2022_12_16 MAYR-DONIZETTI stagione 2022-2023 Madama Butterfly

 47ª STAGIONE OPERISTICA 2022-2023
Con il Patrocinio di MIBCU Reg.LOMBARDIA Provincia BG
MAYR-DONIZETTI
CIRCOLO MUSICALE
BERGAMO - ITALY
ente senza fi ni di lucro
CINETEATRO BOCCALEONE
Bergamo - via S. Bartolomea Capitanio, 9

venerdì 4 novembre 2022_11_04 - ore 21:00 ingressi 10€
CONCERTO LIRICO
arie e scene d’opera - autori vari
CON LA PARTECIPAZIONE DI MARZIO GIOSSI

venerdì 16 dicembre 2022_12_16 - ore 21:00 ingressi 15€
MADAMA BUTTERFLY
tragedia giapponese in tre atti, di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
musica di Giacomo Puccini - ed. Ricordi


venerdì 13 gennaio 2023_01_13 - ore 21:00 ingressi 15€
SUOR ANGELICA
opera in un atto, di Giovacchino Forzano
musica di Giacomo Puccini - ed. Ricordi
VEDI ...

venerdì 10 febbraio 2023 - ore 21:00 ingressi 15€
LE CONVENIENZE ED INCONVENIENZE TEATRALI
dramma giocoso in due atti, di Domenico Gilardoni
musica di Gaetano Donizetti

venerdì 17 marzo 2023 - ore 21:00 ingressi 15€
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
(ALMAVIVA, OSSIA L’INUTILE PRECAUZIONE)
melodramma buff o in due atti, di Cesare Sterbini
musica di Gioachino Rossini

informazioni e prenotazioni: www.mayrdonizetti.it


2012_12_04 MUSICA A SAN DIONIGI per un mini FESTIVAL DI NATALE

CENTRO DI MUSICA ANTICA DELLA FONDAZIONE GHISLIERI
FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
FESTIVAL DI NATALE 2022 a San DIONIGI
CONCERTI POMERIDIANI a Vigevano
Ingresso libero

Torna la MUSICA A SAN DIONIGI nei concerti gratuiti offerti dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano in collaborazione con il Centro di Musica Antica Ghislieri di Pavia per un mini FESTIVAL DI NATALE di due appuntamenti Vigevano presso l'Auditorium San Dionigi nel pomeriggio della domenica 4 e 11 dicembre alle ore 17.

Domenica 04 dicembre 2022_12_04  ore 17
INTO THE WINDS
LA DANZA PERFETTA
Musiche dei Maestri di danza dal Medioevo al Rinascimento
VEDI FOTOSERVIZIO CONCERTODAUTUNNO
“La danza perfetta è la memoria, la misura, il modo, la tenuta del corpo, la diversità delle situazioni e la condivisione dello spazio...”. Così si apre uno dei primi trattati di danza della storia, scritto nel XV secolo dal maestro di danza italiano Antonio Cornazzano. Al di là dei passi e delle figure che descrive, comprendiamo anche il ruolo simbolico di quest’arte che mira a unire la terra degli uomini con il regno di Dio. Facendo eco a questa visione universalistica, questo concerto segue il filo delle prime danze annotate, esplorando le canzoni o i brani che talvolta ne sono stati all’origine e le composizioni più raffinate che ne hanno tratto ispirazione. Danze minori aristocratiche in voga alla corte di Borgogna; saltarelli del fiorente Rinascimento italiano; allemandes e branles inebrianti dei bagordi di Francesco I... Tanti spazi ed estetiche variegate che Into the Winds esplora con giubilo e che testimoniano più che mai il carattere intramontabile di quest’arte.



Domenica 11 dicembre 2022_12_11 ore 17
SUGGESTIONI ITALIANE
Sonate del ‘600 e ‘700 italiano
COHAERE ENSEMBLE
Marta Gawlas flauto
Marta Korbel violino
Monika Hartmann violoncello
Natalia Olczak clavicembalo
Infiniti e incantevoli fraseggi , melodie che rubano il cuore e un’energia che spinge il pubblico sulle poltrone. Ma non è qui che tutto ha avuto inizio! La ricca cultura musicale e la moltitudine di composizioni della musica italiana risalgono al primo Rinascimento. È in Italia che sono emerse numerose correnti, stili e principi che hanno travolto generazioni di artisti, compositori e teorici della musica. L’eredità vocale, vocale-strumentale e strumentale del Rinascimento ha portato gli italiani a esprimere perfettamente le loro emozioni, stati d’animo e sentimenti nelle opere barocche. Durante il concerto del Cohaere Ensemble, avrete la prova di quanto temperamento e bellezza si possano trovare e ascoltare nella musica dei compositori maturi del Barocco italiano. Nella loro interpretazione, il viaggio sarà pieno di emozioni, nostalgia, gioia, dramma e infinita varietà!

2022_11_27 FESTIVAL DI NATALE 2022 si avvia con un evento alla Certosa di Pavia

Centro di Musica Antica Ghislieri
FESTIVAL DI NATALE 2022

Torna il Festival di Natale del Centro di Musica Antica Ghislieri, con il suo cartellone di concerti, i momenti di musica in città e un nuovo ciclo di Percorsi d’arte e musica al Castelo Visconteo!  Scopri il cartellone su www.ghislieri.it

EVENTI SPECIALI
Domenica 27 novembre 2022_11_27, ore 11:30 - Monastero della Certosa di Pavia
SCHOLA GREGORIANA GHISLIERI - RENATO CADEL, direttore
MESSA IN CANTO GREGORIANO
La I domenica di Avvento dal Graduale 822 della Certosa di Pavia

PERCORSI D'ARTE E MUSICA
Sabato 3 dicembre 2022_12_03, ore 11 - 16 - 17 - Pavia, Musei Civici del Castello Visconteo
INTO THE WINDS
nell’ambito del progetto EEEmerging+
Interventi musicali con visita guidata alla Pinacoteca Malaspina.
Ingresso € 5. Si consiglia la prenotazione presso museicivici@comune.pv.it

