Associazione "Amici del Teatro Cagnoni"
Martedì 9 febbraio 2016 Ore 18:00
Sala grande (platea) del Teatro Cagnoni - Vigevano
Introduzione allo spettacolo di venerdì 12 gennaio.
Al Cavallino Bianco ...
... è l'hotel più bel!
prepariamo a una splendida vacanza nel salisburghese, piena di musica!
Relatore : Mario Mainino
Ingresso libero sino ad esaurimento posti
Al cavallino bianco
Opera di Bruno Granichstaedten e Robert Stolz
Im weißen Rößl o "Im weissen Rössl" è un'operetta in 3 atti di Ralph Benatzky, su libretto di Hans Müller-Einigen e Erik Charell e testi di Robert Gilbert. Lingua: Tedesco austriaco
Compositori: Robert Stolz, Ralph Benatzky, Bruno Granichstaedten, Robert Gilbert
Il luogo
Siamo in Austria, sul lago di S. Wolfgang nel
Salzkammergut, dove è situato l'Hotel Al Cavallino Bianco.
La fortuna
Al cavallino bianco (Im weißen Rößl)
Musica Ralph Benatzky
Libretto Hans Müller-Einigen, Erik Charell, Robert
Gilbert
Fonti letterarie Im
weißen Rößl di Oskar Blumenthal e Gustav Kadelburg
Atti tre
Epoca di composizione 1929
Robert Stolz vennero assegnate tra l'altro i duetti romantici
Robert Gilbert l'aria "Was kann der Sigismund dafür" in stile
canzonettistico berlinese e
Bruno Granichstaedten "Zuschaun kann i net"
Ralph Benatzky cantò il "Cavallino bianco" sul Wolfgangsee,
in cui l'imperatore Francesco Giuseppe apparve come Deus ex-machina.
Al Cavallino Bianco è un’operetta in 3 atti di Ralph
Benatzky, su libretto di Hans Müller-Einigen e Erik Charell e testi di Robert
Gilbert. La prima rappresentazione ebbe luogo l’8 novembre 1930 a Berlino e
trae ispirazione dall’omonima commedia di Oskar Blumenthal e Gustav Kadelburg,
scritta nel 1896 durante il soggiorno in una locanda.
Nella Germania nazionalsocialista questa operetta fu
proibita a causa dei suoi coautori ebrei. A Londra ne furono fatte 650
rappresentazioni e a New York divenne un duraturo successo a Broadway.
Nel 1974 una rappresentazione televisiva de “Al Cavallino
Bianco” è stata messa in scena dalla RAI e trasmessa in due parti. Del cast,
facevano parte personaggi del calibro di Gianrico Tedeschi, Anna Luce, Mita
Medici, Maurizio Micheli, Tony Renis. Le musiche eseguite dalla Banda d’Affori
diretta dal maestro Goliardo Bernardi. Il Liberetto originale di Hans Muller è
stato trasposto in Italiano da Mario Nordio.
Siamo in Austria, sul lago di S. Wolfgang, dove è situato
l’Hotel Al Cavallino Bianco. Il primo cameriere dell’Hotel, Leopoldo, ama la
belle proprietaria Gioseffa che però rivolge le sue attenzioni ad un giovane
cliente italiano, l’avvocato Giorgio Bellati che, come ogni anno, trascorre le
sue vacanze sul lago.
Prima rappr. 8 novembre 1930 Teatro Berlino, Großes Schauspielhaus
In Italia la prima è stata il 3 novembre 1931 al
Teatro Lirico di Milano con Totò Mignone e Carla Mignone ed al Teatro
Reinach di Parma il 4 aprile 1932.
Per il Teatro Verdi (Trieste) viene rappresentata
nel Castello di San Giusto nel 1950 diretta da Cesare Gallino
Accanto a La Vedova Allegra, quale altra operetta può
competere, oggi in Europa, per popolarità con Al Cavallino Bianco? Una
curiosità: la sua musica, pur firmata generalmente da Ralph Benatzky, in realtà
è dovuta a ben cinque compositori. Ed è questa particolarità che la rende così
fresca, varia e gioiosa. Uno spettacolo che sembra un fuoco d'artificio, quadri
di elegante spettacolarità e colpi di scena che portano all'immancabile
"happy end" che vede coinvolti tutti: i simpatici personaggi del
palcoscenico ed i felici spettatori in platea.
§§§
La storia La
musica
Personaggi originali e corrispettivi Italiani
Josepha Vogelhuber, ostessa (It= Gioseffa)
Leopold Brandmeyer, cameriere
Dr. Otto Siedler, avvocato (It=Giorgio Bellati)
Wilhelm Giesecke, fabbricante berlinese (It=Zanetto
Pesamenole Pesamenole)
Ottilie, figlia del fabbricante (It=Ottilia)
Sigismund Sülzheimer, figlio del concorrente Giesecke
(It=Sigismondo Cogoli)
Prof. Dr. Hinzelmann, villeggiante
Klärchen, figlia del villeggiante (It= Claretta)
Imperatore Franz Joseph I (It=l'Arciduca).
