Lunedì 19 febbraio 2018 ore 21.00
CENTRO EVENTI MULTIFUNZIONALE IL MAGGIORE
Via S. Bernardino, 49 – 28922 Verbania Pallanza
PROSA E…
Stefano Fresi, Giorgio Pasotti
Violante Placido, Paolo Ruffini
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di William Shakespeare
adattamento di Francesco Bellomo e Massimiliano Bruno
con Stefano Fresi, Giorgio Pasotti, Violante Placido, Paolo Ruffini
e con Claudia Tosoni, Dario Tacconelli, Rosario Petix, Zep Ragone, Maurizio Lops e Tiziana Scrocca (compagnia formata da 14 attori)
regia Massimiliano Bruno
coreografie Annalisa Aglioti
produzione L’ISOLA TROVATA
Regia di Massimiliano Bruno
PERSONAGGI E INTERPRETI:
GLI ALTOLOCATI
TESEO, IL DUCA Giorgio Pasotti
IPPOLITA, LA REGINA DELLE AMAZZONI Violante Placido
EGEO, IL PADRE DI IRMIA Rosario Petix
GLI INNAMORATI
ERMIA, FIGLIA DI EGEO Alessandra Ferrara
ELENA, INNAMORATA DI DEMETRIO Claudia Tosoni
LISANDRO, FIDANZATO DI ERMIA Tiziano Scrocca
DEMETRIO, CORTEGGIATORE DI ERMIA Antonio Gargiulo
I COMICI
QUINCE Maurizio Lops
SNUG Rosario Petix
BOTTOM, PIRAMO Stefano Fresi
FLUTE (TISBE) Dario Tacconelli
SNOUT, MURO Zep Ragone
IL BOSCO DEI SOGNI
OBERON Giorgio Pasotti
TITANIA Violante Placido
PUCK, IL FOLLETTO DEL BOSCO Paolo Ruffini
FIOR DI PISELLO Annalisa Aglioti
FATINA Sara Baccarini
“Se noi ombre vi abbiamo irritato non prendetela a male, ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia…noi altro non v’offrimmo che un sogno”
Mito, fiaba, e quotidianità si intersecano continuamente senza soluzione di continuità all’interno di questa originale versione del noto testo shakespeariano, sempre originalmente e genialmente contaminate e ricreate dalla fervida fantasia dell’adattamento. Il Sogno di una notte di mezza estate è un vero e proprio teorema sull’amore ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualità di cui non sono padroni.
NOTE DI REGIA di MASSIMILIANO BRUNO
Quello che voglio da questo Sogno è tirare fuori la dimensione inconscia che Shakespeare suggeriva neanche troppo velatamente. Puntellare con l’acciaio la dimensione razionale imprigionata nelle regole e nei doveri bigotti e rendere più libera possibile quella onirica, anarchica e grottesca. E così il nostro bosco sarà foresta, Patria randagia di zingari circensi e ambivalenti creature giocherellone, Puck diventerà un violinista che non sa suonare, Bottom un pagliaccio senza palcoscenico, Oberon un antesignano cripto-gay e Titania una ammaestratrice di bestie selvagge. L’intenzione è essere affettivi senza essere affettuosi, ferire per suscitare una reazione, divertire per far riflettere, vivere nella verità del sogno tralasciando la ragione asettica e conformista. Un Sogno di una notte di mezza estate che diventa apolide e senza linguaggio codificato, semplici suoni e immagini che sono meravigliose memorie senza mai essere ricordi.
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