Da mercoledì 11 marzo 2009, l'Associazione Culturale Ensemble XXI e la Scuola di Musica "M. Ravel", con il Patrocinio del Comune di Robecco sul Naviglio, presenteranno un ciclo di incontri riguardanti la Storia della Musica. Nel pieghevole allegato troverete la spiegazione dettagliata del programma di ogni singolo incontro e degli obiettivi generali.
Questi incontri sono una grande opportunità per avvicinarsi ad una materia che non viene comunemente trattata (a parte fuggevoli accenni durante le ore di musica delle scuole medie) e grazie alla sensibilità e alla collaborazione del Comune di Robecco che offre questo corso, l'ingresso sarà gratuito.
Questi incontri sono una grande opportunità per avvicinarsi ad una materia che non viene comunemente trattata (a parte fuggevoli accenni durante le ore di musica delle scuole medie) e grazie alla sensibilità e alla collaborazione del Comune di Robecco che offre questo corso, l'ingresso sarà gratuito.
COMUNE DI ROBECCO SUL NAVIGLIO
ASSOCIAZIONE CULTURALE ENSEMBLE XXI
La storia dell'opera
sei incontri dedicati al mondo del melodramma
relatore: Andrea Raffanini
ASSOCIAZIONE CULTURALE ENSEMBLE XXI
La storia dell'opera
sei incontri dedicati al mondo del melodramma
relatore: Andrea Raffanini
Ingresso libero
Gli incontri si terranno presso la Sala Consiliare del Comune di Robecco sul Naviglio (MI) in via Dante, 21
Per informazioni: 02 94978028 - 339 1803655 - andrearaff@tiscali.it
Gli incontri si terranno presso la Sala Consiliare del Comune di Robecco sul Naviglio (MI) in via Dante, 21
Per informazioni: 02 94978028 - 339 1803655 - andrearaff@tiscali.it
mercoledì 11 marzo 2009 ore 21
Le origini e il Seicento barocco
- Dalla polifonia alla monodia: la nascita del melodramma.
- Claudio Monteverdi.
- Sacro e profano: tra Roma e Venezia, il trionfo del Barocco.
- Voci e virtuosi tra natura ed artificio.
- Lully, Purcell e l'opera nel resto d'Europa.
mercoledì 18 marzo 2009 ore 21
Le forme e gli affetti: il secolo "italiano"
- La ricerca di un ideale: Zeno e Metastasio.
- Originalità e invenzione: le opere di Vivaldi e Händel.
- Uno stile internazionale: l'opera "napoletana".
- L'Europa tra riforme e innovazione: Gluck e Rameau
- Gli esordi di un genio: il giovane Mozart
mercoledì 25 marzo 2009 ore 21
Wolfgang Amadeus Mozart
- Tra Singspiel e melodramma: i primi capolavori.
- L'incontro con Da Ponte e la grande trilogia.
- Favole e misteri degli ultimi anni.
Wolfgang Amadeus Mozart
- Tra Singspiel e melodramma: i primi capolavori.
- L'incontro con Da Ponte e la grande trilogia.
- Favole e misteri degli ultimi anni.
mercoledì 1 aprile 2009 ore 21
Il primo Ottocento: la fine di un mondo
- Rossini: l'apogeo della "macchina perfetta".
- Dal sentimento alla passione, l'irruzione di un secolo: Bellini e Donizetti.
- Grand-opéra e Singspiel: generi e nazioni a confronto.
Il primo Ottocento: la fine di un mondo
- Rossini: l'apogeo della "macchina perfetta".
- Dal sentimento alla passione, l'irruzione di un secolo: Bellini e Donizetti.
- Grand-opéra e Singspiel: generi e nazioni a confronto.
mercoledì 8 aprile 2009 ore 21
Giuseppe Verdi
- La voce di un popolo: i primi lavori.
- La trilogia "popolare": Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata.
- La dimensione europea del melodramma verdiano.
- Gli ultimi anni: Otello e Falstaff.
Giuseppe Verdi
- La voce di un popolo: i primi lavori.
- La trilogia "popolare": Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata.
- La dimensione europea del melodramma verdiano.
- Gli ultimi anni: Otello e Falstaff.
mercoledì 15 aprile 2009 ore 21
Tra due secoli: dal mito alla realtà
- Wagner e l'opera totale.
- Lo sguardo sulla realtà: dal "verismo" a Puccini.
- Da Tosca a Lulu, le nuove figure della tragedia.
- Espressione e innovazione: da Debussy alla Seconda Scuola di Vienna.
- Un nuovo rapporto con la tradizione: Stravinskij, Prokofiev, Bartok.
L'opera lirica rappresenta sicuramente una forma d'arte tra le più popolari e, nello stesso tempo, considerandone i molteplici aspetti implicati, anche una tra le più complesse.
Nata e sviluppatasi nell'ambito di una cultura europea che vedeva l'Italia all'avanguardia nella ricerca musicale e la considerava in questo ambito un indiscusso punto di riferimento, il melodramma si è poi diffuso e differenziato nelle diverse nazioni del continente, lasciando comunque per diversi secoli inalterato il ruolo di primo piano del nostro paese. Per sua natura strettamente e fortemente legata, molto più di altre espressioni artistiche, alle mutevoli sorti del gusto, che ne ha necessariamente condizionato la dispendiosa esistenza, l'opera ha sempre rappresentato una
straordinaria sintesi delle diverse epoche che ha attraversato, convogliando in sé da una parte il frutto delle esperienze artistiche e tecniche del tempo, dall'altra esprimendo, nelle modalità proprie di una retorica sperimentata e diffusamente condivisa, e per questo estremamente efficace, la realtà del contesto storico in cui si trovava inserita.