EVENTI SPECIALI
Sabato 3 dicembre 2022_12_03, ore 18:30 - Pavia, loggiato del Broletto
INTO THE WINDS
FANFARA DI APERTURA
nell’ambito del progetto EEEmerging+

Martedì 6 dicembre 2022_12_06, ore 21:00 - Pavia, Chiesa dei SS. Giacomo e Filippo
INTO THE WINDS
LA DANZA PERFETTA - Musiche dei Maestri di danza dal Medioevo al Rinascimento
nell’ambito del progetto EEEmerging+

PERCORSI D'ARTE E MUSICA
Sabato 10 dicembre 2022_12_10, ore 11 - 16 - 17 - Pavia, Musei Civici del Castello Visconteo
COHAERE ENSEMBLE
nell’ambito del progetto EEEmerging+
Interventi musicali con visita guidata alla Pinacoteca Malaspina.
Ingresso € 5. Si consiglia la prenotazione presso museicivici@comune.pv.it

EVENTI SPECIALI
Sabato 10 dicembre 2022_12_10
ore 16:00 - Pavia, Chiesa di S. Maria di Canepanova
ore 17:30 - Pavia, cortile del Broletto
ore 18:30 - Pavia, Basilica di S. Michele Maggiore
ore 19:45 - S. Alessio con Vialone, Chiesa parrocchiale di S. Alessio Confessore
CORO UNIVERSITARIO DEL COLLEGIO GHISLIERI - LUCA COLOMBO, direttore
CANTI E CAROLE PER IL NATALE

Martedì 13 dicembre 2022_12_13, ore 21:00 - Pavia, Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri
COHAERE ENSEMBLE
SUGGESTIONI ITALIANE - Sonate del ‘600 e ‘700 italiano
nell’ambito del progetto EEEmerging+
 
PERCORSI D'ARTE E MUSICA
Sabato 17 dicembre 2022_12_17, ore 11 - 15 - 16 - Pavia, Musei Civici del Castello Visconteo
ENSEMBLE UNIVERSITARIO DEL COLLEGIO GHISLIERI
CARLO DE MARTINI, maestro  concertatore
Interventi musicali con visita guidata alla Pinacoteca Malaspina.
Ingresso € 5. Si consiglia la prenotazione presso museicivici@comune.pv.it

Venerdì 16 dicembre 2022_12_16, ore 21:00 - Pavia, Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri
ENSEMBLE UNIVERSITARIO DEL COLLEGIO GHISLIERI
CARLO DE MARTINI, maestro  concertatore
CAMERISTI IN ERBA - Musica da Chiesa, da Tavola, e altro ancora

MOMENTI MUSICALI IN CITTA' - conforto attraverso la musica
INTO THE WINDS - COHAERE ENSEMBLE
FRANCESCO BAROSI - GIOVANNI MACCARINI
Le tappe verranno pubblicate su Ghislieri.it
Il Festival di Natale è realizzato d’intesa e con il contributo del Comune di Pavia e la Regione Lombardia.

2022_11_27 Sette note verso il cielo a Vigevano e Cassolnovo

Sette note verso il cielo a Vigevano e Cassolnovo
"In Locum Angelorum"
Vespri d'organo per l'Avvento e il Natale.
Undicesima edizione
Appuntamenti a partire dal 27 novembre 2022 al 6 gennaio 2023
Direzione artistica Mauro Banzòla
INGRESSO GRATUITO
Nota: tutti i concerti si tengono a Vigevano tranne l'ultimo a Cassolnovo

Domenica 27 novembre 2022 alle ore 16,30
Chiesa di S. Pietro Martire
Bergamo Baroque Ensemble
Cappella Musicale della Cattedrale di Vigevano
Programma:
Antonio Vivaldi (1678-1741)
Gloria, RV 589. Gloria in Excelsis Deo
Nisi Dominus, RV 608. Salmo in Sol minore per contralto, archi e continuo
1. Nisi Dominus 2. Vanum est vobis 3. Surgite postquam sederitis
4. Cum dederit dilectis 5. Sicus sagittae in manu potentis 6. Beatus vir
7. Gloria Patri et Filio 8. Sicut erat in principio 9. Amen
Benedetto Marcello (1686-1739)
Salmo XVII, Enarrant Coeli Gloriam Dei. Salmo a quattro voci, archie continuo
1. I Cieli Immensi Narrano 2. Al dì che nasca 3. Non avvi popolo
Heinrich Ignaz von Biber (1644-1704)
Mistery Sonata n1 “L’Annunciazione” per violino e continuo
Preludio 2. Aria con variazioni 3. Finale
Alessandro Scarlatti (1660-1725)
Concerto in Sol minore per flauto dolce, 2 violini e continuo
Allegro 2. Fuga 3. Largo 4. Allegro
Wolfang Amadeus Mozart (1756-1791)
Laudate Dominum, dai Vespri del Confessore K. 339, Salmo per Voce sola, coro, archi
Il Bergamo Baroque Ensemble nasce nel 2017 dalla volontà di alcuni dei componenti di creare una formazione stabile che si cimentasse con il repertorio sacro e profano di fine Sei e Settecento. È composto da archi, clavicembalo, organo, flauti e arciliuto; si avvale inoltre della collaborazione di altri musicisti in funzione delle esigenze derivanti dalla programmazione concertistica. Una di queste ha portato l’Ensemble a fare stabilmente da supporto musicale alla voce solista del contralto Ilaria Magrini. L’obiettivo del Bergamo Baroque Ensemble è la ricerca di una prassi esecutiva il più possibile filologica e attenta della Musica Barocca, senza tralasciarne il gusto e il piacere esecutivo. I compositori con cui l’Ensemble si è cimentato in concerto vanno da Bach a Haendel, da Vivaldi a Sammartini, da Pergolesi ad Alessandro Scarlatti. Nel novembre 2020 l’Ensemble ha pubblicato il suo primo album per l’etichetta Museum Music dedicato alle cantate sacre per contralto solo del primo Settecento, con musiche di Pergolesi e Vivaldi.

Sabato 3 dicembre 2022_12_03 alle 16,45
Chiesa della Madonna della Neve
Organo Biroldi del 1846
Ermanno Provitina, organista
titolare della Basilica di S. Maria della Passione a Milano, che proporrà un programma dedicato interamente all'ottocento operistico italiano per organo. Al Vespro seguirà una visita guidata al museo della Confraternita della Morte.

