2018_10_25 Polvere

TEATRO LIBERO DI VIA SAVONA A MILANO STAGIONE 2018-2019
https://concertodautunno.blogspot.com/2018/09/20180920-teatro-libero-di-via-savona.html
Data :25/10/2018
Polvere
Sede Teatro Libero
Città: Milano
Sezione #concertodautunnonews: teatro
Descrizione: Giovedì 25 Ottobre 2018_10_25
Venerdì 26 Ottobre 2018_10_26
Sabato 27 Ottobre 2018_10_27
Domenica 28 Ottobre 2018_10_28
TEATRO LIBERO - Milano
POLVERE
drammaturgia Marzia Gallo, Michele Segreto
regia Michele Segreto
con Marzia Gallo
scene Diego Ossoli
disegno luci Iro Suraci
registrazioni Silvia D'Agostino
consulenza movimenti Natascia Medaglia
liberamente tratto da Se è una bambina di Beatrice Masini
produzione ServoMuto Teatro
Vincitore Premio della Arti Sceniche L. A. Petroni
Vincitore Tagad'Off – Festival di Nuova Drammaturgia Lombarda e Menzione Miglior Regia, Miglior Allestimento
Vincitore Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2016 – Sezione Monologhi.
Secondo Miglior Spettacolo Progetto W.A.Y. We Are Young

«Il 75%, se non oltre, della polvere che si produce nelle nostre case è composta dalle cellule morte della pelle umana. Questo significo che se una persona abita un luogo per un tempo sufficientemente lungo, lascerà traccia in polvere del suo passaggio, anche quando se ne sarà andata...»

Ricordi, voci, odori. Tatto, udito, olfatto. Cosa rimane di tangibile una persona quando se n'è andata?
Polvere. Soprattutto, polvere. Costituita in gran parte di cellule morte della pelle umana, la polvere comune è ciò che rimane in casa a ricordo di una persona che abbia vissuto in quel luogo.
Un evento drammatico separa una madre e una bambina. Un evento che impossibile da nominare, impossibile da capire, e quindi mascherato, nel ricordo di una bambina che non sa (ancora) accettare la realtà. Bombardamento, guerra. Un dolore talmente universale e intimo che poco importa sapere di quale guerra si tratti; poco importa datarne il periodo, precisarne il luogo, stabilirne i contorni.
C'è un dialogo che non è un dialogo, uno scambio di battute tra due voci che non si sentono, tra un corpo -presente, in scena-¬ e una voce distante, familiare, nota ma irraggiungibile.
Tra il fiume in piena, privo di pause, che sono le parole della bambina e le parole precise, scelte con cura della madre. Una relazione che non è una relazione, priva di scambio, in binari paralleli mai destinati ad incrociarsi.
Però vale la pena tentare.
C'è una bambina, sola, che trascorre giornate sempre identiche in un collegio, tra divise, letti numerati e cibo privo di sapore; che cerca nei pochi affetti rimasti (il nonno) un'ancora a cui aggrapparsi in un momento difficile. Una bambina sveglia, che osserva e impara, che racconta per tenere compagnia per prima cosa a se stessa, in modo impreciso, frettoloso, sovrapponendo ricordo e presente, fantasia e realtà.
E poi una seconda voce. Priva di fisicità, priva di legami, in una bolla sospesa nel tempo. Cerca un contatto (impossibile?) con la sua bambina. Così lo spettatore viene eletto a testimone, se non addirittura a tramite tra questo mondo e quello, tra madre e figlia, vivi e morti, carne e polvere. Presente e assente, si posiziona al centro di quel contrasto insanabile tra aspettativa e realtà.
Stabilire una relazione tra due voci che per la loro stessa natura non ne hanno, che apparentemente non potrebbero essere più diverse ma che hanno la necessità di trovare il loro incastro. Relazionarsi con la figura di una bambina, rispondendo operativamente al paradosso interpretativo di trasporne le parole nel corpo di un'attrice adulta, evitando quanto più possibile gli stereotipi immaginifici.
Contatti: Teatro Libero di Milano via Savona, 10 – 20144 Milano
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare:
Numero fisso:
Sito Web: www.teatrolibero.it

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