2017_01_22 Narrare l’Antico al Museo Archeologico Lomellino Gambolò

GENNAIO - FEBBRAIO 2017
Museo Archeologico Lomellino
Gambolò, Pv, Piazza Castello
Il Museo Archeologico Lomellino presenta
Narrare l’Antico
Rassegna letteraria
Rassegna letteraria, 2ª edizione, 2017
Una serie di incontri con scrittori che si cimentano con il romanzo ambientato nell’antichità.

Con il patrocinio della
Museo Archeologico Lomellino
Sistema museale locale Lomellina Musei
Associazione Archeologica Lomellina
& Museo Archeologico Lomellino
Gambolò, Pv, Piazza Castello, tel. 0381-938256
La narrativa dedicata alla storia si presenta nella sua  veste attuale nel suggestivo scenario di Castello Beccaria di Gambolò e in particolare nelle sale del Museo Archeologico Lomellino. Qui i millenni scorrono davanti ai nostri occhi , luoghi di storia dove “narrare la storia”. La seconda edizione di questa rassegna ci porta alla scoperta di scrittori appassionati e stuzzicanti che presentano il loro modo di “Narrare l’Antico”. 

Domenica 22 gennaio 2017_01_22, ore 16.00
REX IUBA
Stefano Medas, archeologo subacqueo e narratore
“Ci attende l’Oceano che
vaga intorno al mondo. E noi
andremo in cerca di quelle
terre fortunate, delle isole
ricche dove il suolo dà frutti
senza mai essere arato, dove
la vigna è sempre florida
senza mai esser potata …”

Roma, 46 a.C. Nel corteo trionfale di Cesare dopo la  campagna d'Africa sfila un giovanissimo orfano di guerra: è Giuba, figlio del re di Numidia, sconfitto dai cesariani. Un triste futuro lo attende se non fosse che gli dèi, da cui dipendono le sorti degli uomini, hanno in serbo altri progetti per lui. Viene infatti accolto nella famiglia di Augusto e cresciuto secondo il costume romano. Nel 25 a.C. Ottaviano gli assegna il regno di Mauretania, in Nordafrica, e gli da in sposa la bella e sensuale Cleopatra Selene, figlia di Cleopatra e Marco Antonio, una donna colta e raffinata, legata al marito da un sentimento profondo. Appassionato di arte e letteratura, di filosofia e geografia, Giuba promuove diverse spedizioni esplorative, spinto dalla sua inestinguibile sete di conoscenza. Fra queste, la più avventurosa e rocambolesca lo condurrà, insieme ad alcuni amici fidati e a una settantina di marinai abili con i remi quanto con la spada, alla scoperta delle Isole Fortunate, le odierne Canarie. Lì, in quei luoghi sospesi fra mito e realtà, agli estremi confini del mondo conosciuto, i protagonisti della spedizione scopriranno una natura spettacolare e selvaggia, un popolo che non conosce il denaro e l'avidità, e i fenomeni prodotti dall'immane potenza dell'Oceano. La passione e la competenza di Stefano Medas ci accompagnano lungo un itinerario costellato di pericoli che è prima di tutto un viaggio dell'anima. 

Stefano Medas è archeologo subacqueo e navale e ha condotto numerose campagne di scavo su relitti e siti sommersi, già docente a contratto di Storia della navigazione antica all'università di Bologna. E’ attualmente presidente dell'Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale. Ha pubblicato più di cento articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali, e alcune monografie. Rex Iuba è il suo primo romanzo.         

Domenica 29 gennaio 2017_01_29, ore 16.00
DA GIULIO CESARE A GENGIS KHAN
Raccontare la Storia con il linguaggio delle
emozioni: Franco Forte

Perché, poco prima delle Idi di marzo,  il giorno fatidico in cui venne ucciso, Giulio Cesare rinunciò a essere accompagnato dalla scorta? E perché proprio Bruto e Decimo, gli uomini più vicini al dittatore, avrebbero dovuto desiderarne e organizzarne la fine? Perché, mentre si recava alla Curia, il dittatore di Roma ignorò tutti coloro che lo avvertivano che sarebbe stato vittima di un complotto? E infine perché, quando venne portato via dopo essere stato accoltellato a morte, un lembo della tonaca gli copriva il viso? Secondo Cicerone il dittatore avrebbe provato vergogna per le smorfie di dolore che gli contraevano il volto nel momento della morte, e si sarebbe coperto per nasconderle. Ma se la ragione fosse un'altra? “Ai tanti enigmi, rivela l’Autore, che si affollano intorno alla più famosa congiura della storia, cerco di dare una risposta nelle pagine di questo romanzo: e se Giulio Cesare non fosse affatto morto alle Idi di marzo? Forse la congiura non aveva la finalità di ucciderlo, ma di sottrarlo allo scomodo e gravoso incarico di padre-padrone di Roma. Offrendogli così la possibilità di tornare a dedicarsi a ciò che nella vita aveva sempre amato: essere alla testa di una legione, la Legio Caesaris, e combattere per la gloria personale e dell'Urbe. Con un ulteriore obiettivo, che solo una mente ambiziosa come quella di Cesare poteva escogitare: raggiungere i confini del mondo alla ricerca della dimora degli dèi, per strappare loro il segreto della vita eterna.” Ecco la prima, epica avventura di Cesare e della sua nuova legione. 

