2017_10_27 DELITTO E DOVERE da Spoleto in arrivo al Coccia di Novara

TEATRO COCCIA - NOVARA
STAGIONE 2017-2018
OTTOBRE 2017
Venerdì 27 Ottobre 2017_10_27  ore 21:00
Teatro Coccia, Teatro Coccia Via fratelli Rosselli, 47 
Novara, NO 28100 Italia 
DELITTO E DOVERE
Opera contemporanea
Liberamente tratta da Lord Arthur Savile's - A Study ofDuty di Oscar Wilde
Edizioni Casa Ricordi, Milano
Musica e libretto di Alberto Colla

PERSONAGGI E INTERPRETI 
Arthur Savile MICHELE PATTI
Sybil Merton LAURA BAUDELET
Lady Gladys Windermere CARLOTTA VICHI 
Lady Clementine Beauchamp TANIA PACILIO
Lady Marvel RACHEL O'BRIEN
Duchessa di Paisley MORGANE BERTRAND
Jane Peccy VITTORIANA DE AMICIS
Sir Septimus Podgers DIDIER PIERI
Bepi Dal Niel PASQUALE SCIRCOLI
Herr Winckelkopf/Sir Thomas GABRIELE BOLLETTA
Farmacista Pesile DAVIDE PROCACCINI
Oscar Wilde ALESSANDRO TEDESCHI
ORCHESTRA TALENTI MUSICALI
Direzione d'orchestra MARCO ALIPRANDO
Regia PAOLO GAVAZZENI e PIERO MARANCHI
Scene e luci ANGELO LINZALATA
Costumi NICOLETTA CECCOLINI
Disegni AKOS BARAT

Figuranti ALLIEVI SCUOLA DEL TEATRO MUSICALE
Allestimento e produzione FONDAZIONE TEATRO COCCIA


Ogni parere è relativo, anche se qualche volta si hanno manie di assoluto, però mi verrebbe da dire senza tema che lo spettacolo lirico inaugurale del Teatro Coccia di Novara, piuttosto che la Carmen già vista, sia stato questa prima esecuzione assoluta di “Delitto e dovere”,scritta come musica e testo da Alberto Colla.
Cosa aspettarsi da una prima esecuzione assoluta oggi non è quello che invece ci siamo trovati, perché è stato veramente uno spettacolo incantevole come raramente si trova anche nei titoli  di repertorio.
Alberto Colla è riuscito a rivestire di ottima musica e raccontare una trama molto esile e semplicissima ovvero “se credi a quello che ti predicono i cartomanti la prima cosa da fare è comportarsi in modo di realizzarlo”, così il protagonista Lord Arthur quando sa che dovrà compiere un omicidio pensa bene di farlo più presto possibile, per togliersi questo peso, solo che per due volte ci prova e non riesce, ed alla terza pensa bene di eliminare colui che ha fatto questa profezia.
Detto ciò i numerosi cantanti del cast sono stati veramente molto bravi nel rendere il personaggio, indipendentemente dalla durata vocale della prestazione, per alcuni molto breve, con la punta di diamante dei due protagonisti il baritono Michele Patti, nel ruolo di lord Arthur Savile, ed il soprano Laura Baudelet nel ruolo della futura consorte Sybil Merton.
Michele Patti ha avuto a sua disposizione una vera e propria aria che potrebbe persino essere portata in recital concertistico quando medita sulla parola “Assassino! “  e  Laura Baudelet la sua sortita “Ah! Se non lo avessi mai amato”.
Un dato forse assolutamente incredibile è che la scrittura musicale fosse adatta alla lingua italiana cosa che nell'opera degli ultimi 50 anni non si trova assolutamente mentre in questo caso tutti gli interpreti potevano veramente esprimersi con voce lirica corrispondente alla loro località su testo in italiano.
La musica si apre con un tema ostinato che ritroveremo alla fine della lavoro di Alberto Colla, sempre con una scrittura molto raffinata che è stata ben esaltata dal direttore Marco Alibrando, Infatti quando la musica non è fracassona richiede sicuramente molta più attenzione e concentrazione.
Da notare a circa metà del Lavoro la citazione molto affascinante del brano Nimrod di Edward Elgar.
L'unico rammarico è che sia stata programmata per una sola sera perché meritava veramente che più pubblico avesse la possibilità di seguire questo lavoro che ha tutte le carte per essere tranquillamente annoverato nei prossimi anni come opera di repertorio.
La rappresentazione è stata ripresa da Sky Classica che la proporrà sui suoi canali fino all'uscita - speriamo- di un DVD.
by mm

