DOMENICA 16 DICEMBRE 2018 alle 16.00
TEATRO VERDI di CASSOLNOVO
L’amministrazione comunale presenta per la rassegna il Teatro al VERDI lo spettacolo
La principessa capriccio.
scritto e interpretato da
Matteo Curatella e Francesca Zoccarato
con la regia di Dadde Visconti.
Età consigliata: da 3 anni in su , a tutti
ENTRATA AD OFFERTA LIBERA
Per informazioni contattare 3335740348
Proseguono al Teatro Verdi in Via Oberdan gli spettacoli della rassegna teatrale 2018-2019 a Cassolnovo organizzata dall’Amministrazione Comunale in particolare l’Assessorato alla cultura che per permettere a tutti di partecipare specialmente i bambini non mette prezzi di biglietto .L’Entrata come sempre sarà ad Offerta libera , anzi a cappello come facevano gli artisti girovaghi anni fa
L’appuntamento di domenica pomeriggio con inizio ore 16.00 sarà:
“La principessa capriccio”. Francesca Zoccarato e Matteo Curatella si incontrano sul palco per raccontare una favola moderna con la regia geniale di Dadde Visconti già vincitore di importanti premi. Una commistione di generi dal teatro di narrazione e di attore al mimo, alla clownerie al teatro di strada ai cantastorie per finire al teatro dei pupazzi e delle ombre , insomma tutti mezzi per raccontare al meglio la fiaba di Enrico Bonavera.
Colpi di Scena, cambi di personaggi, musica dal vivo, per raccontare una storia di amicizia e di crescita, dove gli adulti mostrano le proprie fragilità e i bambini imparano da queste ad essere migliori.
C’era una volta un RE che amava le piante grasse; una REGINA che amava ascoltare la musica a pieno volume; dei servitori che lavoravano con i tappi per le orecchie a causa della musica e i guanti per non farsi pungere dalle piante grasse e c’era la principessina, tanto bella quanto capricciosa: era la campionessa mondiale, primatista straordinaria, inventrice superba di eccezionali capricci. Al reame non c’era più pace; finché arrivò il nuovo istitutore, un tipo strano che portava con sé un retino per mangiare i capricci dei bambini.
La compagnia TEATRO IN TRAMBUSTO
Nasce nel 2008 , anno ottimo per il malvasia istriano; quindi l'anno perfetto per mettersi in proprio! Cosi grazie alla sana follia di FRANCESCA ZOCCARATO nasce Teatro in Trambusto dove l’esperienza del teatro di parola e del teatro di figura si mescolano. Un trambusto di idee in continua ricerca di interazione tra generi. Dalle marionette a filo alla clownerie passando per la magia... dal teatro alla strada... Interazione di generi, luoghi e persone, perchè solo attraverso le differenze si cresce e ci si migliora... almeno, si tenta di farlo!
FRANCESCA, attrice pupazzara.
Laureata in lettere moderne con indirizzo in drammaturgia e storia del teatro, con una tesi sulla famiglia d'arte burattinesca Monticelli.
Si forma come attrice frequentando laboratori "vari ed eventuali"; incontra il mondo del teatro di figura nel 2000. Da allora ha collaborato come manipolatrice/marionettista con varie compagnie di rilevanza nazionale ed internazionale, tra le quali, I Piccoli di Podrecca, Teatro del Buratto, Teatro Alegre e la compagnia Karromato della Repubblica Ceca con la quale continua a collaborare come marionettista per le tournée europee e internazionali.
Insieme a lei sul palco l’istrionico saltimbanco
MATTEO CURATELLA in arte LeMat,35 anni, attore, musicista, clown, drammaturgo e regista… In una parola: cantastorie
Matteo Curatella ha cominciato a suonare il pianoforte a 8 anni; poi è passato alla fisarmonica, che l'ha aiutato a dare forma al sogno fatto da bambino, «quando ho deciso che volevo un mestiere che non mi lasciasse per più di due giorni nello stesso posto». Quindi, a 13 anni, l'illuminazione guardando uno spettacolo di Marco Paolini ad Abbiategrasso: «Un uomo solo sul palco che evocava un mondo. Ho guardato il mio amico e gli detto: io voglio fare questo». E da allora è sempre in viaggio con la fisarmonica in spalla, tra spettacoli, festival, sagre e seminari. Un giorno lo trovi a cantare per i bimbi nei campi profughi in Libano; un altro per i piccoli pazienti sulla carrozzina affetti da atrofia muscolare spinale. E poi l'arte di strada («la strada è meravigliosa, perché non perdona») e tanto altro. Sempre inseguendo «un'urgenza – come ama dire lui – quella di raccontare. Sto male fisicamente se non lo faccio. Cos'è un cantastorie Uno dei mestieri più antichi del mondo. Da quando è nato, l'uomo ha avuto l'esigenza di raccontare e di raccontarsi. È una figura sacra».
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