Franco Forte è giornalista professionista, traduttore, sceneggiatore per Rai e Mediaset e consulente editoriale. Ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi bestseller Carthago (Mondadori, 2009), La Compagnia della Morte (Mondadori, 2009), Operazione Copernico (Mondadori, 2009, diritti cinematografica acquistati da Dino De Laurentiis), La stretta del Pitone (Mursia, 2005), Il figlio del cielo e L’orda d’oro (Mondadori, 2000) - da cui ha tratto uno sceneggiato TV su Gengis Khan prodotto da Mediaset. Tra gli altri libri: Roma in fiamme, Il segno dell'untore (2013), Ira domini. Sangue sui navigli (2014), Cesare l'immortale (2016).

Domenica 5 febbraio 2017_02_05, ore 16.00
LUPO TRISTE E LEGION X
Incontro con
Massimiliano Murgia

Uno scrittore sui generis nel senso  più positivo della locuzione. La prima incursione nel genere storico risale a "Lupo Triste", un romanzo incentrato sulla tragica e valorosa epopea dei nativi americani, popoli orgogliosi che affrontarono con dignità il loro avverso destino. Uno scritto dalla doppia anima, storica da un lato, intimistica dall'altro. Questa tendenza dell'autore ad esprimere i moti dell'animo umano, tra sentimenti, emozioni e sensazioni, rientra anche in "Legion X", romanzo ambientato in epoca cesariana, sullo sfondo delle imprese dell'invincibile Decima Legione. Dalla conquista della Gallia, alla campagna di Britannia, alle imprese di Gergovia e Alesia, alla Guerra Civile e fino all'epilogo che, funesto per Cesare, aprì una nuova fase della Storia dell'Urbe. I protagonisti di Massimiliano, non sono semplici esecutori ma anche spettatori in grado di giudicare le proprie azioni. Proprio in questa obiettività, lontana da forzature eroiche, risiede il segreto di "Legion X", un romanzo sulla guerra ma contro la guerra. E nel raccontarla si può comprendere quanto sia stata inutile e assurda nei secoli e quanto lo è attualmente. La Storia mostra il suo canovaccio, ideale trama determinata, in apparenza, unicamente dai grandi personaggi, ma subito dietro i generali, gli strateghi e i condottieri, agirono uomini dimenticati che grazie al coraggio, alla determinazione, alla forza d'animo, alla disciplina e al valore, segnarono le pagine indelebili della Storia e resero immortali coloro che ebbero l'onore di guidarli sui campi di battaglia. A questi eroi silenziosi è dedicato "Legion X" di Massimiliano Murgia. Sono cresciuto con il mito dei film western americani, dove i bianchi erano i buoni e gli indiani i cattivi. Da adulto ho capito che è uno dei troppi casi in cui la storia viene riscritta a favore di chi la racconta. Ho voluto rendere omaggio a un popolo orgoglioso, che ha affrontato con dignità il proprio destino. 

Domenica 12 febbraio 2017_02_12, ore 16.00
SIBRIUM
Appuntamento con lo scrittore
Alessandro Cuccuru

Al tramonto del medioevo  diverrà un importante castello, oggetto delle dispute tra le prime signorie di Milano, ma nell'ottobre del 476 Sibrium è solo uno sperduto avamposto del decaduto impero romano d'Occidente, ai limiti settentrionali della pianura lombarda. Le vicende del comandante della locale guarnigione si intrecciano con quelle dei suoi soldati, delle persone a lui care e di tutti gli abitanti del circondario, che confidano nel valoroso ufficiale, per essere guidati e protetti in un periodo di incertezza sul futuro. Odio, amore ed amicizia si intrecciano nella storia che in “Sibrium” si racconta: essa si svolge nel periodo immediatamente successivo alla deposizione di Romolo Augustolo, ultimo imperatore romano d'occidente, da parte di Odoacre, generale germano. Vi si descrive la vita di un “castrum” romano, Sibrium appunto, posto a nord ovest di Mediolanum, e comandato da Marco Terenzio Ambusto, ufficiale di vecchio stampo, ligio al dovere ma anche sensibile al fascino delle donne. C’è poi il resoconto dell’avventuroso viaggio di sette uomini, di scorta a un carico di preziosi, da Ravenna verso le principali città della Via Emilia: viaggio durante il quale nascono amicizie, si incontrano e si scontrano uomini di formazione e mentalità diverse. Infine si narra della spedizione di duecento guerrieri Burgundi, che valicano le Alpi in cerca di fortuna. Se volete viaggiare nel tempo e vivere alcune giornate nell’Italia del quinto secolo dopo Cristo, leggete questo romanzo di Alessandro Cuccuru. L'autore riuscirà a coinvolgervi, a farvi immedesimare nelle vicende, nelle situazioni psicologiche ed in quelle emotive dei personaggi, avendo la capacità, tra l’altro, di rendere assolutamente credibili i loro dialoghi dal linguaggio modernissimo. 


Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)