Domenica 11 dicembre 2022_12_11 alle ore 16
Cattedrale Duomo di Sant'Ambrogio
Organo Serassi del 1782 
Maria Cecilia Farina, organo
Concertista internazionale e socia fondatrice del Ghislieri Consort & Choir.

Sabato 17 dicembre 2022_12_17 alle ore 21
Cappella dell'Istituto Negrone
Organo Carlo I Vegezzi-Bossi del 1898
Matteo Saverio Grasso, organo
Organista siciliano

Domenica 18 dicembre 2022_12_18 alle 15,30
Chiesa di S. Francesco
Organo Lingiardi del 1860 
Piccolo Coro di S. Carlo
diretto da Mauro Banzòla
Gianpiero Fornaro, organo
canti liturgici tradizionali del tempo di Natale, provenienti soprattutto dalla tradizione luterana e anglicana.

Venerdì 6 gennaio 2023_01_06 alle ore 16
Chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo a Cassolnovo
Monumentale organo Mascioni
Concerto dell'Epifania
Coro parrocchiale

Si sottolinea inoltre che tutti i gruppi vocali e i musicisti che parteciperanno agli appuntamenti (tutti pomeridiani, eccetto uno serale), hanno accettato di dare la propria disponibilità e professionalità gratuitamente, o con piccoli rimborsi spesa simbolici.

Con il sostegno di Priorato delle Confraternite, all'Unità Pastorale delle Parrocchie del centro, al Rotary Club Cairoli distretto 2050, alla collaborazione con la Cappella Musicale della Cattedrale e con il sostegno dell'Informatore vigevanese e il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Vigevano.


2022_11_18 Operalombardia al Fraschini di Pavia porta NAPOLI MILIONARIA un Rota/De Filippo del 1977 tristemente attuale

OPERALOMBARDIA
(ex Circuito Lirico Lombardo)
by As.Li.Co.
STAGIONE LIRICA 2022-2023
OperaLombardia i titoli della grande tradizione lirica, da Don Giovanni a Traviata, da Norma a Giocond, e la ripresa di Napoli milionaria, una serie di spettacoli con l'orchestra de I Pomeriggi Musicali di Milano ma con la new entry della orchestra dell'Arena di Verona, che toccheranno i vari teatri del Circuito.
Calendario della stagione: https://concertodautunno.blogspot.com/2022/08/20220929-operalombardia-stagione-lirica.html
Nino Rota
NAPOLI MILIONARIA
dramma lirico in tre atti di Eduardo De Filippo tratto dalla sua omonima commedia
Editore originale: Schott Music GmbH & Co KG, Mainz Sub-editore per l’Italia: Sugarmusic SpA – Edizioni Suvini Zerboni, Milano
Scena dalla 1a edizione 1977 Spoleto
Venerdì 18 Novembre 2022_11_18 Pavia, Teatro Fraschini Napoli milionaria! ore 20.30
Domenica 20 Novembre 2022_11_20 Pavia, Teatro Fraschini Napoli milionaria!
ore 16.00
Venerdì 13 Gennaio 2023_01_13 Como, Teatro Sociale Napoli milionaria!
Domenica 15 Gennaio 2023_01_15 Como, Teatro Sociale Napoli milionaria!
Venerdì 20 Gennaio 2023_01_20 Cremona, Teatro Ponchielli Napoli milionaria!
Domenica 22 Gennaio 2023_01_22 Cremona, Teatro Ponchielli Napoli milionaria!
Venerdì 27 Gennaio 2023_01_27 Bergamo, Teatro Donizetti Napoli milionaria!
Domenica 29 Gennaio 2023_01_29 Bergamo, Teatro Donizetti Napoli milionaria!

«S’ha da aspetta’ Ama’. Ha da passa’ ‘a nuttata» 1945
Abbi pazienza la notte deve pure finire (Seconda guerra mondiale 1 set 1939 – 2 set 1945)
«La guerra non è finita e non è finito niente» 1977-2022
Come vediamo ogni giorno la guerra è diventato "le guerre" che scoppiano e continuano in ogni dove e sempre più vicine al nostro vano benessere.

La partitura, oggi finalmente considerata "bellissima", di Rota non è facile e la sua lunga assenza dai teatri e dai concerti è giustificata dalla notevole orchestrazione e dal cast numeroso di validi interpreti vocali che richiede, 
ad esempio nei passaggi nei quali il riso inarrestabile diventa musicalmente drammatico e per gli orecchi preparati sono riconoscili i rimandi alla musica tradizionale o al Porgy and Bess e al musical in genere.
A vederla nel 1977 non furono soltanto gli spettatori del Festival del due mondi di Spoleto e noi abbiamo potuto rivederla grazie alla ripresa televisiva a colori che ne fece la RAI .
Dopo anni di corteggiamento Eduardo De Filippo cedette alle richieste di Nino Rota, ed insieme lavorarono alla realizzazione di un'opera lirica che in teatro dal 1945, aveva commosso il pubblico.
"Da subito si capì che si trattava di un capolavoro. «Napoli milionaria» allora parlava delle macerie che il pubblico poteva ancora vedere fuori dal teatro. Cambiato il contesto, l'opera di Eduardo De Filippo non ha una ruga."
La prima del 22 giugno 1977 al Teatro Nuovo di Spoleto per celebrare il ventennale del Festival dei Due Mondi, fu accolta dal pubblico con grande entusiasmo ma a critica musicale italiana, che accorse in massa ad assistere alla rappresentazione, la giudicò negativamente, sancendone di fatto l’archiviazione.
"l’opera si mostrò “vecchia”, “superata”, fuori del tempo, nel suo impianto tonale con le sue allusioni, reminiscenze, somiglianze in un mix originale comprendente le “villanelle alla napoletana”, la canzone piedigrottesca, il “boogie-woogie” per sfociare nel facile melodiare operettistico velato di un certo puccinismo di ritorno saturo d’enfasi mascagnana, per tacere degli autoimprestiti sonori dalle pellicole felliniane."[«Il Tempo» , Milano]
Nel 2010 è tornata in scena in apertura del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. 
"Indubbiamente oggi è possibile avvicinarsi a Rota, compositore colto, con spirito autenticamente critico e valutarlo senza pregiudizi e l’allestimento martinese ha contribuito a che ciò avvenisse sia sul piano prettamente musicale, anche per merito dell’ottimo direttore Giuseppe Grazioli che ha animato con intelligenza la partitura, evidenziando i compositi elementi che la costituiscono, sia su quello spettacolare e qui l’opera del regista Arturo Cirillo è stata determinante."
Nel 2013 è stata oggetto del LTL Opera Studio a Lucca, ripreso poi dal 2019 al 2022.
Nel 2022-2023 è tornata alla ribalta nell'allestimento di Martina Franca per il circuito di OperaLombardia