Il Piccolo
La guida turistica
Personaggi italiani e attori della produzione RAI del 1954
Nuto Navarrini, Edda Vincenzi, Anna Campori ed Elvio
Calderoni per la regia di Mario Landi.
Personaggi italiani e attori della produzione RAI del
1974
Gioseffa Vogelhuber, Ostessa, Angela Luce
Leopold Brandmeyer, Primo cameriere, Tony Renis
Giorgio Bellati*, avvocato, Gianni Nazzaro
Giovanni (Zanetto Pesamenole*) Pesamenole, Industriale
milanese, Gianrico Tedeschi
Ottilia Pesamenole, figlia di Zanetto Pesamenole, Mita
Medici
Sigismondo Cogoli, figlio del concorrente di Pesamenole, Paolo Poli
Rudy, Cameriere, Maurizio Micheli
Franz, Cameriere, Giampaolo Rossi
Prof. Dr. Hinzelmann, villeggiante, Armando Bandini
Claretta, Figlia del Prof. Dr. Hinzelmann, Graziella
Porta
L'Arciduca - l'Imperatore Franz Joseph I., Mario Pisu
Il Guardaboschi, Gianni Bortolotto
nell'edizione RAI, Pesamenole, interpretato da Gianrico
Tedeschi, diviene milanese (mentre Zanetto Pesamenole era veneziano) e cambia
il nome in Giovanni. L'avvocato Bellati, interpretato da Gianni Nazzaro,
diviene Napoletano.
Divertente e indimenticabile la parte del commendator
Pesamendole retta magistralmente da un maiuscolo Gianrico Tedeschi che con il
suo mestiere e la sua inventiva, nonché l'amore per l'inciso in dialetto
milanese, crea situazioni esilaranti dipingendo chiaramente lo stereotipo
dell'industriale "baûscia" (in milanese una persona con un'alta opinione
di sé e che non manca di farlo pesare agli altri)
Atto I
Introduzione
Visione dell'Hotel e del paesaggio ameno
Canto della postina: "Holdirioh"
Arrivo delle comitive dei villeggianti
Coro: "Non vi è posto al mondo più bello"
villeggianti
Entrata di Leopoldo/coro: "Miei signori
amabili"
Il primo cameriere dell'Hotel, Leopoldo, ama la bella
proprietaria Josepha, che però non lo degna di uno sguardo perché invaghita
dall'avvocato italiano Giorgio Bellati.
Duetto Leopoldo/Gioseffa:"Mi pare un sogno, un'illusion"
Gioseffa avverte Leopodo che non sarà il primo ne
l'ultimo dei suoi camerieri ad essere licenziato perchè si fa delle strane idee
su di lei.
Coro dei turisti: "Son le delizie di stagion! Quando
vien l'estate con il suo gran calor "
All'Hotel arrivano Pesamenole, ricco industriale, e sua
figlia Ottilia. Leopoldo scopre (mentre tenta di propinargli il pollo alla
cacciatore che devo far fuori) che l'industriale ce l'ha a morte con Bellati
che è l'avvocato del suo concorrente Cogoli con il quale è in causa.
Entrata di Bellati e duetto: "Al Cavallin è l'hotel
più bel"
Bellati è accolto trionfalmente da Gioseffa che ne è
infatuata. La camera n.4 è occupata putroppo perchè Leopoldo vi ha sistemato il
com. Pesamenole per cui inizia un su è giù dei bagagli. Sino alla scoperta
delle relative identità e si arriva al disastro. Il povero commndatore e la
figlia finiscono in una camrera mal ridotta. Leopoldo spedisce Bellati e
Ottilia nella stalla a rispettiva insaputa.
Coro: "Mucca bella"
Leopoldo intuisce che fra Ottilia e Bellati potrebbe
sbocciare un amore e così, per allontanare Bellati dalle premure della signora
Josepha, organizza un incontro vis-à-vis fra i due.
Duetto Ottilia/Bellati: "Negli occhi tuoi c'è un non
so che"
Duetto nella stalla.
Canzone di Leopoldo: "Geloso non son"
Leopoldo invano chiede un bacio a Gioseffa si becca
invece un bello schiaffone
Finale atto I: "La stagione delle piogge"
Il tempo cambia e l'atto finisce con un rovinoso
acquazzone.
