Da lunedì 3 a martedì 11 maggio 2010 torna a Milano la Rassegna simbolo della lotta contro ogni pregiudizio
LIBERI AMORI POSSIBILI
IV° Rassegna di Teatro Omosessuale
Teatro Libero via Savona, 10 – 20144 Milano info http://www.teatrolibero.it
LIBERI AMORI POSSIBILI
IV° Rassegna di Teatro Omosessuale
Teatro Libero via Savona, 10 – 20144 Milano info http://www.teatrolibero.it
sesto appuntamento
Sabato 8 maggio 2010 ore 21.00
Altrarte presenta
Prigionieri del sesso
di John Roman Baker, regia di Antonio Serrano,
con Antonio Bonanotte, Daniel Plat, Marcello Caroselli
scene di Stefania Ponselè, costumi di Antonella D'Orsi Massimo,
musiche di Flavio Mainella
Altrarte presenta
Prigionieri del sesso
di John Roman Baker, regia di Antonio Serrano,
con Antonio Bonanotte, Daniel Plat, Marcello Caroselli
scene di Stefania Ponselè, costumi di Antonella D'Orsi Massimo,
musiche di Flavio Mainella
Alla ricerca del piacere: Prigionieri del Sesso
In scena al Libero lo spettacolo che ha contribuito a riaprire il dibattito su una questione di fondamentale importanza: con o senza preservativo?
In scena al Libero lo spettacolo che ha contribuito a riaprire il dibattito su una questione di fondamentale importanza: con o senza preservativo?
Prisoners of sex è un testo appassionato e dissacrante sulla gay life del ventunesimo secolo.
Divertente, incisivo, drammatico e irriverente, lo spettacolo presenta cinque storie, ambientate in cinque città europee. A dominare ognuna di esse sono due personaggi per volta, forma dialettica perfetta per presentare le due tesi contrapposte affrontate dal testo: quella contraria e quella a favore del sesso "protetto". I personaggi interpretano un gioco delle parti, ma reale: perché ognuno di loro mette a nudo se stesso mostrando le proprie debolezze e i fragili confini tra bene e male.
Dal 1981, anno a cui risale il primo studio pubblicato che identificava l'AIDS come "una malattia che colpiva gli uomini gay", molti passi sono stati fatti per cercare di curare e debellare "la peste" del XX secolo, ma il problema non è stato ancora risolto e l'AIDS continua a mietere vittime in tutto il mondo.
Lo spettatore è risucchiato nelle vite dei personaggi, caratterizzati da bisogni compulsivi o fotografati nei loro momenti più intimi, pennellati con colori accesi e brillanti o con mille sfumature di grigio. Uno spettacolo realizzato senza preoccuparsi di non urtare la sensibilità di qualcuno, nato dall'esigenza di esplorare tematiche importanti.
Un testo semplice e disarmante, pervaso di una tensione emotiva che non si allenta mai, che segue il crescendo dettato dal ritmo incalzante delle battute, della logica, della dialettica.
Divertente, incisivo, drammatico e irriverente, lo spettacolo presenta cinque storie, ambientate in cinque città europee. A dominare ognuna di esse sono due personaggi per volta, forma dialettica perfetta per presentare le due tesi contrapposte affrontate dal testo: quella contraria e quella a favore del sesso "protetto". I personaggi interpretano un gioco delle parti, ma reale: perché ognuno di loro mette a nudo se stesso mostrando le proprie debolezze e i fragili confini tra bene e male.
Dal 1981, anno a cui risale il primo studio pubblicato che identificava l'AIDS come "una malattia che colpiva gli uomini gay", molti passi sono stati fatti per cercare di curare e debellare "la peste" del XX secolo, ma il problema non è stato ancora risolto e l'AIDS continua a mietere vittime in tutto il mondo.
Lo spettatore è risucchiato nelle vite dei personaggi, caratterizzati da bisogni compulsivi o fotografati nei loro momenti più intimi, pennellati con colori accesi e brillanti o con mille sfumature di grigio. Uno spettacolo realizzato senza preoccuparsi di non urtare la sensibilità di qualcuno, nato dall'esigenza di esplorare tematiche importanti.
Un testo semplice e disarmante, pervaso di una tensione emotiva che non si allenta mai, che segue il crescendo dettato dal ritmo incalzante delle battute, della logica, della dialettica.
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