2018_01_28 Centenario della prima indipendenza della piccola Repubblica baltica

Domenica 28 gennaio  2018, ore 17.00
allo Spazio Teatro 89 di Milano
Rassegna “In Cooperativa per Amare la Musica”
Musica classica: la “Singing Revolution” dell’Estonia

Musiche di Tchaikovsky, Rachmaninov, Wagner, Saar, Aavik, Kaumann, Tubin, Kõrvits e Rääts. 
Con Heli Veskus (soprano); Tarmo Eespere (pianoforte), Johan Randvere (pianoforte).
Musiche di Tchaikovsky, Rachmaninov, Saar, Aavik e Tüür. 

Nell’auditorium polifunzionale di via Fratelli Zoia 89 si festeggerà il centenario della prima indipendenza della piccola Repubblica baltica con alcuni musicisti del Teatro nazionale e dell’Accademia di musica di Tallinn: in programma pagine di Tchaikovsky, Rachmaninov, Wagner, Saar, Aavik, Kaumann, Tubin, Kõrvits e Rääts.
Il concerto fa parte della rassegna “In Cooperativa per Amare la Musica”
Il nuovo appuntamento della rassegna di classica “In Cooperativa per Amare la Musica”, in programma domenica 28 gennaio (ore 17; ingresso 5-7 euro) allo Spazio Teatro 89 di Milano, si intitola “Singing Revolution” ed è dedicato a un piccolo Paese baltico: la repubblica d’Estonia, che quest’anno celebra il centenario della prima indipendenza. L’anniversario sarà festeggiato nell’auditorium polifunzionale di via Fratelli Zoia 89 con alcuni musicisti del Teatro nazionale e dell’Accademia di musica di Tallinn: il soprano Heli Veskus e i pianisti Tarmo Eespere e Johan Randvere. In programma pagine di Tchaikovsky, Rachmaninov, Wagner, Saar, Aavik, Kaumann, Tubin, Kõrvits e Rääts.
Liberarsi (anche) cantando: questa è stata la “Rivoluzione cantata” (definizione coniata con efficacia dall’attivista estone Heinz Valk nel 1988), che vide protagoniste le popolazioni delle tre Repubbliche baltiche - Lituania, Lettonia e, per l’appunto, Estonia - alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, quando la crisi dell’Unione Sovietica favorì e accelerò la loro indipendenza. 
Di notevole importanza, nel dare coesione e visibilità agli ideali di sovranità nazionale, furono alcuni impressionanti raduni di massa, in cui unica forma di protesta era il canto di inni patriottici, vivida rappresentazione di una coralità di intenti in cui pathos individuale e collettività politica si fondevano nell’emozione della musica. E la centralità dell’esperienza vocale è sicuramente ciò che più accomuna l’Italia, il “Paese del melodramma”, e la piccola repubblica baltica.

SPAZIO TEATRO 89, via Fratelli Zoia 89, 20153 Milano.
Biglietti: intero 7 euro; ridotto 5 euro (under 25, over 65, CartaPiù Feltrinelli, soci Touring Club).

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