Ultima produzione d’Opera della Stagione 2024, che termina, come iniziata, nel segno di Giacomo Puccini: una nuova produzione frutto del lavoro dell’Accademia dei Mestieri d’Opera del Teatro Coccia AMO. Va in scena Omaggio a Giacomo Puccini, opera in un atto, su drammaturgia e libretto di Emanuela Ersilia Abbadessa e musiche originali di Matteo Sarcinelli, Davide Sebartoli e Lorenzo Sorgi e libere ispirazioni alle arie del Maestro Puccini. Direzione d’Orchestra del Maestro Stefano Torboli, in buca l’Orchestra Classica di Alessandria.
L’opera è il risultato dell’intenso e proficuo impegno dell’Accademia dei Mestieri dell’Opera del Teatro Coccia, che ne firma totalmente il progetto: dalle composizioni originali e rielaborazioni orchestrali alla regia, dall’allestimento di scene e costumi, al cast degli interpreti. Coinvolgendo in tutto circa 30 allievi, coordinati e supervisionati dai professionisti docenti AMO: Marco Taralli (composizione), Claudia Mariano (maestri collaboratori), Deda Cristina Colonna (regia), Tiziana Fabbricini (canto lirico), Helenio Talato (tecnici macchinisti), Ivan Pastrovicchio (tecnici luci), Silvia Lumes (sartoria), Chiara Sofia Drossoforidis (trucco e acconciature).
Lo spettacolo unisce arie d’opera celebri di Puccini e composizioni originali, firmate da Matteo Sarcinelli, Davide Sebartoli, Lorenzo Sorgi, giovani compositori della classe di composizione di Marco Taralli.
VENERDÌ 13 DICEMBRE 2024 ORE 20:30
TEATRO COCCIA - Novara
OMAGGIO A GIACOMO PUCCINI
Libretto e drammaturgia di EMANUELA ERSILIA ABBADESSA
Musiche di MATTEO SARCINELLI, DAVIDE SEBARTOLI, LORENZO SORGI (Accademia AMO) e di GIACOMO PUCCINI
con:
Lucia Okju Lee
Rodolfo Xiatong Guo
Una donna Judith Duerr
La Fanciulla Vittoria Bettanin
Una Ragazza Jing Huang
La Madre Mariateresa Federico
La Figlia Rossella Bianco
La Suora Infermiera Elena Malakhovskaya
La Giapponese Jing Zi
Laura Beatrice Caterino
Il Padre WangYang Chen
Rinuccio Xiaosen Su
Una Moglie Jing Zi
Una Donna in preghiera Elena Malakhovskaya
Il Dottore Riku Matsubara
L’Infermiera Daniela Collica
La Dottoressa Giulia Pollice
Minnie Wan Wang
Figurante Stefania Butti
Orchestra Classica di Alessandria
Direttore STEFANO TORBOLI
vincitore del concorso “Luigi Mancinelli” 2024
Regia GIULIO LEONE, GIUSEPPE TROVATO,VITTORIA LICOSTINI (Accademia AMO)
Scene e costumi Giulio Leone
Luci Ivan Pastrovicchio
Produzione Fondazione Teatro Carlo Coccia di Novara
Quadro I
Il Gala comincia con un brillante acquerello, a metà fra opera e musical, che ritrae questa giovane coppia incastonata tra la bellezza delle strade di Lucca, Lucia e Rodolfo. La realtà vista con i loro occhi, però, non è che un pretesto: lei, inguaribile sognatrice, vede ovunque echi di opere pucciniane, plasmando la sua visione del mondo (in)seguendo un sogno; lui, materialista più razionale, vorrebbe godersi una normale giornata di vacanza con la sua compagna. La quiete di questo leggero incontro-scontro tra un maschile e un femminile un pò idealizzati viene però rotta dalla grave tosse di Lucia; Rodolfo, appoggiandosi alla sua concretezza e preoccupazione, la convincerà infine ad andare in ospedale, sulle note un pò drammatiche della coda finale.
Da un punto di vista musicale, ho cercato di creare una narrazione fluida e ininterrotta, in forma di rondò sonata, levigando il più possibile le varie parti fino a creare un’unica scena senza spigoli, dando movimento e brillantezza alla vicenda e trattando l’orchestra come una grande tavolozza piena di colori.
Quadro II
Il secondo quadro è forse fra i tre il più ricco di arie pucciniane; ambientato nella sala d’attesa del pronto soccorso, si struttura in un crescendo emotivo cadenzato dalla comparsa di moltissimi protagonisti delle opere di Puccini: Lucia non fa in tempo a voltarsi dal precedente, che dalla folla si palesa un’altro dei suoi più amati personaggi a incantarla con le melodie del maestro a lei ben note. Musicalmente, ho cercato di dipingere questa varietà con altrettanti colori strumentali, l’orchestra conduce e commenta con gesti talvolta ampi ed eroici, talvolta leggeri e scherzosi, le diverse interazioni, disegnando allo stesso tempo il clima straniante e di “attesa” della sala d’aspetto, con un leitmotiv che periodicamente ci riporta all’incognita della tosse di Lucia. Con i colleghi abbiamo cercato di enfatizzare le differenze di tono fra i tre quadri, rimanendo però sempre fedeli al contenitore vagamente “onirico” che racchiude tutta la rappresentazione.
Quadro III
Il terzo quadro si svolge nell’ambulatorio del dottore, una persona buona, competente e un grande amante di Giacomo Puccini. Questa sua passione fa risultare il personaggio un po’ sopra le righe perché sono presenti momenti più comici e anche “pazzerelli” da un lato e invece più lirici dall’altro.
Tutto questo viene evidenziato in musica con diversi caratteri musicali che scorrono uno dentro l’altro per tutto il quadro, ne esce fuori un colore rapsodico dal carattere leggero e scorrevole che va ad accentuare il contrasto con alcune delle arie pucciniane più serie come ad esempio l’aria di Suor Angelica.
Alla fine della scena vedremo i vari personaggi riempire il palcoscenico e unirsi in un unico coro finale dove canteranno le lodi di Puccini.
La particolarità di questo finale sta nella sua composizione a più “mani”; ognuno dei tre compositori ha scritto un pezzettino riprendendo temi già utilizzati nel corso dell’opera e integrandoli, con abilità d’artigianato, in un unico tessuto musicale creando così un “unicum””.
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