L’opera ha debuttato a luglio del 2017 al 60° Festival dei Due Mondi di Spoleto. 
“Delitto e Dovere”, ispirata al racconto di Oscar Wilde “Il delitto di Lord Arthur Savile”, è composta dal Maestro ALBERTO COLLA, autore anche del libretto, la regia è di PAOLO GAVAZZENI e PIERO MARANGHI, direttore MARCO ALIBRANDO, ORCHESTRA TALENTI MUSICALI.
Nelle caligini londinesi – in una farsesca quanto reale società – il beffardo destino fa del delitto un illogico dovere, detonando gli eventi verso l’insana ricerca del più idoneo candidato cadavere. In Lord Arthur Savile’s Crime, Oscar Wilde offre una visione satirica, ironica, caricaturale, abissale, non solo dei personaggi ma anche dei costumi e della società. Inoltre, Delitto e dovere trae spunto dal De Profundis, l’opera più intimistica di Wilde, scritta in carcere, ove fu rinchiuso per ipocrisia morale d’epoca.
Siamo nella Londra d’età vittoriana: bevande alcoliche, prostitute quali merci umane, povertà, lavoro minorile. È l’epoca della seconda rivoluzione industriale e scientifica (elettricità, prodotti chimici, petrolio) ma, dato che gli opposti fioriscono sempre contemporaneamente, anche dell’antitetico paranormale: ipnosi, sedute medianiche, freak shows, chiromanzia. Proprio su quest’ultima si basa la vicenda. Un ricevimento, voci stridenti, discorsi affabili. Dopo le 23 l’ambiente si scalda e Lady Windermere, padrona di casa, chiede al chiromante Podgers di leggere la mano agli astanti. Giunti al giovane Arthur Savile, l’indovino resta sconvolto per quanto vede…
Le scene sono principalmente svolte in interni (stanze, farmacia, hotel) e quando in esterni (vicoli, argini del Tamigi), sono claustrofobiche, con grigi fumi industriali, nebbia, oscurità. Un intero universo incentrato sull’esaltazione del kitsch – bomboniere, tazzine, ventagli, confetti e chincaglierie – simboli, insieme alla morbosa attrazione verso l’occulto e la superstizione, della superficialità dei modi di vivere borghesi e aristocratici vittoriani. La stessa superficialità che oggi ritroviamo nell’abuso di dispositivi tecnologici portatili, nel kitsch degli ‘oggetti’ virtuali, nelle false notizie, nelle indignazioni che ‘ripuliscono’ la coscienza, nell’immobilismo che spesso cade nel voyeurismo dell’orrore.
Sette cantanti, alcuni dei quali con ruolo multiplo, si giostrano i personaggi e vengono accompagnati in scena da mimi e comparse. Le bande musicali d’epoca vittoriana suggeriscono l’organico cameristico dell’opera. A commento dei quadri, una voce recitante incarna quella di Oscar Wilde.

