martedì 12 a venerdì 15 marzo 2013_03_12, alle ore 21.00
Teatro Fraschini Pavia
Eduardo De Filippo
LA GRANDE MAGIA
La commedia scritta da Eduardo De Filippo torna sulle scene con la compagnia del figlio Luca.
Debutto contrastato quello di “La grande Magia” di Eduardo De Filippo: fu rappresentata per la prima volta nel 1948 ed interrotta per la malattia di Titina De Filippo (terzo “anello” della famiglia d’arte) per essere portata in scena a Napoli l’anno successivo senza essere compresa. Poi solo Giorgio Strelher la riallestì nel 1985, a pochi mesi dalla scomparsa dell’autore. Tema non facile quello che il drammaturgo voleva affrontare, il rapporto tra una rassicurante illusione e la dura realtà, oltretutto in un momento storico (tra il 1947 e il 1950) denso di luci ed ombre, affievoliti gli entusiasmi e le speranze del primo dopoguerra, quando si prefigurava in modo sempre più tangibile un’Italia immobile, senza cambiamenti. All’individuo non resta che crogiolarsi nell’illusione che tutto vada bene. Numerosi i riferimenti al teatro e al rapporto con gli spettatori, oggi più che mai considerati un coraggioso e sperimentale monito sul futuro.
La grande magia del teatro, inteso come strumento di allerta, ma anche luogo dove si consuma la finzione e il gioco, ha catturato la compagnia di Luca De Filippo, che “ripercorre” questo copione sottile e profondamente amaro, utilizzando un criterio di introspezione, essenzialità e suggestione, segnando i toni fantastici con personaggi esasperati, mettendosi ancora una volta a disposizione della genialità paterna in questa che è una delle grandi metafore poetiche create sulla esistenza umana.
I coniugi Di Spelta sono sulla bocca di tutti: Marta, giovane e bella sposa del geloso Calogero, è riuscita a farsi un amante. Mentre i due sono in un albergo sul mare, nel bel mezzo dell’esibizione del Mago Otto Marvuglia, Marta sparisce. In realtà la giovane si era accordata con lo squattrinato illusionista, e vane restano le preghiere di Calogero: Otto convince il marito che la moglie c’è, anche se è invisibile ed è nascosta nella scatola che gli è stata riconsegnata. Sarà compito di Calogero far ricomparire la moglie, ma ciò avverrà solo quando smetterà di essere geloso. Non convinto l’uomo si presenterà di sorpresa a casa Marvuglia con i poliziotti per una perquisizione. Il Mago, presi in disparte gli agenti, spiega che l’illusione è servita a mascherare la fuga della donna con l’amante, e li convince a reggere il gioco. Il povero Calogero crede che quello che sta vivendo è ancora l’esperimento. Trascorrono quattro anni, la grande magia prosegue, il burbero marito convive con la sua illusione, mentre i familiari vorrebbero farlo interdire. La sua gelosia è svanita, è pronto ad aprire la scatola giapponese, così da rompere l’incantesimo. Intanto Marta ha lasciato l’amante ed è decisa a ritornare dal marito con la complicità di Marvuglia, il quale dichiara di averla fatta riapparire. Calogero però non riconosce la moglie, perché lui non ha ancora aperto la scatola. La vera moglie è quella della sua illusione, chiusa nello scrigno magico. Il povero uomo tradito preferisce una fantasia rassicurante piuttosto che accettare una realtà segnata dal tradimento.
BIGLIETTERIA
C.so Strada Nuova 136 - Pavia Tel. 0382-371214
PREZZI
Costo: da 30 euro a 7 euro www.teatrofraschini.org
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