2012_01_31 Teatro Libero debutta il Viaggio a Buenos Aires

Dal 31 gennaio 2012_01_31 al 11 febbraio 2012_02_11
Teatro Libero Milano Via Savona 
Diritto e Rovescio 
in collaborazione con
TEATRO BELLI e Istituto Polacco di Roma

VIAGGIO A BUENOS AIRES
work in regress
di Amanita Muskaria
traduzione di Francesco Groggia
con Francesca Bianco
musiche di Francesco Verdinelli – costumi di Adelia Apostolico
adattamento e regia di Carlo Emilio Lerici

Arriva al Teatro Libero, dopo il grande successo ottenuto nella scorsa stagione nelle recite di Roma, Milano e Napoli, uno dei testi più celebrati della nuova drammaturgia polacca: Il viaggio a Buenos Aires di Amanita Muskaria diretto da Carlo Emilio Lerici e interpretato da Francesca Bianco, reduci dallo straordinario successo ottenuto con lo spettacolo Il sogno di Ipazia.

Una donna bussa ad una porta. Nessuno apre.
Inizia così il viaggio terribile di una donna che sta poco a poco perdendo la memoria e la coscienza di sé stessa. Volutamente non si parla mai espressamente di Alzeihmer. Il disagio della protagonista assume così un valore simbolico non strettamente legato ad una patologia fisica e proprio per questo restituisce meglio la drammaticità della sua condizione. 
A rivivere e reinterpretare questo viaggio è la figlia, tornata nella stanza di sua madre, dopo la sua morte, per rimettere a posto i suoi oggetti. 
Parla, chiede. Le sue domande riguardano cose che non riesce a ritrovare. E poi preghiere storpiate, canzoncine popolari, parole in inglese e frammenti di lettere che sta provando a scrivere (ai suoi figli, a sua sorella in Argentina) nelle quali chiede disperatamente che qualcuno la porti via. La sua memoria frammentaria va via via perdendosi sempre di più. Le rimangono soltanto dei sentimenti semplici: paura, rabbia, angoscia. 
Il linguaggio che usa non è omogeneo, infatti riflette i vari momenti della sua vita. E poco a poco si disintegra, le parole sono confuse, o sono solo sillabe. Tenta di scrivere con una forchetta, non si ricorda più quanti figli ha. Memoria, identità e linguaggio sono fattori indivisibili.
La porta si aprirà solo alla fine. Solo dopo aver compreso che siamo noi che viviamo accanto ai malati, a tenerla chiusa.


PRENOTAZIONI:
È possibile prenotare nelle seguenti modalità:
- via e-mail scrivendo a biglietteria@teatrolibero.it
- online collegandosi al sito www.teatrolibero.it
-chiamando allo 02-8323126
È possibile acquistare online collegandosi ai siti:  www.vivaticket.it 

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