2011_03_22 Un marito ideale di O.Wilde al fraschini

Teatro Fraschini - Pavia
RASSEGNA ALTRI PERCORSI
OSCAR WILDE
UN MARITO IDEALE
La Stagione di ALTRI PERCORSI, rassegna di nuova drammaturgia, prosegue martedì 22 marzo  2011_03_11 alle 21 con Un marito ideale, opera del drammaturgo irlandese Oscar Wilde, scritta nel 1893. Insieme a Il ventaglio di Lady Windermere e Una donna senza importanza (ma anche insieme al successivo testo  “L’importanza di chiamarsi Ernesto”),   rappresenta un geniale affresco della società dell’epoca: la forza della scrittura sta tutta nell’apparente celebrazione di un ambiente salottiero, che nasconde nelle brillanti conversazioni dei personaggi, nelle osservazioni frivole e irriverenti, negli intrighi e macchinazioni, una feroce critica alla società borghese e un mosaico a tasselli della corruzione velata che la contraddistinse.

L’allestimento realizzato da Roberto Valerio, regista e iterprete,  artefice di recente del pasoliniano Vantone, (già presentato in Altri Percorsi al Fraschini),  concentra l’attenzione sui temi chiave di questo testo, la corruzione politica e il problema dell’integrità dei governanti. Il testo, ridotto all’essenziale, apre una serie di interrogativi di bruciante attualità: come realizzare una politica priva di compromessi? Esiste ancora in politica un limite oltre il quale ci si vergogna delle proprie azioni, si è disponibili a fare “un passo indietro”? Al tema pubblico si aggiunge anche uno di carattere privato: un marito, per essere ideale, deve rinunciare a qualsiasi tentazione? Se così fosse, e l’uomo giungesse alla perfezione, il sentimento amoroso non si trasformerebbe di fatto in una venerazione? Ma il marito è un essere umano ed ha sempre bisogno di una consorte che lo comprenda e lo sostenga. Roberto Valerio, con questi interrogativi, fa muovere i personaggi attraverso uno spazio angoscioso, nessuno di loro è come sembra, tutti indossano una maschera: Sir Robert, dietro al politico integerrimo, nasconde un passato losco, sua moglie Gertrudh (Chiara Degani), dietro un amore indiscusso, cela “la venerazione di un ideale”, Mrs. Cheveley (Valentina Sperlì) sotto il fascino femminile, è donna senza scrupoli, Lord Goring (Pietro Bontempo), alter ego dell’autore, apparentemente superficiale, in realtà è profondamente equilibrato.

La trama
Per Lady Gertrudh Chiltern, il consorte  Sir Robert Chiltern,   sottosegretario agli Affari Esteri, è “il marito ideale”, per rettitudine e moralità.  Dietro a questa apparente rigore, invece, si cela una spietata corruzione e il sottosegretario in questione, per paura di perdere la fiducia e, di conseguenza, l’amore della moglie, tace l’atto disonesto che aveva segnato il suo inizio di carriera. Al centro della vicenda si materializza una donna, Mrs. Cheveley, una vera arrampicatrice sociale, che ricatta Sir Chiltern per far approvare una speculazione attuata con denaro pubblico. Quest’ultimo aveva costruito un impero economico dopo aver venduto a caro prezzo alcuni segreti governativi al Barone Arnehim, anch’esso arricchitosi a spese del governo. La donna, in possesso di una lettera compromettente di Lord Chiltern  al Barone, tenta perciò di ottenere dei favori,  ma Sir Robert si rifiuterà di agire come essa vuole.  La profittatrice arriva al punto di informare l’amata moglie delle pratiche illecite di Lord Chiltern. Vuole mostrare la lettera a Lord Goring, amico di Chiltern, che però, con una certa abilità, riesce ad annientare i traffici della signora Cheveley. Quest’ultima infatti, a sua volta, aveva sottratto illecitamente un gioiello, regalo di nozze, e avrebbe potuto essere accusata di furto. Ogni ulteriore tentativo di screditare Lord Chiltern agli occhi della moglie, da parte della Cheveley, svanisce, e l’idea di quest’ultimo, agiato politico e marito ideale, di rinunciare alla vita politica, viene definitivamente abbandonata.

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