Associazione Culturale La Cappella Musicale
Milano Arte Musica
XI edizione 2017
Milano Arte Musica
XI edizione 2017
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
e-mail lacappellamusicale@libero.it
sito www.lacappellamusicale.com
Milano Arte Musica programma XI edizione 2017
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
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Milano Arte Musica programma XI edizione 2017
Domenica 23 Luglio 2017_07_23 ore 18.30
Chiesa di San Bernardino alle Monache
Conferenza: La storia del clavicembalo
Renato Meucci, relatore
Domenica 23 Luglio 2017_07_23 ore 20.30
Chiesa di San Bernardino alle Monache
Intendami chi può, ché m’intend’io
Musiche di Frescobaldi
Inaugurazione di un clavicembalo anonimo del 1639 restaurato
Luca Guglielmi, clavicembalo
Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
Aria detta la Frescobalda (1627)
Toccata Nona (1615)
Ancidetemi pur d’Archadelt passaggiato (1627)
Toccata Sesta (1615)
Recercar Terzo (1616)
Correnti Quattro (1615)
Toccata Undecima (1627)
Corrente seconda & corrente seconda alio modo (1627)
Canzona Terza (1627)
Toccata Ottava di durezze e ligature (1627)
Canzona Quarta (1627)
Cento Partite sopra Passacagli (1637)
Domenica
23 luglio,
gli spazi della Chiesa
di San Bernardino alle Monache
saranno animati dalle note del clavicembalo, assoluto protagonista di
questa undicesima edizione di Milano Arte Musica. Alle ore 18.30 il
Prof. Renato
Meucci
sarà il relatore della conferenza dedicata alla storia dello
strumento; si proseguirà poi alle 20.30 con Luca
Guglielmi,
poliedrico artista torinese che presenterà un programma interamente
dedicato alla musica di Frescobaldi. Il concerto è l’occasione per
l’inaugurazione di un clavicembalo italiano anonimo del 1639
restaurato dal cembalaro Andrea Restelli.
La
ricerca musicologica ha messo in luce, oggi più che mai, la
straordinaria genialità di Girolamo Frescobaldi (Ferrara, 1583 -
Roma, 1643). Questo spiega perché sempre più musicisti e musicologi
si applichino per restituire al compositore il posto che merita nel
pantheon
dei
più grandi maestri della nostra storia. Il concerto di questa sera
vuole illustrare, attraverso brani ripartiti su tutta la parabola
creativa del compositore, due degli aspetti più rilevanti
dell’estetica frescobaldiana: lo stile
fantastico con
le sue inesauribili invenzioni applicate alla forma della toccata
e
l’arte della variazione, contrappuntistica, tematica,
metrico-ritmica, all’interno delle partite
e successioni di danze.
La
toccata frescobaldiana è un multiforme serbatoio d’invenzioni.
Essendo una forma libera, varia e ricca di effetti inattesi, possiamo
metterla in relazione con i lavori di Luzzasco Luzzaschi ed Ercole
Pasquini, rispettivamente suo maestro e suo predecessore all’organo
della Cappella Giulia a Roma. Per il virtuosismo, l’estensione e la
ricchezza d’idee, supera di gran lunga le sontuose composizioni dei
napoletani Mayone e Trabaci, anche se a volte mostra tracce molto
evidenti delle formule utilizzate da Merulo e dai due Gabrieli. La
grande varietà le distingue a tutti i livelli: una sorprendente
ricchezza armonica, il rifiuto sistematico di ogni figurazione
stereotipata che troppo spesso appesantisce il genere della toccata,
l’imprevedibilità degli episodi – passando dall’intenso
recitativo al “fuoco d’artificio” sonoro. Dal 1627 il
linguaggio si arricchisce di altri tratti tipici e personali, quali
le formule ripetute in ostinato, spesso in ambito cadenzale, oppure
l’uso frequente di episodi costruiti in forma di canzona
per
mezzo di motivi vivaci, trattati in modo contrappuntistico e che
quindi vanno eseguiti rigorosamente a
battuta.
Notiamo ancora il caso molto frequente in cui viene dissimulata una
sottile tecnica di variazione motivica, che crea un tessuto omogeneo
per chi ascolta; è qui che troviamo una delle caratteristiche più
importanti della toccata frescobaldiana: il senso di unità discende
da una costruzione dominata da un naturale processo di sviluppo per
intensificazione. Questo tipo di toccata, che sembra essere
predominante, non è però il solo nella produzione frescobaldiana:
vi sono, infatti, dei lavori basati su progressioni armoniche
visionarie, lente, chiamati Durezze
e legature (dissonanze
e ritardi) chiaramente ispirati alla tradizione napoletana e a Ercole
Pasquini. Questo atteggiamento è principalmente una maniera di
scrittura piuttosto che una forma vera e propria, e lo ascolteremo
nella Toccata
Ottava di durezze e ligature.