LA TRAMA:
La vicenda è ambientata a Napoli nel 1942 tra la fine del secondo anno di guerra e lo sbarco degli Alleati.
In quegli anni dove il confine tra la vita e la morte era labile quanto quello tra la legalità e l’illegalità
Protagonista è la famiglia Jovine: Gennaro, ferroviere, sua moglie Amalia e i loro tre figli, Amedeo, Maria Rosaria e Rituccia. Per sopravvivere nell'umile «basso», Amalia improvvisa uno spaccio clandestino dove gli abitanti del vicolo si recano per procurarsi di contrabbando beni di prima necessità e anche voluttuari. Gennaro, pur essendo contrario a questo commercio illegale, finisce per accettarlo, angosciato com'è dalle difficoltà economiche della famiglia. Un giorno, sorpreso da un rastrellamento tedesco, viene arrestato e deportato. Durante la sua prigionia la famiglia non solo continua ad «arrangiarsi», ma senza più gli scrupoli morali del capofamiglia, finisce per arricchirsi con la borsa nera, i furti e i traffici equivoci. Quando Gennaro ritorna, lacero e distrutto dalla prigionia, trova un ambiente familiare irriconoscibile. Mentre la commedia offre un finale lieto con la famosa frase di speranza di Gennaro "Adda passa' a nuttata', nella Napoli Milionaria musicale il pessimismo di Eduardo - dettato dal clima storico degli anni '70 - appare in tutta la sua irriducibilità con la morte di Amedeo, figlio di Gennaro e Amalia datosi alla malavita e ucciso dalla polizia. Diversa anche la figura di Amalia, che nell'opera tradisce realmente il marito assente, a simboleggiare il degrado dei valori della famiglia in tutti i suoi aspetti.

Nino Rota 
Napoli milionaria Varie edizioni

2022-2023 Opera Lombardia


Personaggi ed interpreti: 
Gennaro Iovine (basso-baritono) Mariano Buccino
Amalia, sua moglie (soprano) Clarissa Costanzo
Maria Rosaria, figlia (soprano) Maria Rita Combattelli
Amedeo, figlio (tenore) Marco Miglietta
Errico "Settebellizze" (tenore) Riccardo Della Sciucca
Peppe o'cricco (basso-baritono) Pasquale Greco
Riccardo Spasiano, ragioniere (basso) Graziano Dallavalle
O' miezzo Prevete (baritono) Giuseppe Esposito
Pascalino "o pittore" (tenore) 
Il Brigadiere Ciappa (baritono) Alberto Comes
Johnny oppure (Peter), sergente americano (baritono) Francesco Samuele Venuti
Adelaide Schiano (mezzosoprano) Giovanna Lanza
Assunta, sua nipote (mezzosoprano) Sabrina Sanza
Donna Peppenella (mezzosoprano) Sara Borrelli
Donna Vinzenza (soprano) Maria Luisa Bertoli
Donna Concetta 
Federico Francesco Cascione
Rituccia l'ultima figlia di Gennaro (voce) 
Una donna del popolo (voce) Maria Paola Di Carlo
Il maresciallo (voce) 
Una guardia (tenore) 
Voce interna 
Abitanti del vicolo, folla e venditori, "Segnorine", Soldati americani, Popolo (coro) Christian Magrì
Orchestra Orchestra I Pomeriggi Musicali
Coro coro OperaLombardia
Direttore d’orchestra James Feddeck
Regia Arturo Cirillo
Scene Dario Gessati
Costumi Gianluca Falaschi ripresi da Anna Missaglia
Maestro del coro  Diego Maccagnola
coreografo e assistente alla regia  Oliviero Bifulco
light designer  Fiammetta Baldiserri
allestimento del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca
ripreso dai Teatri di OperaLombardia
 
2021/2022 LTL Opera Studio 2019
Personaggi ed interpreti: 
Gennaro Iovine (basso-baritono) Alfonso Michele Ciulla
Amalia, sua moglie (soprano) Elena Memoli / Valentina Iannone
Maria Rosaria, figlia (soprano) Gesua Gallifoco / Viola Sofia Nisio
Amedeo, figlio (tenore) Andrea Galli / Daniele Adriani
Errico "Settebellizze" (tenore) Alessandro Fantoni / Francesco Fortes
Peppe o'cricco (basso-baritono) Yuri Miscante Guerra
Riccardo Spasiano, ragioniere (basso) Lorenzo Liberali
O' miezzo Prevete (baritono) Alessandro Ceccarini
Pascalino "o pittore" (tenore) Mauro Secci
Il Brigadiere Ciappa (baritono) Gianluca Tumino
Johnny oppure (Peter), sergente americano (baritono) Aran Matsuda
Adelaide Schiano (mezzosoprano) Antonia Fino
Assunta, sua nipote (mezzosoprano) Rebecca Pieri / Lucia Conte
Donna Peppenella (mezzosoprano) Adina Vilichi
Donna Vinzenza (soprano) Maria Chiara Vigoriti
Donna Concetta 
Federico Niccolò Casi
Rituccia l'ultima figlia di Gennaro (voce) Emma Carlotti
Una donna del popolo (voce) 
Il maresciallo (voce) 
Una guardia (tenore) 
Voce interna 
Abitanti del vicolo, folla e venditori, "Segnorine", Soldati americani, Popolo (coro) 
Orchestra OGI – Orchestra Giovanile Italiana
Coro Ensemble vocale del progetto LTL Opera Studio
Direttore d’orchestra Jonathan Brandani
Regia Fabio Sparvoli
Scene Alessandra Torella
Costumi Alessandra Torella, ripresi da Rosanna Monti
Maestro del coro  Riccardo Mascia
coreografo e assistente alla regia  
light designer  
Allestimento del Teatro del Giglio di Lucca (anno 2013)
Coproduzione Progetto LTL OperaStudio (Teatro Goldoni Livorno, Teatro del Giglio Lucca, Teatro di Pisa)
Allestimento del Teatro del Giglio di Lucca (anno 2013) Coproduzione Progetto LTL OperaStudio (Teatro Goldoni Livorno, Teatro del Giglio Lucca, Teatro di Pisa)

