Luciano Berio nel 1955, uno dei massimi luoghi della musica d'avanguardia europea. Per quanto oggi possa sembrarci un ascolto datato, eppure senza mai perdere un briciolo di seduzione, la musica elettronica di Maderna non è mai noiosa, apre sempre a suggestioni infinite: per Maderna il suono elettronico del resto non era che scoperta di un'espressione già esistente in natura, e per questo non poteva comunicare all'ascoltatore se non in una dimensione di pura poesia.  
Alla Casa del Suono si potrà ascoltare il primo pezzo elettronico italiano in assoluto, Sequenze e strutture, elaborato nel 1954 in uno studio radiofonico di fortuna prima della fondazione dello Studio della Rai, e alcuni dei capolavori della maturità sperimentale di Maderna nella seconda metà degli anni Cinquanta: Notturno, del 1955, un'elaborazione di suoni nei quali è ancora avvertibile l'intervento umano sugli strumenti elettronici che variano velocità e altezze, ma sempre alla ricerca di un'attrattiva di colore e di emozioni; Syntaxis, del 1957, nel quale la materia al contrario esplode e ogni suono rincorre l'altro in un cosmo senza riferimenti; Continuo, del 1958, che sembra la parabola esistenziale di un grande organismo ma altro non è che una sequenza di ventuno elaborazioni di uno stesso suono senza soluzioni di continuità.  
Da questi tre ultimi pezzi è già possibile farsi un'idea precisa di cosa significhi musica elettronica per Maderna: poesia dell'orecchio, scoperta di una continuità infinita fra uomo e natura. Gli ultimi pezzi dei primi anni Sessanta segnano il lento abbandono dell'interesse di Maderna per l'elettronica, ormai attratto dal ritorno agli strumenti acustici: in Serenata III del 1961 compare il flauto di Gazzelloni elaborato all'elettronica, e Le rire del 1962, un collage elettronico di rumori e voci, chiude, come un mondo che lentamente si allontana, otto anni di un'avventura fra le più irripetibili del nostro Novecento.  
  
Per informazioni e prenotazioni:
Fondazione Prometeo: tel. 0521 708899 - 348 8574704
Casa della Musica: tel. 0521 031170


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