2021_03_28 Al Filarmonico di Verona una doppia Didone da Jommelli a Purcell dirette da Giulio Prandi

Giulio Prandi e il Ghislieri: Da una esperienza studentesca al mondo della musica barocca internazionale.

Stiamo per arrivare al ventesimo anniversario di una interessante esperienza musicale nata a Pavia nel Collegio Ghislieri quando nel 2003 il coro degli studenti dell'istituto pavese diede vita alla prima stagione musicale. All'interno di una "formazione scolastica di appassionati dilettanti" come potrebbe essere il Coro degli allievi del Ghislieri, variabile per la propria natura di studenti presenti appunto solo per il loro percorso di studio, alcuni sono poi passati da una esperienza "amatoriale" ad una scelta "professionale".

Molti nomi sono diventati delle presenza importanti nel mondo musicale italiano contemporaneo.

Tra questi musicisti una figura di spicco è quella del maestro Giulio Prandi che prese in mano la guida del Coro Ghislieri.


Giulio Prandi foto Concertodautunno
by Mario Mainino
Facendo delle scelte tra gli elementi del coro, scelte che a volte risultano dolorose ma se si vuole perseguire degli obiettivi di qualità sono necessarie, selezionò gli elementi più dotati e nacque la formazione del Ghislieri Choir cui si affiancò ben presto un consort strumentale per raggiungere la definitiva denominazione di Arìon Choir & Consort del Collegio Ghislieri. 


Ma non basta solo “eseguire” nel modo più impeccabile possibile le varie composizioni occorre per emergere nel panorama musicale anche l’attenzione al programma che si intende eseguire. Ecco che accanto alla attenzione al modo esecutivo il maestro Prandi intraprese un parallelo percorso di ricerca  alle scoperta di pagine musicali ingiustamente dimenticate passando da capolavori conosciuti come il “Dido and Æneas” di Henry Purcell (
Vedi) oppure il  “Requiem in re minore, op.48” di Gabriel Fauré (Vedi) e programmi che inserivano pagine riscoperte e che rivelano quanto ingiusta fosse la loro dimenticanza come in “CAPOLAVORI RITROVATI DEL SETTECENTO NAPOLETANO” (Vedi) di autori quali Leonardo Leo (1694-1744), Michele Mascitti (1664-1760), Alessandro Scarlatti (1660-1725), Niccolo Jommelli (1714-1774) e Nicola Pago (1714-1774).

Per la qualità esecutiva e di ricerca diventa facile convincere solisti di fama ad affiancarsi nelle esecuzioni che vengono proposte nell’Aula Magna del Collegio in Piazza Ghislieri a Pavia, solisti del concertismo internazionale, da Roberta Invernizzi a Romina Basso, a Krystian Krzeszowiak, a Sergio Foresti, ospiti frequenti delle stagioni ghislieriane, a testimonianza della caratura della rassegna pavese.

Un esempio sono le pagine messe in programma nel concerto “Trionfi in San Marco” di venerdì 25 giugno 2010 (Vedi) che “ si sono rivelate di grande freschezza compositiva con una capace strutturazione delle parti strumentali e vocali che si alternavano tra soli, cori, momenti d'insieme e arie solistiche con una grande varietà di idee. Da spunti drammatici a momenti intensi come "Et Incarnatus" per soprano o l'aria piena di agilità "Sicut Sagittae" riservata al basso” come ebbi a scrivere in quella occasione.


Una composizione della quale mi sono letteralmente “innamorato” è il “Mattutino de' morti” composizione del 1770 di Davide Perez (1711 – 30 ottobre 1778) opera di una notevole complessità e bellezza che Giulio Prandi ha diretto nella Basilica di San Michele Maggiore nel settembre del 2013 (Vedi) un lavoro che viaggiò per l’Europa approdando al Jacobikerk Utrecht durante il Festival di musica antica ed inciso per Sony nel 2014.

