Domenica 01 Settembre 2024_09_01
Echi di vita
Emma-Lisa Roux, voce e liuto
Dario Merlini, voce recitante
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Gli strumenti a corde fin dall’antichità erano considerati più nobili rispetto alla musica rustica degli strumenti a fiato. Nel XIV secolo gli strumenti più rappresentati nei quadri a carattere mitologico erano proprio il liuto e la lira da braccio. Con essi si suonava ma anche si cantava, si raccontavano storie che la musica aiutava a far diventare reali.
In questo concerto Emma-Lisa Roux, che dall’età di sei anni suona il liuto rinascimentale, ci immergerà in quelle atmosfere evocative dove musica, parola e poesia possono manifestarsi agli ascoltatori, riportando in vita grandi spiriti del passato.
Domenica 06 Ottobre 2024_10_06
Il Trio degli Spettri
Trio Kaufman
Il Trio in Re magg. op 70 n. 1 “Gli spettri” di Beethoven per pianoforte, violino e violoncello è stato composto tra l’estate e l’autunno del 1808 e pubblicato l’anno successivo a Lipsia. Il sottotitolo sembra derivare dalle suggestioni evocate dal secondo movimento, Largo assai, pervaso da fremiti di profonda inquietudine. Beethoven esplora in modo impressionante il mondo sonoro usando una timbrica cupa, scura, dal possente effetto drammatico, quasi allucinato e demoniaco. e. Il concerto vuole darne ragione con una performance dedicata e affidata ai fratelli Kaufman (Valentina, Chiara e Luca)
Ludwig Van Beethoven (1770-1827)
Trio in Re Maggiore, Op. 70 No. 1
Allegro vivace e con brio
Largo assai ed espressivo
Presto
Arno Babadjanian (1921-1983)
Trio in Fa diesis Minore
1. Largo - Allegro moderato
2. Andante
3. Allegro vivace
In programma anche Arno Babajanyan, compositore armeno di grande talento, noto per la sua abilità nel combinare la profondità emotiva dei temi popolari con la complessità formale delle strutture classiche che rende le sue opere uniche nel panorama della musica del XX secolo. La musica di Babajanyan continua a essere apprezzata per la sua capacità di comunicare emozioni universali attraverso un linguaggio profondamente radicato nella cultura armena. Le sue composizioni non solo celebrano l'identità nazionale, ma offrono anche un contributo significativo al repertorio della musica da camera, dimostrando come la tradizione e l'innovazione possano coesistere armoniosamente.
I fratelli Kaufman sono nati a New York e attualmente vivono a Milano. Crescendo insieme e svolgendo percorsi musicali ravvicinati iniziano a suonare in trio fin da bambini, formando con il tempo un Trio stabile fondato sulla loro affinità musicale ed umana. Si sono esibiti per importanti enti della loro città tra cui la Società del Quartetto e la Fondazione La Società dei Concerti.
La loro formazione cameristica è iniziata sotto la guida del Trio Dmitrij, per poi proseguire con Emanuela Piemonti al Conservatorio G. Verdi di Milano.
Biglietti https://www.eventbrite.it/e/biglietti-il-trio-degli-spettri-1025382646097
Domenica 10 Novembre 2024_11_10
Il talento rivelato
Semifinalista del Premio Internazionale Antonio Mormone
In epoca romantica, complice il talento soprannaturale di Paganini, si impone il mito del “violino, strumento demoniaco”: per oltrepassare in quel modo i limiti delle capacità umane occorreva un patto con il diavolo. Ma le origini di questo mito sono più antiche: dal Cinquecento il violino, insieme alla danza, divenne ben presto considerato uno strumento tentatore in grado di portare l’uomo alla perdizione attraverso il piacere dei sensi. Il concerto ci presenta dunque il fascino di questo strumento: un violinista emergente, in gara per il Premio Internazionale Antonio Mormone, verrà giudicato da un invitato celebre ma segreto che solo alla fine del concerto svelerà la sua identità.
I concerti si tengono domenica mattina alle ore 11.00 in Sala Alessi.
I biglietti d’ingresso sono gratuiti: a partire dalle ore 10.00 del giovedì precedente ogni concerto è possibile ritirarli (fino a un massimo di due biglietti a persona) presso la biglietteria delle Gallerie d’Italia – Piazza Scala oppure prenotarli online alla pagina Info e Biglietti.
All’ingresso di Palazzo Marino sarà richiesto ai partecipanti di esibire un documento d’identità.
La rassegna Palazzo Marino in Musica è realizzata in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale ed è organizzata da EquiVoci Musicali.
Le Istituzioni coinvolte nel 2024 come partner sono Comune di Milano, MM spa, la Centrale dell’Acqua di Milano, Aquaflor e il Conservatorio G. Verdi di Milano.
Giunta alla sua XIII edizione, la rassegna gratuita Palazzo Marino in Musica dedica questa stagione al potere trasformativo della musica, in grado di connetterci con gli archetipi umani più profondi, al di là del tempo e dello spazio. Da tredici anni la rassegna di musica Palazzo Marino in Musica, realizzata in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale, propone concerti gratuiti nella splendida Sala Alessi del cinquecentesco Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale di Milano e centro della vita politica. Ogni anno un tema specifico lega i concerti, offrendo così al pubblico la possibilità di seguire un percorso storico-musicale di largo respiro che racconta differenti epoche artistiche e culturali.
