Settimane Musicali di Stresa: Loro sono il futuro, non dimentichiamolo

Con queste parole Gianandrea Noseda si è congedato dal pubblico che ha completamente esaurito la disponibilità di posti del Palazzo dei Congressi di Stresa per il concerto che ha tenuto questa sera.

Lunedì 27 agosto 2012_08_27 ore 20.30
Palazzo dei Congressi – Stresa
European Union Youth Orchestra - Noseda
Cajkovskij, Debussy, Respighi
Garrick Ohlsson, pianoforte
European Union Youth Orchestra
Gianandrea Noseda, direttore

Il pezzo clou della serata sembrava fosse quello di apertura ovvero il Concerto n.1 per pianoforte di Tchaikowskij con un solista dalla fama consolidata in quarantanni di successi, ed in effetti il monolito dei due tempi di apertura e chiusura del concerto hanno fatto il suo effetto, con la pausa lirica del movimento centrale, raccogliendo applausi calorosi ma nessun bis di Ohlsson.
Passa l'intervallo e il programma riprende con due pezzi di "cortesia" che il pubblico si appresta a "sopportare" pur di avere ascoltato Tchaikowskij ed ecco invece che succede il miracolo.
Gianandrea Noseda, perde sicuramente qualche chilo, ma trascina con una energia incredibile il centinaio di giovani strumentisti nella raffinata esecuzione di due dei tre Notturni di Debussy (Nuages e Fetes) cominciando a fare vedere come si riesca a giocare con sfumature e piani sonori anche se si è ancora giovani ma ben guidati.
Ma la botta finale che ha veramente steso il pubblico è stata l'esecuzione di "Feste romane" di Ottorino Respighi, per la quale definirla travolgente risulta un eufemismo, è stato un tornado di suoni, un uragano sonoro di una potenza incredibile che il M° Noseda è riuscito a fare produrre ai giovani della Youth Orchestra, impegnati in tutte le sessioni, dai contrabbassi ai violini con lo stornello romano, alle molte percussioni, in una precisione svizzera in ogni attacco e nella istantanea chiusura all'unisono. Ovvio che tale esecuzione scatenasse minuti e minuti di applausi che hanno richiamato più volte il M° Noseda sul podio ma sempre ha voluto fare alzare i giovani nelle varie sezioni, quasi a dire "Sono tutti miei figli" e quando, veramente stremato, ha chiesto un attimo di silenzio, le sue uniche parole sono state "Loro sono il futuro, non dimentichiamolo", un appello che dovrebbe entrare nella mente e nel cuore di quanti possono dare un avvenire a questi giovani.

Non dimentichiamolo!!

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