2015_12_29 laVerdi Nove per quattro, la Corale di Beethoven quattro giorni di seguito

Martedì 29 Dicembre 2015_12_29 (ore 20.00) 
Mercoledì 30 Dicembre 2015_12_30 (ore 20.00) 
Giovedì 31 Dicembre 2015_12_31 (ore 20.00) 
Venerdì 01 Gennaio 2016_01_01 (ore 16.00) 
Auditorium di Milano, largo Mahler
Stagione Sinfonica 2016
Capodanno con laVerdi: tradizione in musica con la 
Nona Sinfonia "Corale" 
di Ludwig van Beehoven





Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Erina Gambarini
Direttore Zhang Xian
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IL "DOPO" NONA: APERTA LA STAGIONE DE LA VERDI  CON UNA TRADIZIONE CHE SI SVILUPPA NEL 2016-2017 CHE NE VEDRA' 5 ESECUZIONI
Da giovedì 30 dicembre 1999, è il 17° anno che si svolge in Auditorium il concerto di Capodanno con l’esecuzione della Nona di Beethoven: Anche quest’anno è stata fatta per quattro volte; in 17 anni si è svolta 67 volte. Questo appuntamento, che è diventato ormai una tradizione per Milano, è stato diretto da Claus Peter Flor (3 esecuzioni), Riccardo Chailly (20 esecuzioni), Herbert Blomstedt (4 esecuzioni), Leonard Slatkin (8 esecuzioni) , Leopold Hager (4 esecuzioni), Wayne Marshall (4 esecuzioni) Oleg Caetani (4 esecuzioni) e Xian Zhang (20 esecuzioni).  Gli spettatori paganti sono stati 86.872  per un incasso lordo di € 1.948.838,87 con un incasso per lo Stato di € 179.323.27 di IVA.
Per il Capodanno 2016-2017 è previsto che ci siano 5 concerti.
Quest’anno, dopo il concerto, si è festeggiato il nuovo Anno con la cena su 2 tram, in collaborazione con ATM. L’anno prossimo, oltre al tram, è previsto il cenone di San Silvestro al MAC anche con la possibilità di ballare. La Nona di Beethoven è diventata  un brano del repertorio della Verdi che, in Italia e all’estero (anche al Festival delle Canarie, a Las Palmas e Tenerife ) l’ha eseguite in totale 101  volte, diretta, oltre dai direttori nominati prima, anche da Gianandrea Noseda, Christian Arming, Alun Francis.
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Per la diciassettesima volta consecutiva laVerdi brinderà al nuovo anno con il suo pubblico e con i milanesi tutti intonando le note immortali del prodigioso Inno alla Gioia, esaltante finale della Nona Sinfonia di Beethoven, che risuoneranno all’Auditorium di Milano per quattro appuntamenti consecutivi, ormai diventati conclamata tradizione anche a Milano, assieme a Berlino, Vienna e New York: martedì 29, mercoledì 30, giovedì 31 dicembre 2015 (sempre alle ore 20.00) e venerdì 1 gennaio 2016 (ore 16.00)
L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ritrova il suo direttore musicale Zhang Xian per questo primo, emozionante programma della nuova Stagione sinfonica 2016 che – per la prima volta nella storia dell’Orchestra – coinciderà con l’anno solare.  Sul palco di largo Mahler, naturalmente, anche il Coro Sinfonico diretto Erina Gambarini. A completamento di uno scenario d’impatto inimitabile - con circa 200 persone tra musicisti e orchestrali - un parterre di solisti di rango internazionale, formato da Sabina von Walther (soprano), Sonia Prina (contralto), Dominik Wortig (tenore), Sebastian Holecek (basso).

