2013_07_05 Concerto verdiano a Bergamo organizzato da Circolo Mayr-Donizetti

Venerdì 5 luglio 2013_07_05 ore 21.00 
Palazzo Frizzoni - piazza Giacomo Matteotti, 27, 24122 Bergamo
GIUSEPPE VERDI e la TRILOGIA POPOLARE
FERNANDA COSTA, soprano
DIEGO CAVAZZIN, tenore
MICHELE GOVI, baritono
al pianoforte
DAMIANO MARIA CARISSONI
introduzione musicologica a cura di
VALERIO LOPANE

INGRESSO LIBERO – Per informazioni: www.mayrdonizetti.it
tutti i giorni, dalle ore 13 alle ore 16, tel. 035 315854

Programma:
PRIMA PARTE: RIGOLETTO E IL TROVATORE
Preludio
Questa o quella per me pari sono (Ballata)
Caro nome che il mio cor (Aria Gilda)
Cortigiani, vil razza dannata (Aria Rigoletto)
No, vecchio t’inganni… Sì, vendetta, tremenda vendetta (Stretta)
La donna è mobile (Canzone)
Tacea la notte placida (Cavatina Leonora)
Tace la notte!… Qual voce! Ah! dalle tenebre (Scena, Romanza e Terzetto)

SECONDA PARTE: IL TROVATORE E LA TRAVIATA
Tutto è deserto… Il balen del suo sorriso (Scena ed Aria Conte)
Ah sì, ben mio, coll’essere io tuo (Aria Manrico)
Di quella pira (Cabaletta Manrico)
Libiam ne’ lieti calici (Duetto Alfredo - Violetta)
È strano… Sempre libera degg’io (Aria Violetta)
Di Provenza il mar, il suol (Aria Germont)
Prendi, quest’è l’immagine (Terzetto Violetta - Alfredo - Germont)
Con un'ideale prosecuzione della 38ª Stagione operistica "1813 - 2013: Verdi ed il Romanticismo", il Circolo Musicale Mayr-Donizetti propone una serata nella quale Giuseppe Verdi, nel 200º anniversario dalla nascita, sarà nuovamente protagonista con pagine tratte dalla trilogia popolare.

In questa occasione saremo ospitati, per la prima volta, in una sede assai prestigiosa: il cortile interno di Palazzo Frizzoni. In questo luogo suggestivo - cuore e simbolo della vita politica ed amministrativa della nostra Città - sotto il cielo di Bergamo si sentiranno riecheggiare pagine immortali di tre opere (Rigoletto, Il trovatore e La traviata) legate non solo da uno stretto rapporto cronologico, ma da numerosi richiami ora musicali ora riconducibili all'approccio drammaturgico.
È noto che la critica ha spesso riconosciuto a titoli verdiani posteriori una maggiore maturità complessiva, eppure il favore degli amanti dell'opera colloca da sempre la trilogia popolare in una posizione inattaccabile. Si può, del resto, constatare che la stessa definizione di «trilogia popolare» rappresenta una sorta di suggello plebiscitario già da parte del pubblico quasi contemporaneo alle prime (1851-1853): il concerto che vi proponiamo sarà, dunque, l'occasione per ascoltare o riascoltare alcune delle moltissime pagine immortali di questi tre capolavori che - superando il semplice confine della produzione verdiana - sono sinonimo stesso dell'opera italiana.
La scelta del cast vocale - fondamentale per le varie sfaccettature richieste ai vari personaggi - è stata condotta dal direttore musicale Damiano Maria Carissoni, che con soddisfazione ci presenta tre voci di grande spicco.
Verdi significa innanzitutto «parola scenica» e con i personaggi femminili della trilogia popolare dà la prova evidente di questa sensibilità drammaturgica tutta risolta nell'aderenza drammatica di ogni sentimento: il soprano Fernanda Costa ci proporrà quindi i palpiti virginali di Gilda, la passione corrotta e disperata di Violetta e la romantica lacerazione interna di Leonora.
La trilogia popolare raccoglie tre autentiche tipologie vocali differenti per quanto attiene la corda del tenore; l'ennui amorosa ed erotica del Duca di Mantova, la vigoria spontanea e giovanile di Alfredo e la lirica e sognante vocalità del trovatore Manrico saranno tutte affrontate dal tenore Diego Cavazzin.
La voce del baritono, infine, è sicuramente la più grande novità verdiana (la creazione del ruolo protagonistico di Rigoletto ne è la prova più evidente), ed infatti la vocalità maschile centrale trova la sua vera definizione proprio con il grande operista di Busseto, le cui creazioni di Rigoletto, Conte di Luna e Giorgio Germont saranno affidate al baritono Michele Govi.
La continuità musicale e narrativa sarà garantita dall'esperienza e sensibilità di Damiano Maria Carissoni al pianoforte ed il ritmo narrativo sarà sottolineato da cammei contestuali curati da Valerio Lopane, attraverso aneddoti e brevi episodi tratti dalla biografia verdiana.

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