Nel 2014 toccò a Niccolò Jommelli (Aversa, 1714 -Napoli, 1774) la riscoperta del suo “REQUIEM per soli, coro e orchestra” (Vedi) in occasione del 300° anniversario della nascita, “Questo programma rappresenta il primo dei due tributi offerti da Ghislieri Choir & Consort a Niccolò Jommelli nel trecentesimo anniversario della nascita, a coronamento di un percorso iniziato nel 2012 con l’incisione per Sony – Deutsche Harmonia Mundi dei salmi scritti a Roma per S. Pietro e S. Maria dell’Anima.” come ebbe a dire il maestro Prandi nella presentazione.

Le presenze si sono succedute in Italia al festival Mito, al Teatro Fraschini di Pavia dove si è portato il “Messiah” di Georg Friedrich Händel nel marzo 2017 (Vedi).

Dalla stagione del Collegio si passò ad inventare “PAVIA BAROCCA” concentrando l’indirizzo musicale su quel periodo, ma inserendovi anche pagine più moderne come lo “Stabat Mater” del 1877 di Antonín Dvořák (Vedi).

Il grande lavoro di questi quasi venti anni ha avuto la possibilità di realizzazione solo grazie al sostengo del Collegio pavese ed al numeroso lavoro di tecnici e musicisti che hanno condiviso le scelte del M°Prandi e si sono aperti alle collaborazioni internazionali a partire dal sodalizio con la ACCADEMIA BAROCCA EUROPEA D'AMBRONAY.

Gli ultimi due anni sono segnati dalla Covid-emia che ha bloccato le esecuzioni dal vivo e mandato le “dirette” sui canali on-line #instreaming.

Il 2021, che avrebbe visto il 21 marzo il tradizionale concerto di primavera, ha così invece segnato sul calendario tre date per realizzazioni che saranno fruibili dal vasto pubblico della rete dal Filarmonico di Verona al Festival di Cracovia al Concertgebouw Amsterdam dove Prandi ha diretto il Requiem di Mozart nel novembre del 2019.

#instreaming  concert


28 Marzo 2021_03_28

dal Teatro Filarmonico di Verona



Niccolò Jommelli

Didone Abbandonata

Cantata per soprano, archi e continuo
(intitolata in realtà “Giusti numi che il ciel reggete” prima esecuzione al Teatro Filarmonico)

Trascrizione da manoscritto a cura di Nicolò Ferrari

ORCHESTRA, CORO E TECNICI DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA

Soprano Maria Grazia Schiavo

Direttore Giulio Prandi


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Henry Purcell 

Dido and Æneas

Revisione a cura di Clifford Bartlett

PERSONAGGI E INTERPRETI

Dido, Josè Maria Lo Monaco

Æneas, Renato Dolcini

Belinda, Maria Grazia Schiavo

Second Woman, Eleonora Bellocci

Sorceress, Lucia Cirillo 

First Witch / Spirit, Federico Fiorio

Second Witch, Marta Redaelli

Sailor, Raffaele Giordani

Jack, Tony Contartese

ORCHESTRA, CORO E TECNICI DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA 

Direttore Giulio Prandi

Regia, scene e costumi Stefano Monti

Luci Paolo Mazzon  

Allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Modena



2 Aprile 2021_04_02

per il Festival Misteria Paschalia di Cracovia dal Teatro Fraschini di Pavia

Davide Perez, Mattutino de’ Morti

Programma:

Grzegorz Gerwazy Gorczycki (1665/7–1734)

Salve Regina (Conductus funebris)


Davide Perez (1711–1778)

Mattutino de’ Morti


Grzegorz Gerwazy Gorczycki (1665/7–1734)

In paradisum deducant te angeli (Conductus funebris)


Solisti di canto:

Federico Fiorio – soprano

Marta Redaelli – soprano

Maria Chiara Gallo – alto

Luca Cervoni – tenore

Alessandro Ravasio – basso

Salvo Vitale – basso

Coro e Orchestra Ghislieri

Direttore Giulio Prandi  (Vedi)
Regia della registrazione effettuata al Teatro Fraschini di Pavia Francesco Agostini
Il concerto sarà visibile però ai soli residenti in Polonia



29 Maggio 2021_05_29

dal Concertgebouw Amsterdam nella rassegna Zaterdagmatinee

G.B.Pergolesi, Stabat Mater

Domenico Scarlatti, Messa di Santa Cecilia

Coro e Orchestra Ghislieri

Direttore Giulio Prandi

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