Atto II
Introduzione e coro di venditori: "Mele! Pere! E
belle prugne abbiamo"
Aria di Leopoldo: "Io per lei m'affannai"
Leopoldo si rifiuta di portare dolcetto e fiori a Bellati,
ma Josepha, infuriata lo licenzia.
Melodram
Leopoldo parte disperato. Intanto Cogoli, che ha una
causa giudiziaria in corso con Pesamenole, manda al Cavallino Bianco suo figlio
Sigismondo con la speranza che si innamori di Ottilia, in modo da concludere la
questione con un matrimonio.
Duetto Bellati/Ottilia: "Una luce splendente"
Canzone-marcia (Leopoldo/balletto): "Noi ci congediam
col sorriso"
Duetto Zanetto Pesamenole/Gioseffa con coro: "Nel
Salzkammergut"
Duetto e coro tra Pesamenole e Gioseffa con coro e
balletto.
Entrata di Sigismondo: "È Sigismondo il più elegante
e il più giocondo"
Sortita di Cogoli
Duetto Sigismondo/Claretta: "Una principessa m'ha
invitato"
Sigismondo però si invaghisce invece di Claretta, una
ragazza che ha buffi difetti di pronuncia e che non è certo ricca. Lei e il
padre, il professor Hinzelmann, possono permettersi un piccolo viaggio solo
ogni tre anni. All'arrivo alla pensione contrattano sul prezzo perchè sono
completamente spiantati. Ma Sigismondo si offre di pagare lui la differenza
purchè si fermino a soggiornare all'Hotel.
Zanetto Pesamenole/Bellati: "Il peccato qui non
c'è"
Bellati per continuare a fare la corte ad Ottilia
convince che lo farà nell'interesse del padre che lo incarica ufficialmente di
interessarnsene.
Solo Jodlerin
Quodlibet di Leopoldo
Nel bel mezzo di queste tresche amorose arriva l'Arciduca
e Leopoldo riesce ad ottenere che sosti per una notte al Cavallino Bianco. Leopoldo
porta la notizia a Gioseffa che è sconvolta perchè non ha nessuno tra i
camerieri che la possa aiutare degnamente nel preparare l'accoglienza, l'unico
sarebbe lui, e si inginocchia pur che lui ritorni al suo servizio. Josepha per
ringraziarlo, lo riassume.
Finale atto II
Atto III
Introduzione
Coro: "Piano, piano non facciamoci sentire"
Si prepara una gran festa per l'accoglieza
dell'importante villeggiatore.
Marcia dei tiratori
Discorso di accoglienza di Leopoldo, ma esce di senno
quando vede Bellati vicino a Gioseffa.
Aria dell'Arciduca e ripresa di Gioseffa: "Meglio
val sorridere"
Sono proprio le parole dell’Arciduca che condurranno alla
lieta conclusione della vicenda:
"La vita è piena di disillusioni.
Meglio val sorridere,
meglio val dividere ogni spasimo
col piacer.
E' la vita un labile, dono inomparabile,
afferratela, fugge aimè.
Non si dee pretendere ma conviene prendere;
quello che benevolo, vigile, il ciel ci dà.
Ogni sogno magico, ha un risveglio tragico.
E' la vita un palpito d'illusion .."
La vita ci rende triste .. ma l'esperienza ci rende
saggi!
... non bisogna cercare la felicità lontano quando la si
ha a portata di mano".
Bellati rivela anche a Gioseffa le sue intenzioni verso
Ottilia. A Gioseffa rimane solo da rileggere le parole che l'Arciduca ha
scritto sul libro degli ospiti, ricredendosi sul suo atteggiamento verso
Leopoldo che forse ha sbagliato a lasciare andare via.
Coro: "Quando finirà il buon vino"
Danza tipica tirolese - Pesamenole contento crede che
Sigismondo corteggi la sua Ottilia.
Tiro alla fune e altri giochi campagnoli.
Duetto Ottilia/Bellati: "Negli occhi tuoi c'è un non
so che"
Ripresa del duetto.
Duetto Claretta/Sigismondo: "Prima ero timida"
Sigismondo fa lezione a Claretta per eliminare il suo
disturbo di pronuncia.
La mia trentottesima conquista era ... una principessa
...
Finale atto III
Leopoldo arriva a farsi dare la buona uscita ...
Viene licenziato come cameriere ma ... riassunto per
tutta la vita come marito!
Il lieto fine non è lontano.
Le coppie sono ormai formate: Sigismondo e Claretta,
Bellati e Ottilia, Leopoldo e Gioseffa.
E il processo Cogoli-Pesamenole? Anche quello a lieto
fine con buona pace del buffo Zanetto Pesamenole il padre di Sigismondo rinuncia
alla causa.
Coro finale "Al cavallin è l'hotel più bel"
§§§ Note a cura del Relatore : Mario Mainino
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