2018_10_17 Omaggio a Rossini con la produzione del Conservatorio Verdi al Coccia

TEATRO COCCIA, NOVARA
STAGIONE 2018-2019

Mercoledì 17 ottobre 2018, ore 20.30
Opera Fuori Abbonamento

Prima parte

Omaggio a Gioachino Rossini
LES MOTS QUI SONNENT 
Due melologhi per Gioachino Rossini
musiche create da studenti delle classi di composizione del Conservatorio
Carlo Elia Praderio
Metodo per addormentarsi
Federico Perotti
Petit dîner de plaisir

Seconda parte

Gioachino Rossini
LA CAMBIALE DI MATRIMONIO
Farsa comica in un atto su libretto di Gaetano Rossi
Produzione Conservatorio “G.Verdi” di Milano e Accademia di Belle Arti di Brera.
PERSONAGGI e INTERPRETI
Sir Tobia Mill, negoziante DAVIDE ROCCA, baritono
Fannì, di lui figlia LUCREZIA DREI, soprano
Edoardo Milfort SHINICHIRO KAWASAKI, tenore
Slook, negoziante americano RAFFAELE FACCIOLÀ, baritono
Norton, cassiere di Mill FILIPPO QUARTI
Clarina CRISTIANA FARICELLI, soprano
Orchestra Conservatorio “Verdi” di Milano
Direzione d’orchestra Margherita Colombo
(https://concertodautunno-cur.blogspot.com/2018/10/margherita-colombo-direttore-dorchestra.html)
Regia Laura Cosso
Coreografie Emanuela Tagliavia
(https://concertodautunno-cur.blogspot.com/2018/10/emanuela-tagliavia-coreografa.html)
Scene e Costumi a cura dell'Accademia di belle arti di Brera
Luci Andrea Ceriani, Francesca Moioli, Maddalena Morante, Eleonora Nardo, Giorgia Ruzzante
Video Federico Poni
Ballerini-attori del Centro AIDA di Marisa Caprara
Produzione Conservatorio “Verdi” di Milano | Accademia di Belle Arti di Brera

In omaggio a Rossini in occasione del 150° anniversario della morte, la rappresentazione dell’opera sarà preceduta dall’esecuzione di due melologhi su musiche create da studenti delle classi di composizione del Conservatorio: LES MOTS QUI SONNENT Due melologhi per Gioachino Rossini. I due melologhi, per voce recitante e orchestra, sono stati composti dai vincitori di un concorso promosso dal Conservatorio stesso. I testi, scelti dalla commissione, riguardano momenti della vita di Rossini e sono tratti per lo più dall'epistolario.
L’OPERA
La cambiale di matrimonio, farsa comica in un atto su libretto di Gaetano Rossi, fu rappresentata per la prima volta al Teatro San Moisè di Venezia il 3 novembre 1810. Interpreti della prima rappresentazione furono Domenico Remolini (Norton), Clementina Lanari (Clarina), Luigi Raffanelli (Tobia Mill), Tommaso Ricci (Edoardo), Rosa Morandi (Fanny), Nicola de Grecis (Slook).
Il soggetto è tratto da un omonimo dramma di Camillo Federici.

TRAMA
Il ricco mercante Tobia Mill riceve una lettera dal nordamericano Slook, suo corrispondente in affari, che annuncia la sua venuta in Inghilterra per ritirare la merce a cui ha diritto avendo stipulato una cambiale con Mill. La merce è… una donna da sposare! Mill offre in moglie a Slook sua figlia Fanny, la quale però è segretamente fidanzata con Edoardo Milfort, un giovane povero. All’arrivo di Slook, Fanny ed Edoardo, il quale si è introdotto nella casa presentandosi falsamente come il nuovo impiegato, tentano di convincere l’Americano a non esigere il pagamento della cambiale. Quando Slook scopre il sentimento che unisce i due, decide di girare la cambiale a Edoardo, dichiarando a Mill di avere nominato suo erede il giovane. Che Mill si metta l’anima in pace! Fra un anno si troverà a godere del frutto del capitale: un bel nipotino.