2013 TEATRO DEL GIGLIO DI LUCCA
(sono previste repliche a Pisa e Livorno)
Personaggi ed interpreti: 
Gennaro Iovine (basso-baritono) Giampiero Cicino
Amalia, sua moglie (soprano) Valeria Sepe
Maria Rosaria, figlia (soprano) Francesca Paola Geretto
Amedeo, figlio (tenore) Saverio Pugliese
Errico "Settebellizze" (tenore) Dario Di Vietri
Peppe o'cricco (basso-baritono) Veio Torcigliani
Riccardo Spasiano, ragioniere (basso) Juan José Navarro
O' miezzo Prevete (baritono) Gianluca Tumino
Pascalino "o pittore" (tenore) Andrea Antonino Schifaudo
Il Brigadiere Ciappa (baritono) 
Johnny oppure (Peter), sergente americano (baritono) Stefano Trizzino
Adelaide Schiano (mezzosoprano) Marta Lotti
Assunta, sua nipote (mezzosoprano) Alessandra Masini
Donna Peppenella (mezzosoprano) Raluca Pescaru
Donna Vinzenza (soprano) Teresa Gargano 
Federico Antonio Sapio  
Orchestra Orchestra della Toscana
Coro 
Direttore d’orchestra Matteo Beltrami
Regia Fabio Sparvoli
Scene Alessandra Torella
Costumi Alessandra Torella 
Maestro del coro   
LTL Opera Studio, laboratorio permanente di formazione, specializzazione e perfezionamento per le professioni del teatro musicale, operante dal 2001 nell’ambito delle attività dell’Azienda Teatro del Giglio di Lucca, della Fondazione Teatro di Pisa e della Fondazione Teatro Città di Livorno “Carlo Goldoni”.
15 e 16 marzo a Livorno e il 23 e 24 marzo a Pisa

2010 Martina Franca
Allestimento del 36° Festival della Valle d'Itria 2011 Cagliari
Personaggi ed interpreti: 
Gennaro Iovine (basso-baritono) Alfonso Antoniozzi
Amalia, sua moglie (soprano) Tiziana Fabbricini
Maria Rosaria, figlia (soprano) Valentina Corradetti
Amedeo, figlio (tenore) Dario di Vietri
Errico "Settebellizze" (tenore) Leonardo Caimi
Peppe o'cricco (basso-baritono) Carmine Monaco
Riccardo Spasiano, ragioniere (basso) Luigi De Donato
O' miezzo Prevete (baritono) Domenico Colaianni
Pascalino "o pittore" (tenore) Alessandro Scotto di Luzio
Il Brigadiere Ciappa (baritono) Marcello Rosiello
Johnny oppure (Peter), sergente americano (baritono) Borja Quiza
Adelaide Schiano (mezzosoprano) Anna Malavasi
Assunta, sua nipote (mezzosoprano) Chiara Amarù
Donna Peppenella (mezzosoprano) Romina Boscolo
Donna Vinzenza (soprano) Giuseppina Chirizzi
Donna Concetta 
Federico Mattia Olivieri
Rituccia l'ultima figlia di Gennaro (voce) Eleonora Raguso
Una donna del popolo (voce) 
Il maresciallo (voce) Luigi De Donato
Una guardia (tenore) 
Voce interna 
Abitanti del vicolo, folla e venditori, "Segnorine", Soldati americani, Popolo (coro) 
Orchestra Orchestra Internazionale d'Italia
Coro Coro Slovacco di Bratislava
Direttore d’orchestra Giuseppe Grazioli
Regia Arturo Cirillo
Scene Dario Gessati
Costumi Gianluca Falaschi
Maestro del coro   
Nell'estate 2011 la produzione pugliese è stata ripresa con grande successo anche dal Teatro Lirico di Cagliari.


22/6/1977 Teatro Nuovo di Spoleto
Personaggi ed interpreti: 
Gennaro Iovine (basso-baritono) Silvano Pagliuca
Amalia, sua moglie (soprano) Giovanna Casolla
Maria Rosaria, figlia (soprano) Mariella Devia
Amedeo, figlio (tenore) Renato Grimaldi
Errico "Settebellizze" (tenore) Piero Visconti
Peppe o'cricco (basso-baritono) Carlo Desideri
Riccardo Spasiano, ragioniere (basso) Graziano Dal Vivo
O' miezzo Prevete (baritono) Gennarino Palumbo
Pascalino "o pittore" (tenore) Gianfranco Mari
Il Brigadiere Ciappa (baritono) Luigi De Corato
Johnny oppure (Peter), sergente americano (baritono) William Stone
Adelaide Schiano (mezzosoprano) Corinna Vozza
Assunta, sua nipote (mezzosoprano) Adele Sposito
Donna Peppenella (mezzosoprano) Scilly Fortunato
Donna Vinzenza (soprano) 
Donna Concetta Bianca Padovano
Federico Angelo Nardinocchi
Rituccia l'ultima figlia di Gennaro (voce) Sabrina Latini
Una donna del popolo (voce) Rosa Postiglione
Il maresciallo (voce) 
Una guardia (tenore) 
Voce interna Erika Castelli
Abitanti del vicolo, folla e venditori, "Segnorine", Soldati americani, Popolo (coro) 
Orchestra Spoleto festival Orchestra USA
Coro The Westminster Choir
Direttore d’orchestra Bruno Bartoletti
Regia Eduardo De Filippo
Scene Bruno Garofalo
Costumi Bruno Garofalo
Maestro del coro Joseph Flummerfelt
coreografo e assistente alla regia 


