Fondazione Orchestra Sinfonica
e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
largo Mahler - Milano
STAGIONE SINFONICA
Programma completo della stagione
MADE IN ITALY
Sabato pomeriggio con laVerdi
Dodici appuntamenti con gli autori italiani dal Barocco
al Novecento in un nuovo progetto ideato, condotto e diretto dal maestro Giuseppe Grazioli
Sabato 27 Settembre 2014_09_27, ore 18.30
GINO NEGRI (1919-1991)
Milhaud Le boeuf sur le toit
Negri Concerto per contrabbasso ladro e orchestra complice
Šostakovic Suite per orchestra di varietà
Contrabasso Michele Sciandra
Direttore Giuseppe Grazioli
Sabato 18 Ottobre 2014_10_18, ore 18.30
FIORENZO CARPI (1918-1997)
in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano – Teatro Europa
Carpi
Non si scrive sui muri di Milano
Le uova fatali
Mio Dio, come sono caduta in basso
Senza famiglia nullatenenti cercano affetto
Circus
Variante per orchestra
Direttore Giuseppe Grazioli
Sabato 22 Novembre 2014_11_22, ore 18.30
MARIO CASTELNUOVO-TEDESCO (1895-1968)
Ferrara Preludio
Korngold Much Ado About Nothing per violino e pianoforte
Castelnuvo-Tedesco 4 Dances for Love's Labour's Lost op. 167
Williams E.T. Adventures on Earth
Direttore Giuseppe Grazioli
Sabato 24 Gennaio 2015_01_24, ore 18.30
GIORGIO FEDERICO GHEDINI (1892-1965)
Ghedini Concerto dell’Albatro con un frammento tratto da Moby Dick
di H. Melville per violino, violoncello, pianoforte, recitante e orchestra
Debussy La Mer
Trio Matisse
Direttore Giuseppe Grazioli
Sabato 14 Febbraio 2015_02_14, ore 18.30
RICCARDO ZANDONAI (1883-1947)
Zandonai Giulietta e Romeo, “Danza del torchio e cavalcata”
Rota Suite da Romeo e Giulietta
Sarasate Fantasia sul Romeo e Giulietta di Gounod per violino e orchestra op.5
Berlioz Scena d’amore da Romeo e Giulietta
Direttore Giuseppe Grazioli
Sabato 28 Febbraio 2015_02_28, ore 18.30
FERRUCCIO BUSONI (1866-1924)
Korngold Straussiana
J. Strauss Jr.
Schatz-Walzer op. 418 (versione da camera)
Wein, Weib und Gesang op. 333 (versione da camera)
Kaiserwalzer op. 437 (versione da camera)
Busoni Tanzwalzer op. 53
Korngold Tales of Strauss
Direttore Giuseppe Grazioli
Sabato 7 Marzo 2015_03_07, ore 18.30
FRANCO ALFANO (1875-1954)
Alfano Sakuntala, Danza e Finale
Mascagni Danza esotica
Nielsen Aladdin Suite op. 34
Direttore Giuseppe Grazioli
Sabato 21 Marzo 2015_03_21, ore 18.30
GIUSEPPE MARTUCCI (1856-1909)
Martucci Notturno op. 70 - Tarantella op. 44
Pilati
Alla culla (Ninna-nanna)
Furlana
Martucci Colore orientale n. 3 op. 44
Massenet Scenes napolitaines
Direttore Giuseppe Grazioli
Sabato 11 Aprile 2015_04_11, ore 18.30
ALFREDO CATALANI (1854-1893)
Catalani Contemplazione
Marinuzzi Suite siciliana
Massenet Le Cid, Balletto
Direttore Giuseppe Grazioli
Lunedì 29 giugno 2015_06_29, ore 20.30
GIACOMO PUCCINI (1858-1924)
Ponchielli Elegia per grande orchestra
Puccini
Preludio sinfonico
Suor Angelica, Intermezzo
Matthey Preghiera per organo e archi
Puccini
Manon Lescaut, Intermezzo
Le Villi, Preludio - Tregenda
Ponchielli La Gioconda, “Danza delle ore”
Organo Eugenio Fagiani
Direttore Giuseppe Grazioli
Sabato 17 Ottobre 2015_10_17, ore 18.30
GAETANO DONIZETT I (1797-1848)
Donizetti Sinfonia in Re minore
Schubert Rosamunde, Ouverture
Bellini Sinfonia in Re maggiore
Boito Sinfonia in La minore
Direttore Giuseppe Grazioli
Sabato 14 Novembre 2015_11_14, ore 18.30
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Malipiero Vivaldiana
Vivaldi-Casella Concerto per molti strumenti RV 558
Bach-Elgar Fantasia e Fuga in Do minore BWV 537 arrangiamento per orchestra op. 86
Bach-Respighi Preludio e Fuga in Re maggiore BWV 532 trascritta per orchestra P-158
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 15,00/12,50/9,00).
