2014_07_04 Novità in libreria Alessandro Martinisi pubblica per Lampi di Stampa il suo "Volo della fenice"

Alchimia e spiritualità in un racconto ambientato a New York.
La Fenice 
di Alessandro Martinisi. 
È uscito il libro "Il volo della fenice. Dialoghi alchemici a New York" edito da Lampi di Stampa.

È disponibile a partire da questa settimana il libro Il volo della fenice. Dialoghi alchemici a New York. Alessandro Martinisi è dottorando all'Università di Sheffield e, come afferma sul suo sito, questo è il suo primo esperimento letterario dopo la pubblicazione di un altro libro che era un saggio storico musicale dedicato al compositore polacco Karol Szymanowski.
Dunque Martinisi si è dedicato questa volta al genere romanzesco, o almeno così sembrerebbe. Concertodautunno ha voluto porgli alcune domande per capire meglio di cosa parla questo libro dal titolo così curioso.

Alessandro, perché questo racconto e perché ambientarlo proprio a New York?
L'idea di questo racconto nasce proprio a New York e nasce da un incontro che ho avuto con personaggio influente con cui ho avuto il piacere di parlare per un pomeriggio intero. Purtroppo non posso rivelare il nome e il luogo dove lavora anche se posso dire che è una istituzione molto conosciuta nel mondo. È stato un incontro dalle circostanze a dir poco bizzarre e che è avvenuto in un momento molto significativo della mia vita. Già in quel momento stavo approfondendo la simbologia e la storia dell'Alchimia, ma quell'incontro ha letteralmente dato un corso differente alla mia vita. Mi ha aperto nuovi orizzonti. E non credo sia stato un caso.

Raccontaci più specificatamente del libro.
Il racconto è strutturato in forma di dialogo e narra l'incontro tra un giovane animato da uno spirito di ricerca che si trova "nel mezzo del cammin della sua vita" e un anziano professore, che si scopre essere un alchimista. L'anziano guiderà il giovane a trovare le risposte alle domande più importanti sul mistero della vita e sulla propria esistenza. Ma non risposte nel senso come le intendiamo comunemente. Una risposta può essere anche un' altra domanda, oppure una meditazione su un'immagine, l'ascolto di una musica, oppure qualcosa che non si può tradurre in parole e può essere solo visualizzato e intuito, compreso nel proprio cuore.
Ho scelto la forma del dialogo perché più si addiceva al mio scopo, cioè quello di descrivere un percorso formativo, un percorso di maturazione, come nel Bildungsroman. E la città di New York fa da sfondo e contrasto al dialogo che si dipana tra quelle strade dall'alto valore simbolico, come Bryant Park o il Rockfeller Center con il suo General Electric Building, ma anche il palazzo di vetro dell'Onu. In generale descrivo i grattacieli di New York come fossero delle torri e voglio richiamare con queso non solo qualcosa di feudale e dunque dandone una sfumatura "politica", se vogliamo usare questo termine, ma anche richiamare la carta dei Tarocchi: la Torre appunto, con tutta la sua valenza simbolica, che in questo caso interpreto non come punizione per aver voluto rivaleggiare col divino, ma solo come ammonimento e messa in guardia per i tempi critici che stiamo vivendo. Ma a New York è anche onnipresente il mito di Prometeo come nella statua dorata del Rockefeller Center alle cui spalle vigila il Demiurgo, e la Statua della Libertà, esempio eclatante e urlante del mito. E non sono io ad affermarlo ma esiste tutta una letteratura molto più autorevole di me in materia.

