Villa Caproni-Vizzola Ticino (Va)
Galà della Lirica Unità d’Italia 1861-2011
Coro Lirico della Corale Arnatese
diretto da Giampaolo Vessella
pianoforte Maestro Paolo Mingardi
Soprano – Cristina Falamischia
Tenore – Aldo Foglia
Soprano – Cristina Falamischia
Tenore – Aldo Foglia
Per il 150° dell’Unità d’Italia, , Il Maestro Direttore di coro, nonché noto bass/barytone GIAMPAOLO VESSELLA, condurrà il Coro Lirico della Corale Arnatese ne ”II Galà della Lirica Unità d’Italia 1861-2011” a Villa Caproni-Vizzola Ticino (Va) , presenta Marco Mazzucchelli , al pianoforte Maestro Paolo Mingardi , Soprano – Cristina Falamischia Tenore – Aldo Foglia.
L’evento dell’ Associazione Culturale Corale Arnatese , è in collaborazione oltre che con l’USCI Varese anche con l’Assessorato Cultura Comune Vizzola Ticino e la PRO LOCO VIZZOLA TICINO.
L’evento dell’ Associazione Culturale Corale Arnatese , è in collaborazione oltre che con l’USCI Varese anche con l’Assessorato Cultura Comune Vizzola Ticino e la PRO LOCO VIZZOLA TICINO.
Info:
INGRESSO LIBERO
E’ graditala prenotazione chiamare al n.389.5805961
Penso che non avere la minima concezione del "tempo" nella musica lirica sia abbastanza grave. Non si ha in tal caso il minimo rispetto per la creazione musicale in se stessa (tanto meno per il Maestro che l'ha composta). Inoltre in taluni casi si rischia di trasformare un Concerto in un'esibizione di studenti alle prime armi (tipo "saggio di conservatorio"). Poi i cosidetti "tagli" della parte strumentale impoveriscono ancor di più l'opera così com'è stata comcepita dall'autore. Che dire? Finchè ci saranno queste "esibizioni personalizzate" la Lirica non potrà mai più tornare ad essere come dovrebbe.
RispondiEliminaCaro amico, mi piacerebbe che tu approfodissi il commento specificando se era un aspetto generale della serata oppure specifico a qualche parte o artista in particolare.
RispondiEliminaIo purtroppo non ho potuto essere presente per cui di mio non posso dire nulla. Ti posso solo dire che se invece di ridare soldi al FUS li avrebbero semplicemente tolti ai buchi neri (leggi Scala, Opera di Roma, ecc.) magari anche un piccolo paese potrebbe permettersi di pagare orchestrali e artisti che per qualche giorno possano provare e preparare un bell'evento.
Invece di dare 100Euro a un cantante per una sera ogni che gli capita ogni tre mesi se gli va bene, si potrebbe permettergli di vivere ricavandoci almeno quanto una badante extracomunitaria.
Poi potremmo giudicare con più criticità i risultati.
Sono d'accordissimo col sig.Mainino, che ha riassunto in poche parole quello che è il problema del melodramma in italia e chi lo fa...ma soprattutto chi lo fa, come artista, da anni, nel modo migliore col miglior impegno e studio continui, assidui senza saltare un giorno in cui si canta , si studia, ci si prepara, considerando appunto che non sono pagati a sufficienza nè hanno il tempo a volte per provare tutti insieme qualche giorno; spesso le prove si riducono al giorno stesso e l'artista( musicista o cantante) è costretto a "fare da sè". La causa è quella sottolineata dal Sig.Mainino e altre simili: un bell'evento si prepara con fondi adeguati che finiscono per attività molto meno culturali e propio in un paese ove vengono anche dall'estero a studiare!!! isabella
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