Direzione Artistica: Davide Santi e Rachel O’Brien
Organizzazione: EquiVoci Musicali
Social Media Manager: Gledis Gjuzi
Ufficio Stampa: Andrea Zaniboni
Tel. 349 8523022 | ufficiostampa@palazzomarinoinmusica.it
www.palazzomarinoinmusica.it
Facebook, Instagram, YouTube: Palazzo Marino in Musica
Il concerto celebra la musica esoterica di Hildegard von Bingen e il suo concetto cardine di sinfonia dello spirito. Nelle sue visioni magiche, ella sentì elogi di angeli, lamenti di persone e canti delle forze di guarigione divine. L’opera che ci ha tramandato potremmo definirla una sinestesia esoterica in cui colori, odori, luci e sensazioni creano una visione cosmogonica ben precisa in cui la musica ha uno spazio preminente. Un itinerario musicale “esoterico” in quattro sezioni, quelle degli elementi: vento, acqua, terra e fuoco. La sinfonia dello spirito è un concetto cardine tanto quanto la forza vitale per Hildegard von Bingen. Nelle sue visioni magiche, ella sentì elogi di angeli, lamenti di persone e canti delle forze di guarigione divine. Il concerto prende le mosse quindi da 4 inni spirituali di Hildegard von Bingen, a cui si legheranno brani musicali sacri e profani di epoche successive, nei quali si può rintracciare certamente tutta l’energia musicale e spirituale del “gregoriano” di Hildegard. L’itinerario musicale “esoterico” è suddiviso in quattro sezioni, quelle degli elementi: vento, acqua, terra e fuoco, attraverso i quali lo spirito aleggia in varie forme e migra per tre brani polifonici successivi.
Domenica 09 Giugno 2024_06_09
Nel bosco incantato
Allievi del Conservatorio “G. Verdi” Milano
Attraverso i Lieder i compositori hanno evocato la Natura, gli Spiriti dei boschi, dato voce a folletti come ad animali antropomorfi. Loro guida il sentimento di nostalgia, di struggimento, che è orientato alle persone, alle cose perdute o irraggiungibili, a desideri e sogni intangibili come l’anelito di Infinito. Una musica che ha dato voce anche a ciò che di più oscuro e nascosto alberga nell’essere umano: la notte specchio dell’anima, la ridda delle streghe, gli spiriti benefici o malefici, la parte più segreta e irrazionale di ciascuno.
Insieme agli allievi del Conservatorio “G. Verdi” di Milano un viaggio in queste partiture in ascolto di ciò che è oltre.
Il Lied per voce e pianoforte, espressione più personale e intima data dalla profonda compenetrazione tra testo poetico e musica, occupa un posto rilevante nel Romanticismo. Con esso i compositori hanno evocato la natura, gli spiriti dei boschi e gli animali antropomorfi, e hanno esplorato ciò che di più oscuro e nascosto alberga nell’essere umano. Il concerto inizia con la rievocazione della leggenda della bellissima Lorelei, che con il suo magico canto attirava a sé i naviganti i quali, incantati, trovavano la morte nelle onde del Reno. Un racconto che nella versione di Heine ha ispirato entrambi i coniugi Schumann e anche Liszt, con sfumature e soluzioni molto diverse: mentre Robert mette in evidenza il sinistro richiamo delle onde come un presagio di morte e Clara sceglie una delicata malinconia – componendo un movimento continuo, emozionante e descrittivo, che restituisce una soddisfacente unità musicale – Liszt si concentra sul canto ammaliatore di Lorelei, immaginando il Reno come un culla rassicurante. Ed è sempre alla malinconia, ispirata dai versi del Vate che ricordano con nostalgia il tempo lontano della transumanza in Abruzzo, che si rifà la musica de I pastori di Ildebrando Pizzetti. La dicotomia tra visibile e invisibile è invece la cifra identificativa di Erlkönig (Il re degli elfi), ballata scritta nel 1782 da Goethe, che ha ispirato diversi compositori romantici. I versi narrano di un padre che, galoppando nella notte, cerca di portare in salvo il figlio malato: ma questa vicenda si intreccia con il soprannaturale, la notte, la violenza misteriosa della natura e la morte. Il programma si chiude con un omaggio ai compositori francesi che, ispirati dal flauto e dalle sue suggestive risonanze armoniche, evocano in musica ora l’incantesimo dell’amore ora il fascino di mondi esotici e lontani.
Domenica 07 Luglio 2024_07_07
Canti spirituali dal mondo
Cantosospeso
Con questo concerto il coro intende esplorare attraverso il canto, ad ogni latitudine, le paure concrete e impalpabili che il singolo e la collettività possono vivere. La storia umana ha sempre affrontato le stesse “sfide”: la guerra, le diversità, la schiavitù storica ed esistenziale, i dubbi su passato presente e futuro. In programma dunque canti Negro Spiritual accostati a quelli degli indios dell’Amazzonia, della tradizione africana, libanese e iraniana. Un programma che vuole dare voce a tutti i “canti sospesi” del mondo.