2022_11_30 Teatro delle Donne contro la violenza sulle donne


A Villa Vogel (Firenze) - 12 repliche dello spettacolo dal racconto
della scrittrice e poetessa algerina Assia Djebar

12 spettatori a sera, palco trasformato in tenda nel deserto

 
Da mercoledì 30 novembre a domenica 11 dicembre 2022 - ore 20,30
Limonaia di Villa Vogel - via delle Torri, 23 - Firenze

Teatro delle Donne
LA DONNA FATTA A PEZZI
Dal racconto di Assia Djebar nella raccolta “Nel cuore della notte algerina”
Testo e regia Filippo Renda
Aiuto regia Martina Vianovi
Con ANTONIO FAZZINI
 
Uno degli spettacoli più apprezzati del Teatro delle Donne, proposto per ben 12 serate in una versione particolare e coinvolgente – una dozzina di spettatori intorno al palco – per ribadire e gridare quello che il Teatro delle Donne sostiene da anni, tutto l’anno: la violenza sulle donne è un abominio ripugnante e intollerabile.

“La donna fatta a pezzi” è lo spettacolo in scena da mercoledì 30 novembre a domenica 11 dicembre alla Limonaia di Villa Vogel a Firenze. Inizio ore 20,30, biglietto 7 euro. Visto il particolare allestimento - ogni serata, come detto, può ospitare pochi spettatori - è consigliato l’acquisto del biglietto in prevendita sul sito ufficiale www.teatrodelledonne.com (tel. 0552776393 - teatro.donne@libero.it) o su www.ticketone.it. Prenotazioni tel. 0552776393 - teatro.donne@libero.it.

Scritto e diretto da Filippo Renda per l’attore Antonio Fazzini, “La donna fatta a pezzi” narra una storia realmente accaduta e magnificamente raccontata dalla scrittrice e poetessa Assia Djebar nella raccolta “Nel cuore della notte algerina”.
In un’Algeria devastata dalla guerra civile, una giovane insegnante viene giustiziata. La sua colpa? Avere insegnato in francese, lingua del colonialismo, storie “ritenute oscene”, ossia “Le mille e una notte”.

La narrazione prende spunto dall'omonima novella in cui Shahrazad racconta la storia di una giovane donna senza nome che sarà uccisa dal marito ebbro di una gelosia innescata da un equivoco. Ma, nel perfetto stile delle “Mille e una notte”, l’oggetto della narrazione diviene a sua volta voce narrante, in un susseguirsi di scatole cinesi, un dipanarsi articolato e avvincente di racconto nel racconto.

L'autrice algerina, attraverso la sua scrittura superba, travolgente, poetica, ci porta per mano dalla Baghdad del mito, pervasa di erotismo e di profumi, all'Algeria dei giorni nostri dove, non solo l’ignoranza non riconosce il valore del testo per eccellenza emblematico del mondo islamico, “Le mille e una notte”, ma addirittura tradisce “un hadith, una raccomandazione del Profeta, che recita: Cerca il sapere, foss’anche in Cina!”.
L’attualità del pensiero di Assia Djebar, la sua ricchezza, ci forniscono ancora oggi spunti per riflettere, per cercare di capire, per non arrenderci all’ignoranza che è madre di ogni intolleranza, di ogni violenza e matrigna della tolleranza e della civiltà.

Oltre venti anni sono passati dalla scrittura del racconto “La donna fatta a pezzi”. Ma l'attualità profetica, vorremmo dire, del pensiero di Assia Djebar, la sua ricchezza, ci fornisce ancora oggi spunti per riflettere, per cercare di capire, per non arrenderci all'ignoranza che è madre di ogni intolleranza, di ogni violenza e matrigna della tolleranza e della civiltà.
Le iniziative del Teatro delle Donne per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne continueranno nelle prossime settimane: oltre 30 appuntamenti in teatri, scuole, biblioteche e altri spazi: www.teatrodelledonne.com. Nell’ambito dell’Autunno Fiorentino promosso dal Comune di Firenze.


IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia
Sede operativa: Teatro Goldoni - via Santa Maria, 15 - Firenze
Sede legale: via A. Canova, 100/2 – 50142 Firenze
Uffici: via Baccio da Montelupo, 101 – 50142 Firenze – tel. e fax 0552776393
teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com

Ufficio stampa
Marco Mannucci
cell. 347 7985172
marco@mannuccionline.com

2022_11_23 Elena di Sparta andrà in scena al Teatro al Corso di Abbiategrasso

Cinema Teatro "Al Corso"
Corso San Pietro, 20081 Abbiategrasso, MI, Italia
Mercoledì 23 novembre 2022 ore 21.00
Comune di Abbiategrasso
Centro Teatro dei Navigli
presentano:
SILVIA PRIORI
ELENA DI SPARTA
Da uno studio su “Elena” da Omero, Euripide, Ritsos
Ribalta il mito e restituisce dignita' alla donna

Di e con Silvia Priori
Ballerina: Selene Franceschini
Regia di Silvia Priori e Renata Coluccini
Collaborazione alla regia: Roberto Gerbolès
Musiche: Marcello Franzoso
Testi canzoni: Alberto Casanova
Scene: Luigi Bello
Costumi: Primavera Ferrari e Sartoria Bianchi – Milano
Direzione tecnica: Lorenz Ronchi


Note della organizzazione:

Teatro Blu Cadegliano
Teatro Blu è un'Associazione che produce spettacoli teatrali in Italia e in Europa
Tel. 0332 590592
info@teatroblu.it
www.teatroblu.it


