2015_01_24 Favino in Servo per due al Teatro Coccia di Novara

Sabato 24 gennaio 2015 ore 21.00 – Turno A
Domenica 25 gennaio 2015 ore 16.00 – Turno B
Teatro Coccia di Novara
PIERFRANCESCO FAVINO
in 
SERVO PER DUE “One man, two guvnors”
di Richard Bean
tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni
tradotto e adattato da 
Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder
con il Gruppo Danny Rose 
Scene Luigi Ferrigno - Costumi Alessandro Lai
Luci Cesare Accetta
Coreografie Fabrizio Angelini - Canto Gabriele Foschi
Musiche eseguite dal vivo dall’orchestra Musica da Ripostiglio
Regia
Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli
Produzione Compagnia Gli Ipocriti e REP/Gruppo Danny Rose

Tre anni fa Richard Bean, per il National Theatre di Londra, scrive un adattamento de Il servitore dei due padroni di Carlo Goldoni ambientandolo a Brighton negli anni ’60 e lo intitola One Man, Two Guvnors. Lo spettacolo è così divertente che è ancora oggi in scena nel West End registrando il tutto esaurito da tre anni.
Lo spettacolo
Una riflessione diversa su un classico del teatro, Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, Servo per due (One Man, Two Guvnors) nell’adattamento del noto commediografo inglese Richard Bean riadattato nella versione italiana da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder, si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico; la musica è parte integrante dello spettacolo e viene eseguita dal vivo dall’orchestra “Musica da Ripostiglio”, composta da 4 elementi che hanno curato anche gli arrangiamenti delle più note canzoni dell’epoca. Una perfetta combinazione di commedia visiva e verbale che ha dato vita ad uno spettacolo di grande successo.
La trama
Depresso, senza soldi e… affamato!
Pippo vaga per la Rimini degli anni '30 in cerca di una soluzione ai suoi problemi. La trova in Rocco, ambiguo personaggio giunto in città per concludere un affare con Bartolo, padre della sua promessa sposa, la dolce e un poco svampita Clarice. Pippo diventa così il servitore di Rocco, ma la fame è sempre tanta e, appena ne ha l'occasione, di nascosto da Rocco, comincia a dispensare i suoi servigi anche ad un secondo padrone, Ludovico. I due ignorano l'esistenza l'uno dell'altro ma, in realtà, si conoscono molto bene e Pippo, servo ingordo e pasticcione, inizia presto a confondersi e a combinar guai. La vicenda si complica perché la dolce Clarice, in verità, ama ricambiata l'estroso Amerigo e anche al buon Pippo l'amore inizia a far girare la testa, incarnato dalla seducente Zaira. Missive scambiate, ricevute mangiate, bottiglie di vino consegnate per sbaglio: essere il servitore di due padroni è davvero difficile! Ci si mettono anche i camerieri Alfredo e Gennaro a combinarne delle belle e confondere il povero Pippo ancor di più. Quando il sogno d'amore di Clarice e Amerigo sembra definitivamente infranto, nonostante l'impegno dell'avvocato Altero e dell'amico Livio, e anche le vite di Rocco e Ludovico appaiono giunte all'inevitabile bivio, si svelano gli inganni e pure i malintesi. Riuscirà Pippo a soddisfare la sua fame e conquistare Zaira? L'amore si sa, vince su tutto, o almeno dovrebbe se l'innamorato riesce a smettere di combinare guai... o quasi.
Il progetto
Servo per Due prende vita dall’incontro tra l’attore Pierfrancesco Favino, il produttore Marco Balsamo e la Compagnia Gli Ipocriti: desiderio comune quello di realizzare un classico rivisitato in chiave moderna cui partecipassero gli attori del Gruppo Danny Rose, “One Man, Two Guvnors” di Richard Bean, tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni allestito con considerevole successo al National Theatre di Londra. Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli curano la regia nonché la traduzione e l’adattamento del testo insieme a Marit Nissen e Simonetta Solder.
Nell’elaborazione del progetto nasce l’idea di organizzare laboratori aperti a tutti gli attori del Gruppo Danny Rose; a partire dalla seconda metà del 2013 si sono svolti laboratori di Acrobatica con Massimiliano Dezi, Utilizzo della maschera con Fabio Mangolini, Il Clown nella commedia dell’arte con Leris Colombaioni, Canto corale con Gabriele Foschi, Movimenti e gesti coreografici con Fabrizio Angelini e Analisi del testo a cura di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli. 
Al termine dei laboratori è stato definito il cast complessivo formato da ventuno attori e quattro musicisti.

Il Cast
Il cast dello spettacolo è formato da ventuno attori del Gruppo Danny Rose che si alternano nei 13 ruoli durante tutta la tournée ad eccezione di Pierfrancesco Favino, Bruno Armando, Gianluca Bazzoli, Ugo Dighero e Diego Ribon che sono sempre presenti.
Il gruppo Musica da Ripostiglio esegue le musiche dal vivo ed è composto da:
Luca Pirozzi - chitarra, voce e banjo; Luca Giacomelli – chitarra e voce; Raffaele Toninelli – contrabbasso e voce; Emanuele Pellegrini – batteria, percussioni e voce

LA CRITICA
Ciò che più colpisce, ed è quasi una sorpresa, è la prova di Favino, come attore, come clown, come giocoliere, come artista della voce e del corpo. Non da meno, dei ventiquattro attori che si alternano nelle repliche, sono Anna Ferzetti, Marit Nissen e, su tutti, Ugo Dighero, addirittura stupefacente, la sua presenza vale da sé l’intero spettacolo. 
Franco Cordelli, Corriere della Sera – Edizione Roma

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)