Con questa farsa il diciottenne Rossini iniziò nel 1810 al Teatro San Moisè di Venezia la sua fulgida e rapidissima carriera. I personaggi principali dell’opera formano una sorta di quadrilatero: da una parte stanno i due “amorosi”, cioè i due giovani innamorati, soprano e tenore, che si esprimono con un linguaggio sentimentale; dall’altra, due personaggi anziani e comici, voci di basso-baritono chiamate a quel tempo “buffi”: Mill, padre avaro e ostinato, pronto a trattare sua figlia come una merce, e Slook, mercante americano dalle maniere grezze, abituato a misurare ogni cosa in denaro ma pronto a comprendere con generosità il valore dei sentimenti umani. Nella vivacità e nella precisione del ritmo, nella limpida chiarezza con cui si svolgono le frasi musicali e nel calore melodico delle espressioni amorose si riconosce già da questa prima opera lo stile caratteristico di Rossini.

NOTE DI REGIA
Concisa, fresca, ricca di anticipazioni, La cambiale di matrimonio (1810) è la prima opera portata in scena da un Rossini diciottenne, nonché la prima delle sue farse per il teatro San Moisè di Venezia. Ciò che più colpisce è l’inarrestabile ventata di comicità che l’attraversa: basti pensare a come quasi tutte le arie siano “arie d’azione”, e lo siano pure gli altri numeri chiusi, mentre le rare oasi liriche sfocino immediatamente in nuovi intrighi.
La trama è consueta, una giovane coppia il cui amore è osteggiato dal padre di lei, ma inserita in un contesto singolare: il padre Tobia Mill è  infatti un ricco commerciante, intrattiene rapporti con paesi lontani e, tra le sue attività d’affari, c’è anche quella di “vendere” la figlia Fanny al corrispondente dal Canada Mr. Slook. Il motivo del denaro, onnipresente, è così messo in relazione al  tema dell’emancipazione femminile ( con le parole del domestico Norton, Miss Fanny è trattata «come una balla di mercanzia»): facendo di Fanny la prima di quelle figure femminili volitive, decise a non subire le imposizioni altrui, che costellano le commedie rossiniane.
A ciò si aggiunga quel tanto di esotico introdotto da Slook, la cui provenienza da un paese lontano da una parte lo rende ignaro degli usi europei, così da generare una serie di qui pro quo che alimentano la farsa, dall’altra lo tiene al riparo dall’affarismo materialista di Mill, facendone l’ultima, quasi grottesca incarnazione del mito del “buon selvaggio”.
Per tutte queste ragioni, ho deciso d ambientare questa Cambiale di matrimonio in una moderna ditta di spedizioni, animata da impiegati, segretarie, capireparto e fatta di scatole da imballare, lettere da consegnare, materiale traportato con muletti. Niente di realistico, naturalmente: potremmo pensare a una sorta di Amazon del tutto surreale, dove le porte si alzano restando appese in aria, le lettere piovono dal cielo e il chiuso delle quattro mura talora si moltiplica, aprendo squarci di pura immaginazione.
Note di Laura Cosso
(http://concertodautunno-cur.blogspot.com/2017/02/laura-cosso-regista.html)

Biglietti dai 15,00 ai 30,00 euro.
Per informazioni e biglietti
www.fondazioneteatrococcia.itinfo@fondazioneteatrococcia.it
oppure biglietteria del teatro, aperta da martedì a sabato dalle 10.30 alle 18.30.
FONDAZIONE TEATRO COCCIA ONLUS Via f.lli Rosselli, 47 - 28100 Novara (NO) – Tel. +39.0321.233200

2018_10_13 Musica al Tempio Valdese di Milano stagione 2018-2019

Tempio Valdese di Milano
via F. Sforza 12/a. MM1 S.Babila - Duomo
Musica al Tempio 2018/2019
info: www.musicaaltempio.it

Sabato 13 ottobre 2018 ore 20:30
TEMPIO VALDESE Milano
VI STAGIONE DI CONCERTI 2018/2019
GIOACHINO ROSSINI (1868-2018) 150°
Petite Messe Solennelle per soli, coro, pianoforte e armonium
#rossini150

PROGRAMMA
Gioachino Rossini 
Petite Messe Solennelle
Kyrie - coro
Gloria
Gloria in excelsis Deo - soli, coro 
Gratias agimus libi - soli 
Domine Deus - tenore solo 
Qui Tollis - soli 
Quoniam - basso solo 
Cum Sancto Spirita - coro
Credo
Credo - soli, coro 
Crucifixus - soprano solo 
Et resurrexit - soli, coro
Offertorium (Prelude religieux) pianoforte solo
Sanctus - soli, coro
O salutarls hostia - soprano solo
Agnus Dei - contralto solo, coro