Una miscela di teatro, danza orientale e musiche epiche.
Uno spettacolo sulla bellezza, sulla ricerca della felicità e sulla resistenza "Perché chissà, là dove qualcuno resiste senza speranza è forse là che inizia la storia umana e la bellezza dell'uomo” Ritsos
UNO SPETTACOLO SULLA RESISTENZA AL FEMMINILE
Chi è Elena? La mia Elena ridisegna il mito e rivaluta la figura della donna e le restituisce la sua dignità. Pur restando fedele alle fonti mitologiche e ai classici, è nata un' Elena diversa non più prigioniera della propria immagine ma capace di librarsi. Un personaggio estremamente attuale che ha sempre fatto parte del vissuto culturale e dell'immaginario popolare. Una donna archetipo, un po' come Eva, considerata responsabile di tutto, che urla e si ribella a Dio stesso, suo Padre. In Elena la ragione di Stato, la volontà altrui la costringe a scelte obbligate, ed anche l'amore con Paride è effimero, passeggero, come un raggio di luce che si conficca nella notte più buia e si perde. Una figura immortale come Ermengarda, la Monaca di Monza, Maria Stuarda, Anna Bolena, Giovanna D'Arco, donne sconfitte dalla loro stessa ambizione di essere vive e pensanti. Ancora tante donne oggi subiscono, soffrono, resistono e cedono ma tante combattono fino alla fine e oltre lasciando tracce indelebili.

“Si, sola! Sono rimasta sola e RESISTO!
Come questaT ENDA uscita fuori dalla finestra, tira, tira....
cerca di trascinare altrove la casa, cerca di salvarla la casa,
questa casa che sta precipitando giù e ancora più giù
ma la tenda resiste attaccata ad un solo piccolo anello, resiste
e assieme ad essa anch' io resisto.
E questa mia resistenza, inconcepibile, è l’unica cosa che ho.
Il mio legame con questa tenda, il mio unico soccorso nell’insonnia, nella paura, nel ricordo”.

La mia Elena è una donna sola, che ormai vecchia e sfiorita, rivive attraverso un percorso a ritroso i momenti decisivi della sua vita tumultuosa interrogandosi su ciò che è effimero e su ciò che è sostanziale. La mia Elena è una donna come molte ce ne sono oggi, che sogna la felicità e l' amore puro ma conosce molto bene il sapore della rinuncia, costretta dal padre Tindaro, desideroso di garantire prosperità al suo regno, a scegliere come sposo l' odioso Menelao che la costringerà nelle mura del suo palazzo ritenendola incapace di generare un figlio maschio. La mia Elena è una mamma che piange la sua bambina, la piccola Ermione, che essendo nata femmina e quindi inutile al trono, le viene strappata via da Menelao per farla allattare da una schiava. Il suo bel palazzo si trasforma cosi in una prigione, un luogo oscuro, silenzioso, senza occhi e senza orecchie. Per anni prigioniera di Menelao e poi prigioniera di un' infinita guerra a cui assiste con l' anima che brucia. La mia Elena smantella l' archetipo che la mitologia ci ha tramandato e che la immortala come la bella, la dea, la prostituta, la cagna! La mia Elena è l' Elena di Sparta che lotta contro gli dèi per averle riservato quel destino ingrato. Gli dèi le diedero in dono la bellezza, ma sebbene non l' abbia mai considerata un valore, ne fu vittima. Quante battaglie ha dovuto combattere!
La mia Elena trascorre la sua vita a costruire cavalli di Troia contro l' ingiustizia, il potere, l' abbandono, il disamore e la solitudine. Una storia eccitante in cui Elena, sempre trattata da reietta, da donna ammaliante ed ammaliatrice, si trasforma in creatura umanizzata, succube di una "ragione di Stato", come Ermengarda, come Francesca, come la monaca di Monza. E' un messaggio attuale quello che si svela, con implicazioni psicologiche complesse, dove non si vogliono distruggere gli eroi maschili, ma semplicemente affermare la pari dignità dei sessi, dove nessuno ha il diritto di imporre scelte di vita che soffocano la personalità ed il diritto ad una vita consapevole, dove non sentirsi oggetto, ma persona.Vorrei ridisegnare questo modello di donna, che sembra essere immortale nel subconscio collettivo e che ahimè continua a influenzare negativamente lo sguardo verso la figura femminile; vorrei dare alla mia Elena colori più tenui e densi, che abbiano il sapore del riscatto dopo secoli di condanne, da parte di uomini e donne. La mia Elena ribalta il mito, esprime il senso di un desiderio di uguaglianza tra persone, che, indipendentemente dal sesso, deve trovare una sua collocazione nella mente e nella realtà di tutti. La mia Elena, sei tu, una figura estremamente umana, fragile e con un profondo valore etico, spirituale e sociale. Silvia Priori
PRESENTAZIONE
Chi di voi non conosce la vicenda narrata nell’Iliade? Chi di voi non è rimasto, anche per pochi attimi, affascinato dalla descrizione di una delle donne più desiderate dell’antichità? Degrado, abbandono, senso di vuoto e caducità caratterizzano l’aspetto e l’animo della vecchia Elena , che vede scorrere lentamente davanti a sé il ricordo di ricchezze, glorie, invidie e bellezza. Bellezza, soprattutto. Com’è difficile andare incontro alla vecchiaia per colei che era cosi bella, intatta, provata. Cosa resta a questa Elena? Quale gioia, quale amore, quale amante, quale libertà? Un nome echeggia dal fondo dell’antichità, da un’epoca di sanguinosi duelli fra eroi: la bella e sensuale Elena si è lasciata sedurre dal giovane Paride e ha scatenato l’ira del re di Sparta Menelao, suo marito. Menelao, grazie all'aiuto del fratello Agamennone radunò un incredibile esercito, formato dai maggiori comandanti dei regni greci e dai loro sudditi, muovendo cosi guerra contro Troia. Il conflitto durò all'incirca dieci anni, con gravi perdite da ambo i lati. Fra le vittime più celebri l'invincibile Achille, principe di Ftia, ed Ettore, figlio del re Priamo e campione della resistenza troiana. La città venne infine conquistata e distrutta. Durante il racconto però un’altra Elena si palesa ai nostri occhi è che un vero e proprio ribaltamento dell’immagine di Elena consolidatasi nella tradizione letteraria greca. Che ne è stato della bellezza di un tempo? «Grosse verruche mi sono spuntate sul viso. Grossi peli / intorno alla bocca – li tocco; non mi guardo allo specchio – / peli ispidi, lunghi, – come se qualcun altro si fosse installato / dentro di me, / un uomo sfrontato, malevolo, la cui barba / spunta dalla mia pelle»: questo il ritratto duro che la stessa Elena offre di sé al visitatore sconosciuto (chi sarà l’uomo che, lungi dal lasciarla abbandonata a se stessa, torna a farle visita, un’ultima volta?) in compagnia del quale rievoca tempi e uomini ormai lontani. «Non viene più nessuno a trovarmi. Mi sto per scordare le parole...», dice la donna, che ora vive in un’abitazione fatiscente, impregnata di polvere, frutta marcia e ombre.
IL PERSONAGGIO
La più bella donna del mondo era Elena, una delle figlie di Tindaro, re di Sparta. Sua madre era Leda che venne sedotta o stuprata da Zeus sotto forma di cigno. Leda partori cosi quattro gemelli, due maschi e due femmine. Castore e Clitennestra erano figli di Tindaro, Elena e Polluce di Zeus. Secondo un'altra versione del mito, Elena era figlia di Nemesi, la vendetta. Quando giunse in età da marito Elena attirò alla corte del padre una moltitudine di pretendenti desiderosi di prenderla in sposa. Tindaro non sapeva chi scegliere per non offendere cosi gli altri.Infine uno dei pretendenti, Ulisse, propose un piano per risolvere il dilemma, in cambio dell'appoggio di Tindaro per farlo sposare con la nipote Penelope, figlia del fratello di lui Icario Elena avrebbe dovuto scegliere il marito. Secondo un'altra tradizione Ulisse propose di fare un sorteggio o secondo un'altra, più accreditata, era il padre a scegliere il marito per la sposa (come farà poi Agamennone per ingannare Ifigenia e portarla in Aulide). Vennero inoltre costretti tutti i pretendenti a giurare di difendere il matrimonio di Elena, per chiunque marito venisse scelto. I giovani giurarono sacrificando i resti di un cavallo. Di certo non mancarono i borbotti di alcuni.Venne scelto come marito Menelao. Quest'ultimo non si era presentato come pretendente alla reggia ma aveva mandato il fratello Agamennone in suo nome. Aveva promesso un'ecatombe di 100 buoi ad Afrodite se avesse avuto in moglie Elena ma, non appena seppe di essere lui il prescelto, dimenticò la promessa fatta, causando l'ira della dea . Agamennone e Menelao vivevano in quel periodo alla corte di Tindaro perché esiliati da Micene, loro terra natia, dallo zio Tieste e dal cugino Egisto, dopo la morte del padre Atreo, ucciso dallo stesso Tieste. Menelao ereditò dunque il trono di Sparta da Tindaro poiché gli unici suoi figli maschi, Castore e Polluce, erano stati assunti fra le divinità. Agamennone sposò in seguito Clitemnestra, sorella di Elena, e scacciò Egisto e Tieste da Micene, riprendendosi cosi il trono del padre. Durante una missione diplomatica (il recupero della zia Esione rapita da Eracle) Paride si recò a Sparta e si innamorò della bella Elena. Enea, nobile figlio di Afrodite e Anchise, re dei Dardani, accompagnava Paride. Durante il loro soggiorno a Sparta, Menelao dovette recarsi a Creta per i funerali di Catreo, lo zio. Paride, sotto influsso di Afrodite, riusci a sedurre Elena e a partire con lei verso Troia,nonostante i rimproveri di Enea, portando con sé il ricco tesoro di Menelao. Era, ancora adirata con Paride mandò contro di lui una tempesta, costringendolo a sbarcare in Egitto, dove, secondo Stesicoro, Elena fu sostituita da Nefele, un fantasma con le sue sembianze. Secondo Omero Elena giunse in carne e ossa a Troia, non vi è traccia di alcun finto fantasma. La nave giunse poi a Sidone prima di giungere a Troia. Li Paride, timoroso di essere catturato da Menelao, perse diverso tempo prima di tornare in patria.Il rapimento di donne non è una storia nuova nella mitologia classica. Ricordiamo Io, rapita da Zeus e trasformata in mucca, Europa, portata via dalla Fenicia e condotta a Creta, Esione, sorella di Priamo, rapita da Eracle ai tempi del re Laomedonte e consegnata a Telamone, re di Salamina, Medea, fuggita insieme a Giasone dalla Colchide. Tutte queste donne erano però orientali portate in Grecia, forse questa volta Paride volle ricambiare portandosi in Oriente una donna greca.                                                              

