2018_04_14 Vittorio Zago presenta una sua nuova composizione

Sabato 14 aprile 2018
Teatro di Brandenburg, in Germania
Prima esecuzione di Tropfen per orchestra sinfonica.
Orchestra dei Brandenburger Symphoniker
Direttore Errico Fresis
Brandenburger Theater

Sarà eseguita in prima esecuzione assoluta la nuova composizione per orchestra sinfonica di Vittorio Zago dal titolo Tropfen (Gocce). L’esecuzione sarà curata dall’orchestra dei Brandenburger Symphoniker sotto la bacchetta di Errico Fresis, direttore e professore presso l’Università delle Arti di Berlino.
Tropfen è stata commissionata al maestro Zago – docente di Composizione e vicedirettore al Conservatorio di Como – nel 2015 a seguito del secondo anno in qualità di compositore in residence presso il teatro tedesco ed è finanziato dal Ministero della Scienza, della Ricerca e della Cultura dello Stato di Brandeburgo. La composizione è la terza commissione nell’arco dell’ultimo decennio richiesta dallo stesso ente compositore vigevanese, il quale è stato nel 2006 vincitore del Brandenburger Symphoniker Preize e invitato quale commissario della giuria del prestigioso premio nel 2012.
Nell’introduzione al nuovo lavoro sinfonico – il cui titolo richiama gli effetti percettivi ordinati e al tempo stesso disordinati della caduta di piccole quantità di acqua – si legge che Tropfen “esplora gli estremi del regolare e dell’irregolare, dell’ordine e del disordine, così come le infinite sfumature che si manifestano fra gli estremi di queste opposizioni. Sfumature che, in quanto punti di tensione intermedia fra situazioni limite, possono essere lette e percepite in forme assai diverse e a loro volta abbinate ai medesimi concetti di ordine e disordine”. Così come “il progressivo impoverimento del concetto di regolarità e della certezza dell’esistenza di un ordine – e quindi di una forma – si manifesta in Tropfen quale affermazione del subitaneo istante musicale, del suo essere finito e circoscritto a semplice proposta timbrica e fonetico-grammaticale, ancor prima che sintattica (fermo restando che l’articolazione stessa della partitura concretizza la propria vera sintassi nel disgregare l’ordine e il suo contrario per lasciar spazio ad altro). Una disgregazione che permea anche i confini della stessa partitura, il suo inizio e la sua fine, il ruolo e la necessità concertante del Direttore, il confronto/immedesimazione fra esecutori automi e meccanismo vitale della scansione del tempo (metronomo). Disgregazione di certezze che restituisce il solo e semplice valore rassicurante di un ascolto disinteressato di …tropfen.”

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