2012_04_24 Virgo Vox in concerto a Dubino

Martedì 24 aprile 2012_04_24 ore 21.00
Chiesa Parrocchiale degli Apostoli Pietro e Andrea 
Comune di DUBINO
"COLORI FEMMINILI"  
TRA OTTO E NOVECENTO 
Il sacro e il profano tra Mendelssohn e Poulenc
Ensemble vocale Virgo Vox 

PROGRAMMA   
Felix Mendelssohn B. (1809-1847) 
dai Tre mottetti sacri, op.39  (per 3 voci e organo)
Laudate pueri      Veni domine 
Johannes Brahms (1833-1897)    
O bone Jesu, op.37, n.1 (per 4 voci a cappella) 
Ave Maria, op.12 (per 4 voci e organo)
André Caplet (1878-1925)  
dalla Messe à trois voix:
Kyrie eleison 
Gloria in excelsis Deo 
Sanctus 
Agnus Dei 
Francis Poulenc (1899-1963)   
Ave Verum (per 3 voci a cappella) 
Litanies à la Vierge Noire  (per 3 voci e organo)   
Francis Poulenc (1899-1963)  
da Petites voix: 
La petite fille sage 
Le petit garçon malade 
L'hérisson 
Johannes Brahms (1833-1897)   
Schnitter Tod, op. 38, n.5  (per 4 voci a cappella) 
Kanon, op. 113,  n.13 (per 6 voci) 
Felix Mendelssohn B. (1809-1847)
Hebe deine augen auf  (per 3 voci a cappella)

"Colori femminili" tra Otto e Novecento tra Otto e Novecento   
Il sacro e il profano tra Mendelssohn e Poulenc Un percorso lungo un secolo da assaporare in un'ora di musica vocale: questa la proposta delle Virgo Vox in occasione della rassegna Concertando. 
Il programma prevede due momenti differenti, che espongono il lato sacro e poi profano degli stessi compositori, sempre a voci femminili. Le tappe sono tra le più importanti di questi ricchissimi anni di musica europea: Felix Mendelssohn (1809-1847), il grande maestro di Amburgo che riprese lo studio e il culto della musica di Bach in pieno Romanticismo tedesco e del quale vengono proposti due brani dell'opera 39 con accompagnamento d'organo; originario di Amburgo è anche Johannes Brahms (1833-1897), che ha scritto davvero molto per il suo coro femminile e dalla cui opera sono tratti il mottetto a cappella O bone Jesu e la famosa Ave Maria op. 12 per coro femminile e organo. 
Due esponenti della musica francese a cavallo del '900, separati da un decennio appena nel tempo ma entrambi rivolti alle tendenze musicali del tempo e alle possibilità di vie future, sono il cuore del programma: André Caplet (1878-1925) e Francis Poulenc (1899-1963). In particolare, la Messe à trois voix di Caplet è un nucleo strutturato e importante, che mette in polifonia l'intero Ordinarium della Messa. Ad esso fa eco Litanies à la vierge noire, il primo brano sacro di Poulenc dal momento della sua conversione al cattolicesimo (1936) e dedicato alla Madonna nera di Rocamadour dal cui pellegrinaggio stava rientrando.  
Come a un giro di boa, è lo stesso Poulenc ad aprire la seconda parte del programma, per ritornare sui passi appena percorsi e riprendere la via del ritorno. I brani di ambito profano qui presentati trattengono tutta la sapienza compositiva degli autori, realizzata in una costruzione comunque elaborata e di non facile realizzazione, ma che restituisce nel risultato la leggerezza del testo e dell'intenzione e tutta la bellezza di una polifonia a cappella chiara e trasparente. [Giuditta Comerci]

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