La consapevolezza che l'opera lirica costituisce un patrimonio "genetico" della nostra nazione, dunque, non basta a riconoscerne la stratificazione di significati che contribuiscono a fare di alcune opere dei capolavori e, soprattutto, non basta a definire e praticare quelle modalità di approccio che permetterebbero una fruizione senza dubbio più completa, gratificante e stimolante delle opere stesse. Ed è proprio
il modo di accostarsi a questi capolavori il tasto dolente della fruizione odierna, generalmente rappresentata da un avvicinamento frettoloso e superficiale, plasmato dalle abitudini mass-mediatiche più diffuse, improntate sicuramente più sull'attrazione che sull'attenzione e caratterizzate da una spiccata tendenza alla semplificazione dell'approccio piuttosto che alla sua completezza. Un tale accostamento all'opera lirica è il meno raccomandabile, rappresentando ogni opera un mondo la cui conoscenza, anche a priori, fornisce la chiave di lettura, comprensione e, dunque, godimento all'atto dell'ascolto, permettendone il pieno apprezzamento ed evitando quelle altrimenti ovvie sensazioni di "noia" e obiettiva incomprensibilità dovute alla mancanza degli strumenti adatti.
Il ciclo di serate qui proposto vuole, perciò, offrire agli eventuali ascoltatori la possibilità di "scoprire" un modo idoneo per avvicinare l'opera lirica, un approccio che consenta di apprezzarne la qualità, i significati, la ricchezza culturale e il valore musicale, fornendo, nello stesso tempo, i mezzi per potersi accostare all'ascolto dell'opera lirica senza pregiudizi o timori di sorta. Nel corso degli incontri si conoscerà il melodramma dalle sue origini, il contesto storico e culturale in cui fiorì e le diverse evoluzioni che tradizioni, sensibilità e società differenti hanno implicato nel corso dei secoli; si prenderanno in considerazione alcune tra le opere più celebri, che verranno spiegate, commentate, ascoltate e, si crede, apprezzate al di là dei luoghi comuni che ormai da tempo le accompagnano, cercando in questo di modo di aprire una "nuova", per la nostra attuale quotidianità, visuale sull'affascinante mondo dell'opera lirica.
Nata e sviluppatasi nell'ambito di una cultura europea che vedeva l'Italia all'avanguardia nella ricerca musicale e la considerava in questo ambito un indiscusso punto di riferimento, il melodramma si è poi diffuso e differenziato nelle diverse nazioni del continente, lasciando comunque per diversi secoli inalterato il ruolo di primo piano del nostro paese. Per sua natura strettamente e fortemente legata, molto più di altre espressioni artistiche, alle mutevoli sorti del gusto, che ne ha necessariamente condizionato la dispendiosa esistenza, l'opera ha sempre rappresentato una
straordinaria sintesi delle diverse epoche che ha attraversato, convogliando in sé da una parte il frutto delle esperienze artistiche e tecniche del tempo, dall'altra esprimendo, nelle modalità proprie di una retorica sperimentata e diffusamente condivisa, e per questo estremamente efficace, la realtà del contesto storico in cui si trovava inserita.
La consapevolezza che l'opera lirica costituisce un patrimonio "genetico" della nostra nazione, dunque, non basta a riconoscerne la stratificazione di significati che contribuiscono a fare di alcune opere dei capolavori e, soprattutto, non basta a definire e praticare quelle modalità di approccio che permetterebbero una fruizione senza dubbio più completa, gratificante e stimolante delle opere stesse. Ed è proprio
il modo di accostarsi a questi capolavori il tasto dolente della fruizione odierna, generalmente rappresentata da un avvicinamento frettoloso e superficiale, plasmato dalle abitudini mass-mediatiche più diffuse, improntate sicuramente più sull'attrazione che sull'attenzione e caratterizzate da una spiccata tendenza alla semplificazione dell'approccio piuttosto che alla sua completezza. Un tale accostamento all'opera lirica è il meno raccomandabile, rappresentando ogni opera un mondo la cui conoscenza, anche a priori, fornisce la chiave di lettura, comprensione e, dunque, godimento all'atto dell'ascolto, permettendone il pieno apprezzamento ed evitando quelle altrimenti ovvie sensazioni di "noia" e obiettiva incomprensibilità dovute alla mancanza degli strumenti adatti.
Il ciclo di serate qui proposto vuole, perciò, offrire agli eventuali ascoltatori la possibilità di "scoprire" un modo idoneo per avvicinare l'opera lirica, un approccio che consenta di apprezzarne la qualità, i significati, la ricchezza culturale e il valore musicale, fornendo, nello stesso tempo, i mezzi per potersi accostare all'ascolto dell'opera lirica senza pregiudizi o timori di sorta. Nel corso degli incontri si conoscerà il melodramma dalle sue origini, il contesto storico e culturale in cui fiorì e le diverse evoluzioni che tradizioni, sensibilità e società differenti hanno implicato nel corso dei secoli; si prenderanno in considerazione alcune tra le opere più celebri, che verranno spiegate, commentate, ascoltate e, si crede, apprezzate al di là dei luoghi comuni che ormai da tempo le accompagnano, cercando in questo di modo di aprire una "nuova", per la nostra attuale quotidianità, visuale sull'affascinante mondo dell'opera lirica.
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