2016_08_08 MILANO ARTE MUSICA 2016 non solo Quattro stagioni con Europa Galante

MAM2016 
MILANO ARTE MUSICA 2016 (X edizione)
dal 7 luglio al 25 agosto 2016

Lunedì 8 agosto 2016, ore 20.30
Chiesa di San Pietro in Gessate
Piazza san Pietro in Gessate, Milano
Antonio Vivaldi: Le quattro stagioni
Fabio Biondi, violino e direttore
BIGLIETTI 8 agosto                posto unico 10 euro
PROGRAMMA

Arcangelo Corelli(1653-1713)
Concerto grosso Op. 6 n. 4 in re maggiore
 Adagio, Allegro – Adagio – Vivace – Allegro

Francesco Geminiani(1687-1762)
Concerto grosso Op. 3 n. 2 in sol minore
 Largo e staccato – Allegro – Adagio – Allegro

Pietro Locatelli (1695-1764) Concerto grosso Op. 1 n. 5 in re maggiore
 Largo – Allegro – Largo – Allegro

Antonio Vivaldi (1678-1741)
 Concerto in mi maggiore op. 8 n. 1 RV 269  La Primavera
 Allegro – Largo – Allegro
 Concerto in sol minore op. 8 n. 2 RV 315  L’Estate
 Allegro non molto – Adagio e piano – Presto e forte – Presto
 Concerto in fa maggiore op. 8 n. 3 RV 293  L’Autunno
 Allegro – Adagio molto – Allegro
 Concerto in fa minore op. 8 n. 4 RV 297  L’Inverno
 Allegro non molto – Largo – Allegro

L’esecuzione delle Quattro Stagioni, in programma lunedì 8 agosto alle 20.30 nella chiesa di S. Pietro in Gessate, non poteva che essere affidata alla sensibilità di esperti conoscitori del repertorio vivaldiano, Fabio Biondi ed Europa Galante, che nel 1991 vinsero un Diapason d’or proprio per la registrazione di questo capolavoro.
Antonio Vivaldi, nonostante il giudizio di Carlo Goldoni secondo il quale il prete rosso era un “eccellente suonator di violino e mediocre compositore”, è considerato un genio musicale di grande valore, soprattutto per la genialità dei suoi concerti a programma, come nel caso delle Quattro Stagioni, nelle quali gli opposti estremi del virtuosismo e dell’espressività si toccano ripetutamente.
Il concerto si presenta inoltre come un’occasione per ascoltare alcuni dei più virtuosi violinisti dell’epoca barocca: Arcangelo Corelli, Francesco Geminiani e Pietro Locatelli.

Corelli firmò la dedica dell’Op. 6 il 3 dicembre 1712, cinque settimane prima della sua morte. Il volume non sarebbe uscito se non due anni più tardi, insieme all’Op. 5. La raccolta di concerti grossi è divenuta uno dei riferimenti per lo sviluppo della musica strumentale dell’Occidente, contribuendo in modo significativo a gettare le basi della scrittura orchestrale moderna. Sviluppatosi dalla sonata a tre, il concerto grosso prevede l’alternanza di parti solistiche, il concertino, a tutti orchestrali, il ripieno. Con l’aggiunta di una parte di viola e il raddoppio delle parti, i contrasti timbrici e di volume sonoro diventano una delle caratteristiche fondamentali del genere. La scrittura delle parti solistiche, specialmente dei due violini, ha tratti virtuosistici, lasciando a volte agli esecutori il compito di ornamentare le parti, soprattutto nei ritornelli. La struttura del concerto n. 4, con i suoi quattro tempi, si discosta da tutti gli altri, basati su un’alternanza di cinque o più tempi di danza stilizzati e anticipa la struttura della sinfonia classica.
Francesco Geminiani fu probabilmente allievo di Corelli e Alessandro Stradella durante il suo soggiorno romano dal 1704 al 1706. La sua fortuna di allievo della celebre scuola violinistica corelliana lo portò al successo nella sua nuova patria londinese, dove contribuì alla diffusione dello stile del concerto grosso anche con le sue trascrizioni dell’Op. 5 di Corelli. Insieme ai suoi concerti Op. 2 e 3 furono eseguiti in una stagione da lui organizzata dal dicembre 1731 all’aprile del 1732 presso la Hickford’s Room. Alla fine di aprile veniva annunciata la pubblicazione per l’editore Walsh dei suoi concerti grossi Op. 3 che sarebbero diventati un classico nel panorama musicale di Londra, insieme appunto a quelli di Corelli e Händel.
Altro virtuoso del violino, Pietro Locatelli trova in Corelli e nella sua scuola il terreno dove elaborare la tecnica alla base dell’Arte del violino, i dodici concerti che lo hanno reso celebre. Probabilmente allievo di Valentini durante il suo soggiorno romano dal 1711 al 1723. Il suo nome è associato a concerti tenuti nella cerchia del cardinal Ottoboni. I suoi dodici concerti grossi Op.1 sono dedicati al futuro cardinale Camillo Cybo e sono stati scritti a Roma nel 1721. La sua carriera si svolge principalmente all’estero: Dresda, Kassel e, soprattutto, Amsterdam. Lì pubblica la sua Op. 1, ispirata al modello corelliano, con otto concerti destinati alla chiesa e i rimanenti quattro alla camera. Particolare sono la ricercatezza e severità del contrappunto: fugati, fughe e doppie fughe che trascendono la scrittura di Corelli e dimostrano la sua famigliarità con la tradizione osservata romana.
I quattro concerti più famosi di Antonio Vivaldi appartengono anch’essi agli anni Venti del 1700. Insieme agli altri due concerti dell’Op. VIII Il Cimento dell’Armonia e dell’Inventione, rispettivamente intitolati La tempesta di mare e Il piacere, hanno un chiaro intento programmatico e descrittivo, indicato dal titolo e dai sonetti esplicativi. Vivaldi inserisce nella partitura delle lettere, in modo da associare i passi corrispondenti: si stabilisce così un’evidente teatralità della musica strumentale che descrive paesaggi, racconta episodi, trasmette emozioni. L’intero ciclo delle stagioni atmosferiche, nell’equilibro fra positivo e negativo, operosità e inoperosità, bene e male è un’allegoria delle stagioni della vita umana e riprende la poesia morale settecentesca. Vivaldi distribuisce nella struttura tripartita del concerto grosso le immagini poetiche in maniera diversa: i movimenti veloci d’apertura contengono il maggior numero di scene, i tempi lenti sono piuttosto una pausa riflessiva, mentre i finali sono o articolati secondo una logica più strettamente musicali nella Primavera e nell’Estate, o riprendono un andamento descrittivo.

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 12.00.
Abbonamenti: 140 euro (tel 02.76317176)
Prevendite biglietti (diritto di prevendita Euro 1,80):
Circuito Vivaticket www.vivaticket.it
Call center (servizio a pagamento): Vivaticket 892.234 (from outside Italy: +39.041.2719035)
App Vivaticket Mobile per iPhone e Android disponibile sull’app Store e su Google play
Punti vendita Vivaticket, elenco alla pagina http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[ricercaPV]

SEDE DEL CONCERTO
Chiesa di San Pietro in Gessate
Piazza San Pietro in Gessate
MM San Babila, tram 9, 12, 23, 27, bus 60, 65, 73, 84, 94

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176            e-mail mail@lacappellamusicale.com
twitter @lacappellamusic

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