2022_11_21 UNITI × VERDI al Teatro Lirico G. Gaber -Milano

 SOCIETÀ DEL QUARTETTO DI MILANO
Lunedì 21 novembre 2022 ore 20.30
Teatro Lirico G. Gaber  -Milano
UNITI × VERDI
Gala lirico per la casa museo di Giuseppe Verdi a Sant'Agata
"Uniti per Verdi" nasce da un'idea di Francesco Meli e Riccardo Frizza
Ospite d'onore il baritono Leo Nucci



Il video degli applausi finali https://youtu.be/OMvTXKix_nc
Una serata straordinaria che meritava di essere immortalata in DVD o CD e sarebbe stata una ottima strenna natalizia con voci splendide che hanno dato la miglior interpretazione possibile dei brani cantati.
Il servizio con info e commenti:

2022_11_30 Come ogni anno torna il concerto di Natale di Ambrosianeum.

Mercoledì 30 novembre 2022 ore 20.30 presso la sede di Ambrosianeum - Via delle Ore, 3 - Milano, nel 10° anniversario della morte del Cardinal Martini, l'attrice Micaela Turrisi leggerà il testo poetico di Marco Garzonio Martini "Milano, le pesti, la Croce" tratto dal volume La settima stanza del Cardinale. 
L'eredità di Carlo Maria Martini, a cura di Marco Vergottini ed edito da Solferino nel 2021. 
Il testo è arricchito da musiche originali composte ed eseguite al piano dal Maestro Adriano Bassi, accompagnato da arpa (Dahba Awalom), violoncello (Rahia Awalom) e voce di soprano (Ilenia Passerini). 
Introdurrà alla serata Marco Beck.
Il concerto è realizzato con la collaborazione di Fondazione Carlo Maria Martini e Istituto Auxologico Italiano.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.


Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)