Interpreti:
Federica Cervasio, soprano
Victoria Shapranova, contralto
Francesco Frasca, tenore
Germano Stracca, basso
Coro Romano Gandolfi
Massimiliano Tarli direttore
Svetlana Sayad, pianoforte
Matteo Riboldi, armonium

Info:
musicaaltempio.it
email
info@musicaaltempio.it
MUSICA AL TEMPIO
Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese
Con il patrocinio del Comune di Milano

2018_10_20 CENERENTOLA, un nuovo debutto per il Balletto di Milano agli Arcimboldi

Sabato 20 ottobre 2018 alle ore 21:00
Domenica 21 ottobre 2018_10_21 alle ore 16:00
Teatro degli Arcimboldi - Milano
Balletto di Milano
CENERENTOLA
Balletto su musiche di Gioachino Rossini
con il Balletto di Milano
La favola di Cenerentola come non l’avete mai vista. Virtuosismi, classe, eleganza e tanto ma tanto divertimento per grandi e piccini. Coreografie di Giorgio Madia.

È ARRIVATO IL MOMENTO!
Gli ultimi mesi sono stati davvero intensi.
Dopo 5 stagioni abbiamo infatti salutato il nostro affezionato pubblico del Teatro di Milano, al quale andrà sempre il nostro più profondo ringraziamento, e abbiamo "cambiato casa"......decidendo però di non legarci ad un unico luogo, ma di abbracciare tutta la città di Milano!
Da questa stagione 2018/2019 saremo in scena al Teatro Degli Arcimboldi, al Teatro Nazionale, al Teatro Nuovo e al Castello Sforzesco.
In scena dal 2011, la produzione firmata da Giorgio Madia continua a riscuotere un successo unanime di pubblico e critica, sia in Italia che all'estero.
Sarà questo lo spettacolo con cui debutteremo al Teatro degli Arcimboldi il 20 e 21 ottobre: saranno due recite davvero emozionanti anche per noi!
Divertente e ironica
Spassosissimo il trio en travesti Matrigna/Sorellastre: incredibili gag si susseguono dall’inizio alla fine, trascinando il pubblico in immancabili applausi a scena aperta!
Geniale messinscena
Dal controluce iniziale, alla tappezzeria della casa uguale agli abiti di Cenerentola, fino alla carrozza con i suoi cavalli danzanti.
Una musica frizzante e spiritosa
Estrosa ed in linea con lo spettacolo anche la scelta musicale che preferisce alla consueta partitura di Prokof’ev quella di Rossini, perfetto per rappresentare una fiaba!

Our mailing address is: biglietteria@ballettodimilano.com
Balletto di Milano
Via L. Manara, 5 Milan, Mi 20122 Italy

2018_10_20 Mago delle Bolle è tornato

TEATRO DELLE ALI
Via Maria SS. Guadalupe 5 a Breno (BS)
LA STAGIONE A BRENO 2018-2019 (pdf)
Bambini e bambine... il Mago delle Bolle è tornato!
Sabato 20 ottobre 2018 ore 16
MICHELE CAFAGGI
in CONTROVENTO
Dopo avere divertito e appassionato nelle scorse stagioni i piccoli spettatori del Teatro delle Ali, MICHELE CAFAGGI, l'indiscusso Mago delle Bolle, è pronto a fare il suo ritorno a Breno per inaugurare la nuova Stagione di Portami a Teatro. E stavolta in scena ci sarà addirittura un aeroplano per volare insieme sulle ali della fantasia!

È in arrivo una grande festa in Teatro! Sul palco c'è un bellissimo biplano interamente costruito dal nostro Aviatore in persona, che dopo un breve discorso partirà per una grande avventura...
Tra lo scetticismo di alcuni e l'entusiasmo di altri, il nostro eroe si alzerà presto in volo e ci porterà in mondi sconosciuti, meravigliosi e lontani, forse troppo lontani... Raffiche di vento, morbide e schiumose nuvole, bolle di sapone gigantesche ci porteranno in compagnia del nostro eroe, spaventato e coraggioso, spericolato e pasticcione!

E al termine dello spettacolo merenda con pane e nutella per tutti!!!

