2012_12_09 GALA’ A TEATRO CON ERNANI DI VERDI AL FRASCHINI DI PAVIA

domenica 9 dicembre 2012_12_09 ore 20.30
Replica martedì 11 dicembre 2012_12_11 alle ore 20.30

Teatro Fraschini- PAVIA
GIUSEPPE VERDI
ERNANI

Personaggi
Ernani, Don Giovanni di Aragona, il bandito (tenore) - Rudy Park
Carlo, re di Spagna (baritono) - Alessandro Luongo
Elvira, nipote e fidanzata di Don Ruy Gomez (soprano) - Maria Billeri
Don Ruy Gomez de Silva, grande di Spagna (basso) - Enrico Giuseppe Iori
Giovanna, nutrice di Elvira (soprano) Nadiya Petrenko
don Riccardo, scudiero del re (tenore)
Jago, scudiero di Don Ruy Gomez (basso)
Banditi, Cavalieri, Vassalli, Cortigiani, Principi elettori, Paggi e Dame di corte.
Regia di Andrea Cigni
Direttore d’orchestra Antonio Pirolli
 
La giornata del Santo Patrono si conclude, come tradizione pavese, con l’appuntamento al Fraschini: si festeggia con un nutrito parterre di politici e di rappresentanti delle istituzioni cittadine e provinciali. Come ormai tradizione, per festeggiare il Santo Patrono San Siro, domenica 9 dicembre al Teatro Fraschini, alle ore 20.30 va in scena la terza opera in cartellone, ERNANI di GIUSEPPE VERDI.
Lo spettacolo è firmato da Andrea Cigni. Direttore d’orchestra Antonio Pirolli.
Replica martedì 11 dicembre, alle ore 20.30. Lo spettacolo è prodotto dai Teatri del Circuito Lirico Lombardo: il Fraschini di Pavia, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Grande di Brescia e il Teatro Ponchielli di Cremona.
Interpreti Rudy Park (Ernani), Alessandro Luongo (Don Carlo), Maria Billeri (Elvira), Enrico Giuseppe Iori (Don Ruy Gomez de Silva)
Nel cast anche Nadiya Petrenko, Saverio Pugliese, Gianluca Margheri
Ispirato al dramma di Victor Hugo, l’opera racconta di Don Giovanni d’Aragona che, sotto le mentite spoglie di Ernani, guida la rivolta contro Re Carlo e vuole liberare Elvira, di cui è innamorato e ricambiato, tenuta prigioniera dal vecchio Silva in un castello. Dopo alcuni tentativi fallimentari, la giovane Elvira viene rapita da Re Carlo, anch’egli innamorato di lei. Ernani e Silva stipuleranno un patto per liberarla. Quando la vicenda sembra volgere al meglio, con le nozze tra Ernani ed Elvira, l’astuto e crudele Silva costringerà Ernani a tener fede al giuramento fatto. Ernani, con gesto eroico, sarà costretto a togliersi la vita.

Note Musicali di Antonio Pirolli
Ai tempi dei miei studi in Conservatorio, durante un corso di Storia dell’Estetica sull’ultimo Verdi, il prof. Claudio Casini ci stupì tutti sostenendo che Otello era una brutta opera. Alla mia domanda sul perché di una tale affermazione, il prof. Casini rispose che l’opera (in senso complessivo) di Verdi può essere facilmente distinta in diverse fasi compositive, riprendendo così la teoria di Bruno Barilli sulle composizioni “a cicli” del Cigno di Busseto.
Otello, infatti, pur risentendo del nuovo clima culturale mitteleuropeo, non risulta un’opera del tutto compiuta, come poi invece sarà il grande capolavoro di fine carriera, Falstaff.
Tenendo presente questa teoria, si può certamente affermare che Ernani è un’opera ponte, ovvero un’opera che getta le basi per il successivo periodo compositivo verdiano, più legato al romanticismo musicale. Ernani può quindi essere considerato un enorme “cantiere” dove Verdi, nel pieno delle sue forze compositive, comincia a tracciare quella che sarà la cifra stilistica propria del Verdi romantico.
Ad esempio, in Ernani vi è una straordinaria caratterizzazione dei singoli personaggi, che diventano fulcro della vicenda. Questa attenzione al singolo è del tutto assente nelle opere precedenti, soprattutto nei due primi grandi successi verdiani, Nabucco e I Lombardi alla Prima Crociata. Inoltre, in Ernani vi è una perfetta assegnazione vocale a ciascun personaggio dell’opera, anticipando quelle dei melodrammi successivi. Così, Don Carlo è l’archetipo di quello che consideriamo il cosiddetto baritono verdiano, con le caratteristiche vocali e lo spessore interpretativo dei grandi personaggi baritonali creati dal compositore. O ancora: la figura lirica ed eroica dell’eroe è affidata, a partire proprio da Ernani, al tenore.
Un'altra caratteristica tipica delle composizioni verdiane, che può essere rintracciata già in Ernani, è la struttura propria del melodramma, con la riduzione progressiva della lunghezza degli atti, così da attribuire stringatezza ed incisività sempre crescente al dramma lirico. Ciò viene supportato da un’ulteriore e fondamentale novità introdotta da Verdi in quest’opera: la scarsità dei pezzi a solo a cui fanno da contrappeso i molti momenti d’assieme, in primo luogo i grandi concertati che chiudono il primo e il terzo atto. In essi, pur senza ancora quella maturità ed esperienza compositiva che caratterizzerà le opere dei anni successivi, è già ben evidente il talento di Verdi, che all’epoca era considerato ancora agli esordi della propria carriera.
Alcuni esempi di questo successivo sviluppo di abilità compositiva, presente in nuce in Ernani, possono essere rintracciati in vari momenti dell’opera: l’introduzione musicale del IV atto con la banda che suona una danza fuori scena e che verrà poi ripreso in Un ballo in maschera; oppure l’inizio dell’atto III con la celebre aria di Don Carlo che richiama le scure sonorità di certe pagine di Simon Boccanegra; o ancora: i concitati terzetti che non possono non ricordare
Il Trovatore.
In Ernani, dunque, pur a digiuno di una vera e propria scuola compositiva contrappuntistica, Verdi riesce comunque a trovare, grazie esclusivamente al proprio talento, delle finezze strumentali tipiche delle opere del suo ultimo periodo.
BIGLIETTERIA
Aperta dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 19
Aperta un’ora prima di ogni spettacolo
Tel. 0382-371214
PREZZI
Da 55 euro (platea e palchi centrali) a 14 euro (posti in piedi non numerati).
Sono riconosciute riduzioni, oltre che di legge, anche per le scuole e gli studenti universitari.
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org
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