2019_11_07 Musorgskij, Stravinskij e il contemporaneo Nyman con il direttore Josep Vicent

Giovedì 7 novembre 2019_11_07, ore 20.30
Venerdì 8 novembre 2019_11_08, ore 20.00
Domenica 10 novembre 2019_11_10, ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019/2020
Dall’ombra alla luce 
Musorgskij, Stravinskij e il contemporaneo Nyman con il talento di Josep Vicent
Modest Musorgskij Una notte sul Monte Calvo
Michael Nyman Concerto per trombone (prima italiana)
Igor Stravinskij Uccello di Fuoco (versione 1945)
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Trombone Giuliano Rizzotto
Direttore Josep Vicent

Giovedì 7 novembre 2019, ore 18.00
Foyer della balconata dell’Auditorium
Conferenza
Il concerto di giovedì 7 novembre sarà preceduto alle ore 18.00 dalla conferenza “Estasi russe, minimalismo americano”.
Relatori Marco Benetti e Fausto Malcovati
Ingresso libero.

Per questo nuovo appuntamento laVerdi ospita per la prima volta sul palco dell’Auditorium di largo Mahler il Maestro spagnolo Josep Vicent, 48 anni, direttore artistico e musicale dell’Orchestra ADDA di Alicante in Spagna. Oltre a una brillante carriera internazionale dedicata alla musica sinfonica e operistica, Vicent ha diretto anche musica contemporanea che segue con particolare attenzione (è anche direttore musicale e direttore d'orchestra del famoso gruppo “La Fura dels Baus”).
Giovedì 7 novembre (ore 20.30), venerdì 8 novembre (ore 20.00) e domenica 10 novembre (ore 16.00) il Maestro spagnolo dirige l’Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi in un programma musicale che alterna luci e ombre, a cominciare dal poema sinfonico Una notte sul Monte Calvo di Modest Musorgskij ispirata dall’oscuro mondo della stregoneria, fino alla musica composta da Igor Stravinskij  per il balletto Uccello di fuoco che racconta il conflitto tra il Principe Ivan e il malvagio mago Kašej, ovvero la lotta eterna tra il bene e il male, tra il buio e la luce.
A completare il sesto programma di stagione, il Concerto per trombone composto nel 1995 da Michael Nyman compositore, pianista, musicologo e librettista inglese, esponente del minimalismo musicale e noto anche per la sua collaborazione con il regista Peter Greenway per il quale ha composto molte colonne sonore tra cui quella per “Lezioni di piano”. Il concerto sarà eseguito per la prima volta in Italia e il ruolo solista sarà ricoperto da Giuliano Rizzotto, primo trombone dell’Orchestra Verdi.

Biglietti: euro 15.00/36.00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3,
on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it .

Programma

Modest Musorgskij (1839 - 1881) Una notte sul Monte Calvo
Come tutte le composizioni di Musorgskij, Una notte sul Monte Calvo ha una storia complicatissima: intricata e lunga la sua gestazione e legata ad una revisione a cura di Rimski-Korsakov, disinvolto amministratore della musica dell'amico dopo la sua morte.
Della composizione si ha la prima notizia in una lettera del settembre 1860 in cui Modest Musorgskij annunciava al collega compositore Milij Alekseevic Balakirev l’intenzione di comporre un'opera di ispirazione soprannaturale in cui avrebbe inserito “un sabba di streghe, diversi episodi di stregoneria, una marcia trionfale…”
La prima versione del poema sinfonico, intitolata “La notte di S. Giovanni sul Monte Calvo” è del 1867 e il programma della partitura era così strutturato “Assemblea delle streghe, loro discorsi e chiacchiere - Il corteo di Satana - Messa nera - Sabba”, ma le aspre critiche di Balakirev convinsero il compositore ad accantonarla.
Cinque anni dopo Musorgskij partecipò al progetto di Gedenov, direttore degli Imperiali teatri di San Pietroburgo per la realizzazione di un’opera-ballet intitolata Mlada e affidata a cinque compositori (oltre a lui, Kuji, Borodin, Rimskij Korsakov e Minkus). Il terzo atto, intitolato Monte Triglav, era una nuova versione di Una notte sul monte Calvo con l’aggiunta di parti vocali e coro. Ma l’opera non fu mai eseguita la partitura andò persa.
Otto anni dopo, nel 1880, appena un anno prima della sua morte, il compositore lavora a due opere liriche che lascerà incompiute; in una delle due, la Fiera di Sorocincy in un  episodio il giovane protagonista sogna un sabba che è un ‘ulteriore versione del poema sinfonico. Ma fu solo dopo la morte del compositore che, paradossalmente, “Una notte sul Monte Calvo” venne alla luce. Nel 1886 infatti Rimski-Korsakov, basandosi sulla versione del 1880 ,ne fece una versione orchestrata in forma di “fantasia per orchestra”. Lo schizzo sinfonico, lasciato da Musorgskij si articolava in quattro momenti: Il convegno delle streghe - II corteo di Satana - Trionfo di Satana - Sabba delle streghe. Rimskij-Korsakov riordinò il brano in sei episodi, aggiungendo un tranquillo finale dopo l'Allegro feroce.
E in questa forma la composizione ha fatto il giro del mondo ottenendo un enorme successo.
Nel 1940 un altro celebre direttore d’orchestra Leopold Antoni Stanislav Bolestawowicz mise  mano di nuovo all’opera con una nuova orchestrazione per il film Fantasia di Walt Disney.