BIGLIETTI
Biglietto unico: 6 €

QUANDO E COME ACQUISTARE:
nella biglietteria di Via Maria SS. Guadalupe 5 a Breno (BS)
- da lunedì 8 a venerdì 12 ottobre, tutti i giorni dalle 17 alle 18.30
- dal 16 ottobre ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 17 alle 18.30
- mezz'ora prima dell'inizio di ogni spettacolo in calendario

2018_10_18 Alessandro Cadario tra classici e contemporanei a I Pomeriggi musicali

Teatro Dal Verme - Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
74ª STAGIONE SINFONICA 2018-2019
Ritratti d’Autore
Direttore Artistico, M° Maurizio Salerno 

Giovedì 18 ottobre 2018_10_18 ore 20.00
Sabato 20 ottobre 2018_10_20 ore 17.00
Generale aperta – giovedì 18 ottobre ore 10.00
CONCERTO SINFONICO 
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Direttore: Alessandro Cadario
Programma:
Mozart, Sinfonia n. 41, “Jupiter,” in Do maggiore, K 551
Vacchi, Love’s Geometries
Prokof’ev, Sinfonia n. 1, “Classica", in Re maggiore, op. 25

Sul palcoscenico del Teatro Dal Verme di Milano, giovedì 18 ottobre, alle ore 20:00 (con replica sabato 20 ottobre, alle ore 17:00), l’Orchestra I Pomeriggi Musicali torna ad essere diretta, per il secondo concerto di stagione – ultimo prima della pausa dovuta agli impegni programmati nel cartellone di OperaLombardia – dal suo Direttore Ospite Principale: il M° Alessandro Cadario. Per questo concerto il programma annovera Love’s Geometries, un brano di Fabio Vacchi, al quale I Pomeriggi, da sempre attenti alla musica contemporanea, affidano la proposta musicale che si inserisce nel palinsesto Novecento italiano. La modernità della partitura di Vacchi sarà incastonata tra l’eleganza mozartiana della “Jupiter”, la Sinfonia n. 41, e la Sinfonia “Classica” di Prokof’ev.

Biglietteria TicketOne - Teatro Dal Verme
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel. 02 87.905.201 - dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00


Biglietteria on-line: www.ticketone.it


Attività ferma sino a dopo il 8/9 ottobre 2018


2018_10_20 CONCERTI DELLA SIBELIUS Stagione concertistica 2018-2019

I CONCERTI DELLA SIBELIUS - Rapallo
Terza edizione
Stagione concertistica 2018-2019
Sabato 20 ottobre 2018_10_20 - ore 17.00
CONCERTO SINFONICO
Teatro Auditorium delle Clarisse - Rapallo
Filippo Torre, direttore

Lunedì 10 dicembre 2018_12_10 - ore 21.00
CONCERTO SINFONICO
Teatro Auditorium delle Clarisse - Rapallo
Fabio De Rosa, flauto
Laura Papeschi, arpa
Filippo Torre, direttore

Martedì 1° gennaio 2019_01_01 - ore 17.00
CONCERTO DI CAPODANNO
Teatro Auditorium delle Clarisse - Rapallo
Paolo Gaviglio, tromba
Filippo Torre, direttore

Lunedì 22 aprile 2019_04_22 - ore 16.00
CONCERTO DI PASQUA
Basilica dei SS. Gervasio e Protasio - Rapallo

Fabrizio Milone, direttore

L’Associazione di Promozione Sociale “Jean Sibelius” è lieta di presentare all’attenzione del proprio pubblico la terza edizione de "I Concerti della Sibelius".
Come di consueto, sarà protagonista della rassegna l’Orchestra di Rapallo “Jean Sibelius”, formazione interamente costituita da giovani e qualificati musicisti liguri, nata nel 2010 allo scopo di dotare la città di Rapallo di una propria orchestra che sappia proporsi come punto di riferimento per la vita culturale della regione. L’orchestra è intitolata al compositore finlandese Jean Sibelius che soggiornò a Rapallo nel 1901, componendovi la sua seconda sinfonia.
Il concerto di inaugurazione della rassegna si terrà sabato 20 ottobre presso il Teatro Auditorium delle Clarisse di Rapallo, con inizio alle 17.00. L’orchestra si esibirà sotto la guida del suo Direttore Musicale, il rapallese Filippo Torre, in un programma dedicato a due famose composizioni di W. A. Mozart e F. J. Haydn.
Il pubblico che assisterà al presente concerto e a quello successivo potrà sperimentare un’interessante novità: per la prima volta, le esecuzioni saranno precedute da guide all’ascolto con esempi musicali a cura del socio Giorgio Necordi.
Il secondo concerto della rassegna si svolgerà alle 21.00 di sabato 10 dicembre, sempre presso il Teatro Auditorium delle Clarisse. In programma, il celeberrimo Concerto per flauto, arpa e orchestra di W. A. Mozart. Ne saranno protagonisti il flautista Fabio De Rosa, l’arpista Laura Papeschi e la “Jean Sibelius” diretti da Filippo Torre.

