2010_03_30 Romeo e Giulietta si danza con Tchajkovskij

Martedì 30 marzo 2010, ore 21
Stagione di Danza del Teatro Fraschini - Pavia
Balletto di Milano
Presidente e Direttore Artistico Carlo Pesta
Romeo e Giulietta
Balletto in due atti tratto dall’omonima tragedia di William Shakespeare
musica Pëtr Il’iĉ Ĉajkovskij

Personaggi e interpreti
Romeo MARTIN ZANOTTI
Giulietta TERESA MOLINO
Mercuzio FEDERICO VERATTI
Tebaldo FABRIZIO GALLO
Benvolio FRANCESCO PELLI
Madonna Capuleti AZZURRA MUSCATELLO
Madonna Montecchi LAURA COLUCCI
Padre Capuleti DOMENICO DUCATO
Padre Montecchi ALESSIO DI STEFANO
Frate Lorenzo DENALD GJERGO
Paride GIORGIO COLPANI
Rosalinda ANNA KOLESAROVA
Nutrice PATRIZIA TOSI
e con SAVINA BELLOTTO – ALESSIA CAMPIDORI - MARTINA GERBI - CHRISTIAN SCIAGURA

Coreografia Giorgio Madia
Direttore d’Orchestra e coordinamento musicale Michele Rovetta
Scene e costumi Cordelia Matthes
Lighting Designer Jean Paul Carradori
Maître de ballet Cristina Molteni
Coproduzione Fondazione Teatro Coccia di Novara- Teatro Grande di Brescia- Teatro Sociale di Mantova – Balletto di Milano

Il coreografo Giorgio Madia, mentre nelle creazioni coreografiche si è sempre sottratto alle formule teatrali definite per dare libero sfogo alla fantasia, in Romeo e Giulietta è stato affascinato dall’opera originale, ed ha perciò deciso di rileggere, attraverso il linguaggio della danza, una tragedia-archetipo dell’amore perfetto contrastato dalla società. I temi-simbolo dell’esistenza umana (vita, morte, guerra, amore, ecc.) si materializzano sulla scena in pieno conflitto reciproco, sono evocati dai colori bianco e nero di uno spazio essenziale che richiama il teatro shakespeariano.

La partitura musicale è tratta da P.I. Ciaikovskij, che del capolavoro shakespeariano aveva dedicato un’overture-fantasia (1869) riveduta più volte: è arricchita e completata con alcuni brani inediti del compositore russo, in particolare il finale della versione del 1870. Il percorso della narrazione è a ritroso, inizia cioè dall’epilogo tragico per ripercorrere, come in un immaginario flash back, la storia dei due amanti. Non mancano le invenzioni sceniche e coreografiche, come l’altalena in sostituzione del balcone, le pedane che richiamano quelle utilizzate per gli assalti della scherma nei momenti di insieme, come la lotta tra i giovani delle opposte famiglie, che si alternano ai romantici passi a due dei giovani protagonisti e agli acrobatici intermezzi degli amici di Romeo. Il risultato è un allestimento essenziale ed elegante, agile e moderno.

Compagnia Balletto di Milano


Giorgio Madia, coreografo

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