2017_01_05 Jader Bignamini torna a dirigere laVerdi

Giovedì 05 Gennaio 2017_01_05 (ore 20.30)
Venerdì 06 Gennaio 2017_01_06 (ore 20.00)
Domenica 08 Gennaio 2017_01_08 (ore 16.00)
Auditorium di Milano, largo Mahler
STAGIONE SINFONICA 2017
Profondo russo
un programma tutto sinfonico sul tema del destino all’insegna di Cajkovskij e Rachmaninov 
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Jader Bignamini
Petr Il'ic Cajkovskij La Tempesta Fantasia sinfonica in Fa minore op.18
Sergej Rachmaninov L'Isola dei Morti. Poema Sinfonico op. 29
Petr Il'ic Cajkovskij Sinfonia n. 4 in Fa minore op. 36
Dopo la tradizionale Nona di Beethoven, che ha ufficialmente aperto la Stagione 2017, laVerdi per il lungo ponte dell’Epifania torna agli amatissimi autori russi, sotto la guida di Jader Bignamini, fresco “reduce” dal felice debutto al Teatro Lirico di Verona con la pucciniana Turandot. 
Triplice appuntamento giovedì 5 (ore 20.30), venerdì 6 (ore 20.00) e domenica 8 gennaio (ore 16.00), all’Auditorium di Milano, con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi impegnata nell’esecuzione de La Tempesta, fantasia sinfonica di Cajkovskij, cui si abbina la Quarta sinfonia del compositore tardoromantico: quella che lo consacrò ufficialmente tra i grandi. A completare una locandina totalmente animata dal sinfonismo russo e legata dal fil rouge del destino dell’uomo e del fato, ascolteremo L’Isola dei Morti, poema sinfonico di Rachmaninov, ispirato all'omonimo dipinto del pittore Arnold Böcklin, che il compositore visionò a Parigi nel 1907.
Lasciamo la parola a Jader Bignamini, che ci introduce all’ascolto: 
“La Tempesta e L’Isola dei Morti hanno in comune la descrizione dell’andamento dell’acqua, elemento saldamente presente in entrambe le composizioni. Nel brano di Caikovskij c’è il mare che apre e chiude l’opera, oltre naturalmente alla tempesta - evento naturale scatenante anche nei confronti dell’umano destino - in un andamento descrittivo e regolare. In Rachmaninov, Caronte procede su un’acqua tutta diversa, quasi immobile, con l’inserimento di un tempo dispari (5/8) che accompagna l’andamento irregolare della barca del traghettatore che porta le anime dei morti da una sponda all’altra dell’Acheronte. Nell’Isola dei Morti ci sono in verità due temi nascosti e contrastanti: il dies irae da una parte e, dall’altra, in aperta contrapposizione, il ricordo della vita o, meglio, della gioia di vivere.  Due modi di scrittura totalmente diversi, con la modernità di Rachmaninov che riesce sempre a stupire.
“Discorso a parte per la Quarta sinfonia: Caikovskij cambia il proprio linguaggio compositivo per diventare il Caikovskij che conosciamo, pieno di invenzioni originali, come il terzo movimento tutto pizzicato degli archi, che meravigliò il pubblico dell’epoca e che necessita di un particolare virtuosismo dell’orchestra esecutrice. La Quarta ha in comune con gli altri due brani in programma il tema del fato, con la fanfara che apre la sinfonia”. 
Giovedì 5, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero), si svolgerà - in collaborazione con Associazione Italia Russia - la tradizionale conferenza di introduzione al programma, dal titolo: “Cajkovskij e il Fato. La travolgente avventura della Quarta sinfonia”, condotta da Fausto Malcovati. Cajkovskij nei primi anni è più volte tentato da Shakespeare: Romeo e Giulietta e La tempesta sono due composizioni ispirate dal drammaturgo inglese. Il primo grande trionfo come compositore arriva con la Quarta sinfonia, dominata dal tema del destino: è la composizione che apre la sua relazione con la baronessa von Meck. Non a caso nelle loro lettere viene definita “la nostra sinfonia”.

Programma . 
La Tempesta, fantasia sinfonica di Cajkovskij, che apre la locandina, completa il trittico shakespeariano con le ouverture da Romeo e Giulietta e Amleto, raccogliendo tutta l’atmosfera magica della storia di Prospero. L’Isola dei Morti di Rachmaninov è invece un poema sinfonico ispirato all’omonimo quadro di Arnold Böcklin: il ritmo irregolare di 5/8 con un primo battito più pronunciato è il nudo impianto tematico che rappresenta l’incerto beccheggiare della barca del traghettatore di anime, sotto i colpi risoluti dei remi che perturbano l’acqua, creando vortici e rollii che il compositore rappresenta con straordinaria immaginazione musicale. La Sinfonia n. 4 di Cajkovskij è anch’essa una composizione musicale a programma, che l’autore dedica alla contessa von Meck, sua mecenate, addizionando una descrizione per ogni movimento. È un flusso sentimentale traboccante e imprevedibile, che all’ascolto si presenta come un fiume in piena ricco di spunti che vanno da Beethoven ai temi popolari russi. 
(Biglietti: euro 36,00/16,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 14.30/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).   

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