2018_10_18 AMLETTO

TEATRO LIBERO DI VIA SAVONA A MILANO STAGIONE 2018-2019
https://concertodautunno.blogspot.com/2018/09/20180920-teatro-libero-di-via-savona.html

Data :18/10/2018
AMLETTO
Sede Teatro Libero
Città: Milano
Sezione #concertodautunnonews: teatro
Descrizione: TEATRO LIBERO Via Savona, 10, Milano
Giovedì 18 Ottobre 2018_10_18
Venerdì 19 Ottobre 2018_10_19
Sabato 20 Ottobre 2018_10_20
Domenica 21 Ottobre 2018_10_21

AMLETTO

testo e regia Emanuele Conte
con Enrico Campanati
collaborazione alla drammaturgia Alessandro Bergallo, Alessio Aronne
luci Matteo Selis
costumi Daniela De Blasio
assistente alla regia Alessio Aronne
produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

Finchè ci saranno mani per applaudire, Amleto non morirà

Da giovedì 18 a domenica 21 ottobre in scena al Teatro Libero Amletto, uno spettacolo che che parla di memoria, vita, amore, morte e molto di teatro.

Emanuele Conte in questi anni per i suoi spettacoli ha quasi sempre affidato un ruolo di rilievo a Enrico Campanati, volto storico del Teatro della Tosse, ma è la prima volta che i due si trovano completamente soli, uno di fronte all'altro protagonisti assoluti di uno spettacolo che nasce da episodi intimi e personali.

Era quindi inevitabile che un attore e un regista, che hanno lavorato spesso a stretto contatto condividendo le difficoltà e le soddisfazioni del teatro, si incontrassero per mettere in scena un lavoro che scava nel profondo dei ricordi legati al palcoscenico e alla vite di chi quel palco lo calca tutte le sere.

Lo spettacolo si apre con Amleto seduto al centro della scena. Ma è veramente il principe di Danimarca? Oppure si tratta di un vecchio attore, che nella sua lunga carriera ha interpretato tutti i ruoli della famosa tragedia shakespeariana?
Un uomo che nella sua vita è stato Orazio, è stato il re Claudio, è stato lo stesso Amleto, è stato Polonio e che adesso si ritrova con la mente affollata da tutte le voci di questi personaggi.
Voci che si mescolano nella sua testa e lo confondono rendendolo triste, nervoso, esaltato e spesso felice, proprio come accade nella vita di tutti i giorni, quando anche dinnanzi a difficoltà o nonostante le tragedie spesso veniamo attraversati da sentimenti di ilarità e divertimento.
Brandelli di dialogo dell'Amleto vengono a galla senza un vero ordine cronologico, rendendo tutto simile a un sogno o forse a un incubo. L'incubo peggiore di ogni attore: quello di dimenticare. E proprio per non dimenticare che il protagonista si attacca disperatamente ai versi di Shakespeare.
Un letto teatro della sua ultima rappresentazione incombe sul pubblico, mentre il protagonista che sente di essere arrivato alla scena finale della sua esistenza cerca di mettere ordine tra i suoi ricordi collocando ogni cosa al posto giusto, senza perdere serenità. La stessa armonia che per tutta la vita gli hanno donato gli applausi a fine replica, che ormai sono solo un eco registrato di un passato confortevole da riascoltare.
La ricerca della propria esistenza nella memoria dei tanti personaggi interpretati, vissuti, uccisi e rinati per un'altra replica. Cosa resta di quel personaggio nella vita dell'attore? Forse niente, forse un uomo comune, un uomo normale, che fa cose normali come andare al bar, regalare dei fiori, bere un caffè, mangiare una pizza. Un uomo come tanti altri che un bel giorno, mentre sta facendo la spesa, si trova a vagare per la città con due grandi sacchetti del supermercato. Può capitare che dimentichi la strada di casa, dimentichi anche la casa, che nella sua testa risuonino solo le battute di Shakespeare e che fra quelle battute ritrovi sé stesso. Può capitare che Amleto invecchi e come un vecchio attore riveda daccapo lo spettacolo della sua vita e scopra che il principe di Danimarca non è morto e recitare è un modo sottile per prendere in giro la morte e il destino.