Michael Nyman (23 marzo 1944)
Concerto per trombone (1995)
“Anche se il Concerto per trombone, scritto per Christian Lindberg tra febbraio e settembre 1995, è il mio quarto concerto (gli altri sono: Concerto per sassofono soprano - Where the Bee Dances (1991) per John Harle; The Piano Concerto (1992), per Kathryn Stott; due piani versione per Katia e Marielle Labèque; Concerto per clavicembalo e archi (1995) per Elisabeth Chojnacka), è la prima opera in cui è possibile percepire il rapporto tra solista e orchestra come una narrazione drammatica. Lo sfondo del concerto - a parte il virtuosismo di Christian Lindberg - è un lungo saggio dello storico marxista, E.P. Thompson intitolato "Rough Music", che mi perseguita da alcuni anni e che il Concerto per trombone ha parzialmente contribuito a esorcizzare. Thompson definisce Rough Music come "il termine che è stato generalmente usato in Inghilterra dalla fine del 17 ° secolo per indicare una cacofonia maleducata, con o senza un rituale più elaborato, che di solito dirigeva la beffa contro le persone che offendevano alcune norme comunitarie". Questa cacofonia veniva solitamente prodotta da un gruppo di musicisti eterogenei, che battevano su vecchi secchi, padelle, bollitori e barattoli di latta. (…) Questo concerto è stato commissionato dalla BBC per il 300 ° anniversario della morte di Purcell. In omaggio al compositore la cui musica è entrata per la prima volta nelle mie colonne sonore con The Draughtman's Contract nel 1983, in un concerto per trombone sembrava appropriato citare la musica d'ottone di Purcell. Di conseguenza, le cinque cadenze della musica funebre da lui scritta per il funerale della regina Maria II d'Inghilterra appaiono tre volte: prima sostenute da gong e tam-tam su legni pulsanti che "attaccano" un assolo di trombone; secondo, su trombe e tromboni che il legnoso pulsante tenta di annichilare (cromaticamente), e infine come supporto a potenti squame di corde su cui il solista è melodicamente trionfante. Questo umore del trionfalismo viene immediatamente interrotto dai tre percussionisti che battono un canto derivato dal calcio su classificatori metallici. Questo impulso (di solito in contrasto ritmico rispetto al resto dell'orchestra) guida gli ultimi minuti del Concerto fino a quando il trombonista si ritrova nello stesso angolo sentimentale in cui si trovava all'inizio - un breve momento di tregua prima di un'altra sessione di ricerca forse ... ma il fiato sta ancora perseguitando, e i tamburi d'acciaio si sono infiltrati nella sua melodia ... Nota sul programma © 1997 Michael Nyman

Igor Stravinskij (1882 - 1971) L’uccello di fuoco (versione del 1945)
La personalità di Igor Stravinskij esplose nel volgere di pochi anni, trasformando l'oscuro musicista di San Pietroburgo in un compositore di successo, grazie ai suoi balletti (L'oiseau de feu, 1910; Petruska, 1911; Le Sacre du Printemps, 1912). Ma in quegli stessi anni altri grandi compositori, da Schönberg a Bartók, da Debussy a Berg i Webern contribuirono a configurare il nuovo canone estetico e linguistico del Novecento, in contrasto con gli eredi della civiltà musicale ottocentesca. Stravinskij aveva studiato con Rimskij-Korsakov che gli sconsigliò di entrare nel Conservatorio di San Pietroburgo. Non sembra che Rimskij-Korsakov fosse particolarmente colpito dal talento di Stravinskij, ed è probabile che, pur ammirandone l'originalità, non lo ritenesse adatto a una vera carriera professionale. Il genio di Stravinskij crebbe così libero dai pregiudizi e dai formalismi accademici, e alimentato da una costante curiosità intellettuale verso tutto ciò che lo circondava, dalla pittura, alla scultura, all'architettura. Stravinskij, come Schönberg del resto, non si riteneva affatto un sovversivo. Era semplicemente un artista libero e privo di di pregiudizi. La musica di Debussy che conobbe sul palcoscenico dell'Opera, il 25 giugno 1910 fu una delle fonti dell'Uccello dì fuoco, ma le radici di Stravinskij affondavano soprattutto nelle tre principali correnti della musica russa: il mondo filo-occidentale del Conservatorio, il nazionalismo del Gruppo dei Cinque e la figura di Cajkovskij. L'Uccello di fuoco (composto nel 1910 e il primo dei suoi balletti, commissionati dai Ballet Russes di Diaghilev) è anche un affettuoso congedo dalla musica di Rimskij-Korsakov, (morto nel 1908). La vicenda fiabesca della lotta tra il mago Katscei e Il Principe Ivan, incarnazioni rispettivamente del male e del bene, ha largamente oltrepassato la soglia del teatro. L'Uccello di fuoco è diventato popolare anche in sala di concerto, attraverso varie Suites trascritte dallo stesso autore. La seconda, del 1919, fu preparata allo scopo di assicurare i diritti d'autore fuori dalla Russia sovietica e rendere l'orchestra più snella per la sala da concerto. In essa Stravinskij concentra in cinque numeri la musica del balletto, eliminando tutte le parti mimate e di raccordo. Nel 1945, l'autore mise a punto negli Usa una nuova versione, sempre per motivi di diritti d'autore. Questa volta però la revisione fu più profonda, non solo per quanto riguarda l'impiego di un'orchestra ancora più leggera della precedente, ma soprattutto per quanto concerne il profilo della vicenda, con il recupero di parte del materiale originario fino a formare una sequenza di dodici numeri. Il coreografo Balanchine impiegò per l'appunto questa Suite per la sua nuova versione del balletto, in uno spettacolo del New York City Ballet nel 1949.

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