Anche l’Ancidetemi
pur rientra
nel genere della toccata. Questo madrigale di Arcadelt è divenuto un
emblema: spesso diminuito (“passaggiato”)
per la tastiera già da Mayone e Trabaci prima di Frescobaldi, in
questa versione sembra anticipare la moderna toccata: la differenza è
che è il testo poetico, esistente ma nascosto, a creare le
condizioni per quell’esecuzione enunciata da Frescobaldi nei suoi
Avvertimenti
al
Primo
Libro di Toccate (1615-16):
si troverà il senso di queste toccate se ci s’ispirerà ai
“moderni madrigali”, dove si muoverà il tempo a seconda
dell’affetto della parola.
La
variazione, in molte delle sue manifestazioni, forma l’altro polo
d’interesse di questo programma. Frescobaldi la associa quasi
regolarmente come tecnica di scrittura a diverse forme, che siano
contrappuntistiche o no.
Come
forma nel senso più stretto del termine, fa la sua comparsa
nell’Aria
detta
la Frescobalda,
che diverrà il modello del futuro “tema e variazioni”. In questo
caso notiamo come alla variazione vera e propria si aggiunga la forma
della suite di danze (quali sono anche le Quattro
Correnti e
la Corrente
Seconda con
relativo Alio
modo,
vero e proprio “double” ante
litteram in
stile luthé),
di cui costituisce uno dei primi esempi conosciuti.
La
variazione contrappuntistica, particolarmente cara a Frescobaldi e
che troviamo utilizzata in alcuni dei suoi più grandi capolavori, è
rappresentata qui dalla Canzona
III e
dalla Canzona
IV,
del 1627. Forme molto vicine e tra loro molto somiglianti, in ambo i
casi si osservano, nei vari episodi in cui è articolata, diverse
trasformazioni melodiche o metriche del soggetto, in cui appaiono
anche brevi passaggi di transizione in stile “recitativo”,
proprio dello stile toccatistico.
Concludono
il nostro programma le Cento
Partite sopra Passacagli,
apparse nell’Aggiunta
al
Primo
Libro di Toccate nel
1637, vero capolavoro di Frescobaldi che lo colloca all’apice
dell’invenzione formale e dell’uso della variazione come “motore”
di tutto il brano. Come Etienne Darbellay ha rilevato e sapientemente
descritto, l’opera è frutto di un’abile “compilazione” di
cicli di variazioni in sé conchiusi e giustapposti uno dopo l’altro.
Siamo al livello dell’ars
combinatoria del
Bach delle Variazioni
Goldberg o
della terza parte della Clavier-Übung.
Il piccolo “mattone” del tetracordo ostinato discendente fornisce
la base per una summa
quasi
enciclopedica dell’arte della variazione. Anche lo spettro tonale è
esplorato in modo assolutamente vario e innovativo: sono toccati,
infatti, i toni di re, la, fa, do, ancora la e re, per approdare a
una conclusione in mi, Altro
Tono,
che non è solo capriccio creativo o esigenza editoriale ma ben
meditata scelta artistica.
È
con grande interesse, quindi, che notiamo che il maggiore interesse
del Frescobaldi della maturità (a partire quindi dal 1624 circa) è
portato verso la variazione in tutti i suoi aspetti, con una
predilezione particolare per la mescolanza di forme e stili di
scrittura, nonché verso un’infaticabile ricerca nell’invenzione
di nuove combinazioni formali.
BIGLIETTI
Conferenza:
ingresso libero fino ad esaurimento posti
Concerto:
posto unico 10 €
Giovani
fino 26 anni: posto
unico 5 € (disponibilità limitata)
Gruppi:
Ufficio Gruppi Vivaticket
gruppi@bestunion.com
Abbonamenti:
120 €
Vendita
sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e
presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via
Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00.
Prevendite
biglietti, carnet e abbonamenti
(con diritto di
prevendita):
Circuito
Vivaticket
www.vivaticket.it
SEDE
Chiesa
di San Bernardino alle Monache
via
Lanzone 13, Milano
MM
Sant’Ambrogio, tram 2, 3, 14, bus 50, 58, 94
PER
INFORMAZIONI
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Culturale La Cappella Musicale
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