Amletto come tutto il teatro, parla della vita e nasce da una riflessione su di essa.
Il testo nasce anche da vicende realmente vissute dal suo protagonista Enrico Campanati, che sono state riprese e drammatizzate da Emanuele Conte. Il regista ha scritto uno spettacolo che mischia molti registri, senza trascurare la leggerezza e il divertimento di alcuni episodi.
Esiste una sindrome che colpisce chi nella vita ha utilizzato la memoria come strumento di lavoro, molto diffusa quindi tra gli attori. Chi ne viene colpito non dimentica tutto, ma la sua memoria si trasforma: i ricordi appaiono come brandelli tra loro sconnessi.
Il protagonista Enrico Campanati entra dentro i vari personaggi e cerca di ricucire insieme questi brandelli, mescolando le parole dell'Amleto con i suoi personali ricordi di palcoscenico in uno spettacolo-cortocircuito poetico e divertente sul teatro, la memoria, la vita.
Finché ci saranno mani per applaudire, Amleto non morirà.

Contatti: da giovedì a sabato ore 21.00
domenica ore 18.00
Biglietti:
intero  18, ridotto  13 (under 25 e over 60), ridotto  10 (under 18)
Indirizzo e-mail : biglietteria@teatrolibero.it
Numero di cellulare:
Numero fisso: 02 8323126
Sito Web: www.teatrolibero.it

2018_10_31 Veneto Jazz, Venezia Festival, si parte!


Veneto Jazz, Venezia  Festival, si parte!
Il jazz internazionale conquista Venezia.
Dal 31 ottobre al 13 novembre 2018, con Veneto Jazz.

Mercoledì 31 Ottobre 2018_10_31 
Ore 17.00 – Hotel Splendid Venice
Ashley Kahn  –  incontro con Al Di Meola
Ingresso libero

Ore 21.00 – Teatro Goldoni
Al Di Meola OPUS Trio
Al Di Meola – chitarra
Peo Alfonsi - seconda chitarra
Fausto Beccalossi – fisarmonica

Giovedì 01 Novembre 2018_11_01 
Ore 17.00 – Chiesa della Pietà
Filippo Vignato e Francesco Diodati
Filippo Vignato – trombone
Francesco Diodati - chitarra

Ore 19.00 - Laguna Libre - Fondamenta Cannaregio
Ashley Kahn
presenta
A Love Supreme:  John Coltrane and the Power of Spiritual Music

Venerdì 02 Novembre 2018_11_02 
Ore 18.30  – Isola di San Servolo
Concerto + aperitivo
Carmen Souza - Creology in Trio
Carmen Souza – chitarra, piano, voce
Theo Pascal - basso
Elias Kacomanolis – batteria, percussioni

Sabato 03 Novembre 2018_11_03 
Ore 18.00 – Auditorium “Lo Squero” della Fondazione Giorgio Cini sull'Isola di San Giorgio Maggiore
Markus Stockhausen Florian Weber
Inside Out
Markus Stockhausen – tromba/filicorno
Florian Weber - piano

Domenica 04 Novembre 2018_11_04 
Ore 15.00 /18.00 - Auditorium “Lo Squero” della Fondazione Giorgio Cini sull'Isola di San Giorgio Maggiore
Workshop
“Euphoria” - Markus Stockhausen

Ore 17.30 Laguna Libre - Fondamenta Cannaregio
open sound check
Ore 20 Laguna Libre - Fondamenta Cannaregio
concerto & dinner from Hungary
Eveline Toth / VolkJazz Trio
Evviva! – Csillagok
Evelin Tóth - voce
Frankie Látó - violino, keyboard
Kornél Mogyoró - percussion
Hevesi Nándor  - video
Dunai László – edit
Guest Chef Mate Illes

Mercoledì 07 Novembre 2018_11_07 
Ore 19.00 – Sale Apollinee – Teatro La Fenice
Chiara Civello
Eclipse Tour
Chiara Civello - voce, pianoforte, chitarra
Seby Burgio - tastiere e pianoforte
Federico Scettri - batteria e elettronica

