Programmazione Musica e teatro
Cineteatro AGORA' - Robecco sul naviglio (Mi)
Stagione 2018 - 2019 Stagione d’ Opera, Danza e Grande Arte
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CineTeatroAgorà P.zza XXI luglio Robecco sul Naviglio
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Martedì 11 Dicembre 2018 ore 21:00
La Grande Arte
L'UOMO CHE RUBO BANKSY
Nel 2007 Banksy, anonimo artista dei graffiti.
L'UOMO
CHE RUBO BANKSY”
diretto
da Marco Proserpio. Narrato da Iggy Pop.
Forse
non è, o non era, molto noto alla maggior parte del pubblico, ma
certo che dopo quanto successo alla milionaria asta cui è stata
proposta una sua opera, la sua notorietà si è di certo più
diffusa.
Nonostante
la popolarità del nome “Banksy”
con cui si firma questo artista e writer, si sa solo che dovrebbe
essere inglese. E’ attualmente considerato uno dei maggiori
esponenti della street
art,
ma la sua vera identità rimane ancora sconosciuta.
Le
sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come
la politica, la cultura e l'etica, e sono un investimento economico
che secondo Sotheby rende in media all’anno l'8,5%. Ma attenzione,
visto che chi compra una sua opera si può trovare con il classico
“pugno di mosche”. Infatti il 5 ottobre 2018, "Bambina
col palloncino" (Girl with Balloon)
di Banksy pochi secondi dopo essere stata aggiudicata da Sotheby al
compratore per ben 860.000 sterline, sotto gli occhi esterrefatti dei
presenti ha iniziato ad essere triturata da un distruggi documenti
inserito nella cornice. Ma la defailance della tecnologia ha fatto
inceppare il meccanismo a due terzi dalla distruzione completa, che
lo stesso autore aveva progettato come ennesimo scherno. Ma la
parziale distruzione dell'opera in realtà ne ha aumentato
immediatamente il valore anche se oggi si chiamerà "L’amore
è nel cestino" (Love is in the Bin).
Banksy
è forse il più controverso artista di strada di oggi. L'artista
anonimo
di graffiti è famoso per i suoi lavori di stencil
su graffiti,
che appaiono negli spazi pubblici di tutto il mondo. Il suo uso della
stencil si è sviluppato dall'esigenza di completare rapidamente un
lavoro, vale a dire evitare di essere scoperti da parte della
polizia. Banksy usa spesso stencil multistrato per impiegare più
colori e spesso incorpora nel suo lavoro fissaggi ambientali
permanenti, come segnali stradali ed elementi architettonici.
Contrassegnato da umorismo oscuro, satira e commenti politici, gran
parte della sua street art è diventata virale su Internet. Il suo
primo lavoro più notevole è stato il risultato di un viaggio in
Palestina e in Cisgiordania, dove ha inciso nove immagini sul Muro di
Betlemme.
Nel
2010 Banksy ha diretto Exit Through the Gift Shop, una cronaca del
mondo underground della street art, che è stato nominato per il
miglior documentario agli Oscar. Nel 2015, ha aperto Dismaland
Bemusement Park, una mostra temporanea di una Disneyland distopica
(negazione dell’utopia). Anche se Banksy ha continuamente
sottolineato un'avversione al mondo dell'arte attraverso la sua
produzione, produce anche opere tradizionali su tela e stampe, oltre
a mercanzie di marca come le magliette. Il suo significato culturale,
la sua popolarità diffusa e, certamente il mistero della sua
identità, hanno contribuito alla appetibilità della sua arte.
Il
film racconta di arte, culture in conflitto, identità e mercato
nero, inizia in Palestina, scoprendo un vasto mercato nero di muri e
dipinti rubati nelle strade di tutto il mondo. Culture che si
incontrano e si scontrano di fronte a una situazione politica
insostenibile, ma anche il dibattito in corso sulla
commercializzazione o conservazione della Street Art. Un docu film
per capire cosa ha portato le opere d’arte di Banksy da Betlemme a
una casa d’aste occidentale, insieme al muro su cui sono state
dipinte.Note di sala a cura di Mario Mainino www.concertodautunno.it