Cenone di Capodanno in tram
Sono aperte le prenotazioni per il cenone di San Silvestro, giovedì 31 dicembre dopo il concerto (ore 21.30), sul tram storico Atmosfera, con partenza davanti all’Auditorium (concerto più cena euro 150 a persona, solo cena euro 120). Per dettagli, informazioni e prenotazioni.
Quando giovedì 31 dicembre 2015
Partenza al termine del concerto (ore 21.30 circa) fermata di linea Largo Mahler-Auditorium
Arrivo dopo la mezzanotte fermata di linea Largo Mahler-Auditorium
Costo CONCERTO + CENA € 150 a persona (solo cena € 120)
Posti disponibili 24 in totale, suddivisi in 4 tavoli da 2 e 4 tavoli da 4

Programma
Quando la Nona fu eseguita per la prima volta a Vienna (al Teatro di Porta Carinzia, il 7 maggio del 1824), la Capitale degli Asburgo venne piacevolmente coinvolta in un appuntamento di cui si era persa da tempo la consuetudine. In effetti, Ludwig van Beethoven non regalava ai viennesi una nuova sinfonia da tempo immemorabile. L’ultimo lavoro di questo genere uscito dalla sua penna era stato messo in cartellone ormai una decina d’anni prima - esattamente il 27 febbraio 1814 - quando l’Ottava aveva ottenuto un buon consenso di pubblico e qualche segno d’incomprensione da parte della critica.
La parziale incomprensione dell’Ottava non aveva certo impedito a Beethoven di progettare nuove sinfonie, anche se il compositore parve dedicarsi, per gli anni a seguire, con maggiore dedizione alla cameristica, e in particolare all’amato pianoforte, consegnando alla storia senza sosta una serie impressionante di capolavori. 
Ma certamente l’estrema sinfonia beethoveniana appare come apportatrice di un’urgenza espressiva capace di trasferirsi in musica con una forza inaudita. Attraverso l’uso del coro, infatti, la partitura può trasmettere con maggiore energia un concetto filosofico, un “programma” che diviene evidente e definitivamente riconoscibile nell’Inno alla Gioia, testo amatissimo che il compositore tedesco aveva progettato di mettere in musica verso per verso addirittura dal 1793. E così, alla “prima” viennese, accompagnata da un successo enorme, il pubblico comprese appieno la portata del messaggio di Beethoven, di quell’uomo burbero e scontroso che senza arrendersi alle avversità aveva concepito in musica la rappresentazione di una tensione illuministica finalizzata al raggiungimento della felicità universale, condizione perseguibile nell’esaltazione della fratellanza e nel sincero convincimento della presenza di una Bontà Celeste, di un Essere Supremo che dal caos primordiale fonda un ordine morale a cui ogni uomo è chiamato a contribuire, esercitando la virtù. Da quel 7 maggio del 1824 la Nona, pubblicata nel 1826 da Schott e dedicata A Sua Maestà il Re di Prussia Federico Guglielmo III, non smetterà più di circolare, di essere eseguita e di continuare a commuoverci, simboleggiando con forza il testamento spirituale e la forza morale di un uomo con pochi termini di paragone nell’intera storia della nostra cultura.  

La Nona Sinfonia di Beethoven
Abnorme e  rivoluzionaria, esaltante e misteriosa, la Nona sinfonia di Beethoven a ogni ascolto porta emozioni nuove e imprevedibili. È per questo, e non per banale consuetudine, che viene proposta in ogni nostra stagione nei critici giorni che segnano la fine dell’anno maturato e l’inizio di quello nuovo. Per questo è affidata a interpreti diversi, che sull’impianto fisso della nostra orchestra e del nostro coro, sappiano guidarci nella scoperta di percorsi  finora inesplorati eppure connaturati alla gran partitura.
Quest’anno torna sul podio Zhagn Xian, un direttore che conosciamo bene, da ben sette stagioni alla guida de laVerdi, con mirabili interpretazioni che spaziano in tutto il repertorio classico, a cominciare proprio dalla Nona. La sua formazione, esperienza e sensibilità, testimoniano una interpretazione particolarmente intensa  di un capolavoro senza età, in bilico costante  fra monumentalità della struttura e intensità dell’espressione.  
Enzo Beacco 

(Biglietti: euro 50,00/17,50; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3;  on line:  www.laverdi.org o www.vivaticket.it ). 

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