ALBERTO COLLA, compositore
Compositore e teorico musicale, studia con Carlo Mosso presso il Conservatorio di Alessandria e si perfeziona con Azio Corghi all’Accademia Internazionale Santa Cecilia di Roma.
Autore di oltre 120 composizioni, tra il 1996 e il 2015 vince tredici primi premi a Concorsi di Composizione Internazionali.
Colla predilige la realizzazione di ampi lavori sinfonici, interpretati da alcune tra le più celebri orchestre: Chicago, Los Angeles, Saint Louis, Albany, Maggio Musicale Fiorentino, Mozarteum, Bayerischen Rundfunks, RAI, Santa Cecilia...
Nel 2002 l’opera lirica Il processo viene messa in scena dal Teatro alla Scala e I Teatri di Reggio Emilia; ripresa nel 2004, in tedesco, dal Teatro di Kiel. Luciano Berio gli commissiona un brano per coro e grande orchestra per l’inaugurazione dell’Auditorium di Renzo Piano a Roma. Nel 2006 la CEI gli commissiona un oratorio, eseguito dai complessi dell’Arena di Verona, per voce, cinque solisti, tre cori, grande orchestra e luci armoniche.
Nominato compositeur associé dell’Orchestre National d'Île-de-France di Parigi dal 2012 al 2014, compone la Symphonie des Prodiges diretta da Enrique Mazzola alla Salle Pleyel nel 2013.
Nel 2015 vince il Barlow Prize della Brigham Young University in Utah e riceve la commissione per la Ode by the Earth (Symphony N. 4), che verrà eseguita dalla San Antonio, Utah e Beijing Symphony Orchestra.
Nel 2016 scrive la Symphony N. 5 (L’inquietudine di essere umani) e, su commissione del Festival MiTo, orchestra l’op. 118 n. 2 di Brahms.
Edito da Casa Ricordi, è docente di ruolo in Composizione presso il Conservatorio di Sassari.

MARCO ALIBRANDO, direttore
Nato a Messina nel 1987, debutta a 24 anni dirigendo l’Orchestra da Camera Fiorentina a Firenze. Nel luglio del 2012 debutta in campo operistico dirigendo l’Adina di Rossini al Festival Rossini in Wildbad. Il 14 agosto 2016 debutta al Rossini Opera Festival di Pesaro con Duetti Amorosi. Durante la stagione 2015/16 è stato il Direttore Principale dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Ha studiato direzione d’orchestra con Gianandrea Noseda (Masterclass al Conservatorio di Milano), Donato Renzetti, Gianluigi Gelmetti (Accademia Chigiana di Siena), Antonino Fogliani, Vittorio Parisi, Lutz Köhler (UDK Berlin), Romolo Gessi e Giuseppe Lanzetta. Si è diplomato col massimo dei voti e la lode in direzione d’orchestra al Conservatorio “G. Verdi” di Milano dove sta anche terminando gli studi di composizione con Danilo Lorenzini e Gianni Possio. Si è inoltre diplomato in pianoforte presso il Conservatorio della sua città con Antonella Salpietro. Presso lo stesso Conservatorio ha diretto L’Occasione fa il Ladro per il Laboratorio Studiamo l’Opera 2011. Come assistente di Antonino Fogliani ha lavorato in molti teatri tra i quali il Concertgebouw di Amsterdam, Il Teatro Regio di Parma, Il Teatro Lirico di Cagliari. È stato assistente di Domingo Hindoyan all’Opera di Nancy. Nel 2014 sono da segnalare i debutti con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e con l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Nell’aprile 2015 è stato re invitato a dirigere l’Orchestra da Camera Fiorentina e l’Orchestra di Toscana Classica. Il 21 luglio 2015 ha debuttato sul podio dell’Orchestra Sinfonica laVerdi di Milano con Il Castello del Duca Barbablù di Béla Bartók per EXPO 2015. Durante la stagione 2015/16 è salito sul podio dell’Orchestra del TVE per la Pastorale di Ludwig van Beethoven nello spettacolo creato da Micha Van Hoecke, il Concerto di Capodanno 2016 con Gilda Buttà al pianoforte, Prof. Kubinek meets the Symphony, un concerto sinfonico e La Bohème con la regia di Giorgio Bongiovanni. Nell’aprile dello stesso anno ha diretto l’Orchestra di Toscana Classica con Luca Buratto al pianoforte (2015 Honens Prize Laureate). Il 23 dicembre 2016 debutta al Teatro F. Cilea di Reggio Calabria con Genio Inedito, eseguendo musiche rare di Cilea e Manfroce. Lo scorso giugno ha diretto due concerti a Firenze con l’Orchestra di Toscana Classica, Giuseppe Andaloro e Giulia Rossini. Il 9 luglio ha debuttato al Festival di Spoleto con Delitto e Dovere di Alberto Colla per la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi. Lo scorso 10 settembre - su invito di Gianandrea Noseda – ha diretto un concerto per Obiettivo Orchestra, un progetto a cura della Filarmonica del Teatro Regio di Torino e della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. L’8 ed il 9 ottobre 2017 ha diretto l’Orchestra da Camera Fiorentina con Francesco Nicolosi al pianoforte. A  dicembre dirigerà Norma in occasione del 150° anniversario dall’inaugurazione del Teatro del Popolo di Castelfiorentino, inaugurato il 26 dicembre del 1867 da Giuditta Pasta nel ruolo del titolo. A febbraio 2018 sarà nuovamente sul podio di Obiettivo Orchestra. Tornerà sul podio del TVE di Messina per il Concerto di Capodanno 2018 con Luca Buratto al pianoforte e, successivamente, per La Scala di Seta (in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala di Milano). A marzo 2018, su invito di Iván Fischer, sarà impegnato in qualità di assistente musicale per Falstaff (Budapest Festival Orchestra e l’Hong Kong Festival). A giugno 2018 tornerà sul podio dell’Orchestra di Toscana Classica per due concerti.

