Venerdì 15 dicembre 2017_12_15
Domenica 17 dicembre 2017_12_17
Auditorium di Milano - largo Mahler
STAGIONE SINFONICA 2017/18 laVerdi
Buon Natale con Mozart
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Violino Domenico Nordio
Direttore e viola Maxim Rysanov
Gli auguri de laVerdi con l’inedito duo Nordio – Rysanov sulle tracce del giovane salisburghese
In attesa dell’immancabile appuntamento con la Nona Sinfonia di Beethoven per Capodanno, laVerdi fa gli auguri di Natale al proprio pubblico e ai Milanesi tutti con uno sfavillante programma nel segno di Mozart, in un doppio appuntamento venerdì 15 (ore 20.00) e domenica 17 dicembre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano. Sul palco di largo Mahler, un inedito duo sulle tracce del giovane Mozart: il violinista veneto Domenico Nordio, dalla stagione in corso artista in residence de laVerdi, e l’ucraino Maxim Rysanov, nella doppia veste di solista (viola) e direttore dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, si uniscono in dialogo per eseguire le due più originali e brillanti pagine concertistiche che il genio salisburghese abbia mai dedicato agli strumenti ad arco. Potremo infatti ascoltare l’ultimo Concerto per violino K 219 Turkish e la celebre Sinfonia Concertante per viola e violino K 364. Completa la locandina la Sinfonia n. 39 – che conclude il ciclo sinfonico mozartiano - mentre in apertura sarà eseguito Fratres, brano della durata di 9 minuti del compositore contemporaneo estone Arvo Pärt, dal tratto plastico e dalle linee morbide e avvolgenti.
Una nota a margine: dopo Rysanov, anche Nordio vestirà i panni di solista-direttore alla guida de laVerdi il prossimo giugno, nell’ultimo programma di stagione interamente dedicato a Schumann. Ricordiamo inoltre che l’artista di Piove di Sacco è l’autore di un progetto di musica da camera, realizzato in esclusiva per laVerdi, che avrà la peculiarità di coinvolgere le prime parti dell’Orchestra, al via nel gennaio 2018 al M.A.C., la domenica mattina.
Venerdì 15, sempre in Auditorium (Foyer della balconata, ore 18.00, ingresso libero), in collaborazione con Università Cattolica di Milano – Note d’InChiostro, la tradizionale conferenza di introduzione all’ascolto, dal titolo: “La lezione di Mozart e quella di Pärt”, relatori Gian Franco Benzing e Enrico Reggiani. In un unico concerto, l’estone Arvo Pärt (1935) - che Edward Said collocò tra i “compositori postmoderni per non dire reazionari” - e il salisburghese W. A. Mozart (1756-1791) - che, secondo Jacques Attali, “riflette il sogno borghese
dell’armonia, meglio e prima della teoria politica novecentesca”. Ovvero: l’esperienza musicale e la sua cultura non finiscono mai di stupire e richiedono duttilità mentale.
(Biglietti: euro 36,00/16,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).
Programma
Con la deliziosa Sinfonia Concertante, composta nel 1779, l’orchestra esibisce in inchino i suoi membri che si alternano a gruppi con il “tutto orchestrale”, come è prassi in questo tipo di composizione che sembra un’opera scenica per soli strumenti. Il primo tempo allegro maestoso è una pagina sinfonica; l'andante è invece una pagina lirica in cui l'orchestra ha funzione di accompagnamento dei due strumenti solisti (violino e viola), che senza soluzione di continuità alternano e compenetrano temi di soave bellezza e irresistibile poesia. Il presto che conclude l’opera è un rondò dal ritmo instancabile e luminoso, con un finale che pare estratto da un’opera buffa all’italiana. A seguire, il più noto dei concerti per violino di Mozart, il numero 5: l’ultimo – terminato nel 1775 - probabilmente il più noto, certamente il più eseguito, con quel rondò alla turca finale che tanto ricorda l’omonimo pianistico. Si chiude con la Sinfonia n. 39, che qualcuno chiama l’Eroica di Mozart per l’inedito colpo di timpani iniziale ed i suoi toni trionfali: ultimata nel giugno 1788, è la prima di tre sinfonie (le altre sono la n. 40 e la n. 41 Jupiter) composte in rapida successione durante l'estate di quello stesso anno.
Il brano che introduce questi capolavori mozartiani è il nostro saluto fraterno per voi, appunto Fratres, composizione per ensemble libero dell’estone Arvo Pärt, utilizzata in moltissimi film - da Il Gladiatore a There Will Be Blood - per la sua impagabile plasticità.
Nessun commento:
Posta un commento