2011_02_25 Cantosociale a Borgomanero nel ricordo di due caduti partigiani

CITTÀ DI BORGOMANERO
e
ANPI  ASS Nazionale  PARTIGIANI D’ITALIA  ricordano
66° Anniversario del sacrificio di
Mora e Gibin
Medaglie d’oro della Resistenza
e  per il ricordo di tutti i caduti partigiani
organizzano
VENERDì 25 FEBBRAIO 2011_02_25 ore 21.00
S.O.M.S. (ex Cinema Sociale) Corso Roma - Borgomanero
MORA e GIBIN,VOCI RESISTENTI
Canti Musiche Storie di Libertà Pace e Resistenze nel concerto dedicato ai partigiani MORA e GIBIN,

La storia , le passioni civili , le emozioni dell'eccidio fascista dei due giovani  verranno ricordati nel concerto-testimonianza dei CANTOSOCIALE.Il concerto propone canti, musiche affiancate a monologhi brevi che raccontano storie (da fonti orali) legate tra loro dall’esigenza di TESTIMONIARE le diverse esperienze della resistenza al nazifascismo e testi che ricordano i valori che la Resistenza ha lasciato in eredità alla nostra Repubblica e alla sua Costituzione: Giustizia, Pace, Libertà... i valori su cui si fonda anche la nostra Costituzione di cui ricorre quest’anno il sessantesimo anniversario. Un doveroso tributo non solo a chi ha combattuto in montagna ma anche a chi ha rischiato la vita facendo da collegamento e da sostegno logistico magari nascondendo e proteggendo i partigiani, i renitenti alla leva e soprattutto si è opposto in vari modi al regime. Questi temi forti legati alla RESISTENZA saranno le tappe di un percorso che si snoda attraverso canti sociali storici , canzoni appositamente scritte dal gruppo, musiche e brevi ma intensi monologhi costruiti su testimonianze e racconti registrati negli anni dagli stessi protagonisti e recentemente pubblicati anche in un libro realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Alambrado e l’Archivio di Storia Orale e Popolare "Fiorella Scaglioli". Uno spettacolo quindi per RICORDARE fatto di storie, voci e suoni che ci parlano di gente e luoghi ,di modi diversi con i quali è avvenuta l’opposizione a quel clima culturale di odio, razzismo, guerra, vincendo quotidianamente la paura con coraggio, attraverso la disubbidienza civile se non addirittura con l’eroismo della guerriglia Non mancheranno richiami ai valori della nostra COSTITUZIONE , la giustizia, il lavoro in primis che riteniamo fondanti del nostro vivere civile.
Il repertorio portante dello spettacolo è costituito oltre che dai classici : Bella Ciao(anche in un'inedita versione rom), Fischia il vento, Dalle belle città, Oh Germania che sei la più forte, la Strehleriana "Ma mì.Importante anche il recupero di brani simbolo,veri e propri inni delle diverse brigate partigiane, operanti sia nell’Oltrepò che nel piacentino; nell’alessandrino, in Val Sesia e d’Ossola e sull’Appenino ligure’come "La Brigata Garibaldi", "Quando saremo a Varzi" , Anche la poesia trova il giusto spazio nello spettacolo con suggestivi brani strumentali originali "costruiti" intorno ai versi dei grandi poeti Franco Fortini e Pier.Paolo Pasolini.
Molte infine sono anche le canzoni originali che il gruppo ha composto negli anni e che hanno costituito la colonna sonora dei numerosi spettacoli realizzati sulla Resistenza. Da "Canevino", sulla strenua battaglia combattuta sul colle Ortaiolo nell’Oltrepò Pavese dai resti delle brigate matteottine e vinta sconfiggendo oltre 250 tra soldati della Wermachts e delle Brigate Nere a "Storia di Pozzol Groppo" sulla strage efferata di giovanissimi partigiani della brigata Cornaggia, ad opera dei repubblichini sanguinari della Sicherheits, avvenuta nella scuola del piccolo centro pavese sul crinale della Val Staffora e della Val Curone, senza dimenticare "Zagròs, Cefalonia" sulle ultime ore delle truppe italiane fucilate dai nazisti nell’omonima isola greca e in " I. M. I" le drammatiche vicende degli internati militari italiani costretti alla schiavitù del lavoro coatto in Germania dalle truppe nazifasciste a cui rifiutarono di aderire a costo spesso della vita. Importanti anche le canzoni originali "Dòn cuntra le guèra" e "La luna bambina’ quest’ultima tratta dai versi delle filastrocche di Gianni Rodari che aiutano a capire l’importanza di GIUSTIZIA, PACE, LAVORO, UGUAGLIANZA valori su cui si fonda la nostra Repubblica e che fungono da solido ricostituente per la Costituzione Italiana così come "A Palermu t’ammannaru" dedicata a chi in nome di quei valori ha combattutto le diverse mafie in questi anni .
Un lavoro quello del gruppo non solo di rivalutazione di un repertorio dimenticato ma anche di vera e propria "ricostruzione" di canzoni forse mai cantate di cui grazie all’importante ricerca fatta dagli storici lomellini Marco Savini e Maria Antonietta Arrigoni si sono ritrovati solo i testi senza musica, su fogli volanti e frutto di scritture private. Un’appassionante abbinamento dei versi scritti con musiche originali di atmosfera folk-rock comunque rispettose della matrice popolare ed acustica.

Versi dai canti dello spettacolo
Lasciammo case, scuole ed officine,mutammo in caserme le vecchie cascine,armammo le mani di bombe e mitraglia,temprammo i muscoli ed i cuori in battaglia.
(DALLE BELLE CITTA’)

Oh bella ciao,bella ciao…/ma verrà un giorno che tutte quante lavoreremo in libertà… ma verrà un giorno che tutte quante lavoreremo e… vivremo in libertà!!…
(BELLA CIAO DELLE MONDINE)

Con un pezzetto di gesso in mano, quel che scrivevo era buon italiano ho scritto su muri della città,vogliamo pace e libertà
(L’ACCENTO SULLA A Gianni Rodari)

Sei corpi denudati che il piombo aveva infranto,la neve stese un manto, ebbe di lor… pietà
(Strage di Pozzol Groppo)

INFO:
http://concertodautunno-cur.blogspot.com/2011/02/cantosociale-gruppo-vocale-strumentale.html

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)