Giovedì 08 Novembre 2018_11_08
Ore 19.00 – Hotel Splendid Venice
Ty Le Blanc Trio
Ty Le Blanc - voce
Michele Bonivento – piano
Alvise Seggi -  contrabbasso

Venerdì 09 Novembre 2018_11_09 
Ore 18.00 -  Museo di Palazzo Grimani
Tomorrow’s Jazz
Pulsar Ensemble
Filippo Sala: batteria, vibrafono, synth, percussioni
Stefano Grasso: batteria, synth, vibrafono, percussioni
Sebastiano Ruggeri: batteria, synth, vibrafono, percussioni
Luca Mazzola: batteria, synth, percussioni
Jacopo Biffi: synth, live electronics, programming

Sabato 10 Novembre 2018_11_10 
Ore 18.00 – Sale Apollinee – Teatro La Fenice
Philip Catherine & Kevin Seddiki
Kevin Seddiki – chitarra
Philip Catherine - chitarra

Martedì 13 Novembre 2018_11_13 
Ore 21.00 – Teatro Toniolo – Mestre (Ve)
Gonzalo Rubalcaba
Piano solo

La direzione artistica è a cura di Giuseppe Mormile.
Venezia Jazz Festival Fall edition #1 è organizzato da Veneto Jazz con il supporto di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Regione del Veneto, il patrocinio della Città di Venezia e in collaborazione con Polo Museale del Veneto, Fondazione Teatro La Fenice, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Toniolo, T Fondaco dei Tedeschi, Fondazione Giorgio Cini, San Servolo, Palazzo Grimani. Speciale partner: Splendid Venice Hotel, Laguna Libre. Media partner: Radio Monte Carlo, Jazzit, Venezia News.
Radio Monte Carlo è radio ufficiale di Venezia Jazz Festival e promuoverà gli eventi in onda, on-line e via social network. Sulle frequenze della radio verranno inoltre messi in palio i biglietti per assistere ai concerti.
Informazioni:
Veneto Jazz - jazz@venetojazz.com - mob. (+39) 366.2700299
www.venetojazz.com
Veneto Jazz · Via Corriva, 10 · Vedelago, TV 31050 · Italy

2018_10_14 Vespri d'Organo nella Basilica di Santa Maria della Passione

da ottobre 2018 a giugno 2019 - dalle ore 16.30 alle ore 17.15
Basilica di Santa Maria della Passione
Ogni seconda domenica del mese
Vespri d'Organo
XXV edizione, 2018-2019

Si tengono ogni seconda domenica del mese da ottobre a giugno alle ore 16.30, con una durata di circa 45 minuti.

Domenica 14 Ottobre 2018_10_14
Francesco Di Lernia Musiche di Bach, Händel, de Grigny, Mendelssohn

Domenica 11 Novembre 2018_11_11 Fabrizio Guidi Allievo del Conservatorio G. Verdi di Milano vincitore della borsa di studio offerta dall’Associazione Culturale La Cappella Musicale Musiche di Bach, Böhm

Domenica 09 Dicembre 2018_12_09
Maria Nacy Musiche di de Cabezón, Alain, Bach

Domenica 13 Gennaio 2019_01_13
Luc Antonini Musiche di Zipoli, Dandrieu, Daquin, Bach

Domenica 10 Febbraio 2019_02_10
Davide Gorini Musiche di Rinck, Kittel, Clavenna Prima esecuzione di un brano commissionato ad Edoardo Clavenna, allievo della Civica Scuola di Musica C. Abbado di Milano

Domenica 10 Marzo 2019_03_10
Jordi Vergés Musiche di Bruna, Buxtehude, Bach

Domenica 14 Aprile 2019_04_14
Maurizio Salerno Musiche di Pachelbel, Bach, Haydn, Brahms

Domenica 12 Maggio 2019_05_12
Gabriele Marinoni Musiche di Ritter, Liszt

Domenica 09 Giugno 2019_06_09
Joxe Benantzi Bilbao Musiche di de Torres, Rodríguez, Bach

Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2
20122 Milano
tel e fax 02.7631.7176
mail@lacappellamusicale.com

2018_10_09 SALVADOR DALÌ all'Agorà di Robecco sul Naviglio


Programmazione Musica e teatro
Cineteatro AGORA' - Robecco sul naviglio (Mi)
Stagione 2018 - 2019 Stagione d’ Opera, Danza e Grande Arte
http://www.concertodautunno.it/agora-robecco/agora-robecco-1819.htm
CineTeatroAgorà P.zza XXI luglio Robecco sul Naviglio
www.cineteatroagora.it info@cineteatroagora.it Cell. 349 82 53 070