PAOLO GAVAZZENI, regia
Si diploma in pianoforte principale al Conservatorio G. Donizetti di Bergamo e si laurea in Giurisprudenza presso l’Università statale di Milano con una tesi sul rapporto di lavoro tra Enti Lirici e masse artistiche.
Dopo un’esperienza professionale di quattro anni come Direttore Artistico del canale televisivo Tele+ 3 Classica, nell’anno 2000 entra all’Accademia del Teatro alla Scala dove svolge per due anni il ruolo di coordinatore artistico.
Nel 2002 viene chiamato a far parte della Direzione Artistica del Teatro alla Scala dove rimarrà fino alla fine del 2011 con la qualifica di Responsabile dell’attività quotidiana del Teatro. In quegli anni ha l’opportunità di seguire le prove degli allestimenti operistici, dei balletti e dei Concerti sinfonici, affiancando quotidianamente i grandi maestri e i registi che in quegli anni hanno operato nel Teatro.
Dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico presso la Fondazione Arena di Verona e dal novembre del 2016 è stato nominato Direttore Artistico di Classica HD, in onda sulla piattaforma Sky al canale 138.
Dal sodalizio artistico con Piero Maranghi hanno preso forma le regie di Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016) e quella di Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017).

PIERO MARANGHI, regia
Piero Maranghi è amministratore delegato e direttore di Classica Italia, società facente parte del Network internazionale Classica Germania, che gestisce Classica HD, in onda sulla piattaforma Sky al canale 138.
Nel 2008 con i soci di Skira ha lanciato Skira-Classica, società concessionaria del Teatro alla Scala.
Dal 2003 è direttore della Fondazione intitolata all’architetto Piero Portaluppi. Nel 2015 ha curato il recupero della Vigna di Leonardo da Vinci e l’apertura al pubblico della Casa degli Atellani.
Come produttore cinematografico ha recentemente realizzato due docufilm, distribuiti nei cinema di tutto il mondo: “Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie” e “Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano” e un film dedicato a Roberto Bolle “Roberto Bolle. L’arte della danza” e uno dedicato all’architetto Piero Portaluppi “l’Amatore”.
Attualmente in produzione è “Max & Maestro”, una serie di cartoni animati, con la partecipazione straordinaria di Daniel Barenboim. La serie è coprodotta da RAI, France Télévision e HR, una delle stazioni regionali della tv tedesca.
Dal sodalizio artistico con Paolo Gavazzeni hanno preso forma le regie di Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016) e quella di Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017).

Informazioni Teatro Coccia tel. 0321.233201
Biglietteria Teatro Coccia
Da martedì a sabato, esclusi festivi, con orario continuato: 10.30 - 18.30; 
nei giorni di spettacolo da un'ora prima dell'inizio delle rappresentazioni.
FONDAZIONE TEATRO COCCIA ONLUS
Via f.lli Rosselli, 47 - 28100 Novara (NO) – Tel. +39.0321.233200 – Fax +39.0321.233250

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)