In che senso parli di alchimia e di spiritualità e come li hai inseriti nel racconto?
Come dicevo prima, questo racconto è in realtà un viaggio di formazione. L'Alchimia con la sua ricchezza di simboli, di iconografie, di messaggi soprattutto spirituali, rappesenta un veicolo per migliorarsi e come conseguenza migliorare gli altri. Migliorarsi significa comprendere chi siamo, significa conoscersi senza paure e lo studio della simbologia legata alla Alchimia aiuta su questo percorso. I simboli vanno interpretati poco a poco come rebus, come quiz, quasi come i Sudoku che vanno tanto di moda oggi. Non parlerei di auto-realizzazione o di auto-perfezionamento, parole abusate che portano molto spesso promesse vane da parte di istituzioni o organizzazioni. E quando parlo di "alchimia spirituale" non mi riferisco specificatamente alle opere di Aïvanov o di Ambelain.
Quando parlo di alchimia spirituale mi riferisco più in generale a qualcosa che non ha "autori" e mi riferisco alla nostra volontà di trasformazione. Se l'alchimia "operativa" trasformava il vile metallo in oro, l'alchimia "speculativa" si riferisce soprattutto alla sfera spirituale e psicologica che è l'abilità di trasformare stimoli nocivi in quanto distruttivi in stimoli costruttivi al servizio della vita.
Solve coagula è uno dei "motti" alchemici che significa letteralmente "sciogliere i coaguli", cioè sciogliere ciò che ci trattiene, possiamo parlare in generale di problemi. E la vera sede per la "trasmutazione" è la nostra mente e dunque i nostri pensieri che da essa sono generati. Sono i pensieri che ci conducono per mano e i pensieri diventano gesti, i gesti diventano azioni e sono le azioni a guidare la nostra vita. Giordano Bruno affemava che sono i pensieri a generare la materia e non viceversa. Altri parlano di forme-pensiero. Carl Gustav Jung, a cui mi ispiro, riporta Zosimo di Panopoli il quale dice che gli alchimisti sono "figli dalla testa d'oro" ed equiparava l'oro filosofale al Saggio. Dunque l'alchimia risiede nella nostra testa. Il libro Psicologia e Alchimia è una delle mie fonti d'ispirazione così come tutti gli altri testi della eredità junghiana, penso al Libro Rosso solo per citarne uno.
Tuttavia il mio racconto si scopre man mano essere in realtà un trattato filosofico in forma di dialogo, dunque non c'entra nulla col romanzo o la fiction. 
Parlo di storia, parlo di filosofia e di simbologia, ma in una forma differente.

Concertodautunno si occupa di musica ormai da molti anni. 
Vedi alcune connessioni tra Alchimia e musica? Tanto per citare un pezzo famosissimo l'APPRENDISTA STREGONE, che descrive appunto una figura di mago in musica, anche se tutta la musica può essere considerata una "magia" la concretizzazione in suoni del pensiero degli autori.

L'alchimia è sempre stata presente nella storia dell'uomo, anche se a volte in modo conflittuale, e in quanto tale ha pervaso ogni campo dello scibile umano. Uno di questi oltre alla storia dell'arte (un esempio come quello del Parmigianino e delle sue "pitture alchemiche" è un fatto e non fantasia, ma potrei citare altri pittori) è quello - parafrasando il famoso libro di Bruno Cerchio - della musica, cioè l'arte dei suoni, il "suono filosofale". [ricordiamo i compositori legati alla massoneria uno per tutti Mozart dove la sua opera più famosa "Il flauto magico" è ricca di richiami alchemici] . La tradizione pitagorico-platonica che è considerata la tradizione musicale dell'Occidente si accosta all'Alchimia e, come ogni arte che si possa definire sacra, ha un solo fine e cioè il rigenerarsi dell'uomo, la sua trasmutazione. Purtroppo viviamo in un mondo e in una società dove questi aspetti sapienziali sono stati completamente rimossi a favore dell'estetica e del profitto utilitaristico. L'industria discografica ne è un esempio.

Perché dunque la Fenice?
Forse perché ricorda il teatro veneziano? Scherzo, ma non del tutto. Nel libro spiego ampiamente perché ho voluto prendere questo animale mitico che risorge dalle ceneri. Diciamo che dopo questa chiacchierata il perché può essere evidente: è il simbolo stesso della trasmutazione. Ma non mi posso dilungare nei dettagli qui. Mi limiterò solo a dire che è un augurio per tutti, un augurio per tutti i giovani che sono "alla ricerca". Come italiano all'estero non posso che essere solidale con tutti i miei coetanei, e non solo con loro. Attraverso i due personaggi del libro ho anche tentato di interpretare con sincerità le ansie e le aspirazioni della generazione a cui appartengo. Il mio augurio di fede è che se noi giovani riusciremo a lavorare mettendo insieme le nostre forze potremo tutti insieme uscire dalla empasse in cui il malgoverno ci ha spinto. Ricordi? Solve coagula!


Il libro è acquistabile on-line sul sito dell'editore Lampi di Stampa a questo indirizzo http://www.lampidistampa.it/alessandro-martinisi/1579.html 
oppure sui siti Amazon ed IBS. Per scrivere all'autore potete mandare una mail a info@martinisi.org
Prima opera: Il sogno sognato di Karol Szymanowski. Re Ruggero tra luce e ombra

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)