Martedì 9 Ottobre 2018 ore 21:00 
La Grande Arte
SALVADOR DALÌ, la ricerca della immortalità
Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità propone un viaggio esaustivo attraverso la vita e l’opera di Salvador Dalí, e anche di Gala, sua musa e collaboratrice. Il regista David Pujol ci guida, assieme a Montse Aguer Teixidor, Direttrice del Museo Dalí, e Jordi Artigas, Coordinatore delle Case Museo Dalí, in un percorso che ha inizio nel 1929, anno cruciale per l’artista sia dal punto di vista professionale che personale, fino alla sua morte, nel 1989.

Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità propone un viaggio esaustivo attraverso la vita e l’opera di Salvador Dalí, e anche di Gala, sua musa e collaboratrice. Il regista David Pujol ci guida, assieme a Montse Aguer Teixidor, Direttrice del Museo Dalí, e Jordi Artigas, Coordinatore delle Case Museo Dalí, in un percorso che ha inizio nel 1929, anno cruciale per l’artista sia dal punto di vista professionale che personale, fino alla sua morte, nel 1989.
Il Cinema Teatro Agorà di Robecco sul Naviglio aprirà la programmazione della nuova stagione di Opera, Danza e Arte al cinema  martedì 9 ottobre 2018 alle ore 21.00 con un appuntamento d'Arte dedicato alla figura di Salvador Dalì. Dopo una stagione di tutto rispetto 2017-2018 che ha proposto ben otto opere, tre balletti e due serate arte per un totale di tredici spettacoli, si era programmato per la nuova stagione 2018-2019 un aumento di serate per arrivare a quindici appuntamenti con una rosa di titoli da fare invidia a qualunque teatro lirico del mondo, ma ... 
... ma “l'enorme successo della iniziativa “che il più delle volte viene  avversata o non supportata adeguatamente, ha fatto si che la casa distributrice in Italia, del collegamento con il Metropolitan di New York, visto appunto la scarsità di successo in tutto il paese, ha annullato la collaborazione con il teatro d'oltre oceano, facendoci perdere ben cinque dei quindici spettacoli che erano stati selezionati da Mario Mainino.
Rimarranno quindi in cartellone solo dieci spettacoli, avendo perso gli spettacoli lirici dal MET, per totale di quattro opere, due balletti e quattro serate arte.
Ma non disperiamo di inserire nei prossimi mesi altre appuntamenti che saranno reperiti dal responsabile organizzativo Attilio Viganò.
Avvicinatosi all’arte solo grazie alle intercessione materna, verso una padre che non vedeva di buon occhio tale inclinazione, Salvador Dalì ben presto compie un iter tipico dei grandi artisti che lasciano le piccole città di origine verso i grandi poli di attrazione europei, prima Madrid e poi Parigi. Le sue opere sono innumerevoli ed alcune si sono scolpite nell’immaginario collettivo come i suo “Pensieri liquidi” o le le originali visioni prospettiche del Cristo crocefisso e universale. 
Ma al di là del lavoro di studio con il pennello, fu forse il primo a creare l’opera d’arte come performance dell’artista, ovvero diventa arte anche la creazione dell’opera, se svolta pubblicamente e con la sua (a volte delirante) interpretazione.
L’artista diventa esso stesso opera l’arte. E quindi come non avvicinarsi anche ad un altro genere artistico come quello cinematografico.
Lo spettatore di questo documentario è chiamato a un dialogo memorabile con il Dalì “sempre originale, eccentrico e geniale, che ama i grandi Maestri italiani, cita Raffaello, racconta Cellini, illustra Dante, e dipinge Michelangelo.”,  definito dalla critica “Metamorfista, provocatore, visionario, Salvador Dalì è un artista che è riuscito a porsi come principio e fine della propria arte e come mito e creatore di miti.”

Più che analizzare ogni suo singolo lavoro, l’opera d’arte messa sotto le lenti della camera da ripresa sarà quindi la sua stessa vita, visionaria e  e fuori dagli schemi, con prospettive cangianti ed esplosioni di comportamenti che, se non fossero stati di una così grande personalità,  definire eccentrici sarebbe poco.

Note di sala a cura di Mario Mainino www.concertodautunno.it

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)