La rassegna
I dodici concerti della rassegna, che si estenderà fino a novembre 2015, cercheranno di sfatare alcuni dannosi luoghi comuni che sembrano essere ancora oggi difficili da estirpare. Ad esempio quello di considerare l'opera lirica l'unico oggetto di interesse dei nostri compositori oppure, ancora peggio, quello di sottovalutare la loro abilità nello scrivere per orchestra poiché ogni nota sarebbe sempre e comunque finalizzata all'esigenze della voce.
Eppure basterebbe ascoltare senza pregiudizi Martucci, Busoni, Pilati, Marinuzzi, Ghedini o Castelnuovo-Tedesco per cogliere immediatamente l'originalità e la ricchezza della musica strumentale italiana, che è nei casi più riusciti, sintesi dell'approfondita conoscenza dei grandi compositori occidentali (da Bach a Debussy) e di un colore locale, una "tinta" italiana, che firma in modo indelebile le loro creazioni.
La nuova edizione del ciclo Made in Italy è dedicata anche a quei compositori oggi ricordati per il successo di un singolo titolo operistico. Successo così ampio che ha spesso oscurato il resto della loro produzione e che ha impedito di apprezzare la qualità, la raffinatezza e la portata delle loro invenzioni musicali. Mascagni, Ponchielli, Catalani, Zandonai, Alfano ci hanno lasciato pagine che meriterebbero di entrare in repertorio anche se non fossero mai esistite Cavalleria rusticana, La Gioconda, La Wally, Francesca da Rimini o Resurrezione. L'ampia scelta di pagine sinfoniche che presenteremo al pubblico dell'Auditorium ha proprio lo scopo di accendere finalmente i riflettori sui compositori e non più sui singoli titoli.
“Ci sono artisti di cui oggi non ricordiamo nemmeno il nome, che hanno fatto per la musica molto di più di grandi compositori, illustri didatti e famosi interpreti. Una di queste persone è stata proprio Gino Negri, che nella seconda metà del 900 contribuì, attraverso un’attività multiforme, ad avvicinare il pubblico italiano (soprattutto televisivo) alla musica di qualità (dai Beatles a Berio).
“Gino Negri era un musicista inclassificabile, capace di scrivere un brano dodecafonico per poi dedicarsi ad una canzonetta per Sanremo. La cosa meravigliosa è che faceva tutto questo senza preconcetti culturali sottolineando che la musica è prima di tutto divertimento nel senso più nobile del termine. “Non esitava a prendere in giro la musica e i grandi autori del passato ridendo anche di se stesso, cantando, recitando, suonando, costruendo spettacoli che stavano fra il concerto, l’opera e il cabaret. Mi ricordo che un giorno arrivò in Conservatorio per ascoltare una sua operina che noi studenti avevamo messo in scena. Aiutato dalla sua bassa statura si confondeva con noi e ci incitava a divertirci suonando e cantando. Per noi, abituati a parlare solo di arcate, fiati e diteggiatura, fu un grandissimo insegnamento.” Giuseppe Grazioli
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